Re: Oggi 27 gennaio: Giornata della Memoria
Mi unisco al ricordo di quanti persero così tragicamente la vita, ma ricordo anche i tanti "Giusti d' Italia" che anteposero la coscienza alla convenienza rischiando la vita pur di salvare vite innocenti: Giovanni Palatucci (Questore a Fiume), Guelfo Zamboni (Console a Salonicco), Giorgio Perlasca (Commerciante di bestiame a Budapest), e tutti gli altri.
CHI SALVA UNA VITA SALVA L' UMANITA'
Re: Oggi 27 gennaio: Giornata della Memoria
Quoto tutti i post.
Ho visitato Auschwitz tre anni fa......non posso descrivere ciò che avevamo dentro, io, moglie, fratello e cognata...
Profondo rispetto per coloro che come ultima cosa hanno visto le rotaie del treno, l' entrata in quel sinistro campo...le vecchie caserme trasformate in luoghi di supplizi indicibili...tristemente famoso il casamento n° 11.
Ma nel contempo non dimentichiamo la strage degli Armeni, ciò che ha fatto Stalin con il "suo " popolo, in special modo contro gli Ucraini..non dmentichiamo le stragi abbastanza recenti dei dittatori sudamericani, non dimentichiamo le stragi di popolazioni africane per opera di una nazione europea, milioni di morti per l' "albero della gomma"....Non dimentichiamo tutti gli innocenti che per vari motivi non sono riusciti a vivere ed amare.
Cordialità
Dario
Re: Oggi 27 gennaio: Giornata della Memoria
Non dimentichiamo niente. [264 PaoloM
Re: Oggi 27 gennaio: Giornata della Memoria
Vero, non dimentichiamo..in fondo se son qui a scrivere è fortuna...tanta...visto che mio padre ne ha fatti 2 di campi di concentramento e negli ultimi giorni di guerra era a Berlino...è stato liberato dai russi, buona e semplice gente a dir suo, in gran parte contadini. Ha visto combattere giovanissimi tedeschi...è stato sotto i raid aerei alleati e poi ii tedeschi lo/li portavana a recuperar i morti...ma dei campi di concentramento non ha mai voluto parlare. So che ogni tanto si svegliava di notte...urlando...Non ho parole..le ho finite.
Saluti
Dario
Re: Oggi 27 gennaio: Giornata della Memoria
onore e rispetto per chi è morto vittima di una delle tante ingiustificate follie .
spero che le nuove generazioni non ripetino mai più tali nefandezze.
Re: Oggi 27 gennaio: Giornata della Memoria
Nella mia città si trova l'unico campo di sterminio esistente in Italia...
La tristemente nota "Risiera di S.Sabba"...
Consiglio una visita...
Io ci sono stato e... ne sono uscito con l'amaro in bocca...
Parlarne è una cosa... vederla dà da pensare...
Re: Oggi 27 gennaio: Giornata della Memoria
la risiera era spesso la seconda tappa dopo fossoli che non è distante dalle mie parti
non conoscevo questo posto un giorno parlando con un vecchio bersagliere reduce di treblinka mi fece notare che aveva passato alcuni giorni li ,ora purtroppo non è più tra noi ma è stata un esperienza forte e commovente ascoltare i suoi racconti .
il tatuaggio con il propio numero era senpre fonte di risate perchè diceva che anche lui era alla moda ,si chiamava oreste pedini era nato a pieve di cento classe 21 come mio nonno spero che oggi abbia trovato pace dai tremendi ricordi che lo hanno acconpagnato tristemente per una vita.
Re: Oggi 27 gennaio: Giornata della Memoria
Cavoli ma hai origini nel mio paesello!
Tornando al topic in una delle mie visite a Trieste gli amici mi hanno fatto visitare la Risiera e si rimane veramente colpiti,
Speriamo che la memoria di tutte le stragi non si spenga mai, perchè "l'animale UOMO" continua a distruggere i suoi simili in tante parti del mondo.
Re: Oggi 27 gennaio: Giornata della Memoria
Un pensiero ed una preghiera a chi ha sofferto ed a chi non è più tornato. Onore!
Re: Oggi 27 gennaio: Giornata della Memoria
Ciao a tutti. Ho letto con commozione gli interventi sulla Giornata della Memoria. Condivido in pieno quanto detto, ovvero che, senza far discriminazioni di alcun genere, vanno ricordate tutte le vittime innocenti che hanno patito le conseguenze dell'orrore della guerra.
Ho riletto da poco, mentre stavamo allestendo due pannelli dedicati agli IMI in Germania, nell'ambito di una mostra sulla Shoà, un diario di un internato, tuttora inedito, scritto mentre si trovava ricoverato nell'ospedale di Ahrweiler nell'autunno 1944.
Fra le tante pagine commoventi, mi permetto di proporne una che mi ha colpito, perché, a mio parere, potrebbe essere benissimo stata scritta da una qualsiasi delle vittime delle troppe guerre locali oggi in corso.
"Se un giorno, non vorrei che succedesse ma è possibile, scoppiasse una rivoluzione totale, allora vorrei avere la soddisfazione di trovarmi a quattr’occhi con certi signori e di chiedere sa mai nessuno ha visto morire di fame, di dolori, di miseria, se ha mai sentito la puzza di cadaveri bruciati o in putrefazione, se ha mai visto sua madre piangere, oppure i suoi bambini ingialliti dalle sofferenze piangere per la fame o morire bagnati dalle lacrime della mamma. Se ha mai pensato a quelle giovani vite troncate nel fiore degli anni, non avevano il diritto quelle di vivere? O non avevi tu abbastanza posto per vivere?
Prova ancora una volta a dire qual era il tuo scopo, quale libertà volevi dare, quale interesse, quale benessere comune volevi cre¬are. Vergognati, egoista parassita. Per quella tua gloria inutile hai voluto distruggere, rovinare, sgozzare a mano salva.
Non hai mai pensato a quei milioni di anime che hanno sofferto la prigionia un anno, due, tre, cinque e che si chiedono chi li ha messi in quelle condizioni e per chi devono vivere così e perché? Ho passato gli anni più belli della mia gioventù in trincea e in prigionia, eccomi ora qui miserabile a mani vuote, senza famiglia, forse abbandonato da tutti.
Ascolta ciò che ti dico e rifletti, la tua coscienza dovrebbe ri¬morderti, se non sei una bestia feroce. Io non ti faccio niente, rimani qui con me, ascoltami.
Forse tu vorresti andare via, non sentire niente perché ti fanno male queste parole, ma ormai è troppo tardi ed io il migliore au¬gurio che ti posso fare è che venga presto l’ora dalla giustizia. Sappi che anch’io sono uno di quelli che ha sofferto di tutto e per molti anni e ora sono qui miserabile.
Purtroppo ora questo lo posso solo pensare e poi chi dovrei pren¬dere per fargli questo discorso? Forse uno che mi dice che non ha voluto la guerra, che è uno come me, come gli altri?
No, furfante. Con la guerra ti facevi ricco e glorioso, galleggia¬vi sopra gli altri e dicevi ”guerra allungati che io resisto!” E la povera gente intanto stava come strozzata, senza diritti e con solo obblighi."
Ricordiamo, meditiamo ma soprattutto preghiamo per vittime e persecutori ed impegniamoci, nel nostro ambito, per la giustizia e la pace.