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Foto di scena sceneggiato televisivo "Cuore"
Lo sceneggiato Rai “Cuore” di Luigi Comencini, liberamente tratto dal celeberrimo libro per ragazzi di Edmondo De Amicis, venne realizzato nel lontano 1984, dunque in piena era Craxiana e con Sandro Pertini ancora assiso sul colle più alto. Non è perciò un caso che la sceneggiatura, firmata dallo stesso Comencini, Suso Cecchi D’Amico e Cristina Grifeo, pur rispettando sostanzialmente il testo originario vedesse la presenza di un episodio finale spurio, applicato per controbilanciare “a sinistra” una narrazione ritenuta dai referenti politici della rete televisiva come troppo monarchica, troppo patriottica e troppo borghese, in poche parole non adatta alla sensibilità moderna. In questo epilogo di fantasia ambientato durante la Grande Guerra, Enrico Bottini, il piccolo protagonista di “Cuore” ormai cresciuto, è un tenente del Regio Esercito disilluso dalla realtà della guerra di trincea, che torna al fronte dopo una breve licenza e vi trova la morte, non prima di essersi ribellato agli ottusi e spietati generali sabaudi. Nonostante il pistolotto ideologico e l’ attenuazione della polemica antiasburgica presente nel libro (lo sceneggiato all’ epoca venne venduto anche sul mercato austriaco), si tratta comunque di una realizzazione di alto livello, specie se raffrontato con le “fiction” odierne e con un cast eccezionale (tra gli altri Johnny Dorelli, Teresa De Sio, Eduardo De Filippo). Le scene di ambientazione militare sono tutto sommato correttamente rappresentate con mezzi d’ epoca e la consulenza dell’ E.I.