Campo di concentramento di Ebensee.

Nelle due settimane passate ho avuto modo di visitare in Austria alcuni dei più importanti luoghi legati alla storia del secolo passato. Ho deciso di condividere con voi del Forum la mia esperienza e, se vedrò che ci sarà interesse, di postare le foto di tutti i luoghi da me visitati (Campo di concentramento di Ebensee (con visita al museo di Storia Contemporanea della città), campo di concentramento di Mauthausen, memoriale di Gusen, Berchtesgaden (visita al "Nido dell'Aquila" e al Centro di documentazione), cimitero russo costruito dove sorgeva il campo di lavoro per prigionieri di guerra "Stalag XVIII C").
Per cominciare voglio pubblicare le foto di quel che resta del "campo di concentramento di Ebensee", quelle della galleria costruita a partire dal 1943 situata a pochi minuti di cammino dal campo e quelle del Museo di Storia Contemporanea della città.


Il campo di concentramento di Ebensee venne aperto il 18 novembre dell'anno 1943 in qualità di "campo ausiliario" del più tristemente noto campo di Mauthausen (le due città distano all'incirca 100 Km), questo è situato nella parte nord-ovest dell'Austria. Qui i detenuti erano obbligati a lavorare per l'industria bellica tedesca, a tale scopo fu iniziata, quasi da subito, la costruzione di un gigantesco sistema di gallerie sotterranee con l'intento di nascondervi una stazione di sviluppo tecnico per missili V-2 (dopo che in seguito ad alcuni bombardamenti l'istituto ?Peenemünde aveva deciso di proseguire la sperimentazione di queste armi in luoghi più sicuri sotto la direzione di Wernher Von Braun) . Questa operazione venne denominata "progetto cemento". A causa di vari problemi tecnici, tuttavia, il progetto venne abbandonato e nell'agosto del 1944 venne installata in alcune gallerie (A e B) una raffineria di petrolio, mentre altre furono occupate dallo stabilimento Steyr-Daimler-Puch per la produzione di parti di carri ed autocarri. Il 6 maggio del 1945 il campo fu liberato dalle truppe della 3° Cavalleria motorizzata USA comandata dal capitano Timothy C. Brennan. Poco dopo la liberazione tutte le baracche furono distrutte (tant'è vero che in gran parte dell'area dove sorgeva il campo di concentramento adesso è possibile vedere una moltitudine di casette tipiche...). Ciò che resta di quello che è stato è un gigantesco cimitero costruito attorno al monumento fatto edificare nel 1948 dalla signora milanese Hilda Lepetit, che proprio lì perse il marito (Roberto Lepetit). I deportati italiani nel KZ furono 955, di questi 552 (58 %) perirono prima della liberazione.

E adesso alcune foto della visita al Museo di Storia Contemporanea.

Ottima condivisione !

Domenico

www.progetto900.com

Grazie per aver condiviso questa esperienza con noi! Io ci vivo a due passi dall'Austria e mi sa che prima o poi un salto ce lo faccio da quelle parti.
RedRob

Servizio notevole!!! I miei complimenti [264 PaoloM

bellissimo reportage (compliementi per le fotografie!)......

Ottimo lavoro,se ti va puoi continuare,sicuramente fara´molto piacere a tutti,specialmente a me. [264

Grazie a tutti per i complimenti!!! [264