Re: uno strano ritrovamento
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Originariamente Scritto da Festungsartillerie
Fucili da ramparo, questi sconosciuti...
Non saprei risolvere il dilemma di questi fuciloni, se siano militari e appunto da ramparo, oppure "volgari" armi da caccia alle anatre in palude, ma una cosa posso affermarla con ragionevole certezza, da umile appassionato di fortificazioni: l'uso dei fucili militari da ramparo nell'800 si protrasse anche a tutta l'epoca del luminello a percussione, ma non solo, tanto che furono impiegati anche nella guerra Franco-Prussiana del 1870-71 versioni maggiorate da ramparo delle armi d'ordinanza a retrocarica prussiane, bavaresi e francesi.
Purtroppo le notizie normalmente reperibili su queste armi sono scarsissime, e le immagini pressochè inesistenti, comunque l'uso deve essersi protratto almeno fino agli anni 1870.
Molto interessante; in effetti le uniche notizie/immagini che ho trovato riguardavano armi
con accensione a pietra focaia ed ignoravo che l'uso di armi simili si fosse protratto nel tempo. Hai qualche riferimento o link?
Per Furiere: grazie per la risposta. Le canne erano conservate in un luogo diverso da quello dove erano i legni e sono molto malconce specie verso la volata (schiacciata e forse accorciata) per cui ricavare il calibro non sarà* facile. Per le dimensioni delle batterie dovrebbe essere piu' semplice. Il 1842 lo sto restaurando e la Batteria è smontata, per il
1822 prenderò le misure. Certo che se tu riuscissi a " mettere a fuoco" ed a postare
qualche immagine delle tue sarebbe fantastico [110.gif
Grazie
Allegati: 2
Re: uno strano ritrovamento
... questi sono quelle della raccolta del Museo dell'Artiglieria di Torino la didascalia li definisce Fucili da posta e da ramparo.
Secondo me uno dei tuoi è quello che ho segnato... Lo so è poco ma devo avere un po' di tempo, la storia dell'artiglieria del Montù conta 17 volumi con oltre 20mila pagine... Devo dare un'occhiata anche ai volumi della San Marciano di Torino.
Ritengo, comunque, che le tue canne non sono quelle originali vedi anche il luminello costruito proprio da una artigiano di paese...
Va da sé che il fatto che siano a percussione vuol dire che rimasero in carico anche dopo il '70.
Ciao
FM
Re: uno strano ritrovamento
Citazione:
Originariamente Scritto da Furiere Maggiore
... questi sono quelle della raccolta del Museo dell'Artiglieria di Torino la didascalia li definisce Fucili da posta e da ramparo.
Secondo me uno dei tuoi è quello che ho segnato... Lo so è poco ma devo avere un po' di tempo, la storia dell'artiglieria del Montù conta 17 volumi con oltre 20mila pagine... Devo dare un'occhiata anche ai volumi della San Marciano di Torino.
Ritengo, comunque, che le tue canne non sono quelle originali vedi anche il luminello costruito proprio da una artigiano di paese...
Va da sé che il fatto che siano a percussione vuol dire che rimasero in carico anche dopo il '70.
Ciao
FM
Grazie mille, e scusami per il lavoro che ti faccio fare [264
Niente di piu' facile che la cnne siano state cambiate/modificate.
La speranza del mio amico è di trovre un immagine cui riferirsi per restituire un aspetto decente a questi vecchi signori
Un caro saluto
Oscar
Re: uno strano ritrovamento
Citazione:
Originariamente Scritto da Oscar
Molto interessante; in effetti le uniche notizie/immagini che ho trovato riguardavano armi
con accensione a pietra focaia ed ignoravo che l'uso di armi simili si fosse protratto nel tempo. Hai qualche riferimento o link?
Purtroppo ho ben poco sottomano: in particolare per la guerra del 1870, i fucili da ramparo e il loro sia pur limitato uso sono attestati anche dai due libretti di Jean Huon editi da pochi anni nella collana "Les Armes...", ma pure qui nemmeno l'ombra di immagini, e dati stringatissimi. Se ne evince tra l'altro che queste armi fossero azionate da una squadra di 2 uomini, tiratore e servente. Anche sull'uso di armi da ramparo nei forti austriaci ottocenteschi del Quadrilatero ho letto vari riferimenti, ma mai nessuna documentazione completa.
Re: uno strano ritrovamento
egr. dott. mega coll. Oscar,
... ho fatto un supplemento di indagine e ho trovato la sola descrizione di uno di essi.
Scartabellando il volume: Specchi sinottici delle principali parti del materiale d'artiglieria, Torino, 1852 è venuto fuori questo relativo all'Archibuso da posta mod. 1843:
- calibro: 27 mm.
- lunghezza canna: 1,52 m.
- lunghezza totale: 2,00 m.
- diametro alla bocca: 38 mm.
- diametro sulle faccette laterali della culatta: 59 mm.
- diametro della palla: 25 mm.
- peso della canna: 12,300 kg.
- peso dell'acciarino: 0,625 Kg.
- peso dell'arma: 16,88 kg.
- peso della palla 93 g.
Lo so, purtroppo è poco ma, come diceva il grande Totò: il "purtroppo" è meglio di niente [257
Un caro saluto
F.M. [3
Re: uno strano ritrovamento
Citazione:
Originariamente Scritto da Furiere Maggiore
egr. dott. mega coll. Oscar,
... ho fatto un supplemento di indagine e ho trovato la sola descrizione di uno di essi.
Scartabellando il volume: Specchi sinottici delle principali parti del materiale d'artiglieria, Torino, 1852 è venuto fuori questo relativo all'Archibuso da posta mod. 1843:
- calibro: 27 mm.
- lunghezza canna: 1,52 m.
- lunghezza totale: 2,00 m.
- diametro alla bocca: 38 mm.
- diametro sulle faccette laterali della culatta: 59 mm.
- diametro della palla: 25 mm.
- peso della canna: 12,300 kg.
- peso dell'acciarino: 0,625 Kg.
- peso dell'arma: 16,88 kg.
- peso della palla 93 g.
Lo so, purtroppo è poco ma, come diceva il grande Totò: il "purtroppo" è meglio di niente [257
Un caro saluto
F.M. [3
Intanto grazie. [257
Forse riuscirò a vederne qualcuno dal "Vivo" e non mancherò di postare ev foto
un caro saluto
Oscar