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i furbi e i cretini
<<<<<<Egregio sig. Tagini , Sono un appassionato di armi, possiedo circa 50 pezzi e non sono nato ieri: Compro ormai da una decina d'anni tutte le testate del settore e ho tollerato , e tanti lo fanno con me , recenzioni di armi taroccate, mai esistite, tolleriamo " marchette " per questo o quell'importatore ben consci che " tutti dobbiamo campare " e che anche i giornalisti " tengono famiglia" . Facciamo le nostre valutazioni, scremiamo ciò che proprio non va e mese dopo mese continuiamo a comprare le Vs. riviste .... Fino a circa 15 giorni fa quando avete pubblicato lo speciale sui fucili d'assalo M16 cloni e simili: 10 euro..... qualche articolo inedito qualcuno riesumato da Magnum .... Tanto gli "appassionati "risucchiano tutto..... .
Non paghi avete voluto tirare ancora di più la corda e avete pubblicato nuovamente a distanza di 15 giorni l'articolo sui cloni M16 della Norinco. Stessa l'impaginazione , stessa la veste tipogralica , lo stesso anche popolaccio becero che compra ogni mese i vs. giornali. Non creda che ci sia da addurre alcuna giustificazione e del resto neanche sarebbe attendibile . Per quello che mi riguarda evidenzierò l'accaduto su tutti i forum del settore e su tutti i siti frequentati da noi appassionati di armii forse neanche ve ne accorgerete o forse si ; sicuramente io mi sentirò un po meno preso per i fondelli.
Michele Ruzzi Quarto (NA) >>>>
Questa è la mail che ho mandato ad Armi Magazine dopo aver riscontrato che in 15 giorni hanno pubblicato lo stesso articolo due volte in due riviste diverse .... traete voi le vstre considerazioni.
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....Miki amico mio, noi legati da albionica passione mai potremo tollerare oplointerferenze di natura orientale, cinese per giunta,
ma haimè il mercato tira, il tuo pianto e sull'M16, ma quell'orribile colone della colt 1911 o dell'M14.......
Concordo con te sulla funzione importante che gli operatori del settore hanno in ordine a tali argomenti. Quelle pagine dedicate
a tanto scempio perchè non dedicarle ai Due Scotti in 8x57 battuti in un asta del Centro Europa a più di 15.000 €, oppure dall'importante tentativo fatto da fabbriche NeoZelandesi e Australiane sulla trasformazione in Semiauto dell'Enfield n. 1.....
Articoli come questi costerebbero studio e ricerca appassionata che
forse la nuova etica commerciale non ha. Ciao e grazie per il tuo appassionato tentativo di sensibilizzazione, a presto Sal
PS sai ho completato l'Enfield con le mire per il tiro indiretto,
Benedetta l'America!!!!!
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Ben fatto!
E' bene che gli editori sappiano che chi acquista le loro riviste pagandole dei bei soldoni non è così fesso da bere tutto quello che gli viene propinato!
Come Clienti siamo in diritto di protestare quando il prodotto acquistato non vale il prezzo imposto per manifesta superficialità* di produzione!
Buona lettura![ciao2]