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		Giubbotto pilota RSI 
		Cari amici,
 vorrei elaborare una riproduzione del giubbotto in pelle dei nostri piloti durante la RSI, che, essenzialmente, erano quelli usati più in generale dalla R.A. nella Seconda Guerra Mondiale.
 Purtroppo, non ho trovato un modello preciso, in quanto mi sembrano diversi tra loro (pochi quelli in pelle).
 Visionando delle foto risalenti alla RSI, ho notato la rarità  dei giubbotti in pelle, e la larga diffusione di quelli "alternativi" (almeno nelle mie foto).
 I pochi in pelle, data la qualità  delle foto, non rendono bene l'idea di fondo del modello.
 Sono in possesso di una meravigliosa foto del giubbotto indossato da Ettore Muti, sicuramente un modello eccezionale, su misura per l'eroe italiano.
 Vorrei sapere se qualcuno di voi ha delle foto per elaborare una riproduzione più attinente alla realtà , dove si possano vedere i particolari (tipo di collo, polsini, spalline, stemmi, brevetti, ecc.).
 
 Grazie a tutti coloro che potranno aiutarmi.
 
 
 http://www.portalestoria.net/IMAGES%...ettoremuti.jpg
 
 
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		Re: Giubbotto pilota RSI 
		Se non ricordo male le varie tenute di volo venivano prodotte dalla Marus che nel dopoguerra esisteva ancora. Hai provato ad interpellarli? 
 
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		Re: Giubbotto pilota RSI 
		Confermo, i giubbotti si chiamavano proprio Marus! [264 
 
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		Re: Giubbotto pilota RSI 
		Durante la seconda guerra mondiale la Regia Aereonautica NON aveva in dotazione giacche da volo in pelle; quelle che si vedono nelle foto d' epoca erano capi fuori ordinanza.
 
 Una quindicina di anni fa chiesi ad un mio Prozio, che era stato Ufficiale Ricognitore in Russia nel 1941, se avesse ancora la giacca di pelle "da pilota".
 Lui, che era molto interessato alle cose militari, ed aveva per queste un ottima memoria, mi rispose:" Di pelle non l'avevamo, all'epoca c'erano solo di tela.
 tela marrone o bianca.
 Bianca era quella coloniale, ma ce l' avevamo anche noi che in Africa non ci siamo mai stati. "
 Purtroppo non aveva conservato nessuna Tenuta da Volo, quindi non, purtroppo, sono in grado di mostrarle.
 
 Comunque le tre Tenute da volo principali usat nella Seconda Guerra Mondiale sono:
 
 Modello 1930 (tuta monopezzo)
 Modello 1933 (due paezzi) Detta "combinazione Atlantica"
 Modello 1940 (semplificazione della precedente) detta "Marus" dal nome della ditta produttrice, e rimasta, con alqune modifiche, in dotazione fino agli anni '50.
 
 (fonte: Uniformi & Armi N. 43-56-114)
 
 
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		Re: Giubbotto pilota RSI 
		
	Citazione: 
		
 
				Originariamente Scritto da Endopat
				
			 Durante la seconda guerra mondiale la Regia Aereonautica NON aveva in dotazione giacche da volo in pelle; quelle che si vedono nelle foto d' epoca erano capi fuori ordinanza.
 
 Una quindicina di anni fa chiesi ad un mio Prozio, che era stato Ufficiale Ricognitore in Russia nel 1941, se avesse ancora la giacca di pelle "da pilota".
 Lui, che era molto interessato alle cose militari, ed aveva per queste un ottima memoria, mi rispose:" Di pelle non l'avevamo, all'epoca c'erano solo di tela.
 tela marrone o bianca.
 Bianca era quella coloniale, ma ce l' avevamo anche noi che in Africa non ci siamo mai stati. "
 Purtroppo non aveva conservato nessuna Tenuta da Volo, quindi non, purtroppo, sono in grado di mostrarle.
 
 Comunque le tre Tenute da volo principali usat nella Seconda Guerra Mondiale sono:
 
 Modello 1930 (tuta monopezzo)
 Modello 1933 (due paezzi) Detta "combinazione Atlantica"
 Modello 1940 (semplificazione della precedente) detta "Marus" dal nome della ditta produttrice, e rimasta, con alqune modifiche, in dotazione fino agli anni '50.
 
 (fonte: Uniformi & Armi N. 43-56-114)
 
 
 
 Bene. Essendo il giubbotto di pelle fuori ordinanza - seppur utilizzato di frequente, come dimostrano le foto - posso essere "elastico" nella rielaborazione del modello, attinendomi alla foto di Ettore Muti postata sopra, magari aggiungendo le tasche laterali che nel modello originale mancano del tutto.
 
 Un'ultima curiosità*: ma il collo di pelliccia "sproporzionato" (presente in tutti i modelli, anche quelli in tela) aveva una funzione, oppure era solo un segno estetico di distinzione?
 
 Ciao.
 
 
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		Re: Giubbotto pilota RSI 
		Bella domanda!!!
 Non lo sò.
 
 Andando per logica presumo che le dimensioni copiose del bavero in pelliccia (tipiche delle divise da volo Italiane fin dalla Prima Guerra Mondiale e presenti anche sulle tenute Marus) servissero per permettere la chiusura di esso intorno al collo.
 Visto che fino alla fine degli anni '30 la maggior parte degli Areoplanii era scoperta, anche durante un volo estivo il pilota era esposto a forti correnti d' aria.
 
 Questa è solo un ipotesi non suffragata ma la reputo molto Verossimile.
 
 
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		Re: Giubbotto pilota RSI 
		
	Citazione: 
		
 
				Originariamente Scritto da Endopat
				
			 Bella domanda!!!
 Non lo sò.
 
 Andando per logica presumo che le dimensioni copiose del bavero in pelliccia (tipiche delle divise da volo Italiane fin dalla Prima Guerra Mondiale e presenti anche sulle tenute Marus) servissero per permettere la chiusura di esso intorno al collo.
 Visto che fino alla fine degli anni '30 la maggior parte degli Areoplanii era scoperta, anche durante un volo estivo il pilota era esposto a forti correnti d' aria.
 
 Questa è solo un ipotesi non suffragata ma la reputo molto Verossimile.
 
 
 
 
 Potrebbe essere così, anche se, chiudendo tutta la chiusura lampo, la testa sarebbe stata completamente "sommersa".
 A meno che, una volta chiusa tutta la lampo, il bavero potesse essere avvolto su se stesso, formando una sorta di ciambella di pelo intorno al collo.
 Non so se ciò era possibile, ma due sono le cose: o era una semplice caratteristica estetica o si prestava a "ciambellizzarsi" :D!
 Foto?
 
 
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		Re: Giubbotto pilota RSI 
		Salve a tutti sono nuovo del forum.
 La discussione è un pò vecchia, ma nel caso servisse aggiungo le mie conoscenze, sono appassionato e lavoro nel campo aeronautico, oltre che appassionato di giacche da volo storiche!  [160
 
 Quella bellissima giacca da volo nella foto non era assolutamente di uso comune ne prevista come abbigliamento ufficiale. Si tratta senza dubbio di un capo confezionato su misura o come minimo comprato per propria volontà*, non è escluso all'estero.
 
 I nostri piloti non hanno mai avuto giacche in pelle ufficiali, ( a parte qualche breve e raro caso in IWW), al contrario dei loro colleghi Americani e Inglesi.
 Era comunque moderatamente diffuso il loro utilizzo, ma in questi casi si trattava di giacche civili riadattate o modelli provenienti dall'estero.
 Le ragioni erano di tipo economico, eravamo abbastanza poveri, e di tipo logistico, al contrario degli americani non avevamo grandi pascoli per bovini, bufali, e quanto altro...in Italia durante la guerra erano diffusi soprattutto ovini.
 
 Il collo in pelliccia ; serviva come è stato detto a ripararsi dalle raffiche (non solo per i primi modelli a cockpit aperto, ma anche nei modelli chiusi in certi casi si volava con il tettuccio aperto...), la pelliccia serviva semplicemente ad evitare abrasioni e vesciche poichè la pelle del collo si sa è più delicata, un ulteriore ragione era che a causa di cambi di temperatura e umidità* con la quota a volte gli indumenti anche se brevemente gelavano,soprattutto vicino al collo da cui esce il vapore emesso dal corpo, e un colletto in pelle in queste circostanze era molto fastidioso, per cui lo si ricopriva di pelliccia.
 
 
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		Re: Giubbotto pilota RSI 
		il noto personaggio della foto era un noto amante delle cose fuori ordinanza...famoso é il suo cinturone a placche metalliche! 
 
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		Allegati: 1 Re: Giubbotto pilota RSI 
		
	Citazione: 
		
 
				Originariamente Scritto da Peo
				
			 Confermo, i giubbotti si chiamavano proprio Marus! [264 
 
 
 Qualche Marus e' illustrata sul thread:
 viewtopic.php?f=45&t=22079
 
 Colleziono da sempre uniformi, equipaggiamenti e materiale aeronautico della 2^GM.Il giubbotto portato da Muti mi ha sempre dato l'impressione di un capo non d'ordinanza (dovrei avere anche  altre foto che se trovero' rapidamente postero') che lui poteva permettersi di indossare.Nel periodo RSI i nostri portavano sia capi d'abbigliamento ex R. Aeronautica che capi tedeschi.Dovrebbero esistere delle foto, che non ho purtroppo sottomano in cui alcuni nostri piloti dell'ANR al corso speciale 'Komet' tra il 1944/45 in Germania portavano dei giubbotti di pelle, che non e' facile classificare.Sembravano giubbotti da motociclista, con varie cerniere al petto.Del resto guardate questi piloti tedeschi: su quattro, due portano dei giubbotti di pelle:
 [attachment=0:3uvxg7ej]dpelle.jpg[/attachment:3uvxg7ej]
 Non e' difficile che anche i 'nostri' abbiano portato giubbotti simili, che tuttavia non rientrano né nei canoni d'ordinanza italiani, né in quelli tedeschi.Insomma voglio dire, che tutto e' possibile e certamente l'utilizzo di baveri di pelliccia (vera o sintetica),non poteva far altro che rendere piu' confortevoli i voli, che in certe situazioni d'altitudine, potevano svolgersi a svariati gradi sotto zero (un pilota da me conosciuto mi riferi' che a volte si raggiungevano anche i 20° sotto zero),ovviando terribili fenomeni dovuti all'esposizione del viso e del collo per svariate ore,a temperature che normalmente erano deleteri.
 [249 PaoloM