Visualizzazione Stampabile
-
un bel quesito
non volevo aggregarmi al topic di Giancarlo perchè non voglio criticare la sua bellissima composizione ma chiedo
il soldato tedesco nell'arco della guerra quante giacche ha cambiato dico personalmente mi spiego chi è partito con la 36
quando l'ha sostituita?solo quando era distrutta oppure all'uscita di un altro modello?
il problema sono i distintivi creati nel 41/44 è plausibile che in quel periodo il soldato indossasse ancora la 36? anch'io anche
nelle fiere ho esposto 36 con scudetto Kuban del 43 o adirittura con nakfaspange ma la cosa è plausibile o no?
un pò confuso ma spero di essermi spiegato ciao
-
Re: un bel quesito
Se ho capito bene il tuo dubbio, credo dipenda dal periodo di arruolamento.Inizialmente erano tutte M.36, poi con l'andar della guerra, tenendo conto delle perdite, del materiale danneggiato e dei nuovi arruolamenti, l'evoluzione c'è stata ed i capi d'abbigliamento di nuovo modello, possono aver sostituito o compendiato i vecchi, non escludendo ovviamente quelli magari conservati meglio. Non e' escluso che un soldato, sopravvissuto fino al 1945, avesse una o piu' M.36 disponibili.Sulle foto dei prigionieri del 1945, e' possibilissimo notare ancora diverse M.36. [249 PaoloM
-
Re: un bel quesito
Citazione:
Originariamente Scritto da marpo
Se ho capito bene il tuo dubbio, credo dipenda dal periodo di arruolamento.Inizialmente erano tutte M.36, poi con l'andar della guerra, tenendo conto delle perdite, del materiale danneggiato e dei nuovi arruolamenti, l'evoluzione c'è stata ed i capi d'abbigliamento di nuovo modello, possono aver sostituito o compendiato i vecchi, non escludendo ovviamente quelli magari conservati meglio. Non e' escluso che un soldato, sopravvissuto fino al 1945, avesse una o piu' M.36 disponibili.Sulle foto dei prigionieri del 1945, e' possibilissimo notare ancora diverse M.36. [249 PaoloM
A
Questo punto ho io una domanda, quante divise avevano in dotazione? Io ipotizzo che nella vita di casema una giacca possa durare anche due anni, ma al fronte?
-
Re: un bel quesito
E' documentato che non avevano una sola divisa, ma non solo in caserma, bensi' anche al fronte. I centri di approvvigionamento erano comunque nelle immediate retrovie, per cui ad esaurimento e' stato distribuito tutto quanto era disponibile, e la scelta poteva essere varia. [249 PaoloM
-
Re: un bel quesito
Se non sbaglio, delle giacche usate durante il periodo di guerra la 36 è stata la più prodotta, forse più della 43.
-
Re: un bel quesito
Citazione:
Originariamente Scritto da LAUF
Se non sbaglio, delle giacche usate durante il periodo di guerra la 36 è stata la più prodotta, forse più della 43.
Ragionamento logico, la 36 poteva sfruttare ancora le scorte del tempo di pace mentre la 42 era prodotta a guerra in atto con tutti i problemi del caso.
-
Re: un bel quesito
invatti parliamo di uso , anche se usata solo in guerra la 36 alla fine avrebbe avuto 6 anni quindi penso che per forza
quelle che vediamo nelle foto del 45 fossero nuove/vechie giacche giacenza di magazzino anche se mi pare strano che non le
abbiano usate prima ciao
-
Re: un bel quesito
Citazione:
Originariamente Scritto da leon1949
invatti parliamo di uso , anche se usata solo in guerra la 36 alla fine avrebbe avuto 6 anni quindi penso che per forza
quelle che vediamo nelle foto del 45 fossero nuove/vechie giacche giacenza di magazzino anche se mi pare strano che non le
abbiano usate prima ciao
Non mi ricordo quante M.36 vennero allestite, ma credo fosse un numero nell'ordine di milioni.
(lo avevo letto da qualche parte, ma 'ovviamente' non mi ricordo dov'è scritto) Quindi non credo ci sia da meravigliarsi se ancora nel '45 molti le vestivano ancora.Proprio ieri ho visto un film a colori d'epoca su you tube in cui sfilavano decine di migliaia di prigionieri tedeschi a primavera del 1945:ebbene, uno su quattro aveva la M.36 con relative mostreggiature e distintivi. Piu' difficili da vedere invece le ultime uniformi di tipo a giubbetto (per la giacca) che teoricamente dovevano essere le piu' comuni in quel periodo. [249 PaoloM
-
Re: un bel quesito
insomma un grande caos [17 [17 .......
posso soltanto aggiungere una testimonianza di un croce di cavaliere heer della fanteria.
All'amico detentore attuale del lascito disse di essere della fanteria ma (e da foto portrait lo si evince) che nel 44 ebbe in dotazione giacchini sturmartillerie....ebbene il giovanetto di allora e pure decorato con la ritterkreuz, credeva fossero un nuovo tipo di uniformi!
insomma un grande caos.... [00016009
-
Re: un bel quesito
In realtà* il caos è solo apparente, ed è ovvio che in 7 anni di guerra si possano essere create situazioni contrastanti e confuse, bensi' dettate dalla logica evenienza, a volte poco chiare e incomprensibili per la mente razionale del collezionista.
L'alternarsi di nuove feldbluse portate da un singolo uomo, potevano innanzitutto dipendere dal tipo di uso (e conseguentemente di impiego) che egli poteva farne a seconda dei compiti e situazioni cui era impegnato, a prescindere dalla tipologia uniformologia che è cosa che va da sè e segue un'evoluzione dettata primariamente dall'economizzazione dei materiali impiegati e dalla velocizzazione della catena produttiva.
Fino il '44 si alternarono diverse varianti di uniforme a partire dalla più conosciuta mod.36 dotata di collo verde scuro; paradossalmente se il soldato era un "imboscato"avrebbe potuto giungere tranquillamente con la sua mod.36 fino la fine del conflitto.
Nel corso della guerra i reparti venivano dotati delle uniformi "in quel momento disponibili" a seconda del distretto di appartenenza e delle giacenze nei magazzini con conseguente eterogeneità* di modelli. Se un reparto veniva creato e inviato al fronte, per esempio nel '43, è molto probabile che gli venisse fornita una partita di fiammanti Feldbluse mod.43, come, per contro, altri reparti impiegati da più vecchia data, combattevano ancora nel'43 0 44 con le vecchie '36 et similia, divenute addirittura simbolo del combattente veterano e gallonato.
Le prescrizioni prevedevano che l'uniforme del singolo uomo venisse portata ad oltranza "fino ad usura" e con un tempo di porto comunque "non inferiore ad un anno e mezzo per singola feldbluse" con prescrizione di essere riparata a livello individuale o dalla sartoria di campo e rimpiazzata in caso di gravi danneggiamenti "solo se strettamente necessario" tenendo conto che il rimpiazzo dell'uniforme non era sempre cosa facile e sopratutto fattibile al momento, specie se si era impegnati in prima linea. Non va dimenticato che la dotazione per ogni uomo prevedeva un numero di 4 feldbluse a testa consegnate al momento della vestizione -1) per la tenuta da campo, conservata nel deposito vestiario della compagnia senza mostreggiatura, -2) per la tenuta da parata e libera uscita, -3) per la tenuta di servizio -4) per la tenuta di servizio giornaliera, corredo che comunque permetteva al soldato una certa alternanza di vestiario.
Discorso leggeremente diverso per la nuova "Felduniform 44" di nuova concezione la quale va ad equipaggiare sotto specifico ordine dal 25 settembre '44, innanzitutto quei reparti di fanteria e genio meccanizzati e motorizzati di nuova costituzione impiegati in combattimento, mentre gli altri reparti continuano a portare tranquillamente le loro uniformi usate fino a quel momento, in attesa di un eventuale rimpiazzo (per molti mai giunto) delle proprie uniformi con questa nuova tipologia che mirava progressivamente a standardizzare tutte le branche dell'ersercito tedesco in virtù di un concetto più pratico e moderno del soldato-combattente.
kdG