[TRENTO] Forte Sommo Alto (Folgaria).

Citazione:

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Originariamente Scritto da Forte149

I disegni provengono dal libro : Guida lungo la fronte italo-austriaca????
Libro molto bello e tecnico.
Quei 197 scalini della poterna principale. I forti austriaci precusori delle postazioni e le opere del Vallo Alpino.

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Esatto, proprio dal libro curato da Aldo Forrer, Guida lungo la fronte italo-austriaca, del 1990. Libro che meriterebbe maggiore fama e diffusione, credo invece (?) che al momento sia purtroppo esaurito e reperibile solo usato o nelle biblioteche.
La prima mappa in alto invece è tratta dal libro di Rolf Hetnzschel, autentica "sacra bibbia" sulle fortificazioni di Lavarone-Folgaria. I forti austriaci di questo gruppo sono la migliore smentita a quella scuola di pensiero che già* all'epoca della 1 g.m. aveva decretato l'inutilità* della fortificazioni permanenti.

Sono passati ormai più di venti anni, da quando con la moto, incominciai a "scovare" i forti degli altopiani.
I forti austriaci dopo aver sopportato un anno di bombardamenti riuscirono a "sopravvivere" ed essere all'altezza della loro consegna.
Tra i ruderi, si possono ancora leggere le testimonianze di quel periodo.
Bei ricordi.........

Citazione:

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Originariamente Scritto da Festungsartillerie

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La prima mappa in alto invece è tratta dal libro di Rolf Hentzschel, autentica "sacra bibbia" sulle fortificazioni di Lavarone-Folgaria.
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http://www.amazon.de/Festungskrieg-H.../dp/888266516X

Ho comprato recentemente questo libro, "Festungskrieg in hochgebirge"...si, sia nel senso "tecnico" che quello di informazioni, una "bibbia" vera e propria...

Era un po' che volevo intervenire su questo post.
Prima di tutto segnalo il post di Nik1970tn sul forte: viewtopic.php?f=84&t=4107.

In secondo luogo volevo dare un po' più di profondità [0008024 alle foto delle gallerie (ad es. la poterna verso la postazione corazzata )
[attachment=14:ltizyh32]DSC02849.JPG[/attachment:ltizyh32]

Dunque procedo......

[attachment=13:ltizyh32]P1030460.JPG[/attachment:ltizyh32]
[attachment=12:ltizyh32]P1030487.JPG[/attachment:ltizyh32]
Mi preme sottolineare che non è più possibile entrare oggi all'interno , il cartello parla chiaro "Pericolo Crolli" [1495

[attachment=11:ltizyh32]DSC02896.JPG[/attachment:ltizyh32]
[attachment=10:ltizyh32]DSC02903.JPG[/attachment:ltizyh32]
Nel traversone centrale.

[attachment=9:ltizyh32]DSC02839.JPG[/attachment:ltizyh32]
Le scale che portano al piano dove partono le gallerie.

[attachment=8:ltizyh32]DSC02841.JPG[/attachment:ltizyh32]
Subito a destra verso la poterna che porta al fortino est. Mentre andando dritti si arriva alla postazione corazzata sud.

[attachment=7:ltizyh32]DSC02866.JPG[/attachment:ltizyh32]
[attachment=6:ltizyh32]DSC02844.JPG[/attachment:ltizyh32]
[attachment=5:ltizyh32]DSC02845.JPG[/attachment:ltizyh32]

Un paio di foto di queste lunghe gallerie ( ben 170 metri )

[attachment=3:ltizyh32]DSC02858.JPG[/attachment:ltizyh32]
[attachment=2:ltizyh32]DSC02862.JPG[/attachment:ltizyh32]
Alla fine si arriva al fortino (n.1 della planimetria il n.2 è crollato)

[attachment=1:ltizyh32]DSC02874.JPG[/attachment:ltizyh32]
[attachment=4:ltizyh32]DSC02878.JPG[/attachment:ltizyh32]
Mentre questo sono le gallerie verso quello a sud.

[attachment=0:ltizyh32]P1030445.JPG[/attachment:ltizyh32]
Per concludere vorrei farvi vedere l'ex postazione di guardia (lungo il sentiero che porta al forte).

Alla prossima
[00016009

Un grazie a Decca per queste aggiunte a dir poco eccellenti e spettacolari (se solo io riuscissi a scattare foto almeno in parte così belle...), ormai le parole per i complimenti sono sempre insufficienti... [264

Noto però quello che non avrei mai voluto vedere a livello di gestione di queste fortezze, ovvero anche qui al Sommo sta colpendo la mania della "messa in sicurezza" interpretata in un modo che poi significa null'altro che divieto di accesso tout court e comparsa di cancelli, cancelletti, inferriate, ecc. Bruttissima sorpresa davvero, questo NON è il modo giusto di valorizzare questo patrimonio storico. Era già* capitato al Verle, ora pure qui? Va bene che a giudicare dalle foto, almeno per ora, si tratta di barriere facilmente superabili, ma a quando la comparsa di reticolati e cancelli ben più poderosi? Non so se le amministrazioni locali trentine si stiano mettendo tutte d'accordo su questo stile di gestione, ma di questo passo cosa pensano di fare, di lasciare visitabile se tutto va bene il Belvedere-Gschwent e sbarrare ermeticamente tutti gli altri forti, magari dopo aver investito risorse per i restauri? Non c'è limite al peggio, andiamo avanti così.

Il problema è che le amministrazioni locali sono responsabili dei danni a persone e cose, quindi non potendo - volendo - fare restauri degni di tale nome, si limitano a divieti e cancelli, così se ti succede qualcosa, non solo non pagano, ma anzi, paghi tu a loro.

[quote="curioso"]Il problema è che le amministrazioni locali sono responsabili dei danni a persone e cose, quindi non potendo - volendo - fare restauri degni di tale nome, si limitano a divieti e cancelli, così se ti succede qualcosa, non solo non pagano, ma anzi, paghi tu a loro.[/quote

vero...come quello che accadde a Forte Verle qualche anno fa,quando un visitatore alquanto
imprudente cadde in un buco ( forse non aveva la torcia) e si ruppe una gamba...
il malcapitato denunciò il comune di Levico e il sindaco ( Stefenelli) subì un processo,peraltro
assolto ma con l'obbligo di sbarrare le entrate,con inferriate e cancelli.
si può ancora entrare da sopra, sul cofano di gola, ma chi lo fa corre non pochi pericoli dato
che ultimamente ci sono dei crolli. peccato.

Citazione:

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Originariamente Scritto da pasubio18

Buonasera a tutti.mi affaccio per la prima volta su questo forum dal quale sto già traendo elementi esperienze molto interessanti ed esaustive almeno per ciò che concerne la tematica dedicata alla Prima guerra mondiale. Vengo subito al dunque: leggendo e visionando le foto del forte Sommo Alto che anch'io fino a qualche anno fa frequentavo spesso avendo una casa a Folgaria, volevo sapere se c'è il modo di reperire informazioni sui soldati che lo hanno occupato. Questo perché un fratello di mia nonna ( originario di Folgaria) fu arruolato e prestò servizio proprio in questo forte (pensate che fino a qualche anno fa in un punto della facciata compariva sbiadito ancora il suo nome!!). Qualcuno quindi ha dei suggerimenti per imbastire una ricerca attraverso il nominativo per capire in quale reparto fosse effettivamente inquadrato? Ringrazio anticipatamente tutti coloro che risponderanno.

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Scusa se rispondo in ritardo, la tua domanda è di grande interesse, in effetti noi appassionati ci occupiamo di fortificazioni, ma degli uomini che ci stavano dentro e ci hanno combattuto in genere purtroppo si sa poco, sui libri reperibili sull'argomento questo aspetto è perlopiù tralasciato o risolto in pochi cenni.
Non mi intendo di ricerca storica relativa ai combattenti della Grande Guerra, ma, per quel che so, avendo il nominativo preciso dovrebbe essere possibile ottenere un resoconto di servizio sia per i militari italiani che per quelli austro-ungarici, rivolgendosi ai rispettivi enti competenti, qui qualcuno più preparato di me potrebbe darti maggiori informazioni...
Se il tuo parente ha prestato servizio nel Sommo Alto, sarebbe interessante sapere il periodo preciso in cui vi fu presente; se dall'inizio della Guerra nel maggio 1915 e per l'anno seguente, fino alla Strafexpedition della primavera 1916, cioè nel periodo di massima attività di guerra del forte, o magari nel periodo successivo, fino alla fine del conflitto, quando l'opera era passata in retrovia, per così dire "in letargo" e presidata solo da piccole guarnigioni minimali di sicurezza.

Per il primo periodo ci sono più notizie sulla guarnigione, composta soprattutto da Artiglieri da Fortezza (in tedesco Festungsartillerie) del Festungsartilleriebaon no. 6, battaglione no. 6, in particolare la 1° e 2° compagnia erano di guarnigione nei forti di Folgaria tra cui il Sommo (la 3° e la 4° in quelli del gruppo di Lavarone), e in altrettanto importante misura da fanteria alpina, i Tiroler Landesschützen, il cui 1° Battaglione del 1° Reggimento Trient era di guarnigione nei forti degli altopiani.
C'erano poi piccole aliquote di genieri, tratte dal Sappeurbataillon no. 14, alcuni militari di sanità, alcuni attendenti per gli ufficiali, e un discreto numero di militari della Landsturm, in genere soldati delle classi più anziane con compiti soprattutto di trasporto di munizioni e materiali.

Gli artiglieri da fortezza erano per un terzo di etnia e lingua tedesca, un terzo polacchi delle regioni di Cracovia e Przemysl, un terzo trentini austriaci di lingua italiana.

I Landesschützen erano per il 60% di lingua tedesca, per il 40% italiana.

I Genieri del 14° Battaglione erano al 100% di lingua tedesca.

Per il periodo tra l'estate del 1916 e il novembre 1918 le notizie sulle guarnigioni sono molto scarse, la maggior parte dei reparti citati sopra fu destinata ad altri settori del fronte trentino, all'interno dei forti rimasero solo piccoli nuclei a guardia, e non è dato sapere se questi ultimi venissero rotati o rimasero sempre gli stessi nel periodo in questione.

Ovviamente sarebbe molto interessante avere testimonianze sulla vita nel forte del tuo parente.