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Libro K.u.K propagandistico campi di prigionia.
Tra le varie cose che ho rinvenuto nei ricordi di guerra e di prigionia di un nostro ufficiale Alpino Skiatore, vi è questo libro, edito dallo stato Asburgico e dalla Croce Rossa Austriaca; una pubblicazione chiaramente propagandistica, che aveva l'intento di coprire quelle che sappiamo essere state le condizioni terribili dei prigionieri di guerra (per favore evitiamo le solite polemiche: tutti i prigionieri di tutte le Nazioni coinvolte nella Grande Guerra).
Il volumetto, in circa 80 pagine, illustra fotograficamente e con didascalie delle varie lingue dei Paesi di provenienza dei prigionieri le condizioni di vita di coloro che ebbero la "fortuna" di essere reclusi in quei campi di concentramento, che qui risultano descritte al limite dell'idilliaco.
Ciascuna foto è illustrata con didascalia multilingue.
La pubblicazione veniva data come "ricordo della vostra permanenza presso di noi" e "per tranquillizzare le vostre famiglie sulle vostre condizioni di vita".
Tuttavia, nella prima pagina ci riporta alla triste realtà la dedica scritta al nostro ufficiale da un compagno di prigionia francofono "Suovenir au collégue martyr pour la liberté" in ricordo delle tribolazioni patite .
Ne riporto qui di seguito alcune pagine.
Allegato 189447Allegato 189448Allegato 189449Allegato 189450Allegato 189451Allegato 189452Allegato 189453Allegato 189454Allegato 189455Allegato 189456Allegato 189457 ..notare sotto quale impalcatura i prigionieri russi giocano ai birilli...Allegato 189458
mentre gli ufficiali si racconta che erano segregati meglio che al grand hotel...Allegato 189459 Mauthausen, ove erano prigionieri molti italiani...Allegato 189460Allegato 189461Allegato 189462Allegato 189463Allegato 189464Allegato 189465Allegato 189466..ed i mutilati curati ed impiantati di protesi...Allegato 189467Allegato 189468
La propaganda tra i nostri soldati prigionieri era alimentata anche attraverso la distribuzione di giornali in lingua italiana, stampati nei territori italiani occupati durante il corso della guerra, come nel caso de "La Domenica della Gazzetta", copia della "Domenica del Corriere", edizioni con le quali si tentava probabilmente di avvicinare all'Austria-Ungheria tanto le popolazioni sotto occupazione quanto i prigionieri di guerra.
Allegato 189469Allegato 189470Allegato 189472..tentando anche di instillare rancore verso i nostri stessi alleati, attraverso vignette satiriche...Allegato 189471