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Aramidiche
Le poliammidi aromatiche con contenuto di gruppi aromatici superiore all85% vengono indicate come aramidiche. Le prime fibre aramidiche sono state prodotte negli anni 60 e sono quelle a base di Poli-fenilendiammina-isoftalammide commercializzate come Nomex. Questa fibra è adatta alle applicazioni dove sono richieste alte resistenze al calore. Presenta un modulo elastico comparabile a quello del poliestere ma meno variabile con la temperatura. Queste fibre vengono ottenute direttamente dal processo di polimerizzazione in quanto non possono essere fuse neanche a temperature superiori ai 400 °C. Il polimero, infatti, degrada prima ancora di fondere.
Sono state poi sintetizzate fibre poliammidiche aromatiche con elevatissime caratteristiche meccaniche ottenute per filatura umida di una soluzione liquido-cristallina di p-fenilendiammina e cloruro tereftalico polimerizzata in acido solforico: il Kevlar.
In funzione delle caratteristiche dei monomeri (per esempio la lunghezza della diammina aromatica) possono essere ottenuti polimeri aramidici con diverse caratteristiche meccaniche. Fra i più comuni vi sono il Kevlar 29 e 49. Il modulo elastico del Kevlar 49 è di 135 GPa e la resistenza a rottura di 3,6 GPa: questo materiale risulta così 5 volte più resistente di un filo di acciaio di pari peso in quanto la sua tendenza è di solo 1,4 g/cm3. La struttura altamente anisotropa di queste fibre aramidiche le rende, comunque, molto deboli nelle altre direzioni ed adatte solo ad applicazioni dove siano presenti solo carichi di trazione.
La loro resistenza a compressione, infatti, è bassissima. D'altra parte, le stesse cause che impartiscono bassa resistenza a compressione sono anche quelle che inducono un'altissima tenacità* a questo materiale (le fibre aramidiche vengono utilizzate per produrre strutture ad alta resistenza all'impatto come, per esempio, quelle antiproiettile). Il cedimento di questi materiali è sempre fibrillare in trazione e, quando soggette a flessione, hanno un cedimento plastico della zona in compressione che permette lo spostamento dell'asse neutro, non facendo raggiungere il limite di rottura nella zona in trazione ed aumentando quindi la capacità* della fibra di deformarsi. L'alta tenacità* caratteristica di queste fibre aramidiche, quindi, ne consiglia l'uso in applicazioni dove sono richieste alte resistenze all'impatto.
Nuove formulazioni denominate come Kevlar 149 sono in studio e si prevede che possano raggiungere moduli elastici di circa 190 GPa e resistenze alla trazione di 3-4 GPa. I materiali compositi rinforzati con fibre aramidiche presentano notevoli inconvenienti nelle lavorazioni meccaniche.
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[:22][:22][:22][:22][:22]Grazie,ennesima figuraccia.......[:I][:I]
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Sto per piangere... anzi disperazione per tutti quei poveri elmetti senza una casa e senza nessuno che si sia occupato di loro!!
Una domanda però mi ronza da un bel pò in testa:
I soldati Russi erano centinaia di migliaia, ma come mai i loro elmi bellici(WWII) si trovano così raramente??
Io ne cerco da tempo uno ma è difficile trovarne 1, anche di scavo mah...
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E con cosa pensi si siano fatte le loro macchinette i russi?[:D]
Specialmente adesso col mercato libero hai voglia a fabbricare auto!
(PS: la Cina stà* rastrellando tutti i metalli presenti sul mercato mondiale, in pochi anni i prezzi sono andati alle stelle!!!! quello sì che è un "buco nero"!!!!)
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Un'altra foto dal passato: centinaia di elmetti francesi Adrian ed M.26 e qualche elmetto britannico MKII sulla spiaggia di Dunkerque(1940):
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...tastefranc.jpg
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[ciao2]PaoloM
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Caspita quanti, una spiaggia piena [II]
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In quella spiaggia ci sono più elmetti che conchiglie![Panic2]
Mi sembra di vedere anche degli elmetti da carrista francese mod.35 o simili, con l'imbottitura frontale in cuoio.
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Quanta roba.. veramente tanta su quella spiaggia..
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e ma basta!!!mi vien da piangere![:D]
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