Gran bel elmetto, sono interessato anch'io a questi test. [00016009
Visualizzazione Stampabile
Gran bel elmetto, sono interessato anch'io a questi test. [00016009
A pensar male si fa peccato, però viene il dubbio che qualche volpone carioca abbia voluto pataccare un M1 USN con il liner che aveva disponibile. Fra l'altro il forellino frontale non ha l'occhiello metallico per cui può essere stato trapanato alla bisogna per spacciarlo come WWII.Citazione:
Originariamente Scritto da marpo
Il grommet può anche essere saltato...
E' vero, però se i liner made in Brazil sono degli anni 50-60 avrebbero potuto benissimo nascere senza il foro come i loro cugini USA.Citazione:
Originariamente Scritto da Blaster Twins
Io so che i grommet vennero applicati anche nel primo dopoguerra, e poi magari i Brasiliani avevano canoni costruttivi che si basavano ancora sul modello di liner bellico.
Artu, posso anche essere d'accordo con te, in linea di massima.
Però, alcune precisazioni.
Credo che alle volte le modalità* di acquisizione di un pezzo possano anche far intuire le intenzioni e le convinzioni del venditore.
Come ho accennato, io ho trattato col corrispondente brasiliano l'elmetto col fregio, il primo postato.
Poi, visto che i prezzi per la spedizione sono piuttosto cari, cercando di diluire questa spesa su più pezzi, gli ho chiesto se aveva qualche altra cosa da cedere.
"Ho un altro M1 con l'insegna di "cabo" sotto la successiva verniciatura; è un ganci fissi, quindi possibile che sia un ex FEB; ha il liner ma penso postbellico, quanto meno riverniciato", mi ha detto pressapoco, accompagnando con due foto dell'elmetto nell'insieme e dell'interno.
Nessun accenno a US Navy. Richiesta per il pezzo, tradotto in euro, meno di 50,00 euro; cifra irrisoria, e non c'ho pensato certo su molto, non è certo quella scritta che ha valorizzato il pezzo.
Mi sono incuriosito quando ho visto il liner, naturalmente; un po' d'occhio e un po' d'esperienza mi fanno sembrare questa scritta, ancorché illogica su un liner brasiliano, però assolutamente credibile.
Il forellino a parer mio lascia il tempo che trova; l'altro liner, quello dell'elmetto fregiato, è anch'esso, come già* detto, di costruzione brasiliana, ha il suo forellino regolarmente guarnito con l'anellino di rame; può anche essere che secondo i periodi di produzione ci fossero, oppure no.
Questo in esame, osservandolo, mi sembra che non sia mai stato corredato di anello ma neanche mi sembra fatto successivamente con un trapano, cosa che lascerebbe evidenti segni sia sulla vernice che sul materiale dell'elmetto.
Posto una foto del liner brasiliano con tanto di anello.
Però mi è venuto un dubbio: la ditta Trindade e Nelson, che già* conoscevo e strano non abbia collegato subito alla sigla TN, era attiva già* negli anni 30 nella costruzione degli elmetti in fibra brasiliani, l'esempio che posto di seguito è eloquente, ed altri ne ho visti, quindi non sarà* che magari già* prima della fine della guerra ha cominciato a produrre i liner per gli M1? del resto questi due liner che ho in mano hanno i cinghiaggi che sembrano americani proprio di tipo bellico iniziale, colore kaki chiaro, e non verde scuro come tutte le produzioni postbelliche, anche dei vari cloni di M1.
Posto le foto dei due liner in questione.
Ho fatto un po' di ricerca ma non ho trovato niente, ne a favore né contro questa tesi.
Se così fosse, ipoteticamente, si può anche pensare che uno o più liner brasiliani siano finiti in mano a reparti USA, in conclusione stavano fianco a fianco e data la similitudine dei pezzi può essere plausibile.
Pezzi bellissimi ,discussione molto interessante.
Dunque, niente di scientifico, ma solamente prove empiriche.Citazione:
Originariamente Scritto da Pfc._Guy_P._Rossi
L'aspetto del fregio, opaco e rugoso, può far pensare anche a vernici a tempera o acqua, per cui inizio lentamente con acqua fredda, poi tiepida, poi calda, quindi anche un po' di sapone neutro.
Accertato nessun effetto negativo, provo con qualche goccia di diluente, prima blando, come acetone, poi sempre più aggressivi (nitro, trielina, ecc.) ovviamente su un cottonfioc e con molta attenzione; anche qui nessun danno.
Poi passo all'azione meccanica, sempre con mano leggera, naturalmente, con quegli straccetti verdi abrasivi, naturalmente bagnati, che mia moglie usa per pulire le pentole e devo riconoscere che anche con questi non si fa danno; per inciso sono ottimi a parer mio per rimuovere la ruggine superficiale che si crea sopra la vernice, perché in effetti non graffiano pur avendo una azione energica, infatti sono studiati per le pentole antiaderenti col fondo in teflon.
Dopo di che ho provato anche a scalfire con una punta di taglierino e devo dire che anche in questo caso la vernice non salta, se non facendo notevole forza e volontà* di danneggiare.
Visto l'aspetto non avrei assolutamente creduto in risultati del genere, perché queste prove ad esempio su un fregio italiano non le farei, e comunque mi hanno rassicurato sul fatto che il fregio si sia conservato bene, in relazione al resto dell'elmetto.
Penso anch'io che la spiegazione più plausibile sia che T&N producessero liner già in periodo bellico e che il liner USN sia stato poi recuperato dagli USA ripulendo i campi di battaglia e poi riciclato.
Citazione:
Originariamente Scritto da artu44
Ti ringrazio Artu, vuol dire che la mia tesi non è poi così campata in aria.
Tra l'altro leggevo poche fa che in effetti l'avanti-indietro Brasile-Europa di questi soldati è stato fatto anche su navi USA, quindi il contatto c'è stato.
Comunque c'è un'altra stranezza, ovvero che questo liner sia poi ritornato in Brasile, ma forse potrebbe essere spiegabile sempre nell'ambito di questi movimenti per mare.
Artù, visto che hai contatti brasiliani, vediamo se ci riesce sapere qualcosa di più.