.....la 362 quei giorni e in quel posto.........
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.....la 362 quei giorni e in quel posto.........
.. un po sutterling e un po no per fortuna... Bozen! Nettuno.....
.. la pagina!!! le righe del 29.2.1944 proprio di Anzio:
Granat-Splitter Steckschuss linker mittelfuss"
Colpito da scheggia di granata rimasta nella caviglia sinistra/metatarso sinistro
(traduzione doc by Ranville!!)
poi a parte la malattia dovuta a "morbillo, scarlattina, difterite" (giugno-luglio 43)
le cause degli altri due ricoveri continuativi ( marzo- maggio 44) sono riferite a una stessa ferita da: "bomba amano, mortaio, artiglieria" (sempre stesso traduttore)
poi probabilmente rimpatriato, altre malattie di poco conto e ahimè "Gefallen" il 3.9.1944
caduto in Russia con la 131 Divisione (appunto i reggimenti 1069 e poi 431) il 3-9-44 in Lituania meridionale a Santaka.l copia-incolla del Volksbundes
il copia incolla del volksbund
Nachname: Blenk
Vorname: Franz
Dienstgrad: Gefreiter
Geburtsdatum: 25.10.1924
Geburtsort: Tretzendorf
Todes-/Vermisstendatum: 03.09.1944
Todes-/Vermisstenort: Santaka
[Nähere Informationen zu diesem Friedhof erhalten Sie hier.] Franz Blenk ruht auf der Kriegsgräberstätte in Bartosze - Sammelfriedhof (Polen) .
Endgrablage: Block 1 Reihe 14 Grab 674
.. dentro la taschina del wehrpass: il primo giorno per il nahkampfspange.... appunto il 29 di febbraio 1944 ed era di sicuro di tra Carano e Isola Bella....
... e infine il primo piano di Franz Johann ferito gravemente a Nettuno e guarito per andare a morire a nemmeno 20 in Prussia orientale...
.. e proprio infine sempre dalla taschina il suo necrologio....
Altro Wehrpass veramente bello ed interessante, purtroppo questa storia è finita male [11 [11
Povero ragazzo, giovanissimo.
Mi fa un certo effetto vedere la carta che hai postato perchè percorro spesso in treno la tratta Roma-Latina Scalo (subito dopo Cisterna).
Complimenti per il bel lavoro mufasa, veramente.
Un saluto :P
Sono abbastanza adulto da comprendere quanto terribile è la guerra e quanti giovani e non sono morti, ne resto comunque sempre colpito, nel vedere i visi e leggere parte della loro vita e spesso anche la loro morte, ma che grazie a voi studiosi, anche se virtualmente fate rivivere.
Bravo [264