Allegati: 4
Pugnali da assaltatori regio esercito 1^gm
Subito dopo l'inizio delle ostilita' nella prima guerra mondiale, ci si rese conto che le lunghe sciabole baionette non erano pratiche per i combattimenti corpo a corpo negli spazi ristretti delle trincee.
I combattenti di tutte le nazionalità cominciarono ad armarsi con pugnali propri, recuperati nelle licenze oppura autocostruendosi modelli con quello che trovavano sui campi di combattimento.
Venivano adattate baionette proprie o di preda bellica, spezzoni di lame recuperate, tondini di ferro e qualsiasi cosa potesse essere utile per offendere.
L'usanza del pugnale personale, si prolungo anche a fine conflitto, continuando a rimanere al fianco dei combattenti anche dopo l'adozione di pugnali regolamentati, un pò per affezione all'oggetto, un pò per praticità ed un pò per scaramanzia.
Mi sembra sarebbe interessante creare un database con i modelli personali autocostruiti che custodiamo nelle nostre collezioni.
Allegati: 4
Re: PUGNALI DA ASSALTATORI REGIO ESERCITO
Questo, invece è un "coltellaccio" ricavato dall'impugnatura di una daga della guardia nazionale, ma la lama sembra fata ex novo con una barra lavorata frettolosamente. Il fodero è assente.
Allegati: 2
Re: PUGNALI DA ASSALTATORI REGIO ESERCITO
Un piccolo contributo ,il primo sempre ricavato da una daga il secondo ci vuole tanta fantasia a capire in che modo e' stato concepito.
Re: PUGNALI DA ASSALTATORI REGIO ESERCITO
Complimenti a tutti per le vostre lame, se vogliamo proprio dirla tutta alcune sembrano delle vere e proprie trench art, notevoli quelle della guardia nazionale,sono molto suggestive e sinceramente incutono timore solo a guardarle. [264
Allegati: 4
Re: PUGNALI DA ASSALTATORI REGIO ESERCITO
Un altro pugnale particolare. E' un ibrido fra uno stiletto ed una daghetta. Lama a sezione di losanga molto, molto affilata.