si ma qui i prezzi sono fuori misura, arrivano a chiedere anche 700-800 $ per una 34 messa male, va a periodi, al momento la 34 è richiesta.
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si ma qui i prezzi sono fuori misura, arrivano a chiedere anche 700-800 $ per una 34 messa male, va a periodi, al momento la 34 è richiesta.
Si, qui i prezzi sono un poco più bassi, però informati prima sulle procedure di importazione.
Ti sei mai chiesto perchè negli States circolino solo Beretta 92 "made in USA"?
Buonasera, vorrei alcune informazioni su una fondina che è stata modificata ( molto tempo fa) ma non so spiegarmi perché.
Ma andiamo con ordine, l'ho fotografata vicino ad una "canonica" grigioverde per far notare le modifiche, in pratica è stata rimpicciolita , è stato accorciata la linguetta d fissaggio alla bandoliera, ed è stata aggiunta una fibbietta. chi me la ha ceduto ha detto che era di un carabiniere ( dubito) in epoca prebellica ( forse ).
Considerando che è di colore marron scuro, è possibile dargli un'epoca e ipotizzare il motivo delle modifiche?
Grazie anticipate a tutti.
Il cinghiolo di chiusura e' stato sostituito e la chiusura con ardiglione, non avrebbe certo favorito l'estrazione rapida- Mi giunge strano che possa provenire dai CC.Se qualcuno mi dicesse che proviene da un Partigiano, credo potrebbe essere piu' attendibile- PaoloM
Ho pensato anche io la stessa cosa, grazie per la conferma. saluti
...o forse ristretta artigianalmente per una Beretta M35 in 7,65 o anche una 418 in 6,35...ipotesi piu' credibile che ovviamente vale per ogni arma della stessa categoria.
Ciao Francesco
Ci sono anche le made in Italy, poche ma si trovano, anni fa durante il boom della guerra in Iraq se ne trovavano tante, Beretta US le ha anche sul sito web
buongiorno a tutti,chi può dirmi il significato del punzone sulla foto?si tratta di una beretta 1919 mod 1926
Marchiatura generica del banco di prova di Brescia in uso dal 1923 al 1950
Se poi avessi lasciato visibili gli altri due punzoni del banco di prova si sarebbe potuto aggiungere qualcosa.
Sono più che d'accordo nel celare parte della matricola, (cosa che faccio anche io) però in questo caso direi che hai esagerato, la matricola è sull'altro lato della slitta..
Se può essere utile posto questo link http://www.earmi.it/armi/database/img/marchiit.gif
grazie a tutti per le risposte!!!la foto non è della mia pistola per questo ho cancellato gli altri 2 punzoni!!queste sono invece della mia .. ed è presente solamente il punzone di cui ho richiesto info
mi ero dimenticato del puntino rosso presente sopra al punzone...
Il puntino rosso è l'estremità di un perno passante sul quale, essendo di acciaio con più alto contenuto di carbonio, la brunitura è virata al rosso come sul carrello (famoso colore melanzana di tante Beretta). Se ci fai caso sul lato destro, in corrispondenza, è visibile l'altra estremità del perno.
Salve,
dopo un'attesa di quasi due mesi dalla richiesta, finalmente mi è arrivata l'inclusione nella licenza armi comuni di una bella Beretta calibro 6,35 mod. 20 che un mio amico mi ha regalato (perché non ha voluto adeguarsi alla nuova legge). Posto alcune foto perché le sue condizioni sono veramente eccezionali L'arma è stata prodotta nel 1971 (XX7), ma sembra nuova. Lui mi ha detto che era di suo suocero che non l'aveva mai usata, e non stento a credergli .
E' così venuta a far compagnia ad una sua sorella più anziana che possiedo da qualche anno: una modello 1926 prodotta nel 1929.
Le 6,35 non mi dispiacciono, nel corso degli anni me ne sono state offerte diverse, e non ho saputo dire di no, anche perché le richieste erano tranquille. Fra un po' dovrebbe arrivarmi una 6,35 FN modello 1906. Vedrò di metterla online al suo arrivo.
Saluti
Rolando
Bella, la Mod. 20 era l'evoluzione della 950 che permetteva di sparare solo in singola azione.
Bella veramente!
Nell'armeria del TSN FI ho la sorellina in calibro .22 Short, identiche condizioni, nuova di pacca con scatola e librettini vari.
Secondo me hanno sbagliato la molla di recupero perché non riesce a riarmare con nessuna munizione, reiserisce il bossolo spento in canna od al massimo lo pinza con l'otturatore...
Supponevo l'esistenza del calibro maggiore ma non l'avevo ancora visto! [264
Salve, Centerfire, credo proprio che la tua sia la 950 in calibro 22. Non so se hanno prodotto la mod. 20 anche nel calibro 22corto. Pensa che la scatoletta che contiene la mia, come pure il libretto di istruzioni e il tagliandino di garanzia allegati portano tutti la dicitura modello 950, da cui la mod. 20 è derivata. Probabilmente le prime armi prodotte sono state vendute prima della produzione di un nuovo libretto, scatolina, garanzia etc. , oppure hanno "risparmiato" del tutto non producendo alcuna variazione al corredo rispetto alla 950 in quanto ho notato che le illustrazioni sul libretto sono identiche per entrambi i modelli. Invio le foto del libretto, garanzia e scatolina in mio possesso.
Saluti
Rolando
Rolando, la serie era quella della 950 dalla quale la mod.20 derivava. La meccanica era del tutto sovrapponibile e l'unica variante della mod20 era, come già accennato, la possibilità di sparare in doppia azione.
Inoltre la 950 rimase in produzione dal '55 al '95 mentre la Mod20 dal '68 all'88
Grazie della spiegazione, maxtsn ! Saluti
Rolando
Buongiorno a tutti, nel mese di maggio 2015 un amico mi ha casualmente contattato per recuperare l'arma di suo nonno una "vecchia" beretta mod. 1934. La cosa che subito mi parve strana fu quella del cal. 7.65 e non 9 corto. Eppure le foto che mi inviò erano chiare, sul carrello c'era scritto Beretta cal. 7,65 mod. 1934. Nessun numero ribattuto, tutto come da fabbrica. Dopo averla legalmente recuperata, le ricerche mi hanno permesso di stabilire, che si trattava di un prototipo fatto in circa 1000 esemplari nel 1934 per una commessa dell'esercito che poi adotto il calibro 9 corto mantenendo la denominazione mod. 34. Ho anche accertato tramite registri Beretta, che fu data alla Milizia della Strada, cosa che garantiva il racconto del mio amico e che possedeva il foglio matricolare del nonno che si era arruolato nella Milizia Nazionale della Strada il 1 aprile 1935. La scoperta più grossa fu quando attraverso documenti storici scoprii che il nonno del mio amico, oltre che essere un milite della strada era uomo di fiducia ed autista del Duce Benito Mussolini durante la RSI. Considerando che l'arma era la sua in dotazione e che ci sono tutti i documenti che comprovano l'effettivo servizio con il Duce, vorrei sapere da qualche esperto, oltre alla rarità dell'arma, se la storia del soggetto a cui era in dotazione possa aumentarne il valore e quale valore potrebbe avere l'arma che, peraltro, è perfettamente conservata e funzionante. Grazie per le vostre eventuali risposte.
Bella ricerca e bella storia, ma, come da regolamento sul forum NON si fanno valutazioni/stime di tipo economico.
Scusate non avevo visto!!
Solo un piccolo appunto: la tua è probabilmente una di quelle 34/35 definite "transizionali". Non sarebbe male vederne una foto e conoscerne almeno i primi numeri della matricola ma sono pronto a scommettere che reca ancora la scritta con il Brevetto 1915-1919 ed è nel range 408.000/410.000. Attenzione però che la Milizia della strada era un corpo di polizia, quindi non avrebbe avuto certamente armi dell'esercito, che d'altra parte non ha adottato la 34 sino al 1936.
Senza farti cifre posso confermarti che il modello è abbastanza raro, se poi riesci ad appoggiarlo con documenti che ne attestino la storia il valore può aumentare ancora.
Le munizioni ritrovate te le hanno lasciate ? ho sempre sentito dire che le munizioni ritrovate non si possono detenere cariche e vanno sempre disattivate (anche se hai il porto d'armi ? sinceramente mi e' sempre sembrata un' assurdita') . Alla luce del tuo caso penso allora che tale procedura si applichi solo per chi non e' in possesso del porto d'armi. Qualcuno puo' chiarire l'argomento ?Citazione:
Originariamente Scritto da ;423796
Domanda : se una persona ha il porto d'armi, puo' tenere le munizioni ritrovate senza doverle disattivare ?