"PRIGIONIERI DIMENTICATI,Italiani nei lager della G. Guerra"

Eccezionale mostra a Bibbiano (RE) dove oltre alla consueta esposizione di cimeli e reperti provenienti dalle collezioni di James Garimberti e Marco Formentini, quest'anno il tema dei prigionieri di guerra italiani sarà al centro della manifestazione. In particolare grazie al ritrovamento e riordino di materiali vari di alcuni prigionieri, come opere grafiche, musicali e teatrali. Probabilmente sarà rappresentata in prima assoluta nazionale l'opera teatrale dialettale "Per la più Grande Italia, ovvero Sandrone soldato" scritta nel lager nel 1917-18 da Angelo Ruozi Incerti. Ed il concerto "Musica dalla Prigionia" con canti e musiche scritte dai prigionieri. Frutto di tanti anni di ricerche di Carlo Perrucchetti. Mi permetto di far notare, oltre al patrocinio degli Enti Locali quello della Presidenza del Consiglio ed il logo delle commemorazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale, che fà una delle sue prime (se non la prima!) apparizione legato ad una mostra.
Ovviamente un caldo invito a tutti a partecipare!
A presto!
Gianfranco

Tragedia nella tragedia quella dei prigionieri italiani, condannati alla morte per fame dal signor Sonnino...

aggiungo una foto che, seppur di scarsa qualità, offre un'idea dell'allestimento che abbiamo pensatoAllegato 162352

e aggiungiamo qualche foto....la mostra chiuderà i battenti domenica 29Allegato 163160Allegato 163161Allegato 163162Allegato 163163Allegato 163164Allegato 163165Allegato 163166

Mio nonno materno fu preso a Caporetto. Di questa sua esperienza so solo due cose: c'e' una foto che lo ritrae con altri prigionieri italiani vicino ad un pentolone, in Bosnia, dove era stato mandato a fare il boscaiolo, e la testimonianza di sua figlia (mia zia, adesso molto anziana) che racconta del rimpatrio via nave a Bari; all'arrivo vennero trattati malissimo. Purtroppo non si trova ne' il suo foglio matricolare ne' alcuna informazione che lo riguardi alla Croce Rossa Internazionale.

Vennero trattati malissimo e furono di nuovo internati in campi che rispetto ai precedenti avevano solo un vitto migliore, furono interrogati e trattati come sospetti traditori della Patria, nel frattempo imperversava la Spagnola......ma questa è un'altra storia e le sorprese non mancano....ne parleremo spero il prossimo anno.

Mi scuso innanzi tutto per il ritardocon cui pubblico qualcosa sulla mostra, ma oltre che doverorganizzare il materiale, ho avuto nel frattempo qualchevicissitudine personale che mi ha impedito di farlo prima. Comunquevediamo di recuperare il tempo perduto soprattutto a beneficio di chinon ha avuto la fortuna di potervi partecipare di persona!!!

Devo innanzi tutto direche sarà impossibile in questa sede presentare correttamente ed inmodo completo questa manifestazione nel suo insieme, perchè si èsvolta su tre ambiti diversi strettamente correlati fra loro ma dinatura totalmente diversa, in tal senso mi sembra utile riportare ilcomunicato stampa del Comune di Bibbiano che in una corretta sintesipresenta la mostra.

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Consiglio vivamente la lettura attenta del testo, per chi avesse difficoltà a farlo consiglio di salvare l'immagine sul proprio pc per poterla ingrandire.

Complimenti, davvero una bella iniziativa.

concordo ottima iniziativa, peccato non aver potuto partecipare, speriamo in futuro.

Molto interessante [264

...E non avete ancora visto nulla, cominciamo quindi ad inserire qualche foto...Allegato 164740

Quello che vedete è l'alimentazione tipica dei prigionieri: una brodaglia fatta con le rape e una misera razione (80 gr.) di un pane in cui la farina bianca ne costituiva solamente il 10% , per il resto c'era di tutto mal'ingrediente principale era segatura. Il pane che vedete è stato prodotto in occasione della mostra con al ricetta originale.
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Le vetrinette con le armiAllegato 164745Allegato 164746

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Le diviseAllegato 164747Allegato 164748Allegato 164749

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Le divise originali delcapitano Giuseppe Denti (uno dei protagonisti diquesta mostra, vedi il comunicato all'inizio)Allegato 164750Allegato 164751

Questa mostra è stata resa così ricca di documenti e di reperti grazie all'abbondantissimo materiale di ogni genere riportato a casa dalla prigionia e conservato gelosamente prima da Denti e da Ruozi e poi dai loro discendenti. Denti ha conservato addirittura alcuni rametti di erica che costituivano "l'imbottitura" dei materassi del lager!
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Il plastico del lager diCelle ricostruito fedelmente da Sandro Rocchisulla base dei disegni e degli scritti di Denti e RuoziAllegato 164756

La parte più impegnativa della mostra: la ricostruzione delle trincee contrapposte italiana ed austroungarica con in mezzo la terra di nessuno. Faccio notare che anche la candela messa nella parte italiana è un reperto originale realmente ritrovato in zona di baraccamenti italiani!
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I materiali di dotazione personale e quelli sanitari e medicinali.
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Dimenticavo: a sussidio della mostra sono stati realizzati 22 pannelli esplicativi sullo stato dei prigionieri di guerra, con particolare attenzione alle vicende che hanno unito i destini di denti e Ruozi, dalla cattura durante la battaglia di Caporetto fino al ritorno a casa. Qua di seguito alcuni.
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ABBANDONATI: Il proclama di Cadorna sulle modalità di invio dei pacchi, iniziativa esclusivamente portata avanti dai familiari, l'esercito e lo Stato hanno praticamente abbandonato al loro destino i soldati italiani.L'Italia ha il triste primato di essere stata l'unica Nazione belligerante ad assumere questo atteggiamento.
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[264 Complimenti...!!!

bellissima iniziativa ... se le commemorazioni in vista del centenario fossero tutte così .... al Museo di Rovereto è conservata ancora una razione di pane originale di un prigioniero italiano ... basterebbe quella a far capire cos'era la fame ....

Bellissima mostra complimenti un solo appunto a bersagliere capisco che con quel nome vai di corsa ma se stacchi le parole quando scrivi forse si legge meglio

Citazione:

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Originariamente Scritto da weber

Bellissima mostra complimenti un solo appunto a bersagliere capisco che con quel nome vai di corsa ma se stacchi le parole quando scrivi forse si legge meglio

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Rimediato.

Lo spazio dedicato alla posta: l'unico legame con la gli affetti lontani.

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La religiosità nel lager, con un bel ex voto:
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La vita quotidiana e la morte, nel lager:

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Un doveroso accennoall'amicizia tra Denti e Ruozi e la ricostruzione della pianta dellager di Celle fatta in occasione della mostra sulla base deidocumenti originali, con l'indicazione dei posti letto dei dueprotagonisti della mostra:
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Come avete visto la baracca era detta "dei poeti" : la sorte volle unire in quel lager molti intellettuali ed artisti. Cito solamente i più noti: Carlo Emilio Gadda (che racconterà poi di questa esperienza nel suo libro "Giornale di guerra e di prigionia") ,Bonaventura Tecchi, Camillo Corsanego e Ugo Betti. Tanti altri sono comunque riportati nel pannello esplicativo:

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Venivano quindi organizzate dai prigionieri sia rappresentazioni teatrali che concerti musicali all'interno del lager, con tanto di biglietti per l'ingresso.

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Alcune opere e gli strumenti per realizzarle:

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I passatempi:

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Veniamo ora alle opere grafiche, e non solo, esposte alla mostra, che meritano a mio parere un dettaglio maggiore. Sia per la qualità che per il messaggio che trasmettono.
Giuseppe Denti: autoritratto e acquerelli vari:

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Alcuni spartiti originali, le cui note sono state riproposte nella serata del concerto.

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Una presentazione di Angelo Incerti Ruozi e le sue opere:

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Avrete notato che alcune opere sono quasi identiche a quelle realizzate da Denti: i due amici,forse per una bonaria sfida spesso rappresentavano gli stessi soggetti.

La copertina del copione della commedia per burattini "Per la più grande Italia" , che è stata adattata a rappresentazione teatrale con attori in carne ed ossa e messa in scena nell'ambito della mostra, come vedremo successivamente,

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I burattini prodotti dallo stesso Ruozi.

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Alcune opere di Francesco Nonni, che devo dire sono quelle che mi hanno colpito maggiormente.Con grande semplicità esprimono costantemente la fatica, la sofferenza, il freddo, combattuti solamente con lo stringersi ai propri compagni di sventura, in una umanità indistinta, quasi spersonalizzata.
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Appello in baracca
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Il funerale
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La lettera da casa
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Uscendo dalla chiesa
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Da non dimenticare poi che questi prigionieri al loro rientro in patria dopo la fine della guerra, vennero di nuovo internati anche in Italia e tutti processati, per verificare che la loro cattura da parte del nemico fosse stata inevitabile.
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La locandina con i ringraziamenti e la bibliografia.
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Foto ricordo degli organizzatori, da sx a dx:
Mariuccia Capelli, Sandro Rocchi, Lauro James Garimberti (james15-18 ), Maria Neroni, Carlo Perucchetti, Luca Silingardi (ilpicone).
Doveroso citare anche Marco Formentini (collezionista divise) e Mirco Carattieri (presidente di Istoreco), che non erano presenti al momento dello scatto.
Ovviamente tante altre persone a vario titolo hanno dato il loro contributo, ma l'elenco sarebbe troppo lungo.

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Grazie per le bellissime immagini di questa mostra, dalla quale traspare la passione per la storia che ha animato i curatori.
Peccato abitassi lontano, altrimenti una scappata l'avrei fatta volentieri perchè la tematica è interessante e poco trattata.

Molto belli gli acquerelli del Ruozi.

Ancora complimenti,
Arturo :)

Ringrazio a nome di tutti gli organizzatori per i complimenti, e devo dire che non abbiamo ancora finito , manca ancora un piccolo reportage sulle manifestazioni teatrali e musicali correlate. Cominciamo però doverosamente oggi, 9 novembre, con i papaveri rossi: noterete che gli organizzatori portano spesso all'occhiello un papavero stilizzato (poppy). E' il simbolo del Remebrance Day (o Poppy Day) che si celebra ogni anno nei paesi del Commonwealth alle ore 11 del 11° giorno del 11° mese a commemorazione dei cadute delle guerre mondiali, nell'anniversario del 11/11/18 giorno della firma dell'armistizio. Se qualcuno ha avuto occasione di trovarsi ad esempio a Londra un 11 novembre l'avrà sicuramente notato. Tutti portano un papavero rosso e alle ore 11 si fermano per due minuti di silenzio appunto in ricordo dei caduti. Tutti ricorderanno la canzone "La guerra di Piero" di Fabrizio de Andrè, che si ispira a questa celebrazione. I papaveri vengono venduti dalla British Legion , un'associazione nazionale reduci che tuttora assiste i familiari dei caduti ed i militari invalidi. Questi papaveri erano in vendita anche alla mostra "Prigionieri Dimenticati" per due motivi, il primo per rafforzare simbolicamente un legame di pace e solidarietà con tradizioni di altri paesi, il secondo per sensibilizzare l'opinione pubblica nazionale a non dimenticare i nostri tanti caduti, con un esempio di attenzione ancora molto viva anche se a distanza di tanti anni, attenzione che forse dovremmo riscoprire e rinverdire...
A Bibbiano quindi , in occasione della serata del concerto "1914-1918 Musica dalla prigionia" il soprano Silvia Felisetti ha recitato i versi della poesia "Sui campi della Fiande" del capitano medico canadese Jonh McRae, caduto anch'egli nel 1918. Questa poesia è la fonte ispiratrice del Remembrance Day, ed ho voluto pubblicare questo momento, per me molto toccante, su You tube.



poppy day - YouTube




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Alcune immagini della rappresentazione teatrale:
La presentazione, sul palco gli organizzatori con il sindaco di Bibbiano

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L'ingresso degli attori fra lo sventolio delle bandiere


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L'Italia, maestosa, all'inizio della guerra:

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Il generalissimo Cadorna, da notare che buona parte dei costumi degli attori erano divise originali d'epoca!

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Il Vate:

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Il povero soldato Sandrone:

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L'Alemanno, L'Austriaco e la battaglia:

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La sconfitta di Caporetto e le sue conseguenze:

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L'Italia in gramaglie del 1917:

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La vittoria ed il finale :


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Uno degli articoli apparsi sulla stampa locale:

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Per chi volesse vedere i servizi trasmessi dalle televisioni locali:


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E per finire, la sede attuale dove è stata allestita la mostra itinerante: dal 31 ottobre al 23 novembre presso l'Università di Modena e Reggio.

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Complimenti per quello che siete riusciti ad organizzare, bella la mostra e credo sia stata anche la rappresentazione teatrale.

Anche il tema della mostra dedicata ai PRIGIONIERI DIMENTICATI la trovo di particolare interesse perchè è un argomento che

non viene mai/poco trattato.

Sarebbe interessante farla diventare itinerante anche in altre città , perlomeno la parte cartacea, tramite altri appassionati .