posto per tutti e per qualcuno in particolare queste foto tratte da giornali d'epoca riguardanti il bombardamento del forte di malborghetto
ribadisco che non è il mio campo ma penso facciano piacere a chi si interessa di fortificazioni ciao leon
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posto per tutti e per qualcuno in particolare queste foto tratte da giornali d'epoca riguardanti il bombardamento del forte di malborghetto
ribadisco che non è il mio campo ma penso facciano piacere a chi si interessa di fortificazioni ciao leon
Praticamente è rimasto in piedi solo il corpo principale e il resto è stato polverizzato compresa una delle 2 bocche di fuoco , l'altra sembra essersi salvata anche sè oramai inagibile vista le condizioni del forte . è anche interessante notare come l'enorme cratere in alto sul fianco destro del forte non sia comunque riuscito a sfondarlo nonostante i gravi danni arrecati alla struttura . Guardando questa foto sembra capire che la maggior parte dei colpi sia stata alta e laterale visto che la base della struttura è pressoche intatta .Altra cosa che si nota è che la parte frontale del forte nella prima foto differisce per diversi dettagli dalla seconda .Della aperture dei 4 cannoni da 12 sè nè vedono solo 2 inoltre ci sono altre tre aperture che nella prima foto non si vedono .
L'eterna lotta tra il proiettile e la corazza. Questa volta ha vinto il proiettile.
Molto interessante!
Alcune notizie su forte Hensel:
Costruito nel 1886, il forte sorge sullo stesso luogo dove già* vi furono numerose altre difese nella storia, a testimoniare l'importanza della posizione ( sotto al forte ci sono perfino 2 opere del Vallo Alpino, reimpiegate nel dopoguerra).
Forte Hensel prende il nome dal capitano Hensel, che morì difendendo la posizione dagli attacchi francesi nel 1809. A fianco dell'ingresso della galleria che passa attraverso la montagna, c'è un monumento dedicato al capitano Hensel, monumento ispirato a quello dedicato a Leonida, alle Termopili, perchè le due storie sono simili: tutti e due lottarono contro forze soverchianti e tutti e due caddero combattendo.
La storia del Capitano Hensel è sconosciuta ai più, forse perchè si trattò di uno scontro minore, di scarsa importanza, o forse perchè in questi tempi moderni la gente non ha più bisogno di ricordare gli eroi...
Sembra che prima dell'assalto finale, i francesi abbiano mandato due emissari per trattare la resa, ma furono rimandati indietro dal capitano Hensel, con la frase: "Io ho l'ordine di difendermi e non di trattare!"
Scusate il doppio mess ma rileggendo il mess che ho scritto su mi sono accorto di aver detto un baito di castronerie [142 sarà* che questa sera non ho dormito [1334 . Il lato del forte è rimasto pressoche intatto visto che non era il bersaglio invece la parte frontale del forte è stata totalmente rasa al suolo e solo una delle due cupole è rimasta in piedi . Tuttavia tra la prima e la seconda foto efettivamente ci sono delle differenze . Perfino il paesaggio circostante è stato totalmente stravolto
Che devastazione, anche la vegetazione è completamente sparita. I 305mm sono veramente mostruosi. [00016009
Si può notare dalle foto , che la prima è di molto antecedente alla guerra ,il forte aveva decine di finestre che sono state murate.
Il primo colpo da 305 sparato da Dogna , centrò il pieno il forte sventrandolo fino alle viscere , a differenza dei nostri nessuno parlò delle vittime .
Rimase in funzione sino alla fine della guerra ,ma solo come simulacro ,le batterie erano appostate ai lati ,nella montagna come a Predil ed altrove .
Sono stati sparati migliaia di colpi inutilmente perchè all'interno stava solo il personale che esponeva la bandiera .
Però ha fatto paura fino all'ultimo , mai gli italiani hanno cercato di conquistarlo .
Stessa fine ha fatto pure il forte Herman dall'altra parte della montagna .
Bello il castello!
Se volete approfondire le vicende storiche del forte Hensel vi consiglio la ristampa di un libretto di Karl Ebner (comandante del forte) a cura di Davide Tonazzi, edizioni Saisera.
Potete vedere la recenzione su:
http://www.fortificazioni.net/recensioni%202011.htm