Finiremo un giorno di trovare memorie della crudeltà umana?
Finiremo un giorno di trovare memorie della crudeltà umana?
Da Il Piccolo di mercoledi 06 marzo 2013
Fossa comune scoperta su un’isola dalmata
Rinvenuti a Licignana 214 cadaveri di soldati tedeschi e croati della Seconda guerra mondiale. Furono giustiziati dai titini
di Andrea Marsanich
Per quasi 70 anni le ossa di 214 soldati tedeschi e croati liquidati dai partigiani di Tito nell’immediato dopoguerra (maggio 1945) sono giaciute in una fossa comune dell’isoletta di Licignana (Jakljan), nell’arcipelago di Ragusa, profondo sud della Dalmazia. Sapevano in tanti, specie gli anziani, che in quel bellissimo angolo di terra emersa era stata perpetrata una strage, ma nessuno ha voluto raccontare nulla alle competenti autorità, fino a quando il velo di omertà è stato squarciato dall’associazione Domobrano croato (Hrvatski domobran), che si è adoperata per la riesumazione dei resti delle vittime, sepolte lo scorso fine settimane al cimitero Boninovo di Ragusa. Due appartenenti all’associazione ragusea, Kuzma Stjepovi„ (deceduto l’anno scorso) e Zvonimir Kopor›i„ hanno i maggiori meriti per la verità che è stata fatta nei riguardi dei 214 militari che, dopo la disfatta dei loro eserciti, non avevano voluto arrendersi alle forze jugoslave. Durante la ritirata, i soldati si erano fermati a Trieste chiedendo protezione agli Alleati. Invece era accaduto il contrario, con i prigioneri consegnati ai partigiani e fatti partire su una nave salpata dal porto di Pola. Ai soldati era stato detto che sarebbero scesi sull’isola di Curzola e nelle Bocche di Cattaro, dove avrebbero dovuto lavorare per la ricostruzione della Jugoslavia, semidistrutta dal conflitto. Senza rispettare le convenzioni internazionali, i prigionieri erano stati invece portati a Licignana e qui uccisi a colpi di pistola alla testa, senza lo straccio di un processo. Le liquidazioni erano avvenute nel corso di una notte e in una cava di sabbia, situata nelle vicinanze del porticciolo. Gli isolani avevano udito gli spari, le urla di paura e i gemiti di quegli sventurati, che erano stati quindi sepolti nella sabbia e lasciati così per quasi sette decenni. Licignana è stata un’isola off-limits fino alla metà degli anni ’70, quando venne costruita una casa di riposo per bambini della Bosnia ed Erzegovina
Re: Finiremo un giorno di trovare memorie della crudeltà uma
Citazione:
Originariamente Scritto da kleiner pal
Finiremo un giorno di trovare memorie della crudeltà umana?
Da Il Piccolo di mercoledi 06 marzo 2013
Fossa comune scoperta su un’isola dalmata
Rinvenuti a Licignana 214 cadaveri di soldati tedeschi e croati della Seconda guerra mondiale. Furono giustiziati dai titini
di Andrea Marsanich
Per quasi 70 anni le ossa di 214 soldati tedeschi e croati liquidati dai partigiani di Tito nell’immediato dopoguerra (maggio 1945) sono giaciute in una fossa comune dell’isoletta di Licignana (Jakljan), nell’arcipelago di Ragusa, profondo sud della Dalmazia. Sapevano in tanti, specie gli anziani, che in quel bellissimo angolo di terra emersa era stata perpetrata una strage, ma nessuno ha voluto raccontare nulla alle competenti autorità, fino a quando il velo di omertà è stato squarciato dall’associazione Domobrano croato (Hrvatski domobran), che si è adoperata per la riesumazione dei resti delle vittime, sepolte lo scorso fine settimane al cimitero Boninovo di Ragusa. Due appartenenti all’associazione ragusea, Kuzma Stjepovi„ (deceduto l’anno scorso) e Zvonimir Kopor›i„ hanno i maggiori meriti per la verità che è stata fatta nei riguardi dei 214 militari che, dopo la disfatta dei loro eserciti, non avevano voluto arrendersi alle forze jugoslave. Durante la ritirata, i soldati si erano fermati a Trieste chiedendo protezione agli Alleati. Invece era accaduto il contrario, con i prigioneri consegnati ai partigiani e fatti partire su una nave salpata dal porto di Pola. Ai soldati era stato detto che sarebbero scesi sull’isola di Curzola e nelle Bocche di Cattaro, dove avrebbero dovuto lavorare per la ricostruzione della Jugoslavia, semidistrutta dal conflitto. Senza rispettare le convenzioni internazionali, i prigionieri erano stati invece portati a Licignana e qui uccisi a colpi di pistola alla testa, senza lo straccio di un processo. Le liquidazioni erano avvenute nel corso di una notte e in una cava di sabbia, situata nelle vicinanze del porticciolo. Gli isolani avevano udito gli spari, le urla di paura e i gemiti di quegli sventurati, che erano stati quindi sepolti nella sabbia e lasciati così per quasi sette decenni. Licignana è stata un’isola off-limits fino alla metà degli anni ’70, quando venne costruita una casa di riposo per bambini della Bosnia ed Erzegovina
Notizia incredibile.
214 non sono pochi!
Non riesco a trovare la localita'.
Puoi inserire una mappa o le coordinate google heart?
Un saluto.
www.gardamilitaria.com
Re: Finiremo un giorno di trovare memorie della crudeltà uma
Dalla rete
Le Elafiti (in croato Elafitski otoci) sono un gruppo di isole della Croazia meridionale, situate in prossimità della città di Ragusa in Dalmazia. Dal punto di vista amministrativo appartengono alla regione raguseo-narentana.
Le Elafiti distano circa 15 km dalla costa dalmata e sono allineate parallelamente alla costa in direzione NO-SE. L'arcipelago si compone di numerose isole, di cui solo le tre maggiori sono abitate: Giuppana, l'Isola di Mezzo e Calamotta.
Vicino Dubrovnik, nella parte occidentale, si trova l'arcipelago più bello chiamato Elafiti (in greco le isole dei cervi), strettamente legato a Dubrovnik e a tutta la sua storia.
Queste sono le isole di una bellezza mai vista, guardie eterne del mare e della costa ragusea, le isole dei capitani e navigatori della Repubblica di Dubrovnik e della Dubrovnik d'oggi.
Le Elafiti sono: Kolocep, Lopud, Sipan, Jakljan e Olip.
Re: Finiremo un giorno di trovare memorie della crudeltà uma
Finiremo un giorno di trovare memorie della crudeltà umana?
temo di no.
Non riesco a immaginare come si possa convivere 70anni con un segreto simile sulla coscienza, penso quanta paura e odio devono servire.
Re: Finiremo un giorno di trovare memorie della crudeltà uma
Paura e odio... un'ottima, tristissima, descrizione del Balcani...
Re: Finiremo un giorno di trovare memorie della crudeltà uma
Ragusa (di Dalmazia) e Dubrovnik sono la stessa cosa. Ho visto che a far riesumare le salme è stata l'attività di una associazione "domobran". I domobranci durante la guerra erano i nazionalisti-cattolici anticomunisti, presenti soprattutto in Slovenia e alleati dell'Asse. Troppe altre ce ne saranno di fosse comuni!!!
Re: Finiremo un giorno di trovare memorie della crudeltà uma
basta guardare quanti sono stati i dispersi in guerra, che erano presenti ma non ritornarono e le loro sepolture,la loro fine sono state nascoste dai segreti di stato, da chi non ha voluto divulgare notizie o per altro. Lasciati là da qualche parte dimenticati dal mondo senza che le famiglie avessero un tomba su cui piangere...
Re: Finiremo un giorno di trovare memorie della crudeltà uma
Le singole famiglie non contano nulla per i governi, al solito le famiglie hanno il solo ruolo di produttori di carne da cannone.
Re: Finiremo un giorno di trovare memorie della crudeltà uma
Cambiano i tempi, i governi e i luoghi ma sempre Homo homini lupus.
E' solo, ciclicamente, l'illusione di vivere un'epoca più illuminata di quelle che ci hanno preceduto che fa correre all'uomo il rischio di dimenticarsene.....
Re: Finiremo un giorno di trovare memorie della crudeltà uma
Il recupero della memoria, motivo per cui lavoro da quasi trent'anni con l'associazione Dolomitenfreunde-Amici delle Dolomiti.
Ricordare per non dimenticare.
Non dimenticare per non rifare sempre gli stessi, stupidi errori.