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Questo l'ho preso dalla rete essendo al momento impossibilitato dal fotografare quello in mio possesso.
E' il distintivo di Savoia Cavalleria e riprende il distintivo della campagna di Russia. Molto bello anche questo...
http://img107.imageshack.us/img107/4...alleriajc0.jpg
Saluti
Corrado
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per Alpino...
".. I cavalieri li eliminano aprendosi la strada con l`aiuto delle bombe a mano e delle sciabole cosacche che si sono dimostrate, anche in questa carica, un`arma micidiale."
Si..diciamo che sono cosacche, forse per esigenze artistiche del distintivo le hanno un pò raddrizzate..ehehehhe..
Per Mulon...
Anche la militaria italiana riserva bei pezzi...
ciao
corrado
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Gran belli complimenti a tutti.
Si è parlato di Isbucensky e sperando di non andare OT vorrei citare qualcosa:
Ringrazio questo topic che mi ha permesso di rileggermi questa storia che mi ha molto emozionato.
Sull`ultima carica di Isbucensky cito solo poche parole di quanto ha raccontato il capitano De Leone comandante del 2° squadrone al generale Raffaele Cadorna.
E` ancora buio una pattuglia del primo squadrone esce in direzione Isbucensky percorre 800 metri e sono fatti segno di armi automatiche e mortai .
Subito un grido ""Allarmi!" "secondo squadrone a cavallo!"
In un prodigio di sveltezza lo squadrone è pronto.
Il capitano De Leone riceve gli ordini dal maggiore Conforti ""Attaccate con decisione il fianco sinistro della linea del nemico""
In pochi attimi lo squadrone galoppa fuori dal quadrato e si dirige verso il nemico; compatto, allineato, a plotoni affiancati come in una piazza d`armi; .
Durante il breve tragitto della conversione il capitano De Leone a gran voce impartisce gli ordini e incita gli animi.
Nelle file dello squadrone l`entusiasmo è irrefrenabile, specialmente quando al galoppo allungato si è raggiunti dal maggiore Manusardi.
Il maggiore già* comandante del 2°, in un impeto di ardente decisione è balzato in sella per trovarsi in un così alto momento fra i suoi vecchi cavalieri e si presenta sorridendo al capitano dicendogli: " Sono un tuo gregario" . "il nostro vecchio capitano è con noi " grida il De Leone "Viva Manusardi si risponde dalle fila.
Da ogni parte fischiano le pallottole e i colpi di mortaio.
Il nemico è schierato su due linee; a breve distanza si intravede la seconda: "Sciabol..mano..caricat".
E il grido tanto atteso ora è lanciato e copre il frastuono della battaglia, gli scoppi, e l`urlio delle mitragliatrici.
Il nemico tanto superiore per numero e mezzi e trincerato nel terreno, rimane sbalordito dall`ardire e il fuoco rallenta, diminuisce "Savoiaaa!"
Il cavallo del capitano De Leone cade colpito, il suo attendente si arresta per cedergli il proprio ma nello smontare l`animale scappa.
Lo squadrone ha un attimo di sbandamento, ma il maggiore Manusardi dominando tutto con la voce raccoglie nelle sue mani lo spirito ardente dello squadrone stesso, per scagliarlo sul nemico.
E` la mischia. "Savoia!".
Le sciabole si abbattono furibonde sui fanti nemici, gli zoccoli dei cavalli calpestano le mitragliatrici, i nastri, le cassette; gli uomini e le bombe a mano.
Alcuni cavalieri privi della montatura sono a terra e si battono da leoni.
Il capitano e il suo attendente rimasti soli a terra fra le due linee del nemico si difendono con un moschetto ma stanno per essere catturati.
Ma ecco lo squadrone è ricostituito e in un frastuono di uragano, sciabole al vento e "Savoia" nella gola, si precipita in una seconda carica a fronte rovesciata contro la prima linea nemica.
Dopo la seconda carica effettuata dal 2° squadrone i russi paiono completamente sbandati e non riescono a sparare un sol colpo.
Il colonnello Bettoni, vista la nuova reazione nemica ordina al capitano Marchio di caricare con il suo 3° squadrone che parte come un bolide, plotoni a frotte, in colonna,in direzione quasi frontale.
La mischi del 3° squadrone è furibonda e sanguinosa.
Il maggiore Litta cade su una mitragliatrice nemica sciabolando, da gran signore di vecchia stirpe, in pieno galoppo, da vero cavaliere di tornei qual era.
Molti cavalieri giacciono bocconi con le sciabole al polso sulle fumanti mitragliatrici conquistate.
Terminata la battaglia il colonnello Bettoni ordina nuovamente "A cavallo!" e i cavaglieri ancora indenni carollano trionfalmente con le sciabole abbassate per rendere omaggio a tutti i caduti sul terreno della vittoria.
Al rientro è presente una pattuglia appiedata della cavalleria tedesca e il suo comandante dice "La nostra cavalleria non sa più far questo; è stato magnifico!"
Questo è stato un fatto d`armi unico nel suo genere e si è concluso con la vittoria anche se conquistata a caro prezzo.
Il generale Messe ha consegnato agli uonimi del "Savoia" 54 medaglie d`argento.
Abba e Litta saranno decorati con medaglia d`oro.
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...455_SAVOIA.jpg
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... ehm...
il colonnello comandante il reggimento Savoia Cavalleria (3°) ritratto è: Alessandro Bettoni conte di Cazzago. Peccato aver tagliato la foto, accanto al colonnello c'era il tenente Emanuele Genzardi con lo stendardo...
Il colonnello Bettoni, oltre alla carica, rimase celebre per avere trafugato, nel dopoguerra, lo stendado di Savoia e di averne fatto dono a Umberto II in esilio in Portogallo. Alla morte dell'ultimo re d'Italia lo stendardo, per suo volere, fu riconsegato all'Italia... adesso riposa, tra le bandiere, al Vittoriano.
Un caro saluto
Fante 71 [:)][:)][:)]
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Per chiudere il cerchio in bellezza...
http://www.milistory.net/Public/data...147_Savoia.JPG
...l'ho scattata 4 anni fa a Roma.
Ciao!
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Ciao fante la foto purtroppo non l'ho tagliata era così sul libro.
Quanto hai detto sulla bandiera è senz'altro avvenuto in quanto qualcuno poco dopo l'imizio delle ostilità* riferì a Mussolini che forse era meglio diffidare del Bettoni dal momento che aveva l'abitudine, parlando, di proclamare la sua fedeltà* al Re.
Ciao alpinox bella immagine una gran bandiera.
Posto questa fascia che ho da moltissimo tempo doveva essere essere legata all'asta con la bandiera ma non sò il suo periodo c'è scritto MILITI DI SAVOIA
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...I%20SAVOIA.jpg
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Per la cronaca il Savoia Cavalleria cambiò denominazione nell'immediato dopoguerra in "Gorizia Cavalleria". Cambiò anche le mostrine con l'aggiunta della filettatura rossa. Dieci anni più tardi il reggimento tornò "Savoia" con le classiche fiamme nere.
Saluti
Corrado
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Ciao a tutti,
Cocis:
Citazione:
...hai detto sulla bandiera
non Bandiera che era per le Armi a piedi ma Stendardo che era per le Armi a cavallo.
Cocis:
Citazione:
...questa fascia che ho da moltissimo tempo doveva essere essere legata all'asta con la bandiera
quella postata da te è per una bandiera "civile" di qualche associazione. Non c'entra nulla con i nastri in seta azzurra (che nella foto sono a dx e hanno le frange d'argento) dello stendardo di Savoia Cavalleria che sono in deposito al Vittoriano...
Ado:
Citazione:
...Dieci anni più tardi il reggimento tornò "Savoia" con le classiche fiamme nere
... e riadottò la cravatta rossa che Gorizia non aveva...
Un caro saluto
Fante 71 (ripeto 71) [:)][:)][:)]
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"... e riadottò la cravatta rossa che Gorizia non aveva..."
Non aveva in quanto il colore rosso della cravatta era presente sottoforma di filettatura sulle fiamme.
Saluti
Corrado
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Per Blaster
Da: http://digilander.libero.it/fiammecr...lierigarib.htm
"A ricordo del Generale (si parla di Garibaldi ndr) e dei combattenti della Liberta è tradizione, nei ranghi delle Forze armate, che alcuni reparti si fregino della cravatta rossa anziché grigioverde nella divisa d'ordinanza. Alle vicende garibaldine nell'esercito sardo o a fatti post risorgimentali è legata quella del 52° Rgt. fanteria d'arresto della brigata ALPI (ex CACCIATORI DELLE) concessa nel 1919. Tralasciamo la storia del 157° Liguria per la complessità* e passiamo all'XI battaglione bersaglieri ciclisti che amavano riconoscersi come i "garibaldini della III armata". Per giungere all'XI battaglione che attualmente porta la cravatta rossa si è passati dal 182° reggimento fanteria corazzata "Garibaldi" (di cui facevano parte un battaglione bersaglieri, l' IX e uno carri) che portavano la cravatta dal secondo dopoguerra in onore della Divisione partigiana Garibaldi (fazzoletto rosso) combattente in Jugoslavia. Questa è poi passata in una recente riconversione nuovamente al 11°bersaglieri "Ariete"di cui l'XI ciclisti faceva parte dell'Esercito Italiano.
E' tradizione che la cravatta rossa sia portata anche da altri reparti la cui storia risale a tradizioni di casa Savoia come il 1° reggimento della ex Brigata Re ora 1° S. GIUSTO o al Savoia Cavalleria (3°). La cravatta rossa di questo ha origine da un episodio della battaglia di Torino del 1706. Durante la carica dei "Dragoni di Sua Altezza Reale" (poi Savoia) contro i franco-spagnoli che assediavano la città* un portaordini viene inviato a dare notizia dell`esito vittorioso del combattimento al Duca Amedeo II. Il portaordini, circondato da un drappello avversario, viene ferito da un fendente alla gola, che gli macchia la cravatta bianca, ma riesce a portare ugualmente la notizia cadendo poi esanime. "Savoye bonnes nouvelles" dice il Duca e da allora sarà* anche il motto ricordato da un filetto rosso sul bavero della divisa. Nel 1923 il filetto rosso al bavero viene sostituito dalla cravatta rossa. Negli anni `50 ricostituito inizialmente come Gorizia Cavalleria (di Savoia non si doveva più parlare) riprende il bordino rosso alle fiamme a tre punte nere e nel 1961 come rinato Savoia Cavalleria rimette la cravatta rossa con le fiamme nere. "
X Alpino:
Buona la tua proposta...
Sarebbe interessante aprire stanze per i reggimenti o reparti più rappresentativi e riguardanti non solo l'Italia (settore che prediligo), ma anche per altre nazioni che potrebbero interessare anche altri forumisti.
Saluti
Corrado