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nuova scultura al museo Rovini di Treschè Conca
Altopiano di Asiago
Treschè Conca
Un Alpino di schegge per ricordare la guerra
Una nuova scultura adorna la Collezione Rovini di Treschè Conca. Ne è artefice Carluccio Zangirolami, che ha donato l’opera all’amico Giancarlo, curatore del museo dedicato alla Grande Guerra. Zangirolami, stimato medico condotto in provincia di Rovigo, non è nuovo a questo tipo di donazioni; appassionato di storia Patria egli scopre di avere una vena artistica nel 1999, quando comincia a raccogliere schegge di bombe sui campi di battaglia tra l'altopiano di Asiago ed il Massiccio del Grappa e a dipingerle riportandovi scene tratte da foto della prima guerra mondiale. Nel 2005 inizia a saldare tra loro le schegge e costruisce una statua a dimensioni naturali, prima di un fante e poi di un alpino con divise del 1915-18. Nel 2006 realizza la statua di un bersagliere e nel 2009, poi di un Carabiniere con bambino, dedicata ai caduti di Nassirya. Assemblando pezzi di granate, realizza anche piccole statue a tema storico militare con l'intento di recuperare e trasmettere il valore di testimonianza e memoria portato da questi umili residuati bellici.
Le schegge nella loro essenza distruttiva – afferma l’artista - sono ciò che rimane tra il momento della morte e l'inizio dell'oblio. Esse sono le ultime mute testimoni di tanto sangue versato e di tante vite spezzate. Recuperare le schegge, dare loro nuova forma ed espressione è un po' come recuperare la memoria e la vita di quanti morirono in quella ormai lontana guerra. In queste statue c'è anche un po' della nostra storia che ci sta a guardare”. L’Alpino di metallo, col suo pesante pastrano e armato di fucile, è già posizionato sul piazzale antistante il museo e la sede del locale Gruppo Alpini, nella prossima primavera riceverà con una cerimonia gli onori delle associazioni combattentistiche e della amministrazione comunale.