[DOC] Riconoscere gli armamenti
Premessa: inserisco questo post completamente redatto e curato da Stefano Danese su sua richiesta e per suo conto, essendo lui al momento impossibilitato a postare (sarebbe ottimo, se fosse possibile reinserirlo a suo nome: a Stefano quel che è di Stefano...)
Tutti i forti ottocenteschi erano dotati di artiglierie fisse, posizionate in batterie in barbetta od in casamatta.
Nella Piazzaforte di La Spezia, quasi la totalità* dei forti, delle batterie antinave e quelle per la difesa del fronte terrestre, tranne rarissime eccezioni come ad esempio la batteria di Cala Fornace, quella di Punta Castagna, quella del Varignano , i cannoni a difesa della cinta cittadina e la Torre Umberto I con i suoi pezzi in cupola corazzata, erano disposte con "l`ordinamento in barbetta".
Per ordinamento in barbetta si intendono quelle artiglierie poste allo scoperto, con sul davanti un muretto ed un terrapieno a protezione delle stesse e, tale dicitura, è dovuta al fatto che il tiro radente del pezzo faceva la "barba" alle opere antistanti al parapetto, lasciando una traccia scura prodotta dai residui di combustione della carica di lancio e che aveva una caratteristica forma di una barba a pizzo.
Dalle tracce rimaste sulle piazzole, si può, con un po` di pazienza e forniti di un metro, risalire al tipo di artiglieria che vi era collocato.
Confrontando le misure rilevate con i grafici del Genio e conoscendo le varie tipologie di affusti impiegati in quel periodo, tutto diventa chiaro.
Nelle fortificazioni del Golfo di La Spezia erano usati a seconda del tipo di fronte da difendere, se fronte terra o verso mare, sempre gli stessi tipi di artiglierie.
I cannoni maggiormente usati erano il 12 G.R.C. Ret., il 15 G.R.C. Ret., il 24 G.R.C. Ret., ed il 32 G.R.C. Ret., vi era anche il 45 G.R.C. Ret. ma essendo stato prodotto in unico esemplare e praticamente mai uscito dalla fase sperimentale vera e propria, non ritengo opportuno trattarlo anche perché non esiste più nessuna traccia del sito di impianto di questo pezzo in quanto demolito per fare posto alla più "moderna" batteria di cannoni da 152/45 della Batteria Garibaldi.
Gli obici invece erano il 21 G.R.C. Ret., il 24 G.R.C. Ret., il 28 G.R.C. Ret. ed il 28 G.R.C. Ret. montato su affusto idropneumatico.
Per canne di calibro o tipologia differenti spesso si usavano affusti uguali, a tal proposito, prima di passare all`identificazione vera e propria è necessario capire quali artiglierie erano in cavalcate sui rispettivi affusti
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Come primo esempio prenderemo l`obice da 28 G.R.C. Ret. con affusto idropneumatico, posizionato a La Spezia in soli sei esemplari nella Batteria Pianelloni (notevole in questa batteria anche il servizio delle munizioni)
Questa Batteria era fino a pochi anni fa in condizioni perfette, l`ultima del golfo con ancora presenti finestramenti, porte, infissi ed intonaco praticamente integro.
Affittata a privati per scopi congressuali ed espositivi è stata completamente sfigurata e privata dei suoi particolari storici.
Come sempre non se ne è fatto poi più nulla ed ora versa in uno stato totale di abbandono, palestra per i graffitari ed alloggio per ogni sorta di personaggi.
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Seguiamo con il paiolo del super impiegato obice da 280/16 G.R.C. Ret., posizionato per esempio nel Forte Bramapane, alla Batteria Chiodo, alla batteria Cave Castellana, nella Batteria Semaforo, nella Batteria Centrale del Forte Cavour, ecc.
Questo obice, nelle due versioni con canna corta e lunga era la punta di diamante della nostra difesa costiera, impiegato nelle batterie alte per battere le tolde delle navi avversarie.
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Il cannone da 24 cm. G.R.C. Ret. furono i primi cannoni moderni posizionati a La Spezia per la difesa del Golfo (anno 1873) e precisamente collocati nella Batteria di S.Teresa Bassa, ecc..
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questo disegno rappresenta un cannone da cm. 24 in barbetta nella batteria bassa S. Teresa, anche questi pezzi seguirono la sorte di quasi tutti gli armamenti del Golfo che, rimossi durante la Prima Guerra Mondiale raggiunsero il teatro di guerra per non fare più ritorno a La Spezia.
Anche l`obice da 24 cm. G.R.C. Ret. fu massicciamente usato per l`armamento dei Forti spezzini, lo troviamo all`isola Palmaria nel Forte Cavour, al Forte del Pezzino Alto e in tanti altri
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Un obice da cm. 24 G.R.C. Ret. in batteria al Forte Pezzino Alto, questo Forte, in perfette condizioni murarie ospita un canile, non è visitabile ma almeno è stato preservato.
In parecchie pubblicazioni riguardanti le Fortificazioni del Golfo di La Spezia si parla di una fantomatica batteria "Schenello" sull`isola Palmaria armata con cannoni da 149 a scomparsa (batteria Schenello era il nome quella antiaerea dotata di cannoni da 76/40 piazzata sul tetto ed attorno alla Torre Umberto I funzionante durante la Seconda Guerra Mondiale) .
Per pezzi "a scomparsa" si intendevano comunemente delle installazioni a pozzo con la bocca da fuoco incavalcata su affusto a scomparsa, che si sollevava ed emergeva dall`orlo di un pozzo soltanto all`istante del tiro.
Il meccanismo di scomparsa era costituito semplicemente da molle di acciaio, senza l`intervento di motori.
Non essendo mai state messe in opera tali tipi di batterie nell`isola Palmaria, infatti non esiste in luogo nessuna traccia di un manufatto atto a comprovare l`esistenza di batterie "a scomparsa", con questa nomenclatura si volevano probabilmente indicare quelle artiglierie collocate in grotta, galleria o comunque in apprestamenti sotterranei.
Consultati parecchi manuali di artiglieria dell`epoca in mio possesso, finalmente su "LA FORTIFICAZIONE PERMANENTE CONTEMPORANEA" di Mariano Borgatti del 1898, ho trovato uno schema della piazzola per il cannone da cm. 15 da casamatta,
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Confrontando le misure con quelle del testo, sono risultate identiche e, considerando che il cannone da 149 G (149 millimetri, ghisa) fu chiamato in quel modo solo dopo l`anno 1900 mentre prima si chiamava cannone da cm. 15 G.R.C. Ret. (15 centimetri, ghisa, rigato, cerchiato, retrocarica) anche la menzione della batteria "a scomparsa" citata nei testi trovava conferma, anche se con coordinate geografiche leggermente diverse.
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Il pezzo da cm. 15 in installazione da casamatta.
Per concludere e, soprattutto per rispondere all`amico Harris che, anche se ha ben chiaro il funzionamento ed il posizionamento delle artiglierie nei forti, ha chiesto qualche immagine per integrare il suo bel post sul Forte di Montalbano, inserisco i paioli per le doppie piazzole dei cannoni da 15 cm. G.R.C. Ret. che erano collocati nella spianata del Forte fronte Durasca e Carozzo.
Queste piazzole erano adatte anche al sott`affusto ed all`affusto per l`incavalcamento dell`obice da 21 cm. G.R.C. Ret., obici presenti nell`altra parte del Forte di Montalbano.
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Sperando di non essermi troppo dilungato e di essere stato abbastanza esaustivo pur avendo trattato una piccolissima parte dell`argomento, ciao a tutti STEFANO