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Questo mi conferma che è uno dei caricatori modificati da Piscetta per le prime carabine catalogate in Italia che erano in 357 M, metà anni '80 all'incirca.
All'epoca di vederle in armeria in calibro originale era una pia illusione [icon_246, visto che l'Esercito le aveva ritirate dai reparti solo nel 1982 e l'Arma le utilizzava ancora normalmente.
Lo sguscio sulle labbra serviva a far passare il rim del 357 evitando che la cartuccia s'impennasse provocando uno "stovepipe".
Ciao
Stefano
Ciao a tutti.
Ciao Stefano.
Che dici...lo elimino quello sguscio o lo lascio così?
Ciao
Nino
Ma no, se non ti ha dato problemi di alimentazione, chi te lo fa fare ?
Piuttosto cerca di rimediare un paio di caricatori con riduzione a 10 colpi vecchio tipo, almeno si salva pure l'estetica ... [264
Ciao
Stefano
Ciao Stefano.
Sai per caso come era fatta la riduzione dei caricatori a 5 colpi o, meglio ancora, hai qualche foto?
Io non li ho mai visti...purtroppo!!!
Ciao
Nino
Per i caricatori ridotti a 10 colpi c'erano uno o due ribattini di alluminio collocati posteriormente ad altezza opportuna per bloccare la discesa dell'elevatore, per i primi caricatori da 5 c'era addirittura un tassello di legno all'interno [icon_246
I più recenti che ho visto di ambedue le capacità, erano tagliati ad altezza opportuna: quello da 5 era perfettamente a filo con il blocco di scatto, mentre quello da 10 sporgeva di 3-4 cm.
Ciao
Stefano
Oggi pomeriggio ho fatto le foto e quindi vi mostro la mia carabina 30 M1 ex polizia di frontiera austriaca. L'ho corredata con una cinghia in tela del tipo americano, perché la preferisco a quella austriaca in cuoio (la trovo più pratica). Per quanto riguarda la baionetta, c'entra poco perché si tratta sì di baionetta propria per l'arma, ma è una italiana post bellica. Questo perché a fronte di una spesa contenuta per detta baionetta, quelle americane del periodo bellico che mi erano state proposte erano a prezzi decisamente esagerati. E quindi mi perdonerete, ma spendere cifre esose per una "baionettina" dell'M1 proprio non mi andava giù....tornando a noi, una delle parti che più mi piace della carabina è il gruppo del grilletto color "melanzana", riportante il numero dato dalla polizia di frontiera austriaca. L'arma è una Inland (gruppo General Motors) prodotta nell'agosto del '43. In ottime condizioni e monomatricola. Nella foto 7 si vede la fascetta anteriore, marcata JMO, nella foto 6 si vede la marchiatura AAF presente sul calcio. Chi mi sa dire il significato di questi due marchi? Grazie a tutti spero vi piaccia......
Una vecchia conoscenza la piccola e dolce M1 [151 che non finirò mai di farmi piacere....
Posso solo aggiungere che:
AAF sta per Agusta Arsenal
JMQ (non JMO ) significa invece : J.Meuler Furnace Co. Quality Hardware ,uno dei tanti sub appaltatori
[00016009
Ciao a tutti.
Ieri ho ordinato da Palmetto di Brescia il freno di Bocca per la M1, più che altro per sfizio ma anche perchè è stato detto in questa discussione che ha benefici effetti sulla precisione. Voglio provare "...a vedere l'effetto che fa!!!..." (Enzo Jannacci).
Bella la carabinetta austriaca...anche se a me il color melanzana non mi va proprio giù.
Ciao
Nino
Ciao a tutti.
Arrivato il F.d.B per la M1 sono subito andato a provarlo. Posto il bersaglio a 75 metri ho tirato un centinaio di colpi. Devo dire che l'effetto benefico sulle rosate non l'ho visto anzi, ad occhio ed occhiali, mi sembra che le rosate si siano un tantino allargate. La sensazione di rinculo è effettivamente attenuata ma neanche di tanto. Addirittira verso la fine della sessione di tiro mi si è allentata la vite a galletto che lo serra alla canna...ma questo è un mio errore in quanto non è ho controllato il serraggio di tanto in tanto.
Però è bello, mi piace e me lo tengo.
Ora devo cercare un po di accessori per "turbarla".
Ciao
Nino
A proposito di caricatori .... [264
http://www.reocities.com/Athens/Academy ... emags.html.