[VENEZIA] Forte Mezzacapo

[VENEZIA] Forte Mezzacapo a Zellarino

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Come ci si arriva:

[attachment=31:20n4ydil]CampoTrincerato - Mezzacapo.JPG[/attachment:20n4ydil]
[attachment=0:20n4ydil]Mappa Mezzacapo 4.jpg[/attachment:20n4ydil]
Da Mestre si percorre la SS13 ( Via Terraglio ) fino alla località Marocco di Mogliano. Un po' prima del cartello al semaforo si gira a sinistra per Via Gatta. La si percorre fino ad incrociare Via Everisto Scaramuzza. L'ingresso al forte è un centinaio di metri sulla sinistra dopo aver imboccato questa via.
Potete anche controllare la posizione scaricando il nostro database "Cementisti".

Caratteristiche architettoniche :

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Oggi il forte è molto cambiato ed è quasi irriconoscibile rispetto alla struttura originaria. L'asportazione delle artiglierie lo ha trasformato in un deposito di munizioni. Il terrapieno e il fossato sono stati eliminati. E' quindi utile controllare i documenti originali per capire come si è arrivati alla configurazione attuale.
Esistono due progetti del forte . Uno è datato 1909 ma verrà sostituito. Il nome originario era diverso e rispecchiava la località dove doveva sorgere : Forte Marocco

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[attachment=30:20n4ydil]Mezzacapo big.jpg[/attachment:20n4ydil]
Questo invece è il progetto definitivo del 1911.
Si tratta di opera notevole che si sviluppa su oltre 100 m. di larghezza, 30 m. circa di profondità su 5-6 m. di altezza. La pianta è a forma di C con un rientro centrale dove sono presenti quattro finestre. Tutti i soffitti sono a volta con intonaco così come tutti gli interni. Due ingressi sono sul frontale oltre ad altre 10 finestre, altre due finestre si trovano frontalmente sulle ali e altre quattro lateralmente sempre sulle ali. Come tutte le altre opere della zona, era dotata di due batterie laterali protette da saracinesca in acciaio al nickel di 15 mm. di spessore posizionata all’interno dell’opera nelle ali. E’ tuttora presente il ponte di ferro che permetteva l’attraversamento del fossato perimetrale che è stato interrato. Il forte dopo il 1915 venne disarmato. Il progetto di costruzione prevedeva all'esterno del fossato tre edifici : un corpo di guardia , una tettoia in muratura con un dormitorio e ripostigli , un alloggio del "Guardia Batterie". Di questi venne realizzata solo quest'ultima nota anche come la "casa del Maresciallo"
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In aggiunta al progetto originale vennero costruiti due capannoni con capriate , quattro baracche di legno. Di epoca recente sono anche gli edifici di cui uno ospitava il corpo di guardia , e i soldati di leva ospitati nel forte fino alla fine degli anni Settanta.

Vi rimando anche ad un post che ho dedicato alle scritte presenti sul forte : viewtopic.php?f=84&t=25611
Guardatelo perché è una interessante integrazione con le notizie che daremo.

Qualche notizia storica :

Oltre ad essere stato subito fuori dalla zona di combattimento , anche durante la seconda guerra mondiale non si ricordano episodi particolari. Come dicevamo il forte divenne una polveriera e oltre a quanto già detto , ha subito altre piccole modifiche.
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-I serramenti originali in ferro sono stati sostituiti da serramenti in legno
-E' stata applicata una gabbia di Faraday sull’esterno della struttura. (oggi rimossa)
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-Le torrette sono state rimosse e murate le rampe
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-Le saracinesche delle batterie da 75 A sono state tolte ed è stata creata una finestra al centro.

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Ecco una foto dell'aprile 1933. Sono gli addetti al ripristino granate. Sullo sfondo il forte.
Da una intervista al sig. Duilio Codato : << ...... mio nonno lavorava in fornace e faceva tutti lavori saltuari. In quel periodo, sentivo raccontare, andava a scavare questo canale fatto attorno al forte. Aveva trentacinque anni quando ci ha lavorato. Di conseguenza anche i figli , erano 13 fratelli , lavoravano in giro. Poi credo tramite ai Marescialli che andavano a prendere uova , galline o cose del genere avevano trovato lavoro dentro al forte.
Da giovanotti ( mio papà era del 1916 , a 17 anni nel 1934 ) erano dentro che lavoravano. Erano appalti di imprese che pulivano bossoli e granate. Quindi dentro il forte sono passati mio papà e due miei zii e non solo a Mezzacapo...... poi è andato in guerra e ha fatto il corso da artificiere. Quando è tornato a casa nel 1945 è stato , non subito, ma è stato assunto a lavorare al forte Marghera e poi in giro per tutti i forti. .... Il forte era come il palazzo del re. Qualcosa che non potevamo toccare o vedere. Le sbarre ci fermavano . Potevamo arrivare al corpo di guardia parlare con i militari, ma dentro sono entrato due volte. Accompagnato da mio papà e perché mancava il Maresciallo . Sennò in assoluto non si poteva entrare. Comandava il Maresciallo. Del fossato ho un ricordo bellissimo, appena arrivato nel 1945, c'era un'estate secca e il fossato aveva poca acqua. Solo in una pozza, vicino alla fontana che buttava sotto il ponte. Si montava dentro e si prendevano mastelli di pesce. Mi ricordo che i militari andavano a venderlo alla Gatta con la carriola ... Era una bellezza quel fossato. C'è stato un periodo che il fossato produceva canne. Venivano da Piove di Sacco a tagliarle, d'estate.... Dovevano tagliarla dentro l'acqua. Non quella fuori . Quella buona era quella sotto acqua. Lavoravano con l'acqua al petto...... Poi hanno portato i Pescegatto e abbiamo perso il pesce Persico, la Tinca , tutti i pesci pregiati che c'erano dentro.
Ho vissuto al forte dal 1946 al 1960.........Il fossato lo hanno chiuso, hanno detto per le zanzare, era acqua morta. Hanno preso terra che era dietro al forte e copriva il muro. Era un piano inclinato che arrivava fino al fossato. Sopra il tetto c'era una garrita e i militari ci andavano camminando sul piano inclinato. Era una garrita di legno dove andavano a fare la guardia.
Aveva un faro grosso per illuminare. Quando hanno chiuso il fossato hanno messo quelle esterne su treppiedi e hanno cominciato a fare la guardia fuori.....>>
<<.. gente che lavorava dentro a pulire bossoli c'è ne sempre stata fon dal 1934 come mostra la foto, ma non ricordo in particolare squadre di donne. C'erano anche donne che lavoravano ma non so dire di più....>>

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Dall' intervista al sig. Piccin "Il Maresciallo"

<<.... c'erano anche le tartarughe . Il fossato d'acqua lo hanno chiuso quando c'ero io. C'era anche il ponte. Si pescavano i pescegatto. Sarà stato dopo il 1964 che hanno chiuso. Hanno anche smantellato delle torrette rotonde...... Il fossato sarà stato 10 metri di larghezza . Volevano togliere anche il ponte, ma c'era troppo lavoro. Era profondo e c'è tutto ferro sotto . Mi ricordo che hanno tolto le torrette e ricordo che le hanno ricoperte di catrame. .... >>
<<..a Zelarino lavoravano delle donne. Cucivano sacchetti di pastite per fare granate contro gli aerei. C'era un centinaio di donne a Marghera e una ventina a Mezzacapo. Venivano portate in camion. Le portavo io. Gli aerei ci mitragliavano.....>>

Tour Fotografico:

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I pezzi delle interviste e alcune foto sono tratte da questo bellissimo libro : Il forte Mezzacapo a Zellarino. Vi consiglio la lettura.

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Saluti a tutti. [00016009