....non sei per nulla solidale in fatto di FDM!!!!!cameratismo di stopardi... Ciao Sal
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....non sei per nulla solidale in fatto di FDM!!!!!cameratismo di stopardi... Ciao Sal
Caro Sal, se non ti consolo io .... [1530Citazione:
Originariamente Scritto da savoia1948
Incredibile ragazzi. In 50 anni di passione armiera non ho mai visto una ca.ata simile epperciò ero convinto che qualcuno si fosse divertito col photoshop per fare un sarchiapone. In giro per i vari forum si vedono luger a tamburo e altre amenità* fatte appunto con photoshop. Vai a pensare che anche in Spagna c'era chi si rubava i soldi dello stato facendo assurde e costose conversioni per addestrare la gente a mettere su una baionetta. Se volevano il mauser in 7,62 NATO non bastava cambiarci la canna?
.... Non hai tenuto conto dell'UCAS (Ufficio Complicazione Affari Semplici) dell'Ejército de Tierra !! [255 [255 [255
Devo dire che questa è la cosa più strana e assurda che abbia mai visto fino ad ora... :shock:
Questo non lo conoscevo proprio.
Però mi sembrava troppo realistico per essere un fotomontaggio e poi fatto per quale scopo? [137
Citazione:
Originariamente Scritto da Fabio 90
No fidatevi si tratta del Fucile Reformado FR8 in calibro 7,62mm CETME la conversione dei vecchia M1943 Muaser spagnoli cal. 8x57JS. Esiste pure il modello FR7 ricavato dai vecchi M1916 in 7x57 Mauser. Comunque è stato pubbicato un articolo su TAC Armi nel numero di ottobre dell'anno 2007.
saluti
..io pensavo steste scherzando quando facevate battute sull'FR8,
poi ho capito che l'oplologia (come già* avevo immaginato.) è un mondo talmente complicato e così parco di sicurezze, che tutto può essere il contrario di tutto.
[22050002 [188
Secondo me se qualcuno avesse la possibilità* di accattarsi un Enfauser fatto in Turchia altro che shock da FR8 [17
saluti
Questo piccolo episodio insegna che non bisogna dare nulla per scontato.
Inoltre conoscendo la serietà* di Absolut bisognerebbe andarci piano con affermazioni pesanti e comunque documentarsi sempre ... perchè tutti abbiamo SEMPRE molto da imparare
Personalmente possiedo un Fr 7 derivato dal vecchio mod 16. Si distinguono a prima vista dalla
manetta , dritta nell'FR 8, piegata nell'FR 7
un caro saluto
E' la stessa cosa che ho pensato io, perchè mai avrebbe dovuto mettere una foto taroccata sul suo sito.Citazione:
Inoltre conoscendo la serietà* di Absolut bisognerebbe andarci piano con affermazioni pesanti e comunque documentarsi sempre ... perchè tutti abbiamo SEMPRE molto da imparare
Semplicemente per scherzo o per mettere in guardia dai bidoni, non certo per spargere notizie false e tendenziose. Almeno io l'ho presa così, vai a pensare che l'imbecillità* potesse toccare per davvero livelli così alti.Citazione:
Originariamente Scritto da Fabio 90
Non è imbecillità* ma la classica cosa che fanno tutti gli eserciti appena possono: reciclare un arma ormai vecchia e desueta come tiplogia e ilpiego bellico e modificarla secondo le nuove esigenze anche cambiandone fortemente l'aspetto e diminuire i problemi di logistica. Comunque questo è nulla cosa ne penseresti se ti capitasse per mano un N°1 MkIII con canna di un mauser in 8x57js, marcato turco e calciatura sempre di un mauser M1938 lungo di Ankara?[17Citazione:
Originariamente Scritto da artu44
saluti
Vorrei spezzare una lancia in favore dell'esercito spagnolo, battutacce a parte sull'UCAS (vedi sopra).
Io credo che i Mosqueton FR 7 ed FR 8 siano stati realizzati per una ben precisa esigenza addestrativa: evitare di mettere in mano alle reclute i preziosi (e costosi) CETME C, dando comunque la possibilità* di esercitarsi con armi aventi gli stessi organi di mira, la stessa lunghezza di canna e lo stesso calibro.
Avendo a disposizione vecchi fucili di provata robustezza e manifatture che all'epoca (anni '60) sfornavano canne in 7,62 NATO a tutto spiano, avranno pensato che prendere i Mod. 16 e i Mod. 43 e trasformarli in FR 7 e FR 8 fosse una buona idea.
E in fondo non penso che non fosse un'idea malvagia: reclute inesperte con fucili che sparano un colpo alla volta (ti costringe a pensare a cosa stai facendo), più facili da controllare in poligono e senza la minima possibilità* di sparare in semi-automatico o, peggio ancora, in automatico.
Chi ha fatto il servizio di leva ricorderà* sicuramente quanti quasi-incidenti sono successi in poligono, dal tizio che scaricava gli 8 colpi del garand a 6-7 metri dalla piazzola, a quello che più o meno inavvertitamente metteva il selettore del FAL su auto e svuotava il caricatore chissà* dove in pochi attimi.
Provate a farlo con un fucile a ripetizione ordinaria, se siete capaci ... [249
Ciao
Stefano
E' giusto Stefano, ma, se vedo bene, il troiaio serve solo per imparare a metter su una baionetta. Per sparare un colpo alla volta in 7.62 e abituarsi al CETME bastava solo cambiare la canna e le mire risparmiando un mare di soldi.
PS I problemi durante il tiro dei nostri militari che tu citi derivano soltanto dalla pochezza degli istruttori. A titolo di esempio: io ho fatto il militare a 30 anni perchè mi sono iscritto a ingegneria aerospaziale proprio per rinviare il servizio il più possibile sperando nell'esonero come ammogliato con prole. E non per scarso amor patrio ma perchè già* lavoravo e guadagnavo bene. A quell'età* col garand da sdraiato mettevo a 300 metri tutte le palle in un cocomero. Orbene, quando a Cividale ci hanno portato a tirare col garand e mi hanno messo in mano una clip, ho chiesto ingenuamente se quella servisse per mettere a punto le mire facendo notare che forse non sarebbe bastata. Il capitano in persona mi ha risposto che per i tiri quello c'era e altro non sapeva. Naturalmente per non perdere tempo sdraiato su un bancone, ho mirato due metri sopra il bersaglio e ho sparato tutto il pacchetto in qualche secondo. Immagino che il capitano sarà* stato contento così finiva prima anche per lui la commedia dei tiri.
Concordo pienamente con artu44, per i militari di leva spesso non c'erano munizioni per fare pratica. Personalmente quando ci hanno portato a fare i tiri da auc ci hanno dato un caricatore di Garand, 10 c0lpi di FAL (assolutamente in semiautomatico)poi con la beretta 6 colpi. tutto qui, Ma secondo voi si poteva imparare a sparare con tale micragna? Tanto per ridere, quando l'ufficiale vide che con la beretta avevo messo in sagoma i primi 3 colpi, mi tolse l'arma dicendo che tanto sapevo sparare, inutile sprecare colpi....salvo poi divertirsi lui....
A dire il vero gli spagnoli avevano capito diversamente da noi che più un'arma assomigliava all'originale meglio era per la recluta. Comunque gli FR8 e FR7 furono usati militarmente anche presso le colonie spagnole in africa. Comunque sei sicuro che la modifica dei Mauser costasse di più di un fucile d'assalto CETME? Poi la Spagna non si poteva permettere di rovinare le nuove armi d'ordinaza d'assalto in mano a delle reclute alle prime armi [17Citazione:
Originariamente Scritto da artu44
http://www.surplusrifle.com/shooting/fr8/index.asp
saluti
....a parte i giudizi tecnico pratici sull'oggetto se convenisse o meno creare questa variante, francamente è un pezzo nell'insieme molto bello e... a me mi piace e me lo comprerebbe in considerazione anche del calibro e del valore storico. Ciao Sal
...scusate ma non capisco il disquisire!!!!!
siete (siamo) appassionati di E.O.o no!?
Secondo me,poco importa che possa essere stata una stupidaggine o meno costruire un'arma di questo tipo,(mi piace che si cerchi di capire il perchè,mi interessa anche mettere a confronto le mie ipotesi con quelle di altri appassionati)però sta di fatto che gli Iberici lo hanno costruito e tanto basta!
Poi; a me personalmente non piace,ma è un E.O.,e vorrei sapere quanti ne hanno costruiti,vedere i punzoni ecc. ecc.
Scusate....,sono l'ultimo arrivato,però mi sembrava logico difendere anche il brutto anatroccolo,se ho ecceduto chiedo scusa! [0008024Ma mi piace ogni cosa che spara!!!!Se fosse possibile conoscerne la storia. [264
Caro Sal mi trovo sempre più daccordo con te.
L'amico Andrea Redimacchia ricorda che c'è stato un articolo su TAC Armi nel 2007, ma se non ricordo male l'FR8 io l'ho preso nel 2001.
E credetemi... non ne sapeva un tubo nessuno, nemmeno Excalibur che l'aveva catalogato. Si diceva che FR7 ed FR8 fossero lo stesso fucile, e che il numero cambiasse in funzione della regione di assegnazione :-(
Mi telefonò un caro amico, purtroppo prematuramente scomparso, per dirmi che in un'armeria della bassa reggiana c'era questo fucile che a lui sembrava assurdo. E se a lui sembrava assurdo, allora a me poteva magari interessare. E aveva ragione come sempre :-)
La storia del fucile è già* stata riportata, ma il problema generale è quello del cambio di calibro del Mauser.
Il cambio di calibro ha "afflitto" tanti Paesi. Pensiamo ai norvegesi, che sono stati i primi ad affrontarlo camerando i loro (inteso come: "di loro preda bellica") Mauser in .30-06.
Ancora oggi quando vado sulle linee con un K98 norvegese trovo dei DDT che si fanno ripetere il calibro tre volte, e poi lo controllano da soli :-)
Ma si tratta di K98K modificati, e quindi di fucili "large rings" che non hanno certo problemi a reggere un calibro come il .30-06, visto che con le stesse azioni sono stati costruiti fucili da caccia grossa in calibri ben più performanti!
Qualche problema in più l'abbiamo con i sudamericani. Finchè si partiva dal calibro 7 Mauser (come la Colombia) per passare al .30-06, poteva andare bene, perchè si doveva cambiare la canna e comunque si trattava di Mauser Large Rings.
Ma chi partiva dal 7,65 Mauser Argentino (come i peruviani!) spesso si limitò a ricamerare il fucile lasciando la vecchia canna, ed il risultato era un ibrido, o se vogliamo un fucile in (improbabile) calibro .32-06 :-)
Le altre modifiche di calibro dei Mauser sono state quella spagnola (fucili modificati in 7.62 cetme), ancora norvegese (pochi fucili modificati in 7,62 NATO) ed ovviamente israeliana (anche qui in 7,62 NATO).
In effetti solo gli spagnoli ebbero il fegato di trasformare dei fucili "small rings" come i Mauser 1916 in calibro 7,62.
D'altra parte la Spagna (aveva) ha un'industria armiera solida, e si trovò costretta ad adeguare il calibro al 7,62 CETME che aveva adottato per il proprio fucile d'assalto sviluppato in collaborazione con la Heckler und Kock.
E per adeguare TUTTO l'armamento, che nel caso dei fucili modello 1916 aveva spesso mezzo secolo di lavoro sulle spalle, ci volevano un sacco di canne.
Allora tanto valeva usare quelle del CETME realizzando un fucile con un aspetto più aggressivo, e con un buon sistema di mira.
La "finta presa di gas" è in effetti uno scomparto che contiene delle bustine monouso di lubrificante, e permette di uniformare anche la baionetta con quella del CETME :-)
Infatti le vecchie baionette del Mauser spagnolo modello 1943 con le guancette di legno, furono sostituite da delle validissime baionette in acciaio fosfatato con guanciole in plastica e fodero in resina (e di recente su EBay gli spagnoli ne vendevano a pacchi, e noi italiani NON le possiamo comprare su EBay!).
Detto molto sinceramente... l'FR8 è un gran fucile. E' corto come una carabina VZ24, ed ha una linea di mira lunga come un Mauser K98, grazie allo spostamento all'indietro di 30 centimetri della tacca di mira, che oltretutto è stata sostituita da una valida diottra.
Poi spesso quando li si trova... le canne sono nuove o seminuove. E se non fosse che sono troppo recenti per partecipare alle gare EO... forse gli FR8 avrebbero vinto parecchio sulle linee :-)
Per quanto riguarda il manuale... il webmaster che seguiva il sito exordinanza ai tempi del Decreto Pisanu sul terrorismo pensò (non faccio commenti ma li penso!) di togliere i manuali per paura di essere denunciato per terrorismo :-(
Sul mio sito invece li ho lasciati, e sono disponibili qui (compreso il manuale del Fusil Reformado 8):
http://www.museoexordinanza.eu/schede/manuali.htm
Buona giornata!
59mo Calabria o 76mo Napoli? :-)Citazione:
Originariamente Scritto da artu44
E quando? :-)
76°Napoli 4° compagnia mortai 120 anno 1974Citazione:
Originariamente Scritto da Absolut
Citazione:
Originariamente Scritto da Redimacchia
Non saprei. Non è obbligatorio per le reclute rovinare l'arma d'ordinanza come non è statisticmente verosimile che l'esercito spagnolo sia stato il più vispo di tutti gli altri. Usualmente l'addestramento si fa con dei trainer, dei dummies o dei sezionati e poi si distribuisce il fucile vero. Concordo, ahimè, sul fatto che sia un 'exordinanza ed un buon pezzo da collezione, ma per me resta un aborto. Ricordo che cambiando solo la canna non si deve intervenire sulla calciatura, che non costa proprio pochissimo.
Io ho finito il militare distaccato al 59° Calabria nel 1980 :)Citazione:
Originariamente Scritto da artu44
E credo di conoscere tutte le polveriere della zona e tutti i poligoni vicino al Natisone :-)
Salve ragazzi, vorrei acquistare questo K98 inertizzato, da un collezionista privato quì in Italia; mi dicono che proviene dalla Germania dove è stato inertizzato (intelligentemente) nel 1995 e certificato dalla BKA (Polizia Federale Tedesca) . Il proprietario mi dice : "il certificato è valido anche da noi, al contrario di quanto si pensi (non lo dico io ma la Corte di Cassazione). Non è stato ritoccato, quindi mantiene tutto il suo fascino. Ciao!"
Ora io ho avuto altri simulacri e non conosco il K98; dalle foto si vedono nunerosi Waffenant e il n. di matricola sia sulla canna che sull'impugnatura in legno (è lo stesso numero). A me sembra però che il numero di matricola sia stato ripunzonato su uno precedente (può anche essere stato reimmatricolato)?
Poi c'è la punzonatura "BKA 95" appunto fatta dalla polizia tedesca.
Insomma a me sembra un bel pezzo e anche ben tenuto e scarrellante, ma vorrei essere sicuro su alcuni particolari.
Potete aiutarmi???
Grazie
Mario
Potresti darmi dei riferimenti precisi sulla sentenza della Cassazione.
Ma il certificato è scritto in tedesco? Non vorrei esserti di cattivo auspicio, ma
hai mai pensato di dover mostrare un certificato in tedesco all'Appuntato CACACE? (Quello delle barzellette naturalmente).
Per i marchi, sinceramente non mi porrei troppo il problema, è pur sempre un fucile passato sotto la mola e saldato ovunque, il fucile è quello, ci sono dei Waffenamt, se ti piace prendilo!
Poi se un giorno ne vorrai VERAMENTE collezionare uno, cercane uno che non sia stato molato/segato/saldato, possibilmente ante catalogo, così non ci sono marchi inutili e moderni!
Ciao ti ringrazio per le dritte.
Riguardo al certificato effettivamente qualche dubbio mi viene, ora proverò a farmi mandare una foto dello stesso.
"Poi se un giorno ne vorrai VERAMENTE collezionare uno, cercane uno che non sia stato molato/segato/saldato, possibilmente ante catalogo, così non ci sono marchi inutili e moderni!"
E' chiaro che su questo è stato fatto di tutto per l'inertizzazione; il problema è trovarne uno inertizzato ma come intendi tu!!!
A presto [264
Mario
Visti i casini che possono sorgere io ti consiglierei di rivolgerti al Banco di prova. Se non conoscono loro le reciprocità* delle certificazioni non le sa nessuno, tantomeno il mitico Cacace.
Sarebbe bene anche sapere da quale armeria sia stato importato in origine.
Non dimentichiamo che veniamo multati continuamente dalla corte europea per mancata applicazione di norme comunitarie e questa potrebbe essere una di quelle.
Veramente io mi stavo riferendo ad un fucile NON mutilato con tutte le sue proprietà* balistiche funzionanti!!! [197 [197Citazione:
Originariamente Scritto da felix
.....immaginavo, ma li ci vuole la licenza che non ho!!! [142
Ciao
Se ti piace ed ha un buon prezzo prendilo pure. L'unica cosa da fare, è verificare che il certificato sia valido anche qui in Italia [00016009
Ma siamo sicuri che valga la pena comprarlo?? Capisco che si voglia possedere un k98 ma questo, ancorchè cadaverizzato, è un ciospo raffazzonato con canna e culatta raccattate chissà* dove e malamente rinumerate (non oso usare il termine reimmatricolate) da qualche fabbro ferraio che ha lasciato sulla canna i segni della cagna da idraulico che ha usato per svitarla. Il tutto condito da orripilanti camolature da ruggine profonda. Se poi ci aggiungi il certificato di problematica validità*...........IMHO Meglio un originale mauser di scavo.
Citazione:
Originariamente Scritto da artu44
Ciao infatti sono gli stessi dubbi che ho io; pensandoci bene non credo che lo prenderò!!!
Si può trovare di meglio quasi allo stesso prezzo.
Grazie
Mario
Per curiosità* quanto chiedono per un fucile così? Io sono molto aggiornato sui funzionanti ma non sugli inertizzati. [00016009
Ti ho mandato UN MP.Citazione:
Originariamente Scritto da Fabio 90
Ciao
DOU 44 dovrebbe essere degli ultimi con la fascetta di lamiera prima dell'attacco per la baionetta e dovrebbe avere il calciolo avvolgente, personalmente non piace, nè come marchi nè come riassemblato nè come qualità*, sono contrario ai bolt action disattivati, per gli automatici è obbligo ed è un'altro discorso.
Prendi il porto d'armi e compralo vero, almeno ti diverti al poligono, se vuoi un qualcosa per reen usa le riproduzioni della denix ( spero sia giusto, ho un'amnesia, non ricordo il nome della casa spagnola che li produce,) non hanno bisogno di certificati e sono molto belli.
Ciao, sai percaso per prendere il porto d'armi per tiro sportivo cosa bisogna fare???
Io feci il militare nel 1986 e penso che questa sia una delle richieste vero??
Non so se ora è più complicato averlo, viste le ferree leggi italiane!!
Ciao e a presto
Mario
se la pensi così, benvenuto tra gli amanti dei ferrivecchi, puoi guardare sul sito della polizia di stato, oppure andare al poligono di tiro e chiederli la lista dei documenti, in capo a qualche mese puoi iniziare.
Saluti Daniele
Sulla disattivazione delle armi, leggete il commento del giudice (e noto esperto) Edoardo Mori in coda alla circolare ministeriale del 2002:
http://www.earmi.it/diritto/leggi/demilit.htm
Se ne ricava, quanto alla validità* di un certificato di disattivazione estero, quanto segue:
Sotto il profilo giuridico, se un'arma è disattivata a regola d'arte (o comunque è un rottame inservibile), essa cessa di essere arma, e non c'è alcuna disposizione di legge che dica che la circostanza debba essere certificata in alcun modo. E' la qualità* materiale dell'oggetto a fare fede, in giudizio. Questo perché le norme sulla disattivazione delle armi, ad oggi, sono contenute in circolari del Ministero dell'Interno, e le circolari della Pubblica amministrazione, per pacifica giurisprudenza e dottrina, non hanno valore normativo (insomma, non pongono obblighi ai comuni cittadini).
Da qui le varie sentenze, che però riguardano sempre casi singoli (certo un consolidato indirizzo della Cassazione a sezioni riunite aiuta).
Tanto premesso, però, va anche detto che le circolari, in via generale e se non dettano norme manifestamente contro legge, pongono un obbligo all'Amministrazione stessa di osservarne le prescrizioni, pena la possibile illegittimità* del proprio operato. Ovvero: un funzionario del Ministero degli Interni od un agente di pubblica sicurezza che si trovino davanti ad un'arma disattivata priva di certificato rilasciato conformemente alle circolari del Ministero, sono in sostanza tenuti a porsi il problema di valutare la posizione del possessore della detta arma disattivata alla luce delle circolari applicabili
Ora, siccome le valutazioni tecniche di un funzionario che non abbia competenze specialistiche peritali non hanno più di tanto valore giuridico, ecco che il possesso di un'arma disattivata priva di certificato italiano può significare il sequestro della medesima arma con trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica, con successiva trafila che può andare dalla più o meno celere archiviazione alla (sicuramente lunga) via processuale per reati di vario tipo e gravità*.
Un funzionario particolarmente ben disposto nei confronti del cittadino e che abbia competenza tecnica potrebbe valutare diversamente il da farsi, ma non ci farei troppo conto, e non per cattiveria del funzionario stesso, ma per quanto sopra detto su poteri e obblighi. Oltretutto immaginatevi le conseguenze, per il funzionario, se poi risultasse che qualche altra autorità* non è d'accordo con le sue valutazioni ("signor giudice, guardi che il mio Mauser, anche se ci ho sparato al cane del vicino, è disattivato assolutamente a norma, me lo confermò anche l'appuntato Cacace nel corso di un'ispezione l'anno scorso"...).
In concreto ciò significa che:
1) chi non teme di dovere passare una buona decina d'anni in notevoli patemi d'animo e a spendere un patrimonio in avvocati e periti per dimostrare al giudice che il Mauser che si teneva appeso in casa non era più un'arma, può prescindere da qualsiasi certificazione, italiana od estera, purché sia anche dimostrabile che la provenienza originale dell'arma disattivata non era illecita.
2) un certificato rilasciato conformemente alle norme italiane (contenute nelle dette circolari) assicura (o dovrebbe assicurare) che un eventuale controllo da parte delle forze dell'ordine non crei problemi.
3) i certificati esteri, non assicurando conformità* alle circolari italiane, non servono a niente ai fini di cui al punto 2). Semmai (sempre in dipendenza dalla vostra fortuna / sfortuna) potrebbero rendere più agevole, in sede processuale, dimostrare al giudice quanto esposto al punto 1) oppure al contrario potrebbero persino aggravare la vostra posizione configurando l'accusa di importazione clandestina di arma, magari da guerra.
Nei prossimi anni è prevista l'armonizzazione delle procedure di disattivazione a livello comunitario, ma fino ad allora le cose stanno così.
avrei bisogno di un'aiuto sulla sostituzione della molla della tacca di mira del k98 , in particolare dovrei sostituire anche il pezzetto con la gobba che tiene la molla ,ho tolto lo spinotto che passa tra' l'asola della tacca di mira ma la tacca non vuol sapere di uscire ,qualcuno potrebbe scrivermi la procedura per effettuare la rimozione ? vi allego la parte che dovrei sostituire
grazie dell'aiuto