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Non solo Wittmann e i Tiger: i nostri Carristi nella 2gm
Dino Campini
Ferrea Mole, Ferreo Cuore
Le battaglie dei Carristi della Centauro, dell’Ariete e della Littorio in Abissinia, Spagna, Francia, Balcani, Libia, Egitto e Tunisia
Molti sono i libri che analizzano le caratteristiche tecniche dei mezzi corazzati italiani nella seconda guerra mondiale, ma pochi quelli che presentano in dettaglio gli uomini e le battaglie dell’arma corazzata italiana come questo libro: Dino Campini, già comandante il IV Btg. Carri M del 133° Rgt. Corazzato, dà un quadro vivido e storicamente accurato dei combattimenti delle unità carriste italiane in Abissinia, Spagna, Francia, Balcani, Libia, Egitto e Tunisia, ricostruendo gli scontri minori e le grandi battaglie alternando abilmente le relazioni ed i diari di guerra ufficiali e le testimonianze e i ricordi dei protagonisti, dai comandanti ai semplici carristi.
Sono inoltre descritte le difficili origini dell’arma corazzata italiana e l’inadeguatezza delle tattiche e dei mezzi impiegati, rivelatasi sempre più grave con il progredire del conflitto e con la mancata evoluzione tecnica dei corazzati italiani per tenerli al passo con i nuovi carri avversari; risaltano ancora più, date queste premesse, le doti di valore e di abilità professionale dimostrate sul campo dagli equipaggi carristi e da molti dei loro ufficiali.
In appendice, due testimonianze di “assi” dei corazzati italiani e le motivazioni delle Medaglie d’Oro al Valor Militare dei carristi, mentre l’ampio corredo iconografico originale dell’opera è integrato nella presente edizione da numerose fotografie inedite di un veterano del 65° Fanteria Motorizzata, ritraenti tra l’altro carri M dell’Ariete in azione e mezzi corazzati inglesi distrutti e catturati.
F.to 17x24 brossura, 264 pagg., 114 ill. in b/n e alcune mappe, Euro 24,00.
Edito da Associazione Culturale "ITALIA Storica", Genova, 2011
Re: Non solo Wittmann e i Tiger: i nostri Carristi nella 2gm
Complimenti, un altro titolo interessante. La storiografia ufficiale ha per molto tempo, dimenticato le gesta dei nostri carristi, che soprattutto in Africa Settentrionale, pur con mezzi inferiori al nemico, si batterono valorosamente.
Alfa
Re: Non solo Wittmann e i Tiger: i nostri Carristi nella 2gm
Grazie Alfa!
In effetti se fino al 1941 i nostri carri medi erano grosso modo pari a quelli inglesi (il 47 mm nostro reggeva il confronto con il 2 libbre inglese, la corazzatura e la mobilità dei carri Cruiser e del Valentine erano paragonabili, etc), e inoltre sia gli italiani che gli inglesi raramente usarono correttamente dal pdv tattico i loro mezzi nella guerra del deserto, dal 1942 in poi la situazione cambiò di molto, e a nostro svantaggio...
Libro interessante perchè se appunto ci sono sul mercato i validissimi e dettagliatissimi libri di Pignato, Guglielmi, Cappellano etc sui MEZZI corazzati italiani, vi è poco disponibile sugli UOMINI dentro quegli stessi corazzati: questo libro dà voce alle vicende operative e umane dei carristi all'interno del quadro più grande delle loro battaglie, dai comandanti ai carristi, e scopriamo anche di avere avuto qualche "asso" (non con i 100 e passa più carri distrutti di Bolter, Carius e Wittmann, d'accordo, ma, tra gli altri, una MAVM come Mario Alberto Peroni che in Tunisia fa fuori sette tra Sherman e altri carri in una sola azione con il suo Semovente M41 da 75/18 va ricordata!).