mi vergogno un pò!!

ciao a tutti,nel frattempo che vi posto le foto di quest' elmetto,che chiederei consiglio se provare(per la prima volta)a pulirlo con l'ossalico,avrei bisogno di alcuni chiarimenti.
non ridetemi dietro ma io non sono ancora riuscito a capire bene la differenza tra un m35 e m40,mi sembrano uguali,apparte il materiale e quindi il peso,penso che la cosa più semplice da accurare sia l'aeratore,ma a me sembrano tutti stampati.
le mie considerazioni sono tipo questo luftwaffe per me è un 35 ex camo,è un et64 matricola 3600 circa,la cosa che mi fa pensare a questo modello è questa ribattitura interna che secondo me servirebbe per fermarlo dopo l'applicazione,quindi suppongo non stampato,il colore che è più chiaro che nel 40,e per quanto riguarda il camo mi sembra di intravedere del giallo continentale.
se qualcuno ha voglia di farmi un pò di scuola sarei lieto!
e cosa consigliate per fare delle buone foto,io le ho fatte verso sera con poco sole,ho paura che rifletta troppo,in casa col flash,vengono vergognose....bohh
grazie in anticipo..............

A prima vista un M35 ed un M40, se sono molto corrosi, possono sembrare simili tra loro, ma un guscio in buone condizioni lascia capire molto facilmente se i rivetti di aerazione sono applicati a parte (M35) o fanno parte del metallo stesso del guscio (M40).
Per il resto ti sei risposto da solo in merito a marchio, taglia e colore.
Un trattamento con l'ossalico, viste le condizioni derelitte, non può fargli che bene ;) Consiglierei poi di rimuovere ossido e ruggine in maniera MOLTO delicata, in modo da non togliere gli eterei resti di decal e colore.

ci provo io a spiegarti un po' ... ET(ckl poi)-Q-NS-EF-SE(hkp poi) sono le sigle del fabbricante, 60-62-64-66-68 sono le taglie dello scafo a cui corrispondevano 2 sottotaglie di interno, il lotto numerico (erroneamente chiamata matricola) era il lotto dell'acciao prima della stampata e serviva x rintracciare il prodotto finito in caso di difettosita' o altro (quindi in un lotto nr.3000 esistevano molti gemelli, non saprei ora dirti quanti).
la differenza tra un mod.35 e 40 sta nell'aeratore, rivettato nel 35, stampato nel 40, nel caso avessi difficolta' a capirlo guardalo internamente e' moltopiu' facile (nel mod.40 stampato vedi chiaramente il negativo la concavita' dell'aeratore.
per il mod.42 (o a volte chiamato 43) oltre all'aeratore stampato non veniva piu' ripiegato il bordo; tutto questo serviva a semplificare il processo produttivo senza scadere nella qualita'.

x il restauro e' opinione personale ma io lo lasceri cosi' in fondo e' un guscio che racconta la sua storia di abbandono e trattarlo lo snaturizzerebbe, si ha la sensazione di migliorarlo ma in fondo rimane quel che e' sia come oggetto che come valore, nel tempo crescendo collezionisticamente apprezzerai piu' oggetti anche "relic" ma non trattati. (IMO)

x le foto e' relativamente semplice: personalmente non scatto mai con flash, sempre a luce naturale indiretta, la macchina cattura cio' che tu vedi, basta solo osservare l'oggetto nell'esposizione luminosa che piu' piace, posarlo su un fondo neutro chiaro (un lenzuolo bianco e' piu' che ottimo) e scattare immobili aiutandosi con un supporto, se scatti un elmo in generale non avvicinarti sotto il metro di distanza (si deforma l'immagine x l'effetto grandangolo) avvicinati con lo zoom eventualmente.

stefano [264

Ci sono diverse scuole di pensiero...io qualche intervento conservativo lo farei [264

grazie ragazzi per le risposte,stefano mi è piaciuto il tuo riassunto corto ma d'efficace effetto,m42 li sapevo riconoscere,ma m35 e m40 non avevo capito,quindi in conclusione avevo dedotto bene che il mio è un 35,forse cercando di allargarmi un pò un 39 per esattezza visto che ha una sola decal.
poi anche il discorso decal è abbastanza complesso per me anche guardandole bene mi sembrano tutte uguali,anche quelle false.
volevo chiederti ma in che anno i marchi sono stati cambiati?

Probabilmente in origine aveva anche il tricolore. Forse fu eliminato in base alle disposizioni del 1940 e forse se lo mangiò la ruggine [1535