Ottimo grazie!! [257 tranquillo, è sufficiente che tu mi dica il nome della zona in cui sorge o sorgeva l'opera gemella. Naturalmente, se possibile, sono bene accette le copie dei documenti eehheeh
Aspetto notizie, grazie [73
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Ottimo grazie!! [257 tranquillo, è sufficiente che tu mi dica il nome della zona in cui sorge o sorgeva l'opera gemella. Naturalmente, se possibile, sono bene accette le copie dei documenti eehheeh
Aspetto notizie, grazie [73
Pox fare na domanda oltra a questa??
Le ultime foto che ha postato FestungMessina cosa sarebbero?? Io ho cercato di capire da ciò che ha scritto Bacchiola e lo stesso FestungMessina... ma sn arrivato alla conclusione che nn ci ho capito nnt... per cui pongo la mia domanda... Quell'ultima struttura (quella coni muri paraschegge) che funzione aveva??
è una postazione protetta per aerofono (strumento utile a captare il rumore degli aerei) che serviva a dare l'allarme antiaereo alla città* e relative batterie, infatti è ubicata a circa 12 km a sud della città*, è composta da due piani, uno adibito a locale probabilmente per gruppo elettrogeno, l'altro superiore scoperto, per posizionare lo strumento, i muri curvi paraschegge sono ancora dotati della colorazione mimetica policroma.
Grazie 1001!!
Ciao, più che "postazione protetta" si trattava di una semplica "postazione".. mi spiego: le mura non avevano alcuna funzione difensiva ma funzionale: gli archi e le parabole descritte dalle stesse ottimizzavano il rendimento dell'aerofono che si trovava all'interno, in postazione assolutamente scoperta e quindi vulnerabile..Citazione:
Originariamente Scritto da FestungMessina
ovviamente l'impianto non era considerato di per se un obiettivo primario da difendere se non col mascheramento e mimetizzazione..
Su quest'ultimo punto evidenzio un particolare interessante: la finitura mimetica è stata ottenuta con terre colorate aggiunte direttamente in fase di intonacatura, dunque si spiega l'ottima conservazione che si osserva dalle belle foto di FestungMessina.
Il vano sottostante era utilizzato come alloggio per il personale addetto ed ospitava l'allaccio telefonico e la scatola di derivazione/cuffie. Non si fa cenno ad alcun gruppo elettrogeno in quanto al manufatto la corrente elettrica era fornita da quello della fotoelettrica, sia per economia che per minimizzare le interferenze fra l'aerofono ed il motore stesso.
La postazione fu costruita in economia dalla VI Legione Milmart stimando 40 giornate/lavoro per 15 legionari.
Per altro (compreso il posizionamento) rimando a domani, ho avuto una giornata pesantuccia.. :P
Un caro saluto
:P
cavolo, ineteressante, quindi doveva esser eun tipo di aerofono abbastanza grosso.
Però credo che comunque quei muri un minimo di protezione lo davano, ovviamente al piano inferiore.
Ma allora quanti aerofoni c'erano in zona?? Dalle foto d'epoca che ho postato si vede l'aerofono Galileo mod 34 posto su quella piattaforma che ancora oggi esiste. Sai dirmi a che anno risale la postazione?? Perchè allora penso che le varie opere presenti siano state edificate in anni diversi. Magari negli anni successivi, al posto dell'aerofono hanno sistemato un impianto radiolocalizzatore??
:P
Sono contento che queste informazioni siano di tuo interesse e spero che risultino gradite anche agli altri utenti del forum..
è indubbio che le spesse murature davano una buona protezione al locale posto sotto l'aerofono, tengo comunque a ribadire che la maglia di avvistamento non era considerata di per sè un obiettivo "pagante" per il memico.
Sospetto che tutte le strutture che hai fotografato siano state racchiuse in un unico robusto caposaldo fra il 1942 ed il 1943, i tratti in trincea lo farebbero pensare anche se verosimilmente le trincee stesse avevano più la funzione di rifugio antischegge che di postazione armata. Non conosco la zona e non saprei se nei pressi corre una rotabile principale.
Riguardo la maglia di avvistamento della zona: visto l'obiettivo da difendere era quantomai fitta, bisognerebbe controllare le carte per saperne di più. "A buzzico" sarei sorpreso se vi fossero state per Messina e Reggio meno di una trentina di postazioni della maglia ravvicinata, senza contare quella esterna e quella lontana!
La postazione fu costruita guerra durante, l'aerofono visibile in fotografia probabilmente fu spostato nella nuova sede perchè tale strumento appare nei disegni tecnici: la vecchia soluzione, il cui manufatto fu edificato negli anni '30, fu probabilmente abbandonata. Questo accadde un pò in tutti le Piazze, Zone e Settori MM del territorio metropolitano dove il vecchio materiale fu sostituito, affiancato o comunque messo per lo meno in condizioni di funzionare al meglio con idonei spostamenti.
Un caro saluto
:P
ormai con l'urbanizzazione postbellica è difficile trovare luoghi con installazioni del genere. Questo luogo è infatti un miracolo che esista ancora, perchè fuori dal centro urbano della città* e perchè utliizzato come campo di sperimentazione per un isituti agrario vicino, quindi in un certo senso ancora vincolato.
Tutto quello che dici corrisponde, infatti le foto d'epoca sono degli anni 41 42, ache se la zona evidentemente fu utlizzata dalla Milmart già* a partire dalla metà*- fine anni 30, infatti credo che la postazione per aerofono risalga al 1938 così come altre opere tipo gli osservatori- telegoniometri dislocati a sud e nord ello stretto. Quel trincerone è stato certamente scavato come riparo, anche da tiri navali nemici. La zona in cui sorgono le opere è praticamente a precipizio sopra un tratto della SS 114 che congiunge Messina con Catania, la SS 114 costeggia il mare. La pesenza degli aerofoni è giustificata dal fatto che effettivamente gli attacchi aerei potevano arrivare da questo settore (sud dello stretto) , viste le basi aeree Inglesi a Malta ed Africa, ed in effetti le prime rotte dei bombardieri alleati provenivano proprio da sud.
Adesso si deve svelare il mistero di quel pozzo,anche perchè dubito che in una zona così strategica per la difesa costiera, a parte i sistemi di ascolto ecc, non sia stata posizionata nessuna arma utile a tale scopo.Io so che diversi obici da 305/17 furono utilizzati in Sicilia per la difesa costiera, ma su piazzole normali, non in pozzo o altro
buona serata,
innanzitutto finalmente posso darti con precisione - una volta tanto - la denominazione d'epoca del manufatto.
Essa è "complesso segnalatore costituito da tre mura d'ascolto a stella abbinato a postazione aerofonica"..
Il prototipo fu costruito a cura e su progetto del Comando VI Legione Milmart (per tramite Dicat-Messina) presso la batteria MS620 di Torre Faro, all'imboccatura settentrionale dello Stretto di Messina..
Siccome la zona non è di sicuro isolata e sono certo che l'avrai battuta palmo a palmo direi che il manufatto originario non esiste più.. spero di sbagliarmi e che ci potrai riferire in merito, anche con belle fotografie.
La batteria di contrada Alì risultava in costruzione alla data del 1° Marzo 1939.. il documento però non è chiaro per cui mi riservo di affermare che si tratti della Margottini (credo al contrario si parli di una postazione contraerea). A quella data non si menziona alcuna batteria da 152 ma solo da 120 (eccettuate ovviamente le opere di GC obsolete).
Sfortunatamento non ho ancora trovato il grosso della documentazione relativa a Messina e quindi mi sono basato su appunti di carattere generale che sono precisi ma frammentari.
Riguardo il pozzo non ti so dare alcuna risposta, per lo meno per adesso.. contrariamente a quanto ipotizzi sono però sempre più sicuro che non si tratti di una postazione di grosso calibro. Vedremo. :P
Un caro saluto e a presto
[249
ciao,
in una delle foto d'epoca si vede una Fotoelettrica carellata.
sapreste darmene qualche dettaglio tecnico e chi la produceva?
Ipotizzo possa essere una 150/240 (almeno dalle indicazioni che ho trovatoin rete)
Possibile che avesse un diametro di due metri?
grazie a tutti [257