C'è un aspetto che mi ha colpito in particolare. Il ginocchiello della postazione, visto così, è davvero alto.
Quale arma poteva ospitare?
Comunque è molto poco "italiano".
[ciao2]
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C'è un aspetto che mi ha colpito in particolare. Il ginocchiello della postazione, visto così, è davvero alto.
Quale arma poteva ospitare?
Comunque è molto poco "italiano".
[ciao2]
beh la costruzione risale alla fine della guerra italo turca .
sto facendo una ricerca sul tipo di armi che potessero ospitare.
questo è l'armamento generale posto a difesa dell'isola
La Regia Marina costituì reparti per la difesa costiera anche nelle isole del Dodecaneso, che erano sotto amministrazione italiana dalla fine della guerra italo-turca (1912), particolarmente a Lero e Rodi. A Lero erano schierate cinque batterie antinave su 152/50, 152/40, 120/45, 102/35 e quattordici batterie antisilurante su 102/35, 76/50, 76/40. A Rodi erano schierate sei batterie antinave su 152/50, 152/40, 120/45. Altre batterie si trovavano a Stampalia (operate da ufficiali del Regio Esercito), Patmo (una sezione da 76/50) e Alinnia (quattro pezzi da 76/17).
Dei dieci reggimenti di artiglieria d'armata, nove ebbero lo stesso ordinamento organico, cioè costituiti su cinque gruppi, su 148/35, 152/13, 210/8, 75/27 modello 1906 e 65/17, mentre il 10° Reggimento d'artiglieria d'armata raccolse tutto il materiale di calibro superiore al 210/9 e cioè: 260/9, 305/8, 380/5, 420/12 e quello a lunga gittata: 152/37 e 152/45.[2]
Ottima ricerca,
visitandoli hai per caso notato se in questi bunker abbonda il tondino di ferro?
Io non sono mai statoa Rodi, ma so che ci sono postazioni anche nella zona di Lardos, anch'esse presentano i segni del reimpiego. Dovrei avere delle immagini che mi ha gentilmente girato 128Legio.
Ti è mai capitato di vedere, sempre a Rodi, dei classici fortini italiani a forma di panettone?
ciao! [ciao2]
<font color="red">Una l'ho ripescata, le altre credo siano in un backup...
Questo sembra proprio un lavoro italiano.</font id="red">
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...821_lardos.jpg
67,57 KB
<font color="blue">ALTRE INFO:</font id="blue"> <font color="red">Rhodos - Bunker auf der Ferieninsel </font id="red">
http://www.lostplaces.de/cms/content/view/123/33/
MI pare di capire che, da informazioni prese sul posto, l'autore li collochi al periodo 1974/75. Zona Kremasti - Ialyssos
Che bel servizio e che belle foto. Complimenti [ciao2]
il periodo 74/75 si riferisce probabilmente ad una restaurazione delle fortificazioni a causa di una crisi politica con la turchia.
le fortificazioni sono sicuramente tra gli anni 20-30. sicuramente ampliate nel periodo bellico e restaurate negli anni 60-70
Tutta Rodi è un fortino a partire dalla città* , restaurata proprio dagli italiani durante il ventennio.
Ho visitato castelli di epoca medioevale utilizzati come fortilizi ed una ex caserma italiana utilizzata ora dai greci. Ma su questa non ho potuto fare foto.
Ho foto di alcune fattorie fasciste ormai abbandonate.
Ma purtroppo di altre postazioni bunker non ho immagini. Queste che ho messo le foto erano sulla spiaggia vicino a noi e le ho visitate bene praticamente tutti i giorni....
[^] quando uno è malato è malato [innocent]
Bel servizio e belle foto.. Complimenti Viper 4
Bel reportage e belle immagini.Complimenti sinceri.
[ciao2]
Confermo praticamente tutto quanto detto fino ad ora...
sono stato due volte a Rodi ed interessantissimo è l'aeroporto di Maritsa attualmente tagliato in due dalla strada che da Rodi porta a Lardos,
sicuramente tutto è stato utilizzato fino agli anni '80 dai Greci
A sud si trovano anche M24 Chaffee abbandonati su alture
e in acqua di fronte al poligono militare ho trovato un carrello (suppongo di un caccia) in 8 metri di acqua
Mi hanno detto che sull' isolotto di Chalki a nord di Rodi nei fortini ci sono bellissimi disegni lasciati da militari Tedeschi...
Per Karpathos è un altra storia. Li ho conosciuto un militare Italiano alla cui traversie, dopo l'8 settembre, probabilmente, in parte, si è ispirato Salvadores per il film Mediterraneo ma questa è un altra storia...
Giò