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Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
ringrazio Kaputt e ri-quoto HerrX. [264
Non ho capito bene dove Giancarlo non si trova d'accordo con me, specie a riguardo delle varie tecniche di finitura e mi sentirei di contestare (anche se amichevolmente) il suo terzultimo post non tanto a riguardo del famoso smalto blu della sua borraccia, la cui disamina rimane per tutti comunque nel campo delle ipotesi, quanto nel momento in cui, mettendolo a confronto con gli altri, ne differenzia la finitura appellando il blu "smaltato" e gli altri "verniciati", mentre in realtà* si tratta di SMALTATURA per tutti. Nessun antiruggine ricoperto da vernice quindi .... ah, dimenticavo...e quando si parla di SMALTO, VA DA SE' che l'oggetto abbia avuto cottura al forno.
Cordialmente.
K.d.G.
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Citazione:
Originariamente Scritto da Mulòn
Oggi integro il topic con un altro interessante arrivo.
La borraccia la reputo interessante perchè come tipologia/assmblaggio non ce l'ho, ed anche perchè per alcuni piccoli dettagli la reputo assolutamente intoccata.
Non è un pezzo "nuovo" ma anzi mostra tutti i segni del tempo e, forse, di un suo impiego effettivo......in ogni caso la trovo molto bella ed affascinante.
La borraccia è monomatricola di produttore ma non di anno, cosa non strana e già* vista su altri pezzi.
Il corpo ed il feltro sono marcati LSS43, il Bicchiere (bellissimo) LSS42.
E' del tipo con rinforzo, quindi presumo destinata a qualche reparto GBJ.
Ecco le foto:
Ciao Giancarlo,
possiedo due borracce esattamente uguali a quella tropicale che hai postato (...che poi, oltre a quelle del normalissimo tipo continentale, parrebbe essere il solo e unico modello di borraccia usata veramente in Afrika!) e sono arcisicuro che venissero distribuite solo ed unicamente con il classico bicchierino in bakelite. Il tipo di bicchierino presente sulla tua, appartiene al modello di borraccia che solitamente si usa citare come Gebirgsjaeger o Sanità* (quelle con la cinghia a tracolla, tanto per intenderci...), tanto è vero che anche l'anno di produzione non coincide...
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Allegati: 2
Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
Citazione:
Originariamente Scritto da herr x
Ragazzi secondo voi perchè questo bicchiere prodotto nel '43 da AEMA internamente è smaltato e fuori presenta il colore feldgrau?
Perchè evidentemente questa era la regola e per quanto l'economia di guerra fosse già* in vigore, nelle possibilità* le ordinanze venivano ancora rispettate. Guardacaso questi bicchierini per così dire "rare varianti" sono produzioni latewar evidenti, mancanza di punzoni, di anse etc. e guardacaso sono quasi sempre mint.... lasciati ad ossidare nei magazzini poichè incompiuti a guerra finita? A me pare proprio di si! :roll:
[attachment=2:kgyv1d3w]a.jpg[/attachment:kgyv1d3w]
Non per contraddire Herr X,ma questo esemplare in mio possesso antecedente il suo,marcato AEMA 42,è stato sicuramente usato in guerra,infatti è stato trovato sù una borraccia molto vissuta.Se notate bene,presenta delle caratteristiche di produzione più povere,nonostante sia antecedente di un anno,come il lamierino che tiene i manici,che non è stato rifinito,infatti presenta ancora il segno della troncatrice ed il bordo del bicchiere ripiegato male.Noto che i due colori di consistenza sono totalmente diversi,il verde è la classica vernice mentre il blu interno è uno smalto come quello della borraccia di Mulon.
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Ciao Alessandro, grazie del commento.
Per "classiche continentali" intendi quella come questa ma da litro e senza rinforzo?
Ci sarai a Bologna? Se si me la porto dietro e ti renderai conto di persona che questo bicchiere sta su questa borraccia da sempre...purtroppo per quanto mi ci sono applicato le foto non rendono al meglio i dettagli che speravo facessero capire quanto appena detto. Vero quanto dici, l'anno di produzione non coincide, ma il produttore si però e per quanto detto appena sopra sono sicuro che questo insieme sia così da sempre.
Il tipo di bicchierino presente sulla tua, appartiene al modello di borraccia che solitamente si usa citare come Gebirgsjaeger
Questo è quello che penso io.... [1334
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Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
Ciao Alan, a me sembra che questo bicchiere sia identico al mio se non per le condizioni, le anse leggermente più tondeggianti ed il fatto che sia stato prodotto un anno prima. Anzi più che contraddirmi direi che confermi la mia tesi dimostrando con un altro esemplare midwar in ferro smaltato che la finitura feldgrau veniva applicata sullo smalto come da prodotto finito.
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Allegati: 1
Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
a dire il vero stavo pensando la stessa cosa. Entrambi gli esemplari testimoniano un prodotto finito, verniciato e marcato. Guarda caso, hanno la stessa smaltatura di quello del thread.
A me sembra così evidente e lapalissiano che a questo punto e di fronte a questa ennesima conferma, il bicchierino azzurro potrebbe (uso il condizionale perchè nessuno di noi ha la certezza..e il saggio sa di non sapere) essere un fondo di magazzino rimasto lì e non completato. Sul produttore abbiamo già* appurato che sino a prova inconfutabile è difficile stabilire con certezza di chi si tratti, o che sia solamente uno. Ho invitato - per essere super partes - un amico inglese ad aprire un thread visto che anche lui è molto scettico sul discorso produzioni Schindler. Vedremo cosa ne viene fuori. Finora ho letto solo di un polacco che ha sostenuto e portato avanti questa teoria (magari vera,perchè no).
Nel frattempo di fronte al bicchierino smaltato azzurro e dipinto verde...ritengo personalmente l'argomento catechizzato. [attachment=0:1atd1jge]Chierico.gif[/attachment:1atd1jge]
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Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
Citazione:
Originariamente Scritto da der graf
anche il semplice smalto per unghie.
Lacca: va esclusa in quanto trattasi essenzialmente di vernice trasparente e priva di proprietà* antiuruggine.
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Mi sto facendo una notevole cultura e anche divertendo. Devo fare due piccole precisazioni a quanto da te detto.
In relazione allo smalto per unghie c'è sempre stata una certa confusione nell'uso dei temini tecnici translati da un settore all'altro con ovvie incomprensioni all'atto pratico. I francesi più pratici definiscono lo smalto per unghie "vernice per unghie" tagliando la testa al toro. Poi certe tonalità* di colore vengono definite "lacche" e non chiedetemi perchè, saranno francesismi.
In quanto all'affermazione che una lacca non abbia proprietà* antiossidanti discordo totalmente.
Un antiossidante è qualsiasi prodotto che impedisca l'ossidazione preservando un metallo, come nei casi trattati, dal contatto con l'ossigeno atmosferico o da altri fattori che la favoriscano.
La zaponatura ne è il classico esempio fatto su pezzi non ossidati. Gli olii svolgono la stessa funzione e per assurdo anche l'acqua sebbene in misura minore.
Ho visto pezzi in ferro trattati barbaramente con olio di lino essicativo preservati dalla ruggine in modo perfetto.
Il sottovuoto è un altro esempio di sistema antiossidante ottenuto togliendo l'ossigeno o riducendolo in percentuali bassissime.
Comunque se anche vernicio un pezzo già* ossidato esercito un'azione antiruggine in quanto quando l'ossigeno rimasto intrappolato sotto la vernice si sarà* legato con il ferro l'ossidazione si fermerà*.
Spero di non essere stato importuno, se si, venitemi a rompere le scatole sulle cartucce. [icon_246 [icon_246
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Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
ripeto discussione bellissima ma dubito si arrivera ad un finale , non credo che di smalterie in germania ci fosse solo
quella citata quindi in ogni caso resterebbe il dubbio in assenza di un marchio identificativo , sempre opinione personale
comunque ci stiamo facendo tutti una cultura chimico industriale ciao
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Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
E bon, dopo un po' di silenzio per ricerca/documentazione, riporto quanto "scoperto",tra l'altro casualmente oggi pomeriggio.
Chiaramente ho passato ore davanti ad internet ricercando non so nemmeno cosa, quindi oggi mi son fatto un bel giro per i vari negozi di smalti/vernici etc....bene, non se ne veniva fuori....e poi ecco l'imprevisto.
Sono che parlo con un ragazzo addetto alla vendite, sto già* riponendo i vari bicchieri nella carta (non volevo si urtassero) e mi si avvicina una sprintosissimo anziano che molto educatamente e scusandosi per l'intromissione mi fa:"quel rosso è minio",antiruggine dell'epoca....vi lascio immaginare il mio stupore ovviamente.
Chiedo conferme/spiegazioni e mi dice che quel rosso lo ricorda bene e che è proprio quel prodotto li.
Chiaramente mi sono attaccato ad internet ed ho scoperto questo:
Etimologia minio: dal latino minum che si ritiene vocabolo proveniente dalla Spagna. Nome volgare dell'ossido di piombo, che è rosso e serve per dipingere. Nome di un colore a olio fatto col minio che serve a dare un primo strato di vernice al ferro per preservarlo dalla ruggine.
Chiaramente sta roba è ancora tutta da verificare e cercherò di farlo, ma ha una sua logica che, sempre secondo me, spiega le palesi ed evidenti differenze di aspetto/finitura tra i bicchieri che io reputo solo verniciati e quelli smaltati.
Allo stato attuale non ho ancora una spiegazione per i bicchieri con l'interno blu, ossia quelli postati da Alan e heer x che però, guarda caso, sono prodotti entrambi da AEM.A, produttore che già* in passato abbiamo scoperto avesse questa particolarità*, ossia quella di usare appunto una colorazione differente dal rosso.
Tengo a precisare ancora una cosa, all'inizio del topic io per primo metto in dubbio la certificazione del bicchiere come prodotto dalla fabbrica di Oskar Schindler dicendo che si presume fosse stato prodotto li, ma le successive integrazioni in cui mi si dice che appunto li si producessero pentole et similia mi fa propendere sempre più per il si.
Proprieta fische del minio:
Densità*- 8,2 g/cm³
Durezza- (Mohs) 2-3
Sfaldatura- perfetta secondo {100}
Frattura- terrosa
Colore da rosso chiaro a bruno rossastro
Lucentezza- privo di lucentezza, grassa
Opacità*- non trasparente
Striscio- giallo arancio
Diffusione- assai raro
Utilizzazioni
Noto fin dai tempi degli antichi romani, il minio si forma per alterazione della galena. Da molto tempo viene prodotto industrialmente ossidando il piombo fuso per mezzo di una corrente d'aria.
Molto pesante e tossico, era utilizzato nella fabbricazione delle vernici antiruggine, mescolato con olio di lino cotto, prima che se ne appurasse la cancerogenità*.[senza fonte]
Utilizzato anche per colorare il fondo di un'incisione.
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Allegati: 10
Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Citazione:
Originariamente Scritto da Alessandro
Citazione:
Originariamente Scritto da Mulòn
Oggi integro il topic con un altro interessante arrivo.
La borraccia la reputo interessante perchè come tipologia/assmblaggio non ce l'ho, ed anche perchè per alcuni piccoli dettagli la reputo assolutamente intoccata.
Non è un pezzo "nuovo" ma anzi mostra tutti i segni del tempo e, forse, di un suo impiego effettivo......in ogni caso la trovo molto bella ed affascinante.
La borraccia è monomatricola di produttore ma non di anno, cosa non strana e già* vista su altri pezzi.
Il corpo ed il feltro sono marcati LSS43, il Bicchiere (bellissimo) LSS42.
E' del tipo con rinforzo, quindi presumo destinata a qualche reparto GBJ.
Ecco le foto:
Ciao Giancarlo,
possiedo due borracce esattamente uguali a quella tropicale che hai postato (...che poi, oltre a quelle del normalissimo tipo continentale, parrebbe essere il solo e unico modello di borraccia usata veramente in Afrika!) e sono arcisicuro che venissero distribuite solo ed unicamente con il classico bicchierino in bakelite. Il tipo di bicchierino presente sulla tua, appartiene al modello di borraccia che solitamente si usa citare come Gebirgsjaeger o Sanità* (quelle con la cinghia a tracolla, tanto per intenderci...), tanto è vero che anche l'anno di produzione non coincide...
Ciao Alessandro, sperando in un ulteriore tuo intervento in risposta a quanto ti ho detto poco sopra, ma anche di altri dato che l'altra borraccia l'hanno snobbata qusi tutti (han proprio stufato eh? [icon_246 [icon_246 [0008024 [icon_246 [icon_246 ), vado ora a postare ancora una borraccia analoga a quella precedentemente postata ed assolutamente intoccata, in quanto anche im questo caso i segni "parlano chiaro" e solo la visione dal vivo può "convincere" del tutto....però questa è monomatricola, sia come anno che come produttore......che mi dici/dite di questa? Sudfront/DAK/Coloniale? O "semplicemente" una borraccia di metà*/fine guerra in uso a qualche reparto GBJ? Boh, dura a dirsi......ma una certezza ce l'ho, questa e l'altra postate sono assolutamente intoccate:
[attachment=9:3k3e05t4]VAL43 001.jpg[/attachment:3k3e05t4]
[attachment=8:3k3e05t4]VAL43 002.jpg[/attachment:3k3e05t4]
[attachment=7:3k3e05t4]VAL43 003.jpg[/attachment:3k3e05t4]
[attachment=6:3k3e05t4]VAL43 004.jpg[/attachment:3k3e05t4]
[attachment=5:3k3e05t4]VAL43 005.jpg[/attachment:3k3e05t4]
[attachment=4:3k3e05t4]VAL43 006.jpg[/attachment:3k3e05t4]
[attachment=3:3k3e05t4]VAL43 007.jpg[/attachment:3k3e05t4]
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[attachment=1:3k3e05t4]VAL43 009.jpg[/attachment:3k3e05t4]
[attachment=0:3k3e05t4]VAL43 010.jpg[/attachment:3k3e05t4]
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Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
Interessante quanto hai specificato [264
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Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
Ti sei preso una laurea in chimica?Cmq complimenti per la ricerca,ciò conferma quello che ho sempre pensato,ossia che il rosso dato sui bichieri e gavette fosse antiruggine. [249
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Allegati: 1
Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
rispondo ad Andrea 58:
in linea di massima qualsiasi sostanza filmogena puo' avere proprietà* antiruggine su un pezzo di ferro impedendone il contatto diretto con l'atmosfera che in relazione all'umidità* che contiene è causa di ossidazione. Nel caso della "lacca" per brevità* di trattazione e in rapporto con la sua intrinseca definizione non è classificato industrialmente come antiruggine, e non possiede potere coprente. Tra l'altro il termine "laccare" viene oggi usato a sproposito riferendosi alla maggior parte dei manufatti artistici d'arredo dipinti.
....e rispondo anche al vecchietto, pardon...al nostro Giancarlo [icon_246
Il vecchietto si sbaglia e probabilmente non conosce lo smalto.... il minio, che conosco benissimo ( ne possiedo anche un barattolo,tante volte servisse...), è stato certamente usato come vernice antiruggine fino gli anni '50 e ovviamente la sua stesura non prevede cottura e non realizza una superficie "vetrificata".
Non essendo un prodotto stabile chimicamente ( annerisce con il tempo ) e la cui tossicità* è ben conosciuta, non è certo impiegabile ( nemmeno in passato ) per oggetti atti alla consumazione di bevande o cibo. Inoltre la sua finitura è molto opaca e va assolutamente sopraverniciato, mentre l'interno di borracce e gavette è nella maggior parte dei casi lasciato in rosso.....e questo perchè non si tratta di minio bensi' di smalto all'ossido di ferro ( rosso ) e cotto al forno come regola vuole.
Dal minio differisce per il punto di rosso piu intenso, per l'effetto vetrificato della superficie e per la maggiore resistenza, assolvendo anche ad un migliore effetto antiruggine. Nessuno avrebbe mai pensato di far bere ad un soldato acqua a contatto di una superficie trattata al minio.
Ti aggiungo foto di cassetta portamunizioni per mg sotto il cui verde si intravede il fondo antiruggine: quello SI è MINIO usato come fondo! ...MA NON NELLE BORRACCE E NEMMENO NELLE GAVETTE, quello si chiama smalto ed è stato cotto.
P.S.Se ti avessi avuto a scuola ti avrei "bocciato". :lol:
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Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
Nel ringraziare Cocis e Von Krafen per quanto detto, aggiungo che c'avrei scommesso che non eri d'accordo, ma fino a quando la discussione continua sui binari del rispetto è sempre un piacere "confrontarsi".
Detto questo aggiungo che ho ancora una "sopresa" in serbo, ma ci vorrà* un po' di tempo e sarà* la risposta definitiva a tutti i dubbi, senza tanti se e senza tanti ma, almeno lo spero.
Tempo al tempo quindi......
Per il momento resto cmq sulle mie posizioni, per me i due bicchieri hanno due differenti finiture.
E, per finire, per tanto/troppo tempo le borracce sono state considerate figlie di un Dio minore, e la poca scarsa informazione ne è una logica conseguenza.
Ho messo in preventivo, da un po' di tempo a questa parte, che avrei preso parecchi pesci in faccia,ma va bene così, sono contento di portare avanti questo discorso nella maniera più seria possibile.
Avanti tutta allora, pesci in faccia compresi [255 [255 [255
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Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
Citazione:
Originariamente Scritto da der graf
rispondo ad Andrea 58:
in linea di massima qualsiasi sostanza filmogena puo' avere proprietà* antiruggine su un pezzo di ferro impedendone il contatto diretto con l'atmosfera che in relazione all'umidità* che contiene è causa di ossidazione. Nel caso della "lacca" per brevità* di trattazione e in rapporto con la sua intrinseca definizione non è classificato industrialmente come antiruggine, e non possiede potere coprente. Tra l'altro il termine "laccare" viene oggi usato a sproposito riferendosi alla maggior parte dei manufatti artistici d'arredo dipinti.
...:
Solo per capire, dato che hai esposto due concetti che trovo contrastanti sulla stessa cosa, quale di queste due affermazioni è quella giusta?
Lacca: va esclusa in quanto trattasi essenzialmente di vernice trasparente
non è classificato industrialmente come antiruggine, e non possiede potere coprente.
In quanto alle parti interne smaltate a caldo ma non lucide che si possono confondere con una verniciatura ipotizzo a questo punto che siano state fatte con smalto ceramico al floruro di alluminio specifico per il vasellame in ferro e che risulta più elastico di altri.
Se qualcuno si volesse dilettare a rismaltare i propri pezzi vi lascio una formula base a cui aggiungendo ossidi vari avrete una varietà* di colori. [icon_246 [icon_246
Vetrina preparatoria come base
Quarzo 17,fedspato 30, borace 46,soda 2, fluorosilicato sodico 3, nitrato sodico 2, ossido di cobalto 0,18, ossido di nichelio 0,42, ossido di rame 0,03. Fondere , raffreddare, macinare ed aggiungere 7% di argilla.
Per lo smalto di finitura usare:
borace da 45 a 60
criolite da 12 a 18
carbonato di sodio anidro da 3 a 6
nitrato potassico da 2 a 3.
Al prodotto durante la macinazione finale si aggiungono da 8 a 10 di caolino e da 5 a 10 parti di ossido di stagno. Se le volete di un bel blu aggiungete all'ossido di stagno 1% di ossido di cobalto. Mi raccomando se li volete blu usate solo il 2 di nitrato di potassio.
Dimenticavo, vi serve un forno per fondere il tutto a 7/800° [255 [255 ma per il resto è una cosa alla portata di tutti.
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
[quote=Mulòn]
Citazione:
Originariamente Scritto da Alessandro
Citazione:
Originariamente Scritto da "Mulòn":2rgdprtd
Oggi integro il topic con un altro interessante arrivo.
La borraccia la reputo interessante perchè come tipologia/assmblaggio non ce l'ho, ed anche perchè per alcuni piccoli dettagli la reputo assolutamente intoccata.
Non è un pezzo "nuovo" ma anzi mostra tutti i segni del tempo e, forse, di un suo impiego effettivo......in ogni caso la trovo molto bella ed affascinante.
La borraccia è monomatricola di produttore ma non di anno, cosa non strana e già* vista su altri pezzi.
Il corpo ed il feltro sono marcati LSS43, il Bicchiere (bellissimo) LSS42.
E' del tipo con rinforzo, quindi presumo destinata a qualche reparto GBJ.
Ecco le foto:
Ciao Giancarlo,
possiedo due borracce esattamente uguali a quella tropicale che hai postato (...che poi, oltre a quelle del normalissimo tipo continentale, parrebbe essere il solo e unico modello di borraccia usata veramente in Afrika!) e sono arcisicuro che venissero distribuite solo ed unicamente con il classico bicchierino in bakelite. Il tipo di bicchierino presente sulla tua, appartiene al modello di borraccia che solitamente si usa citare come Gebirgsjaeger o Sanità* (quelle con la cinghia a tracolla, tanto per intenderci...), tanto è vero che anche l'anno di produzione non coincide...
Ciao Alessandro, sperando in un ulteriore tuo intervento in risposta a quanto ti ho detto poco sopra, ma anche di altri dato che l'altra borraccia l'hanno snobbata qusi tutti (han proprio stufato eh? [icon_246 [icon_246 [0008024 [icon_246 [icon_246 ), vado ora a postare ancora una borraccia analoga a quella precedentemente postata ed assolutamente intoccata, in quanto anche im questo caso i segni "parlano chiaro" e solo la visione dal vivo può "convincere" del tutto....però questa è monomatricola, sia come anno che come produttore......che mi dici/dite di questa? Sudfront/DAK/Coloniale? O "semplicemente" una borraccia di metà*/fine guerra in uso a qualche reparto GBJ? Boh, dura a dirsi......ma una certezza ce l'ho, questa e l'altra postate sono assolutamente intoccate:
[/quote:2rgdprtd]
Ciao Giancarlo,
a questo punto potrebbe essere stata una variazione soggettiva dei vari produttori...Le mie sono marcate EEF42 e L&LS 42 ed entrambe hanno di origine il tipico bicchierino nero di bakelite. A questo punto, mi pare che l'unica caratteristica che accomuna tutte le borracce di questo tipo, sia l'alternativa al bicchiere "standard" (quello con le manigliette per la presa) a scapito di un qualunque altro modello, bakelite o alluminio che sia...vai poi a capire il perchè!
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Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
bene...infatti esistevano vari tipi di smaltature che potevano dare risultati diversi tra loro....
tornando alla "lacca" riterrei quanto scritto vero in entrambe le versioni e cioè: non possiede potere coprente in quanto vernice trasparente (anche se colorata con pigmenti), è questa la sua natura ed è termine estraneo a questo contesto; anche se erroneamente risulta in alcuni articoli del settore borracce ciò è probabilmente dovuto ad errata interpretazione di traduzione.
Per quanto attiene alle smaltature interne...chi ha detto che non erano lucide? si trattava della stessa smaltatura dell'esterno....per intenderci: la fiasca a smalto rosso da me postata reca nel suo interno la stessa smaltatura lucidisssima e vitrea....ed infatti la smaltatura avveniva per immersione nel bagno chimico di smalto, per poi passare alla successiva cottura che la fissava e l'induriva.
Se si fosse trattato di "semplice" verniciatura, essa sarebbe avvenuta a freddo mediante aerografo, con conseguente difficoltà* di verniciare l'interno e di ottenerne l'asciugatura in tempo breve e il colore avrebbe scolato.
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Ciao Alessandro, 41 e 42 sono due anni standard per il DAK, per cui le tue sono delle canoniche DAK secondo me.
Queste sono invece delle 43 e, secondo me, sono o da GBJ o da FSJ proprio anche per il bicchierino in alluminio nero o, come dici tu, una peculiarità* di singoli produttori, al momento per me cosa impossibile da definire.
Chiaramente sono solo ipotesi le mie, lo preciso e lo sottolineo...., e sono già* a caccia di evidenze fotografiche per poter documentare meglio.
Che ne dici di postare le tue? Male non faresti, dai [249
Cmq questa è l'ennesima dimostrazione di come il 42/43 sia l'anno del casino generale, dove ogni o quasi logicità* conosciuta salta.....sempre secondo me ovviamente.
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Allegati: 3
Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
eccole:
la prima è la L&LS
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Allegati: 3
Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Ohilallà* che belle.......Alessandro, sono uno spettacolo, condizioni eccezionali direi.
E si, concordo con te, queste sono due tipiche/classiche e vere borracce DAK, anche se non è da escludersi altri usi ovviamente.
Grazie per averle postate [264
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Allegati: 4
Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Quest'altra è il modello tardo del tipo 'tropicale' marcata RB 0/0057/00038 sempre delle stesse dimensioni delle precedenti.
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Cosa cosa cosa?????
Una borraccia marcata RBNr?????
Maaaai vista prima, puoi postare uno scatto più dettagliato del marchio per apprezzarlo meglio?
Ma che spettacolo è? Ma la copertura è in panno o è in materiale semplificato? inoltre, date le caratteristiche, sei sicuro che sia da indicare come tropicale? La daterei sicuramente nel tardo 43 se non addirittura nel 44......io la vedo bene in ogni zona d'Europa piuttosto......mammamia che spettacolo, mammamia che bella......eccezionale ed unica [151 [151 [151
Dimenticavo, scusa per la raffica di domande, ma sai com'è.... ho un debole per questi oggettini[249
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Ciao Giancarlo,
ok, l'ho definita tropicale omettendo le virgolette. In effetti il periodo è molto distante dai tempi che furono, anche se i finimenti in canapa la rendono tale...
Purtroppo non ho altre foto al momento; domattina ne scatto qualcuna e la posto.
(Ma quanto sei fissato? [17 )
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Citazione:
Originariamente Scritto da Alessandro
Ciao Giancarlo,
ok, l'ho definita tropicale omettendo le virgolette. In effetti il periodo è molto distante dai tempi che furono, anche se i finimenti in canapa la rendono tale...
Purtroppo non ho altre foto al momento; domattina ne scatto qualcuna e la posto.
(Ma quanto sei fissato? [17 )
Fissato io? Noooo,ma quando mai [255 [255 [255
Che vuoi che ti dico, mi rendo sempre più conto di essere prima di tutto un collezionista di borracce, e poi del resto.....però che roba, con quel RBNr è uno spettcaolo, fino ad ora avevo visto solo gavette......cmq sta borraccia è STUPENDA nella sua particolarità*, da L e con copertura semplificata.....magnifica, forse unica [264
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Allegati: 1
Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Ciao Giancarlo,
ecco la foto in dettaglio del marchio RB.
Alex
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Grazie Alessandro [264
Confermi che "vedo" solo l'RB con il numero?
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Ciao Alessandro, in altra sede mi si dice che queste mie sono borrace sono proprio da GBJ, speriamo in altri interventi anche qui però [257
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
A colpo d`occhio l`ultima borraccia postata da Alessandro è senza dubbio un esemplare che desta interesse intanto per la marchiatura RBNr molto rara da vedersi sulle borracce, poi per la copertura che sembrerebbe realizzata in tela (addirittura rinforzata) più tipica delle produzioni fine guerra, riesci a fare degli scatti ravvicinati di quest'ultima?
Ps: sei sicuro che i numeri siano dieci?
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Citazione:
Originariamente Scritto da herr x
A colpo d`occhio l`ultima borraccia postata da Alessandro è senza dubbio un esemplare che desta interesse intanto per la marchiatura RBNr molto rara da vedersi sulle borracce, poi per la copertura che sembrerebbe realizzata in tela (addirittura rinforzata) più tipica delle produzioni fine guerra, riesci a fare degli scatti ravvicinati di quest'ultima?
Ps: sei sicuro che i numeri siano dieci?
Ciao Andrea,
i numeri sono 9 come di consueto incisi su due righe. La tela che ricopre la borraccia è la stessa che è presente talvolta sugli esemplari di fine guerra aventi la fiaschetta in ferro smaltato anche se su questa è stranamente in alluminio. Ha il tipico rinforzo a due strati sulla parte superiore come le borracce da 1 litro postate fino adesso. In effetti se vogliamo metterla nella lista degli effetti atipici collezionisticamente parlando, arriva bene ai primi posti...
Alex
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
ciao alex
veramente splendide le borracce che hai postato, in particolare l'ultima. In tutta onestà* è la prima che ved in tanti anni e penso sia un pezzo tutt'altro che comune. dovrei ancora avere un copriborraccia come il tuo in tela grezza e ruvida (quasi tipo tela di sacco), fine guerra. complimenti [264
pb
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Allora complimenti Alessandro, una variante molto interessante che conferma la ripresa dell`alluminio sul finire della guerra dopo gli insuccessi igienicamente parlando ottenuti con l`uso del ferro smaltato, ma soprattutto per la particolare tela impiegata talvolta nelle tarde produzioni che presenta anche la parte rinforzata, sinceramente è la prima che mi capita di vedere! [264
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Allegati: 4
Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Citazione:
Originariamente Scritto da herr x
Allora complimenti Alessandro, una variante molto interessante che conferma la ripresa dell`alluminio sul finire della guerra dopo gli insuccessi igienicamente parlando ottenuti con l`uso del ferro smaltato, ma soprattutto per la particolare tela impiegata talvolta nelle tarde produzioni che presenta anche la parte rinforzata, sinceramente è la prima che mi capita di vedere! [264
...in effetti ho una gavetta nuova marcata SV45 prodotta in alluminio di cui mi sono sempre chiesto il motivo...
Ho fatto altre foto in dettaglio (due p***le direte voi!) [argh
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Complimenti Alessandro per le borracce [264
Molto interessante quella con il marchio RB
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Ti rinnovo i complimenti, veramente unica nel suo genere [264
La Gavetta SV45 è colorata con verde italiano di preda bellica? Se si....è identica a quello che io [257
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Allegati: 6
Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Alessandro ho dato un'occhiata ed il panno è identico a quella che avevo trovato io tempo fa.
Ecco alcune foto. Le hanno messo un tappo di borraccia italiana, che è diventato irremovibile con l'ossidazione.
Pb
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Citazione:
Originariamente Scritto da Alessandro
Ho fatto altre foto in dettaglio (due p***le direte voi!) [argh
Al contrario, quando si tratta di integrazioni interessanti come in questo caso non si deve lesinare con le foto! [264
La tua non mi sembra rinforzata Matteo, puoi confermarlo?
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
Ciao Andrea, sai che non mi ricordo? Fammela trovare, tirare fuori e controllare. Così magari faccio due foto migliori.
Pb
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Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
Senza sconfinare nell`OT e per non alterare la natura del topic mi sento di fare alcune precisazioni che rimando nelle "nostre comunicazioni": viewtopic.php?f=61&t=14764&p=474298#p474298
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Re: FELDFLASCHE - LA BORRACCIA DELLA WEHRMACHT
comincio a pensare che ogni soldato tedesco avesse una borracia diversa ottimi pezzi ciao