4 novembre. il protocollo dell omaggio ai Caduti
Cari amici,
dopo aver assistito ad una folkloristica manifestazione che aveva la pretesa di omaggiare i Nostri Caduti,
vorrei invitare voi forumisti ad elencare la scaletta del protocollo.
L'attenti si suona a termine della pratica religiosa e l'inno nazionale NON si suona.
Posa della corona d'alloro e ,per coloro che sono presenti con fregi militari ,si degnino di un composto attenti.
(gli alfieri con i vari gagliardetti d'appartenenza elevano le stesse al cielo)
Segue la lettura dei Nomi dei caduti ( e i partecipanti dovrebbero senza vergonarsi di gridarlo: PRESENTE!)
La canzone del Piave ( la renderei obbligatoria alle elemntari per decreto visto che non la sa più nessuno [188 )
Il riposo è (per i trombettieri) sol sol e non un improvvisata strimpellata.
Poi facciano cio che vogliono: costine,musiche alpine,vino rosso, le pin-up,bella ciao e i tifosi del milan
ma per la miseria su i Caduti non si scherza [142
Se ho fatto qualche errore di procedura me lo segnalate per favore?
Grazie della comprensione
Re: 4 novembre. il protocollo dell omaggio ai Caduti
Citazione:
Originariamente Scritto da Claudio75
ma per la miseria su i Caduti non si scherza
Quoto
Dal Cerimoniale ANA (Associazione Nazionale Alpini)
g. Onori ai Caduti.
Per conferire all`atto la solennità* e il rispetto dovuto a coloro che hanno pagato con il bene della vita
l`attaccamento ai nostri ideali, questo dovrà* essere eseguito con austera cerimonia. L`atto si
estrinseca solitamente con la deposizione di una corona d`alloro al monumento o cippo che li ricorda.
Si rammenta che dovrà* essere approntata la corona e dovranno essere scelti i due portacorona (di
statura e abbigliamento omogenee) tra gli Alpini del Gruppo o della Sezione che organizza la
cerimonia e che gli stessi siano stati opportunamente addestrati al compito assegnato (prendere in
consegna la corona, effettuare una ricognizione del percorso, posizione di partenza, luogo della
deposizione, ecc.).
La cerimonia ha solitamente inizio con lo schieramento del Reparto militare, se presente e degli altri
partecipanti.
Il Comandante del picchetto armato o il Responsabile della cerimonia da:
â?? l`attenti e ad alta voce dice "Onore ai Caduti";
â?? la fanfara o il trombettiere esegue tre squilli d`attenti, seguiti da "La leggenda del Piave" (se
presente la fanfara);
â?? subito dopo (o solo alle prime note de "la leggenda del Piave", se eseguita), i Portacorona
iniziano il movimento con passo lento e sincrono verso il monumento o cippo;
â?? le Autorità* che accompagnano la Corona devono essere in numero limitato e, comunque, non
possono mancare: il più alto Rappresentante dell`A.N.A. (Presidente Nazionale o suo
rappresentante (Vicepresidente nazionale o Consigliere nazionale di riferimento, Presidente di
Sezione qualora non siano presenti i Rappresentanti nazionali), la più alta Autorità* militare
presente, il Sindaco (o suo rappresentante) della località* ove si svolge la cerimonia e la più alta
Autorità* civile presente (Prefetto, Questore, Ministri, Parlamentari ecc.);
â?? sul luogo della deposizione i portacorona adageranno la Corona e si disporranno ai lati della
stessa, rivolgendosi verso le Autorità* assumendo la posizione di attenti e così resteranno senza
salutare;
â?? l`Autorità* più alta (trattandosi di cerimonia dell`A.N.A. si identifica nel Rappresentante
dell`Associazione) avanzerà* sino a toccare con la mano la Corona e poi retrocederà* sino a
mettersi in riga con le altre Autorità*;
â?? la fanfara, che sino a quel momento ha continuato a suonare "la leggenda del Piave", cesserà* e
dopo qualche istante la tromba solista intonerà* il "silenzio" (sempre e solo quello d`ordinanza)
â?? TUTTI i presenti, le Autorità* che hanno scortato la Corona e gli Alpini, dovranno salutare con la
mano al cappello. Solo gli Alpini inquadrati in Reparto, nonché gli Alfieri del Labaro, dei
Vessilli e dei Gagliardetti e le loro scorte e, naturalmente anche i portacorona, sono esentati dal
saluto individuale;
â?? al termine del "silenzio" la tromba darà* il segnale di "riposo"e le Autorità* riprenderanno il posto
di competenza mentre i portacorona rimarranno sul posto per qualche minuto sino a quando si
sarà* sciolto l`assembramento dei presenti.
Si ribadisce che tra la fine de "la leggenda del Piave" e l`inizio del "silenzio" non devono essere
eseguiti altri segnali ("riposo" e successivo "attenti")
Un saluto :P
Re: 4 novembre. il protocollo dell omaggio ai Caduti
Tempestivo ed impeccabile
Grazie Alpino
spero che qualche preposto si faccia un esamino di coscienza visto il dilagare del menefreghismo, della disuguaglianza e indifferenza.
Re: 4 novembre. il protocollo dell omaggio ai Caduti
...e solo un ALPINO poteva saper tanto, bravo, complimenti.. Sal
Re: 4 novembre. il protocollo dell omaggio ai Caduti
Vi ringrazio, ma mi sono limitato a copiare una parte del Cerimoniale ANA, anche se a dire il vero ormai l'ho imparato a forza di presenziare (o organizzare) a commemorazioni ed anniversari. [249 :P
Per come la vedo io a me piace pensare che a quei ragazzi i cui nomi sono riportati su quelle fredde pietre faccia piacere sia il momento ufficiale commemorativo (alzi la mano chi di noi non ha mai avuto la pelle d'oca sentendo suonare il silenzio) che quello conviviale che segue con rinfreschi e/o banchetti in cui vecchi amici e gente che s'incontra anche ogni giorno per strada, passa insieme qualche tempo.
Io la vedo così, infatti adoro l'Adunata Nazionale (per restare in tema di Alpini [249 ) perchè fino al sabato è bella in una maniera e nella giornata di domenica lo è altrettanto ma in un altro modo.
Un saluto
Re: 4 novembre. il protocollo dell omaggio ai Caduti
Io sono il solito negativo ma faccio un semplice appunto.
Se queste cose si facessero col cuore, fossero sentite dai partecipanti istituzionali e non semplicemente fatte per presenzialismo non ci sarebbe neanche bisogno di un protocollo.
Per capirci io non sono religioso ma quando sono in chiesa per vari motivi cerco di comportarmi decorosamente.
Forse il concetto di decoro ormai sfugge ai più.
Non dico rispetto ma semplice decoro in rispetto di altri partecipanti per cui la cerimonia non è una burletta.