Re: Prima guerra mondiale: i ragazzi del '99...e quelli del
Salve a tutti,
presumo sia un volontario che, giustamente, viene riconosciuto dal Comune locale, in ragione delle prove documentali.
Mia opinione e' che la ' 99 sia stata, formalmente, l'ultima classe, ma se guardiamo Ettore Muti, classe 1902, riuscito ad arruolarsi, mi vien da pensare proprio a questo.
Re: Prima guerra mondiale: i ragazzi del '99...e quelli del
dal sito del gruppo ANA di Spilimbergo ricavo:
Luigi BERTUZZI , di Sante e Caterina
Cesaratto, della frazione di Gradisca,
classe 1900, alpino del 2. Rgt.
Deceduto a Cuneo il 23 ottobre 1918.
considerando il posto lontano dal fronte che ne ha visto la morte, si può dedurre che come molti altri sia stato si arruolato, ma probabilmente solo pochi siano stati mandati in prima linea a combattere, e il decesso sia da imputarsi ad altri motivi (spagnola-bronchiti-infezioni -incidenti nell'addestramento ecc ecc)
Re: Prima guerra mondiale: i ragazzi del '99...e quelli del
intervista video di Battista Serioli, classe 1900:
http://www.youtube.com/watch?v=8OG0_UGQieY
"chiamato alle armi all'età* di 17 anni"
mah
guardatelo e ascoltatelo
by GDF
Re: Prima guerra mondiale: i ragazzi del '99...e quelli del
Bellissimo e ringrazio, vivamente, GDF per la segnalazione!
Re: Prima guerra mondiale: i ragazzi del '99...e quelli del
Citazione:
Originariamente Scritto da GDF
mi auto cito e autorispondo: il video di cui ho messo il link è lo stesso di scavo e trovo, mi ha confuso il fatto che Scavo e t. parlava di un ufficiale, mentre il Serioli se non sbaglio afferma di essere stato sergente.
restituisco quindi il merito della segnalazione/video su youtube
ciao
Re: Prima guerra mondiale: i ragazzi del '99...e quelli del
Grazie GDF hai ragione era un sergente. Peccato non abbia aggiunto qualche altro particolare o una quanche vicenda svolta al fronte... comunque la reputo sempre un'ottima testimonianza visto che nessuno di loro è più in vita [11
[00016009
Re: Prima guerra mondiale: i ragazzi del '99...e quelli del
pensate quanto domande gli appassionati come noi avrebbero potuto/voluto fare a questi reduci, anche domande semplicissime, del tipo:
-a cosa servivano veramente i buchetti sul coperchio delle gavette?
-ma è vero che la gavetta degli alpini era distribuita in una per coppia di soldati?
-quale era la scatoletta alimentare più apprezzata dalla truppa?
-ma la lama della baionetta veniva affilata da tutti? o solo da alcuni?
-quanta sete pativa ogni militare in trincea?
ecc
ecc
domande che non avranno mai risposta
Re: Prima guerra mondiale: i ragazzi del '99...e quelli del
GDF effettivamente ora che mi fai riflettere chissà* come mai nessuno abbia mai posto queste semplici domande quando ne aveva l'occasione. E' proprio vero; verba volant, scripta manent... che peccato.
Però tengo a precisare che nella mia vita ho avuto l'occasione di conoscere quanche reduce della ww2 e la maggior parte di loro non ha mai voluto raccontare nulla di ciò che ha visto e vissuto in Russia o in Albania o chissà* dove. Con la poca divulgazione su questi argomenti al giorno d'oggi, sembra quasi che le nazioni siano d'accordo a voler "dimenticare" ciò che è successo e metterci una pietra-lapide sopra. Forse l'impegno che avremmo noi collezionisti e amanti del settore è quello di dover tramandare quel che sappiamo affinchè il ricordo non svanisca e le gesta non vengano dimenticate, almeno dovremmo provarci. Ricordo che a scuola l'argomento WW venne trattato in maniera moooolto basilare e si dedicava qualche lezione si e no... che vergogna! Forse oggi sarà* addirittura peggio. [11
Questo è il mio pensiero ovviamente.
Un grande saluto a tutti
Ale
Re: Prima guerra mondiale: i ragazzi del '99...e quelli del
...mi ricordo che anni fa, sull'Altipiano di Asiago, sulla stradina che porta al cimitero di Foza, notai diverse lapidi di singoli soldati riportanti la leva '900. Collegai perciò i caduti alla battaglia dei 3 monti del giugno del '18 piuttosto che alla "spagnola", ma anche io non ho prove certe per affermarlo con sicurezza.
Riguardo le domande che pone GDF personalmente mi sono dato alcune risposte tipo:
-i buchi sul coperchio della gavetta credo venissero praticati per scolare l'acqua in eccesso della pastasciutta che venendo versata con mestoloni naturalmente abbondava. Alcuni affermano che servisse per grattuggiare il formaggio, ma credo che non girasse molto parmigiano reggiano tra i militari dell'epoca, non ne abbondava neppure quando ho fatto il militare io....(fine anni '70)
-da fonte autorevole mi è stato riferito che la gavetta degli alpini era più grossa perchè serviva per due, un alpino portava la legna e l'altro pensava appunto alla gavetta ed al suo contenuto ( con la fregatura che se uno dei due veniva a mancare o si mangiava freddo o...si mangiava la legna). Altra fonte sicuramente più attendibile diche che la gavetta fosse più grossa perchè, per ottenere la quantità* di acqua necessaria, bisognasse sciogliere un considerevole quantità* di neve...fate un po' voi, qui a Genova si dice "balle accattu e balle vendo"
-non so quale scatoletta fosse più apprezzata dalla truppa, anzi penso che non ne apprezzassero alcuna, anche se dai ritrovamenti ( e qui abbiamo grandi esperti ) direi che tra il regio esercito andasse per la maggiore la carne bovina e tra gli austro-ungarici la sardine (norvegesi)
-il filo della baionetta non credo servisse a molto essendo un'arma da punta, per le altre cose avevamo degli ottimi coltelli a serramanico, la Brigata Sassari era famosa per i suoi Pattada...
-sete? troppa! specialmente sul Carso, la memorialistica riporta spesso le sete come una delle sofferenze maggiori, per rimediare alla quale non raramente si rimetteva la ghirba...
Scusatemi se vi ho un po' tediato...ma stamattina avevo un po' di tempo tutto per me e ne ho approfittato.... [249
Re: Prima guerra mondiale: i ragazzi del '99...e quelli del
Citazione:
Originariamente Scritto da kibe58
...mi ricordo che anni fa, sull'Altipiano di Asiago, sulla stradina che porta al cimitero di Foza, notai diverse lapidi di singoli soldati riportanti la leva '900. Collegai perciò i caduti alla battaglia dei 3 monti del giugno del '18 piuttosto che alla "spagnola", ma anche io non ho prove certe per affermarlo con sicurezza.
Riguardo le domande che pone GDF personalmente mi sono dato alcune risposte tipo:
-i buchi sul coperchio della gavetta credo venissero praticati per scolare l'acqua in eccesso della pastasciutta che venendo versata con mestoloni naturalmente abbondava. Alcuni affermano che servisse per grattuggiare il formaggio, ma credo che non girasse molto parmigiano reggiano tra i militari dell'epoca, non ne abbondava neppure quando ho fatto il militare io....(fine anni '70)
-da fonte autorevole mi è stato riferito che la gavetta degli alpini era più grossa perchè serviva per due, un alpino portava la legna e l'altro pensava appunto alla gavetta ed al suo contenuto ( con la fregatura che se uno dei due veniva a mancare o si mangiava freddo o...si mangiava la legna). Altra fonte sicuramente più attendibile diche che la gavetta fosse più grossa perchè, per ottenere la quantità* di acqua necessaria, bisognasse sciogliere un considerevole quantità* di neve...fate un po' voi, qui a Genova si dice "balle accattu e balle vendo"
-non so quale scatoletta fosse più apprezzata dalla truppa, anzi penso che non ne apprezzassero alcuna, anche se dai ritrovamenti ( e qui abbiamo grandi esperti ) direi che tra il regio esercito andasse per la maggiore la carne bovina e tra gli austro-ungarici la sardine (norvegesi)
-il filo della baionetta non credo servisse a molto essendo un'arma da punta, per le altre cose avevamo degli ottimi coltelli a serramanico, la Brigata Sassari era famosa per i suoi Pattada...
-sete? troppa! specialmente sul Carso, la memorialistica riporta spesso le sete come una delle sofferenze maggiori, per rimediare alla quale non raramente si rimetteva la ghirba...
Scusatemi se vi ho un po' tediato...ma stamattina avevo un po' di tempo tutto per me e ne ho approfittato.... [249
hai fatto bene Kibe e dare le risposte, peraltro già* trattate in queste nostre discussioni, ma guarda una cosa: inizi le tue spiegazioni quasi sempre con [credo]....[penso]------è questo che intendo quando parlavo di testimonianze dirette da chi la guerra l'aveva fatta, se poniamo,,,o forse meglio dire,,,,se fossimo riusciti a porre le domande giuste ai reduci, ora non saremmo qui a dire credo e penso che facessero così,,,,e servisse a colà*, ma potremmo contare sulla verita anche nelle piccole cose. purtroppo ce n'è mancata l'occasione, e chi l'ha avuta non l'ha sfruttata. Ora le nostre saranno sempre e solo deduzioni, magari giuste, ma ci rimane il dubbio su tante verità*..
peccato non aver sfruttato la memoria dei nostri nonni, anche per queste piccole cose
by GDF