Allegati: 1
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
Ciao Giarabub ottimo topic :P
Dieppe fu un massacro e sebbene l'incursione finì in modo tragico insegnò agli alleati molte cose che si rivelarono utilissime in seguito.
Nel seguirti con interesse mi permetto solo di postare questa cartina un pò più dettagliata che farà* meglio comprendere a cosa si trovarono di fronte.
[00016009
p.s. ciao Digjo
[attachment=0:127aigua]cartina 2.jpg[/attachment:127aigua]
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
inesauribile Cocis [264
a domani
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
sapevo di ritardi di pianificazione dell'operazione..addirittura fu spostata di un mese, ciò contribuì a far diminuire la sorpresa a sfavore dei canadesi..??
possibile che il convoglio di pescherecci armati tedeschi si trovò casualmente sulla rotta dei commando..ne riuscirono a passare pochissimi..
lo spostamento di Montogomery sul fronte africano fu opportuno o anche questo fattore provocò inconvenienti?..
molto belle anche le foto..Giarabub
e facilmente visibili le scarpate e la difficolta di movimento a terra..
bene..
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
Citazione:
Originariamente Scritto da Giarabub
X Blaster, è questo?
Sì,è proprio questo.Scansionerò alcune foto e le aggiungerò al tuo topic se può fare piacere.
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
Poveri Confratelli Canadesi! Ottimo argomento,interessantissimo Girabub! Non ne sapevo nulla!
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
è tutto gradito..
Digjo:gli uomini ammassati in inghilterra erano migliaia già* da 2 anni, e lo sapevano anche i tedeschi, distando solo 108 km dalle coste inglesi, era fortemente difesa la zona.
La prima modifica al piano fu dovuta al maresciallo dell'aria Sir Arthur Harris che si rifiutò di rischiare i suoi bombardieri su Dieppe: sarebbero stati inutilmente esposti alla caccia nemica, ma in questo modo le forze terrestri non avrebbero potuto contare sul bombardamento preventivo delle posizioni nemiche.
Il 3 luglio, 200 imbarcazioni parteciparono ad una nuova esercitazione, chiamata in codice Klondike I, con tutte le truppe a bordo. Verso mezzogiorno i comandanti avvertirono che non si trattava di un'esercitazione, l'obiettivo era Dieppe.
All'alba del giorno dopo, nello stupore generale, le coste di Dieppe non si vedevano; le navi erano ritornate all'isola di Wight. I paracadutisti e gli alianti non erano partiti a causa delle cattive condizione atmosferiche: l'operazione era stata rinviata sine die.
Il 12 luglio l'operazione venne ridenominata Jubilee: a differenza di Rutter era stato eliminato l'impiego dei paracadutisti e degli alianti, sostituiti dai commandos ed erano stati annullati i massici bombardamenti aerei che avrebbero potuto causare molte vittime civili.
La data X venne fissata per il 19 agosto: alle ore 4.50 i commandos dovevano sbarcare sulle spiagge di Dieppe ad est e ad ovest della città*, neutralizzare le batterie costiere tedesche per facilitare l'attacco frontale contro il porto. L'operazione Jubilee doveva durare 12 ore e si doveva concludere con il reimbarco del maggior numero delle forze superstiti.
Ho sempificato sui pescherecci, nel senso che si è stato casuale l'incontro, tra Berneval e Belleville incrociarono un convoglio tedesco proveniente da Boulogne-sur-mer: si trattava di cinque navi scortate da 3 cacciatorpediniere agli ordini dell'Oberleutnant Bögel.
montgomery, certo col suo "egocentrismo" forse me avrebbe fatti "uccidere" di più(perdona il sarcasmo)..ma Alexander gliraccomanda di tenere a ogni costo le posizioni di EI Alamein mentre viene preparata la controffensiva in Africa, impossibile spostarlo, col sennò di poi
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
si Giarabub..grazie..(le mie solo osservazioni)
in poche parole..copertura aerea semi inesistente..anche la copertura navale..
le navi che parteciparono all'operazione furono di dimensione limitata se non erro a livello di caccia, cmq sottodimensionate per una operazione da svolgersi in acque nemiche e sotto sorveglianza aerea nemica..in un tratto di mare sorvegliato ed armato
lo dimostra anche il fatto che il "commando" fu spazzato via dall'incontro (casuale), subito dopo aver forzato lo stretto, con il convoglio tedesco..pochi si salvarono, ma continuarono l'operazione..
come dicevi operazione nata di fretta e finita in tragedia..anche se di utile esperienza..(nel senso militare strategico)
la mia domanda su Montgomery era riferita al piano d'intervento originario..
Mountbatten subentrò in quanto abilissimo stratega di operazioni anfibie ad operazione già* iniziata..nelle tue fonti si diversificano i due modi di vedere l'operazione? o i due comandanti si danno solo un cambio temporale nella prosecuzione della stessa operazione?...in altre parole questa operazione nasce male per causa di "Monty", o la sua impostazione viene mal gestita da Mountbatten?..
sempre per parlarne..senza impegno..
e complimenti per il tutto che hai abilmente esposto.
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
domande lecitissime..avallando subito la tua affermazione sulla maggior esperienza di Mountbatten nelle operazioni "navali", quel che ne ho dedotto io, quindi personali dallo studio delle carte, l'obiettivo ultimo era saggiare le difese costiere per una futura e più decisa apertura di un secondo fronte, imbonire Stalin che premeva appunto per questa soluzione, raccolta informazioni, tenere "allenati" gli uomini inattivi da dankerque...ripeto la situazione in Africa in quel momento risultava essere drammatica, quindi si è ritenuta indispensabile la sua presenza a Qattara
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
qattara!.. e a giudicare dal testo a firma della tua finestra sai di cosa parli..eh?!
bene bene..
si concordo..con l'analisi..anche perchè perduta l'Africa(e la stavano perdendo)
non avrebbe avuto senso impegnarsi per un apertura di altro fronte europeo..la guerra (i pozzi, suez, etc etc) l'avrebbero perduta!
Allegati: 2
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
a Puys come detto, la situazione si risolse in una mattanza, la prima nave che tentò di evacuare i sopravvissuti fu ripetutamente colpita e infine affondata. Più tentativi furono fatti quel giorno ma dei 27 ufficiali e 516 soldati partiti ne tornarono rispettivamente in Inghilterra soltanto 3 e 57. I tedeschi registrarono invece 2 morti e 9 feriti.
I soldati del Cameron(Pourville) giunti a riva trenta minuti più tardi si diressero al suono delle cornamuse sulla strada verso St.Aubin, per conquistare un aerodromo, e verso Arques-la-Bataille per catturare dei documenti segreti al quartiere divisionale tedesco. Il loro obiettivo doveva essere coadiuvato dalla cooperazione dei carri avanzanti da Dieppe, ma come vedremo l'attacco a Dieppe fallì e i Camerons dopo un inutile attesa dovettero mestamente ritirarsi verso la costa per essere evacuati. Qui a confronto delle altre spiagge l'evacuazione fu un successo, perché dei 1026 uomini sbarcati fecero ritorno in 625..
Alle 5.20 i due primi attacchi, preceduti da un bombardamento navale di dieci minuti, videro protagonisti il Royal Hamilton Light Infantry Regiment sulla parte ovest della spiaggia di Dieppe (in codice White) e l'Essex scottish a est sulla spiaggia Red.
Sessanta aerei Hurricane( diversamente dal seguente D-Day del 6 giugno 1944 non fu programmato alcun bombardamento su larga scala prima dell'attacco)
mitragliarono le case davanti alla spiaggia, mentre altri aerei colpivano la scogliera est. Tuttavia questi bombardamenti non scalfirono affatto le difese tedesche: durante tutta la fase di sbarco i canadesi si ritrovarono sotto il fuoco delle batterie tedesche. Quelli che riuscivano a raggiungere la spiaggia venivano falciati dal fuoco dei nidi delle mitragliatrici sulla costa.
La spiaggia principale di Dieppe forma un naturale anfiteatro delimitato da scogliere crivellate da grotte. I tedeschi le avevano convertite in postazioni di difesa che colpivano la spiaggia da entrambi i lati. Lungo il centro, tra le scogliere, c'era una linea di hotel e palazzi che erano stati fortificati dai tedeschi. A est c'era il porto, nel centro un'industria di tabacco e a ovest del lungomare un casinò camuffato e fortificato. La spiaggia ciottolosa era racchiusa da un muretto alto circa due metri e mezzo, rinforzato con del filo spinato.
I tiratori scelti tedeschi decimarono letteralmente i reparti canadesi dell'Essex Scottish: tutti i tentativi di raggiungere i muretti a difesa della spiaggia si tradussero in perdite elevatissime.
Sulla spiaggia White, i reparti del Royal Hamilton subirono la stessa sorte: tuttavia alcune unità* canadesi riuscirono a superare la spiaggia e ad infiltrarsi nel pianterreno del palazzo del Casinò. Tre piccoli gruppi riuscirono a spingersi nella città* in direzione della chiesa di Saint Rémy, ma dovettero ritirarsi rapidamente sotto la pressione di un contrattacco tedesco