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-REITERABZEICHEN - medaglia gara a cavallo-pareri
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Sono decorazioni che non si vedono spesso,io non posso aiuatrti,mi dispiace.
A naso,per quanto può valere,non mi sembrano male.
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Ecco stò Reiterabzeichen che dicevi 71°, ma da dove cribbio l'hai tirato fuori??? mai visto ne sentito prima di un tale distintivo, quantomeno usato dall'esercito Tedesco durante il periodo dal 1933 al 1945.
Sembra una sorta di distintivo per meriti sportivi nell'equitazione.
Boh!!!!![?][?][?]
"Panzer65 io ti evoco, appari quì e illuminaci in merito"[}:)][}:)][}:)]
Saluti
Die Nadel
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Grazie MULON, aspetto altre risposte [:90]
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Fritz allora siamo in due ad evocare qualche oracolo, metto su la canzone degli MGMT Oracular Spectacular[:266]
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Anni orsono,al museo di Storia Contemporanea di Milano,c'era una giacca,non ricordo bene se da Obersturmfuhrer od Hauptsturmfuhrer su cui era applicato questo distintivo,credo che il suo nome esatto sia Deutsches Reiterabzeichen.Credo fosse destinato a riconoscere meriti nell'equitazione militare,e probabilmente esisteva nei soliti tre gradi. Ciao. Dan.
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Si mi ricordo della giacca, era una bellissima giubba di un'ufficiale SS dotata di quella onorificenza, tale stupendo pezzo fu rubato dal museo, a tal proposito uscì anche un articolo sulla rivista U&A.
Citazione:
Anni orsono,al museo di Storia Contemporanea di Milano,c'era una giacca,non ricordo bene se da Obersturmfuhrer od Hauptsturmfuhrer su cui era applicato questo distintivo,credo che il suo nome esatto sia Deutsches Reiterabzeichen.Credo fosse destinato a riconoscere meriti nell'equitazione militare,e probabilmente esisteva nei soliti tre gradi. Ciao. Dan.
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Purtroppo,quel museo era diventato un self service,e la giacca non è stato l'unico pezzo a prendere il volo,ora il museo è stato chiuso,e le collezioni saranno finite in qualche magazzino,comunque,nonostante vi fossero diversi pezzi interessanti,mi spiace dover dire che era probabilmente il museo peggio curato di Milano,il materiale rimasto starà* marcendo,e paradossalmente,almeno a livello collezionistico,quello che si è salvato è proprio quello rubato. Ciao. Dan.
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E si questa storia mi ricorda la collezione Enriquez di Trieste.
Se ci sono foto scattate nel museo postatele, sono curioso di sapere cosa una volta "custodiva".