Incredibile!
http://www.lasicilia.it/index.php?id=57 ... asiciliait
Visualizzazione Stampabile
E senza neanche usare il metal. [icon_246 [icon_246 [icon_246
Citazione:
Originariamente Scritto da totino72
Totino...
cos'è incredibile? La quantità* di materiale rinvenuto o il fatto che per distruggere quel materiale si aspetti l'arrivo di artificieri da Napoli?
Come se in Sicilia non ce ne fossero!!!
Ciao
Ermanno entrambe le cose, perchè ritrovare tutti questi ordigni dopo tanti anni avrà* fatto sicuramente molta impressione e messo apprensione. Per curiosità* mi chiedo solo il motivo per cui bisogna attendere gli artificieri da Napoli. Mah...Citazione:
Originariamente Scritto da TELLER67
Davvero singolari entrambe le cose.
La prima: il buonsenso avrebbe dovuto imporre a quegli operai di fermarsi dallo scavare nel momento in cui avevano rinvenuto il primo di quegli ordigni, non l'ultimo!
Questo comunque si verifica più spesso di quanto non si pensi. Recentemente, nelle Marche, durante i lavori di costruzione di un impianto fotovoltaico, hanno rinvenuto 11 mine anticarro tedesche. Non si sono fermati dopo la prima. Hanno spettato di arrivare a 11! E per fortuna senza incidenti!
La seconda: gli artificieri in Sicilia ci sono. Quelli del 4° Reggimento Genio di Palermo. A Napoli ci sono i colleghi del Reparto Infrastrutture, ma non mi risulta che si occupino di distruggerle. Boh. Quello che scrivono i giornalisti lo sanno solo loro.
Ciao
il link postato da Totino era una news, nell'articolo dello stesso giornale la notizia almeno è più precisa e giustamente si fa riferimento agli artificieri dell'esercito di Palermo.
poi sul resto dei commenti lasciamo stare..............
Un vasto deposito di munizionamento risalente alla Seconda Guerra Mondiale, quasi certamente appartenuto alle forze Angloamericane ieri mattina è stato rinvenuto nel corso dei lavori per la posa della nuova condotta idrica Gela-Licata-Aragona. Le forze di polizia locali per motivi di sicurezza non hanno comunicato il luogo in cui il deposito è stato rinvenuto. Complessivamente gli artificieri dell'Esercito provenienti dal comando regionale di Palermo tempestivamente allertati hanno rinvenuto in buono stato di efficienza e quindi pericolosi: 264 bombe da mortaio 81 millimetri, 15 ad alta capacità*, 23 da mortaio 6 millimetri, una bomba a mano ovale, una bomba a mano del tipo ananas, 300 bombe brixia, una mina anticarro, 743 proiettili per mitragliatrici, mortai, e armi pesanti, di diverso calibro, una granata da 76 millimetri al fosforo bianco. Secondo le prime indiscrezioni che ieri mattina circolavano sul caso il deposito delle munizioni apparteneva alle forze Alleate che la notte fra il 9 e 10 luglio 1943 sbarcarono a Licata. Si tratta del più grande quantitativo di munizionamento rinvenuto sul territorio licatese storicamente occupato per alcuni anni dalle forze armate Angloamericane. Anche il territorio licatese fu interessato dall'Esercito italiano, subito dopo la fine della seconda Guerra Mondiale, ad una minuziosa bonifica per individuare e rimuovere i tanti residuiti bellici dispersi sul territorio. Diversi anche i relitti di navi militari affondate nella Seconda Guerra Mondiale e che ancor oggi giacciono sui fondali lungo la costa licatese. Alcune risulterebbero ancora cariche di munizionamento.
Antonio Cacciatore
La Sicilia del 7/4/2011, edizione di Agrigento
Tanti anni sono passati e si trovano ancora grosse quantità* di ordigni, temo che ci vorranno ancora alcuni decenni.