Le uniformi degli ultimi prigionieri in Russia

Rimpatriati dopo 11 anni di prigionia percè accusati dai sovietici di spionaggio e crimini di guerra, questi ufficiali italiani (cui si aggiunsero un certo numero di altoatesini che avevano optato per la cittadinanza del Reich tra il 1939 e il 1943, combattendo nella WH e nelle SS e miracolosamente "riscopertisi" italiani durante la prigionia in Siberia) giunsero a Vienna dove la nostra ambasciata li rivestì con divise kaki nuove (mod. 1947), spedendoli poi in patria via Brennero. Le foto furono scattate a Tarvisio, ove furono accolti da parenti e amici. Interessante notare che i cappotti erano sprovvisti di stellette. Gli altoatesini invece vestivano abiti civili e avevano come copricapo berretti feldgrau o neri senza insegne...

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Nella foto senza didascalia il tenente Joli e la moglie.

I cappotti potrebbero essere kaki modello '49, ma le uniformi sembrano grigio verdi vecchio modello...a parte l'ufficiale degli alpini che abbraccia il suo superiore che sembra vestire un giubbetto modello '46 con distintivi di grado sulle controspalline...

Copertina della "Domenica del Corriere" del 1950, dedicata al rientro in patria dei generali Battisti, Pascolini e Ricagno.

Allegato 262094

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che il ten. fosse nel frattempo "passato capitano ( ha tre stelle sulle spalline ) è giustificato dalla "nuova divisa" mentre è strano che il capitano sia passato maggiore e abbia appunto tali gradi sul passamano...

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IL generale con il mazzo di fiori veste una giubba tedesca...e chi sa che mostrine porta...

Le fiamme degli Alpini, ovviamente!

...a già, mi ero perso nella concatenazione dei materiali mostrati...nella copertina della Domenica del corriere, la cosa è piuttosto evidente...