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[APP]Le linee di difesa germ.nell'Alto Adriatico
Buona giornata:
Nel 2005 è uscito il libro di
Stefano di Giusto
Operationszone Adriatisches Küstenland – Udine Gorizia Trieste Pola Fiume e Lubiana durante l`occupazione tedesca 1943 – 1945
Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione – Udine
E` l`opera più completa che tratti delle zone indicate nel titolo, composta da 800 pagine con allegate copia delle mappe a colori dell`epoca con la dislocazione dei reparti italiani e tedeschi ed inoltre una densa cronologia delle operazioni fatte in quegli anni. E` frutto di una decina di anni di ricerche in tanti archivi europei, da Friburgo a Roma e Lubiana e tante visite agli archivi di Trieste e fa anche riferimento ai lavori di fortificazione progettati dai tedeschi, di cui probabilmente erano iniziati i lavori ma che anche probabilmente non erano stati finiti. Comunque credo possa dare una traccia agli amici per poter scoprire delle novità*.
Il punto di partenza per le ricerche è la Führerweisung 60 (direttiva del Führer nr. 60 del 27 luglio 1944) che disponeva la fortificazione delle seguenti linee:
1.) Voralpenstellung (linea difensiva delle Prealpi, anche conosciuta come Blaue Linie o Blau-Linie, linea blu) che si estendeva dal confine con la Svizzera fino all`Adriatico partendo dallo Stelvio, passando per l`estremità* settentrionale del Lago di Garda, per le Alpi a nord di Belluno (Longarone), per le Alpi Carniche (circa lungo la linea Cimolais, Claut, Tramonti, Gemona), la linea Gemona – Caporetto, la sponda orientale dell`Isonzo per Tolmino fino a Gorizia e da qui direttamente a sud fino al mare tra Monfalcone e Duino, seguendo per lunghi tratti il fronte della Grande Guerra.
2.) Blaue Vorstellung o Blaue Vorfeldlinie I (prima linea avanzata della linea blu), partiva dal lago di Garda (probabilmente dalla zona di Ala), seguiva le Prealpi a nord di Verona, si appoggiava ai Monti Berici e ai Monti Euganei e seguiva per un breve tratto il corso dell`Adige fino a raggiungere la costa adriatica appena a sud di Chioggia
3.) Karststellung (linea difensiva del Carso): andava da Trieste a Fiume (o più precisamente dalla zona a sud di Trieste alla zona a sud di Abbazia), attraverso la Cicceria, e avrebbe dovuto trattenere un nemico sbarcato in Istria evitando l`accerchiamento da est della Voralpenstellung.
4.) Due linee intermedie di contenimento (Riegelstellung), rispettivamente da Ala e Belluno fino al golfo di Venezia, e il maggior numero possibile di altre posizioni intermedie, in particolare lungo il corso dei fiumi, il cui obiettivo doveva essere di tenere il nemico lontano dalla zona di Udine, proteggendo le basi aeree là* presenti e guadagnando tempo per il completamento delle opere difensive principali.
5.) Difesa in profondità* delle coste adriatiche (seconda e terza linea costiera, per la difesa in caso di sbarco) [NdR: Di cui non si hanno ulteriori notizie e quindi non segnate nella mappa]
6.) Linea di contenimento del Piave (Piave-Riegel) da Belluno all`Adriatico.
7.) Linea di contenimento dell`Isonzo (Isonzo-Riegel) presso la stretta di Gorizia.
8.) linea di contenimento del Tagliamento (Tagliamento-Riegel).
9.) Linea di contenimento del Brenta (Brenta-Riegel).
Con la Führerweisung 60a si intese realizzare delle linee di difesa in profondità* delle coste
10.) La Seestern II (stella marina) della quale non se ne conosce con precisione il tracciato previsto, si sa tuttavia che iniziava sul Tagliamento, a Varmo, lambiva Talmassons e Palmanova e si concludeva all`altezza di Duino.
11.) A Varmo Seestern II si univa attraverso Morsano, Malafesta e Fossalta, di cui era prevista la trasformazione in caposaldi, con la linea difensiva Seestern I realizzata oltre il Tagliamento.
12.) La linea di difesa sul Tagliamento con fronte a ovest, che andava dallo sbocco del fiume in pianura (zona di Trasaghis – Gemona) a Varmo, dove incontrava la linea Seestern II, era denominata Heidelore-Stellung.
13.) Il 12 settembre 1944 Hitler emanò la Führerweisung 65, che ordinava l`inizio della costruzione di una Grenzstellung (linea difensiva di confine), anche chiamata Grenzstellung Südost, o Südost-Linie che avrebbe dovuto seguire il percorso seguente: Tolmino (punto di unione con la Blaue Linie) – nord di Lubiana – corso della Sava fino a nord-ovest di KrŠ¡ko – da qui verso nord-est fino a Varaоdin.
Il tracciato fu in seguito modificato portandolo in avanti fino alla linea seguente: nord di Gorizia (probabilmente l`imbocco della valle dell`Isonzo, dove verosimilmente si congiungeva con la Blaue Linie) – settore del Vipacco – Postumia – ViŠ¡nja Gora – confine del Reich a sud di Litija
Contemporaneamente erano stati avviati lavori di fortificazione al Passo di Monte Croce Carnico e al Passo Pramollo.
Il 4 dicembre 1944 fu ordinata la creazione di tre altre linee difensive verso sud-est:
14.) Linie A (anche indicata come A-Stellung): nord di Gorizia – Ribnica – KrŠ¡ko). [NdR: Ribnica è una città* nella parte sud dell`attuale Slovenia, vicino al confine con la Croazia, a c.a. 90 Km ad est di Trieste. Probabilmente questa linea divergeva dalla Grenzstellung nella parte finale]
15.) Linie B (anche indicata come B-Stellung): fortificazioni di confine italiane nel settore di Fiume. [NdR: Probabilmente inserite nella Ingrid-Linie]
16.) Linie C (anche indicata come C-Stellung): prosecuzione della linea A per Ribnica – ViŠ¡nja Gora – Litija – fiume Sava). [NdR: non segnata perché totalmente fuori dalla mappa]
17.) Inoltre tra le linee A e B doveva essere realizzata una ulteriore linea di contenimento (Riegelstellung) tra la zona del monte Nevoso e Ribnica, che si collegasse alla linea C. Prioritariamente dovevano essere realizzate la linea A e la rimessa in funzione delle fortificazioni di confine italiane intorno a Fiume. [NdR: è totalmente fuori dalla mappa]
18.) Il 13 dicembre venne deciso di interrompere la costruzione di posizioni difensive nel settore del Tagliamento e vennero temporaneamente interrotti i lavori per la realizzazione nel settore del fiume Dragogna (Dragogna-Riegel), nell`Istria nord-occidentale, che erano probabilmente destinati a difendere Trieste in caso di sbarco in Istria, ma su cui non si hanno ulteriori informazioni.
19.) A fine dicembre si stava lavorando alla Riegelstellung Festungsbereich Fiume (posizione di contenimento del settore fortificato di Fiume), cioè la parte settentrionale della linea B (a nord del perimetro di Fiume). Verosimilmente essa doveva impedire l`accerchiamento da nord di Fiume e le penetrazioni verso Trieste, ed era prevista lungo il tracciato monte della Trinità* – Selze – San Pietro del Carso – Fontana – monte Milonia – Zabice – Clana (con priorità* sul settore meridionale tra il monte Milonia e Clana); successivamente il suo tracciato venne modificato su una linea diretta dal monte Milonia alla pianura di Cerknica. Più a sud il tracciato della linea B passava per Clana – quota 611 – quota 606 – fiume Recina. Il complesso della linea difensiva che doveva andare da Fiume a Postumia / Cerknica, utilizzando per quanto possibile le vecchie fortificazioni di confine italiane, venne chiamato, oltre che B-Stellung, anche Ingrid-Stellung o Ingrid-Linie (posizione difensiva o linea Ingrid).
Contemporaneamente si stavano inoltre effettuando le rilevazioni per la cosiddetta Riegelstellung Triest (posizione di contenimento di Trieste), che doveva proteggere la città* da attacchi da sud-est; essa proseguiva il Dragogna-Riegel (collegandosi ad esso in località* non precisata) e seguiva la linea: Passo Porta Grande – Obrovo S. Maria – Pregara – Smerie, per poi unirsi alla Riegelstellung Fiume a Fontana.
Su queste notizie il libro si conclude osservando che i lavori di fortificazione non rispettarono i ritmi previsti, ed entro la fine dell`anno i risultati rimasero largamente al di sotto delle attese.
A scopo puramente indicativo allego una mappa con indicate queste linee di difesa che nel disegno sono puramente indicative considerate le poche informazioni presenti, solo altre ricerche sul campo e forse negli archivi potranno indicare posizioni più precise.
Resta da osservare che NON sono citate le difese italiane preesistenti sia quelle lungo la costa che altre a difesa degli abitati o degli stabilimenti industriali o degli impianti militari più importanti come i cantieri navali.
Buona domenica a tutti, articioco
[attachment=1:2h7rqo8m]Mappa linee di difesa RID.jpg[/attachment:2h7rqo8m]
[attachment=0:2h7rqo8m]Legenda Mappa linee di difesa RID.jpg[/attachment:2h7rqo8m]
Re: Le linee di difesa germaniche nell'Alto Adriatico
[264 Grazie come sempre Claudio, ottimo quadro della situazione, certi lavori tedeschi (Riva del Garda e Ala di Trento) sono documentati, anche se l'impressione è che si fossero fatti prendere la mano. Inoltre, sembrava che la TODT fosse ovunque e lavorasse ovunque.
Adesso che me lo hai ricordato, vado a vedere con il satellite se davvero c'è un bunker(ino) tedesco al Passo Croce Domini...che comunque sarebbe fuori dalle Linee qui descritte.
[00016009
Re: Le linee di difesa germaniche nell'Alto Adriatico
Interessante Crocedomini perché visto dove è situato poteva far parte della Voralpenstellung in quanto di questa linea si sa che partiva dallo Stelvio e passava a nord del Lago di Garda, ma dove e quanto a nord? Per il momento non lo sappiamo, chissà* se riesci a trovare su GE il bunkerino perché si potrebbe mettere un punto fermo in questa linea.
Ciao,
Re: Le linee di difesa germaniche nell'Alto Adriatico
Il satellite non è abbastanza nitido per cercare verifiche...
Attendo (spero) risposte da un Amico, così come per un'opera in caverna sulla rotabile verso Fugazze e al Pian delle Fugazze, mi dissero certamente tedesche..magari arcinote...
Dei bunkerini tedeschi me li ricordo all'altezza di Boario Terme, mi dissero che erano specie di posti di blocco, qualcuno è stato sicuramente cancellato in anni più recenti. Altre fonti riportavano anche qualcosa a Forno Allione in Valcamonica, ma passandoci non ho visto niente.
Ciao
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Re: Le linee di difesa germaniche nell'Alto Adriatico
Ciao ciofatax, le tue osservazioni sono interessanti perché se collegate alla Voralpenstellung spostano il suo tracciato verso sud-ovest, quasi che i tedeschi temessero un`avanzata alleata dalla parte milanese della Pianura Padana, ovviamente dopo lo sbarco in Provenza. Sarebbe interessante avere più dati sui bunkerini, soprattutto i loro campi di tiro, come anche molto interessante sapere da qualche amico del trentino se ci sono notizie su dove questa linea passava per la valle dell`Adige e poi per quella del Brenta.
Tra l`altro, tanti anni fa avevo sentito, varie volte, che i tedeschi avevano utilizzato i forti italiani della 1.a G.M. come difesa contro l`avanzata nemica, lo ricordo bene perché quei forti tiravano verso nord, più o meno, cioè in una direzione opposta a quella della temuta avanzata alleata ed allora come potevano venire utilizzati? Anche questo è da appurare.
Ciao a tutti,
[attachment=0:2aqla0d4]Mappa linee di difesa 2a RID.jpg[/attachment:2aqla0d4]
Re: Le linee di difesa germaniche nell'Alto Adriatico
Ciao, non posso affermare con certezza che quei lavori fossero parte di una linea di arresto, o di semplici punti di controlllo stradale. Purtroppo ho solo un vago ricordo di una postazione in cemento a Boario, però mi hanno detto che ora lì c'è il parcheggio di un Pub.
Un commilitone, ai tempi della naja, tornato da una licenza mi disse che un tempo c'erano eccome postazioni tedesche nella media e alta valle Camonica, anche di contraerea (Val Saviore).
Lo stesso ricordava, sempre in zona Boario, almeno due postazioni in cemento, comunque "roba piccola". Secondo quanto ho potuto apprendere e vedere, altre postazioni erano a Sonico, a sud di Edolo, una delle quali postata tempo fa, una modesta postazione fianco strada, con tiro a sud. Mi dissero, sul posto, che la linea attraversava la valle, con trincee e altre postazioni...ma pare che molto sia stato distrutto anche a causa di una "esondazione"...
Tra Edolo e Ponte di Legno correvano vecchi sistemi difensivi del 1915-18, con caverne e trincee blindate, ma non credo siano state "recuperate" ad uso germanico.
Invece, risultava che i Tedeschi tentassero di lavorare (neve permettendo) all'altezza della IV^ Cantoniera dello Stelvio. Nella sua opera "Gli ultimi in grigioverde", il Pisanò citava lavori campali anche al Passo della Presolana.
Essendo nato e cresciuto in quei luoghi, mi sento autorizzato a dire che un vero sbarramento efficace lo avrebbero potuto già* fare sul Lario, avendo su un fianco il confine elvetico...insomma sfruttare i laghi, un po' come hanno fatto a Riva del Garda... Non dimentichiamo, comunque, che a San Giacomo di Teglio correva il fosso anticarro in cemento del R.A.R., completato da caverne e altri lavori di modesta entità*; alla seconda galleria per l'Aprica, PAK in caverna (ancora esistente).
A proposito di notizie apparentemente strane, la Todt lavorò anche "sopra Bagolino"...intendendo forse il Passo di Maniva, e sul Lago di Idro a Idro, Febbie, Monte Manos (?)-Monte Spino...prendendo la carta in mano, non si capisce quale attinenza abbia uno sbarramento lì, se poi sul Garda lo sbarramento era arretrato fino a ...Riva.
Purtroppo circa Croce Domini ho ricevuto una risposta, ma non era quello l'Amico che mi parlò della struttura al Passo.
Man mano trovo, o ritrovo, notizie... [00016009
Re: Le linee di difesa germaniche nell'Alto Adriatico
Scusate...ne approfitto per chiedere se Qualcuno ha notizie e può confermarmi la presenza di una batteria A.A. tedesca nella frazione Monticolo di Iseo BS) .
Ciao.
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Re: Le linee di difesa germaniche nell'Alto Adriatico
Buongiorno,
Qui troverete un documento veramente interessante:
http://www.scribd.com/doc/32660645/Hand ... -T-UK-1945
un documento inglese del mese di marzo 1945 con molte informazioni dettagliate sull'organizzazione Todt, anche informazioni sull'Italia, per esempio:
buona domenica a tutti
Re: Le linee di difesa germaniche nell'Alto Adriatico
[quote="articioco"]Buona giornata:
Nel 2005 è uscito il libro di
Stefano di Giusto
Operationszone Adriatisches Küstenland – Udine Gorizia Trieste Pola Fiume e Lubiana durante l`occupazione tedesca 1943 – 1945
Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione – Udine
... oggi ero a Ravenna e mi sono reso mezzora per andare alla Biblioteca della Resistenza del Senio di Alfonsine a cercare sempre le solite foto di Panther a Rimini... e mi sono fatto dare da guardare anche questo per la 710 ID... è stupendo!!!! dettagliato, informato, pignolo, documentatissimo... penso indispensabile per chi cerca nel Veneto, Friuli, Istria.... grazie della segnalazione.....
Re: Le linee di difesa germaniche nell'Alto Adriatico
Se si parla della Todt è interessante far notare un libro scritto da un giovane professore di Trieste molto preparato, molto disponibile, che ha editato altre pubblicazioni sul periodo della 2.a G.M. dalle nostre parti. L'opera è stata composta dalle relazioni di centinaia di ex lavoratori che operavano nai vari cantieri della Venezia Giulia, allora O.Z.A.K. dei quali vengono riportati i dati ed è preziosa, purtroppo, almeno che io sappia, non c'è nulla che parli del Veneto e più oltre.
Si tratta di:
Roberto Spazzali - Sotto la Todt - 1998 Libreria Editrice Goriziana - Pagg. 364
Un caro saluto