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Sempre nel tentativo di ridare un pò di linfa alla Sezione Risorgimento e sperando di trovare qualche anima pia che si impietosisca e partecipi, posto il Primogenito dei miei figlioli,
cioè il più anziano.
<font color="green">SHAKO CACCIATORI mod.1830 ARMATA SARDA</font id="green">
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Caro Marco, mi piacerebbe poterti dare una mano a dare un pò di linfa al settore del risorgimento ma ne sono sprovvisto.
Settore troppo elittario..... direi per signori di palato fine.
Non mi rimane altro che rinnovarti i complimenti per i tuoi bellissimi cimeli di eccezionale valore storico e nostalgico.
Con il tempo magari si aggiungerà* qualcun altro al forum in grado di competere con tè sia per cimeli che con la cultura, che, giustamente, il periodo storico merita.
Per il momento grazie di queste belle pagine di storia patria che ogni tanto ci riservi.
Grazie a te Walzi. forse però mi puoi aiutare.
Conosci per caso qualche buon testo uniformologico
sull'Impero AustroUngarico in epoca risorgimentale?
<font color="red">GRAZIE A FANTE71</font id="red">
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A proposito dello shakot, Stefano Ales scrive:
" Lo shakot finora erroneamente definito come
modello 1833, poiché il suo disegno
appare nel regolamento generale sulle uniformi
del 25 giugno di quell`anno era stato in realtà*
approvato nel 1830 (Circ. N°366 dell`11 ottobre)
e introdotto man mano che venivano ritirati gli antichi modelli"
L'unica variante apportata in sede di fabbricazione rispetto
al disegno originario riguardò la visiera, provvista dapprima
circolare e cupa, ma poi sostituita da una circolare e piatta,
come risulta dagli esemplari esistenti e dall'iconografia
coeva. Il fusto dello shakot, realizzato in cuoio robusto,
era rivestito di feltro nero rinforzato alla base con un bordo
di cuoio annerito alto circa 2 cm.; l'imperiale di grandi dimensioni
era dello stesso materiale, leggermente infossato e con l'orlo ripiegato
e cucito sul fusto stesso. Sul retro era cucito un coprinuca di cuoio
annerito. La visiera era anch'essa annerita esternamente, mentre la
faccia interna era verniciata quasi sempre di verde più o meno scuro.
L'interno del copricapo aveva una fodera di pelle munita di fori
praticati lungo il bordo superiore, attraverso i quali veniva passato
uno spago o un legaccio di cuoio che, allorchè stretto, creava
una specie di ripostiglio usato dal soldato per riporvi oggetti
personali. Lateralmente , alle due estremità* della visiera, erano
fissati due rosoni, uno per parte, in ottonr sbalzato in foggia
di muso leonino, con orlo circolare liscio, ai quali era assicurata
una striscia di pelle sulla quale erano cucite sedici scaglie di
lamierino d'ottone rettangolari con angoli smussati che compone-
vano il sottogola; al fondo di questi era cucito un nastro nero
per annodare lo stesso sotto il mento o dietro la nappina.
Sullo shakot, anteriormente, era cucita una grande coccarda turchina,
fatta abitualmente in gallone di lana, sulla quale trovavano posto
le varie fregierie in ottone che distinguevano le compagnie.
ciao a tutti.Bellisimo questo shako.. complimenti
Io sto cercando di ricostruire una divisa della seconda metà* del'ottocento per alcuni spettacoli teatrali e alcune rievocazioni.
il problema e che non ho molta conoscenza.
io ho una giacca redingote di colore blu scuro con alamari sul colletto in filo d'argento, un paio di spalline d'oro, una sciabola da ufficiale. un fregio d'oro da cappello:granata esplosa con stampigliato il numero sette.il problema e che non so bene che ruolo dare a questa divisa.... mi stanno facendo un kepì identico a quello che vi metto nella foto, ad eccenzion fatta per i gradi che me li mettono d'oro e oviamente il fregio che ho gia io d'oro.
potete darmi qualche consiglio?
Ho gia scritto in altri forum di questo sito.
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questo è un furiere dei granatieri
il cappello e cosi come in foto ma con i fregi e i gradi in oro. esisteva?
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http://www.milistory.net/Public/data...8_DSCN3761.JPG
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questa è la mia giacca
grazie a tutti quelli che mi leggeranno e mi aiuteranno