[SLOVENIA] Mengore, valle dell'Isonzo

Il colle di MENGORE - S. MARIA si trova nei pressi della cittadina slovena di Tolmin - Tolmino. Ci si arriva attraverso il valico confinario internazionale di Gorizia, percorrendo la statale che fiancheggia l'Isonzo e che porta a Kobarid-Caporetto. Oltrepassata la cittadina di Kanal-Canale dopo circa 10 Km ad un bivio prendere a destra per Most na So?i. Percorsi circa 2 Km, dopo aver oltrepassato il paese di KosarŠ¡?e, si nota a sinistra una strada sterrata che sale verso il colle con un ampio parcheggio dove si possono lasciare gli automezzi - cartello con indicazioni in lingua slovena.


Le alture di S. Maria (Mengore) q. 453 e di Santa Lucia q. 590 completavano lo sbarramento austro-ungarico davanti alla così detta Testa di ponte di Tolmino, che iniziava sulle alture del Mrzli - Vodil. La catena del Mrzli - Vodil era difesa dalla III brigata da montagna, mentre alla VIII era affidato il compito di difendere la parte bassa dello schieramento. Più linee di trincee ben completate da posizioni di artiglieria in caverna impedirono per tutta la durata della guerra su questa parte del fronte ogni sfondamento da parte delle truppe italiane. Oltre ai motivi strategici, tenere queste alture significava, per gli imperiali, avere ancora in un punto del fronte l`Isonzo alle spalle, ciò giustifica il nome onorifico di - Isonzo Armee - attribuito dall'Imperatore alla V Armata. Per i comandi Italiani ovviamente, questo cuneo fortificato costituiva oltre che un grande ostacolo per una veloce avanzata anche una delle possibili direttrici di un eventuale attacco austro-ungarico, perciò sin dall'inizio della prima battaglia dell'Isonzo furono sferrati furiosi e sanguinosi assalti a queste alture che macinarono centinaia di soldati tra le fila della Brigata Bergamo del 5° Bersaglieri e dei battaglioni alpini Susa - Valdora - Exilles e che purtroppo non ebbero altro effetto che l'attestarsi su sfavorevoli posizioni il cui presidio risultò essere un continuo logorio di uomini e mezzi sino al 24 ottobre 1917. E proprio in questa data, dalle retrovie di queste posizioni partì una delle direttrici dell'attacco austro-tedesco che assieme al bombardamento a gas nella zona di Plezzo-Bovec, sconvolse le impreparate difese italiane e portò al quasi annientamento della della II armata e alla ritirata dei fanti italiani sulla linea del Piave, conosciuta da tutti e rimasta nella memoria come la "rotta di Caporetto".

testo riportato dal sito: http://www.zenobionline.com/itinerario% ... ngore.html

scusate la lunghezza....

Citazione:

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Originariamente Scritto da vander

Il colle di MENGORE - S. MARIA si trova nei pressi della cittadina slovena di Tolmin - Tolmino. Ci si arriva attraverso il valico confinario internazionale di Gorizia - passaporto o carta d'identità* valida per l'espatrio - ....

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attenzione con i copia e incolla il valico confinario internazionale di Gorizia non esiste più e serve la carta d'identità* come in tutti i paesi della UE, solo se te la chiedono.
Bei posti e magnifiche foto!

Citazione:

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Originariamente Scritto da norby73

Citazione:

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Originariamente Scritto da vander

Il colle di MENGORE - S. MARIA si trova nei pressi della cittadina slovena di Tolmin - Tolmino. Ci si arriva attraverso il valico confinario internazionale di Gorizia - passaporto o carta d'identità* valida per l'espatrio - ....

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attenzione con i copia e incolla il valico confinario internazionale di Gorizia non esiste più e serve la carta d'identità* come in tutti i paesi della UE, solo se te la chiedono.
Bei posti e magnifiche foto!

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ooopsss,scusa,adesso correggo...

Proprio un bel servizio, complimenti. Per fortuna che ci sono ancora posti come questo. [00016009

Grazie, grandioso servizio! [264

p.s.
Mutando epoca, spero sempre che qualcuno dei nostri amici a Nord-Est possa ripercorrere anche la linea tenuta dal Btg. Bersaglieri "Mussolini" dove, fino a qualche anno fa, sopravvivevano inghiottite dalla vegetazione una serie di postazioni e ridotte in cemento, lungo la ferrovia Gorizia-Austria.
Una foto di queste ridotte è presente su alcune pubblicazioni a tema, come p. es. in Pisanò, "Gli ultimi in grigioverde".

Saluti a tutti. Scusate se mi intrometto, ma desidero fare i complimenti a Vander per il meraviglioso servizio fotografico.
E quanti morti, di entrambe le parti, hanno visto quelle vallate ? Io frequento da parecchi anni la zona un po` più bassa della Slovenia e voglio farvi partecipi di un piccolo aneddoto. Una domenica mattina, credo di quattro o cinque anni fa, con il mio fido Valmet in spalla, stavo chiudendo la posta di battuta al cinghiale a pochi metri dal cimitero Austro Ungarico, sulla strada che da Gorjansko e passando per Klanec, Majerji e Vale si dirige verso sud e porta a Brestovica (ex confine italiano) quando sento un fruscio tra le piante del bosco e mi si presenta un abitante del luogo che mi chiede di poter assistera alla battuta. Un po` scocciato per quella inopportuna intrusione, risposi in modo positivo e gentile, soprattutto perché io ero solamente un ospite in quella terra. A bassa voce e con un italiano molto stentato mi raccontò (saputo da suo nonno) che proprio il campo che avevo davanti, compreso tra due doline, non so esattamente dopo quale battaglia, era il centro di raccolta dei caduti Austro Ungarici della zona. Continuò con un racconto sconvolgente parlando di cataste di cadaveri......e non, alte circa due metri, che coprivano la quasi totalità del campo. Sì`, perché non tutti i feriti finivano negli ospedali ! Suo nonno, con un carretto trainato da una cavalla, era uno degli incaricati anche alle sepolture e..... aveva l`ordine di seppellire tutti......perchè non c`era tempo .....per verificare......!.
Da quel giorno, quando passo (molto spesso) davanti a quel luogo, la mia mente mi riporta a quel racconto e conseguentemente il mio pensiero corre a quelle giovani vite, di entrambe le parti, troncate così repentinamente ed ingiustamente. Scusate per la lungaggine.

Ciao Ciofatax, permettimi una domanda: come mai ti interessi dell`alta valle dell`Isonzo e della val Baccia dove operavano i Bersaglieri del Mussolini e gli Alpini della Val Ta-gliamento, hai notizie forse di qualche reduce di questi reparti?
Te lo chiedo perché inizierò una ricerca sulla zona, partendo dal rilevare i caselli e le varie postazioni per poi sentire i pochi reduci ancora viventi per delle particolari cu-riosità*, sulla linea ferroviaria che portava verso l`Austria operava questo treno blinda-to con personale germanico:
[attachment=1:6s2pcekt]TrenoDaLibroSawodnyVol 1RID.jpg[/attachment:6s2pcekt]
Si hanno pochissime notizie del convoglio, si sa che è stato duramente provato in vari combattimento contro i partigiani e che poi è stato abbandonato dai tedeschi durante la ritirata in una stazione ferroviaria vicino a Gorizia.

L`altra curiosità* riguarda un cannone su affusto ferroviario, forse questo:
[attachment=0:6s2pcekt]K5 a RedipugliaRID.jpg[/attachment:6s2pcekt]
Risulta che il pezzo è stato abbandonato alla fine della guerra vicino ad un casello ma non se ne conosce l`attività* né il reparto di provenienza. Faceva parte di un gruppo di altri cannoni ferroviari di uno dei quali, ed è quello della foto, si conosce la storia, o-perava vicino a San Pietro del Carso (oggi Pivka in Slovenia), durante la ritirata è stato abbandonato dai tedeschi in Italia vicino a Redipuglia, poi nel 1946 è stato mandato a Fiume in Jugoslavia, poi non si sa che fine abbia fatto, forse io lo ho visto piazzato in un bunker su un`isola della Dalmazia ma non ho ricordi precisi.
Chissà* che tu non possa risolvere questi quesiti?
Cari saluti e Buona Pasqua a tutti.

Ciao Articioco, direi che il tuo intervento potrebbe essere già* l'inizio di un topic ad hoc, nel quale fare confluire le info.
Te la senti di copiare/incollare in una nuova discussione?
Anzi, ne approfitto per scusarmi con Vander, non volevo generare un OT, ma siamo ancora in tempo. [264
Delle vicissitudini dei "grigioverdi" in quelle zone ho letto anni fa il libro di T. Francesconi "Bersaglieri in Venezia Giulia" e debbo ammettere che ne sono rimasto colpito.
Esiste anche un altro libro sul tema, si intitola "Na juris", se non erro....
Poi c'è una trattazione ne "Gli ultimi in grigioverde" del Pisanò.

Più tardi, tramite un amico Friulano, ho potuto vedere il frutto di una ricognizione sul terreno effettuata negli anni '90 del XX secolo (oddio...).

Posso confermarti che sopravvivono, o sopravvivevano, diverse strutture realizzate nel 1944, che vanno dai parapetti in calcestruzzo grossolano (a suo tempo completati con sovrastrutture in legname) a dei veri e propri fortini in muratura, simili a quelli classici "costieri". Vi sono poi, reimpiagate, anche alcune strutture del Vallo.

Anche in questo caso, da alcuni elementi rinvenuti, sembra che l'Esercito Jugoslavo abbia effettuato un censimento nell'immediato dopoguerra.
A volte le strutture sono celate a pochi metri dalla ferrovia, in fitti sottoboschi.
Ora come ora non saprei dove trovare le foto.
Ti auguro buon lavoro e buona caccia, sperando che ti si possa essere d'aiuto.
[00016009

http://www.destinacije.com/slika_nav.as ... p=8&s=Next