Assolutamente M-A-G-N-I-F-I-C-O!!!
Complimenti e congratulazioni, davvero...
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Assolutamente M-A-G-N-I-F-I-C-O!!!
Complimenti e congratulazioni, davvero...
Tentiamo un inquadramento preliminare. Mi scuso sin da ora per errori, ripetizioni ed omissioni che spero siano di stimolo per interventi.
ciao[ciao2]
SARDEGNA 1940-43
Il territorio di operazioni della Sardegna subì in quasi tre anni di guerra successive mutazioni per quanto concerne le Armate, i corpi d`Armata e le divisioni interessati alla diretta difesa o alla pianificazione delle operazioni. In sintesi:
COMANDO GRUPPO ARMATE SUD.
Fu di fatto organo di coordinamento della difesa per l`intero territorio peninsulare ed insulare italiano.
(febbraio 41-settembre41)COMANDO SESTA ARMATA.
(settembre 1941-aprile 1942) COMANDO SETTIMA ARMATA.
(aprile 1942-luglio 1943)COMANDO QUINTA ARMATA.
COMANDO XIII CORPO D`ARMATA.
Costituito nel 1926 come "Comando Militare della Sardegna", assume la denominazione XIII Corpo d`Armata in data 11 ottobre 1934.
28 marzo 1943: assume il nome di "Comando Forze Armate (FF.AA.) della Sardegna".
Dal 23 aprile dello stesso anno crea un "Comando Settore Nord Sardegna" ed un "Comando Settore Sud Sardegna". A fronte delle accresciute forze a disposizione il Comando FF.AA. della Sardegna subisce un ulteriore potenziamento in data 15 luglio 1943: il Settore Nord viene elevato a Comando XXX Corpo d`Armata, mentre al Comando XIII Corpo d`Armata resta il territorio dell`ex Settore Sud.
COMANDO XXX CORPO D`ARMATA.
Sorge per trasformazione del Comando Tattico Nord Sardegna a Sassari il 15 luglio 1943.
divisioni
"Bari",
"Calabria",
IV^ Brigata Costiera,
il raggruppamento motocorazzato "Scalabrino" (quattro battaglioni carri, due battaglioni motomitraglieri, tre gruppi artiglieria ed un battaglione fanteria)
43° Raggruppamento artiglieria Corpo d`Armata
30a DIVISIONE DI FANTERIA "SABAUDA"
(45° e 46° Regg. Fant; 16° Regg. Art; successivamente 176a Leg. CC.NN.).
31a DIVISIONE DI FANTERIA "CALABRIA".
59° e 60° fanteria e il 40° Reggimento Artiglieria da Campagna. Durante la seconda guerra mondiale assume in forza la 177a Legione CC.NN. e per tutto il conflitto si assume il compito di rinforzare la difesa costiera delle coste nord – occidentali della Sardegna.
44a DIVISIONE DI FANTERIA "CREMONA" ( 21° e 22° Regg. Fant; 35° (o 7°) Regg. Art; 88a (o 90a) Leg. CC.NN.).
Presente in Sardegna dal marzo 1941 al novembre 1942 dove compie esercitazioni di sbarco - imbarco e concorre alla difesa costiera.
Prende parte all`occupazione della Corsica.
47a DIVISIONE DI FANTERIA "BARI"
(139° e 140° regg. Fant; 47° Regg. Art. Dal 1941 152a Leg. CC.NN.). Nell`aprile 1943 da Roma la divisione si trasferisce in Sardegna, assumendo il controllo del settore costiero di Oristano in concorso con altri reparti italiani e tedeschi.
184a DIVISIONE PARACADUTISTI "NEMBO"
(183°,184° e 185° Regg. Fant; IV° Gruppo Artiglieria; una Comp. Mista Genio; un battaglione Guastatori e una compagnia Motociclisti; 184a Compagnia mortai da 81 e 184a Sezione Sanità*).
Costituita nel novembre 1942. Nel maggio 1943 era dislocata in Toscana. A fine mese l`unità*, ad eccezione del 185° fanteria e del IV° Gruppo Artiglieria, è trasferita in Sardegna come unità* di contromanovra in caso di sbarchi ed aviosbarchi angloamericani.
L`evento dell`armistizio scosse molti ufficiali e paracadutisti: il XII Battaglione al completo (Maggiore Rizzatti) e parte del XIII si unirono ai tedeschi che si dirigevano all`imbarco per la Corsica. A Macomer venne ucciso da elementi filotedeschi il Capo di Stato Maggiore della Divisione (Tenente Colonnello Bechi Luserna).
19° REGGIMENTO COSTIERO.Difesa costiera da Capo Coda Cavallo escluso a Torre Murtas esclusa.
203a DIVISIONE COSTIERA. Fu costituita in divisione solo nel luglio 1943 2, andando a rafforzare ed incorporare la XIIIa Brigata Costiera nella fascia di copertura della costa cagliaritana e sud – orientale (da Capo Monte Santu a Capo Pula).
204a DIVISIONE COSTIERA (Sassari). Difesa costiera da Punta Li Francesi esclusa a Torre Foghe esclusa.
205a DIVISIONE COSTIERA (Carbonia, quindi Iglesias). Difesa costiera da Torre Foghe inclusa a Capo Pula escluso.
IVa BRIGATA COSTIERA. Difesa costiera da Punta Li Francesi inclusa a Capo Coda Cavallo incluso.
XIIIa BRIGATA COSTIERA (poi 203^ div. cost) Difesa costiera da Capo Pula incluso a Torre Murtas inclusa.
176a LEGIONE CC.NN. D`ASSALTO 3
CLXXV Battaglione, Seniore Adolfo Serra, Iglesias.
CLXXVI Battaglione, Seniore Angelo Piga, Cagliari.
176a Comp. Mitraglieri, Capo Manipolo Diego Gallietta.
Inquadrata nella Divisione "Sabauda" e dislocata fra Serramanna, Samassi, Senorbì e Villasor.
177a LEGIONE CC.NN. D`ASSALTO.
CLXXVII Battaglione, Seniore Carlo Alquati, Sassari.
CLXXVIII Battaglione, Primo Seniore Emanuele Aymerich, Nuoro.
177a Compagnia mitraglieri, Centurione Ignazio Marceca.
Inquadrata nella Div. "Calabria" e dislocata fra Thiesi, Sassari e Porto Torres.
152a LEGIONE CC.NN. D`ASSALTO. Era inquadrata nella Divisione "Bari", che seguì in Sardegna.
I battaglioni vennero trasformati in "ciclisti".
195a LEGIONE CC.NN. D`ASSALTO "GIOVANNI DALLE BANDE NERE"
LXXI e LXXXI Battaglione più la 94a Compagnia Mitraglieri.
Fece parte con la 55a Legione del XXX Raggruppamento CC.NN.
Sbarca a Cagliari il 22 ottobre 1941 e resta sull`isola fino allo scioglimento della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale (6 dicembre 1943).
55a LEGIONE CC.NN.
In Sardegna dall`ottobre 1941 al novembre 1942.
Successivamente in Corsica. Faceva parte del XXX Raggruppamento CC.NN.
"SARDINIEN DIVISION" (25/ V/ 1943), poi "90 PANZERGRENADIER DIVISION" (1/ VIII/ 1943) 4. Generalleutenant Carl Hans Lungerhausen.
Panzer Abteilung 190 (Sardinien Panzer Btl),
Panzer-Gren. Rgt 155 (Sardinien 1)
Panzer-Gren. Rgt 200 (Sardinien 2),
Oberstleutnant Heinrich baron von Behr.
Panzer-Gren. Rgt 361 (853° Reggimento d`assalto),
Artillerie Rgt 190 (motorizzato),
Pionier Batl. 190 (motorizzato),
Nachrichten Abt. 190 (motorizzato),
Panzer-Jaeger Abt 190
Sturmgeschutz Abt. 243 (su 3 compagnie).
Panzer-Flak-Abteilung 190 (Luftwaffe). Unità* minori di servizi.
DIFESA FISSA AEROPORTI.
Olbia e Venafiorita (Gruppo Olbia);
Oristano e Milis (Gruppo Oristano);
Alghero e Chilivani (Gruppo Alghero);
Monserrato, Elmas, Decimomannu e Villacidro (Gruppo Cagliari).
NUCLEI ANTIPARACADUTISTI (N.a.p.).
Dipendevano dal Comando Difesa Territoriale di Cagliari i nuclei
dal 379° al 384°; dal 391° al 396°; dal 413° al 420°.
Dipendevano dalla IV Brigata Costiera (Gallura)
il 385°, 386°,387° e 393°N.a.p.
Dal 19° Reggimento Costiero
(costa est) il 422° N.a.p. di Dorgali.
Dalla XIII Brigata Costiera
i N.a.p. 377°; 378° e 383°.
Della 205^ Divisione Costiera facevano parte
i N.a.p. 371°, 372°, 373°, 374°e 375°.
In forza alla 204^ Divisione Costiera erano
i N.a.p. 397° e 421°.
ARTIGLIERIE.
Nel periodo fra le due guerre erano già* in servizio alcune batterie antinave, antiaeree o a "doppio compito" della Regia Marina, che in parte vennero affidate alle specialità*
"Artiglieria marittima - Milmart"
e "contraerea" della Milizia.
Ad esempio, nel 1940 la base della Regia Marina in La Maddalena poteva contare su diciotto installazioni di vario calibro: due (Pes di Villamarina e De Caroli) di grosso calibro (in totale quattro pezzi da 305/17), una da 203/45 (la Rubin de Cervin a Spargi) cinque da 152 millimetri, cinque da 120 millimetri ed un pari numero da 76 millimetri.
In Cagliari aveva sede la 4^ Legione Milmart,
che disponeva di diverse batterie, quali
tre da 152/50 (Boggio, Prunas e Faldi),
quattro da 102/35 (C135 di Sant`Elia, C198 di Monte Urpinu, C367 di Tuvixeddu, C165 di Nuraghe Capitana)
una da 90/53 (C 385 del Poetto).
Sant`Antioco era difesa da tre impianti (Sogliuzzo e Candiani da 120/45; SR 311 da 102/35 a scoglio Mangiabarche),
mentre altre batterie fisse si trovavano a Capo Giordano (batteria SR 310 da 102/35, a nord di Portoscuso) e sull`isola di S. Pietro.
A Capo Frasca era la Canevaro da 120/45,
a Punta Giglio di Alghero la batteria SR 413 da 102/35
e a difesa di Porto Torres si trovava la batteria della Regia Marina SR 414 da 76/40.
Anche queste posizioni vennero rafforzate nel corso del conflitto da numerose batterie da posizione costiera del Regio Esercito.
Con l`arrivo delle truppe tedesche giunse anche un`aliquota di pezzi da 88 millimetri.
Impianti "di radiolocalizzazione" germanici si trovavano dalla primavera 1943 nelle zone di Olbia, Bosa, Capo Sperone di S. Antioco, Punta Planedda di Teulada e Monte Agamu di Pula.7
AEROPORTI E PISTE: nella primavera del 1943 erano operativi gli aeroporti e piste, gestiti da reparti italiani e tedeschi,
di Elmas,
Capoterra (Capoterra-Assemini-Macchiareddu),
Monserrato,
Case Zeppara,
Decimomannu,
Villacidro,
Borore,
Milis,
Chilivani,
Fertilia,
Olbia,
Venafiorita.
Idroscali erano attivi a Elmas, Oristano e Porto Conte.
Analisi del sistema costiero sardo
Sulcis Iglesiente:
costituiva obiettivo a sé stante perché raccoglieva la maggior parte delle industrie della Sardegna. Erano realizzati ed in progetto nell`Iglesiente lavori tra Fontanamare e Porto Paglia, tra Portoscuso e Porto Vesme. Nel Sulcis si studiavano lavori particolarmente consistenti per Porto Botte e Porto Pino, oltre che a sbarramento dell`istmo di Sant`Antioco.
Golfo di Cagliari:
bisognava fortificare il golfo di Quartu Sant`Elena per impedire l`aggiramento di Cagliari da terra e così per il settore fra Maddalena e Capoterra, ad ovest del capoluogo.
Settore Gallura:
a sbarco effettuato sarebbe stata a rischio la Piazza della Marina di La Maddalena. Essendovi però poche possibilità* per sbarchi in forza le fortificazioni risultavano concentrate in alcuni punti (tratto La Corba – Monte Russu; golfo di Arzachena; Stazzu Moru sulla rotabile Palau – Arzachena).
Porto di Olbia:
era la principale base dei collegamenti marittimo col Continente. La sua difesa era da estendere a Golfo Aranci ed al tratto di litorale a sud di Capo Ceraso.
Nurra ed Anglona:
nella Nurra località* da difendere erano considerate Porto Ferro; Porto Conte ed Alghero.
Nell`Anglona Porto Torres, Castelsardo e Marina di Sorso.
Settore occidentale:
si trattava di un settore assai delicato nella zona di Oristano e Mussolinia (oggi Arborea) poiché la strada statale "Carlo Felice" 131 e la ferrovia Cagliari – Macomer correvano in questo tratto a pochi chilometri dal mare.
Importanti da difendere risultavano inoltre Bosa e Santa Caterina Pittinuri.
Settore orientale:
la costa "alta, impervia ed importuosa" avrebbe facilitato il compito dei difensori.
Risultavano presidiate Cala Gonone, Marina di Orosei, Santa Maria Navarrese, Arbatax e Barì Sardo. Altre postazioni campali si trovavano nella zona di Muravera.
La strada "Orientale Sarda" sarebbe stata interdetta da capisaldi a Siniscola, Orosei, Barì Sardo e nel tratto Muravera – Cagliari (Casa Sulis).
Nel maggio 1942 la difesa lungo le spiagge risultava ancora imperniata su postazioni prevalentemente campali.
Era da determinare la trasformazione di talune di queste opere in postazioni di calcestruzzo resistenti ai tiri nemici di piccolo o medio calibro, tenendo conto dell`importanza della zona, della possibilità* di mascheramento e dell`andamento delle linee arretrate dette "di contenimento".
CEMENTO.
A fronte di un fabbisogno segnalato pari a 582.500 quintali di cemento, il Ministero della Guerra ne aveva in un primo tempo assegnato alla Sardegna solo 264.900 quintali.
Per non rallentare o fermare i lavori, furono emanate una serie di direttive tecniche,
improntate al massimo risparmio del prezioso legante:
fondazione delle opere: da farsi in pietrame e malta anziché in calcestruzzo.
Il dosaggio del calcestruzzo venne ridotto a 3 quintali/metro cubo, anziché 3,5 quintali.
Per le opere campali non occorreva sprecare calcestruzzo, ma usare pietrame e malta.
Fu ordinato inoltre di
ridurre la blindatura delle opere non esposte ai tiri navali a 60 centimetri, anziché un metro.
Proviamo con le immagini
Struttura superstite dello sbarramento stradale (molto arretrato) di Bau Pressiu-Campanasissa
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POstazioni monoarma a chiusura dell'istmo di Portopino
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Interessanti opere poliarma (anticarro e breda 37) nell'arco di contenimento di Santa Caterina
Camuffate da case, canoniche, cascine, ecc...
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salve vorrei sapere se nella zona di nebida esiste qualcosa che io e il mio amico Dan nn conosca?[8D]
avanti forza paris
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[II][II]Azz..ciofatax che po po di informazioni un lavoro imponente molto interessante e istruttivo. Ottimo anche il servizio fotografico. Bello anche quel bunker coricato. Complimenti. [ciao2]
veramente notevole e interessante
La batteria antinave "Boggio" di Pula (CA),
di fronte all'isola di S. Macario. Quattro pezzi da 152/50 918.
La struttura è solo in parte restaurata dal Comune, che ha evitato ogni intervento sulle porzioni prettamente "militari" del compendio [:(!]...
Pronta a metà* degli anni '30 del XX secolo, era servita dai legionari della Milmart (IV Legio).
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piazzola della fotoelettrica, con sistema decauville che conduce sino ad un interessante ricovero
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avanti con la "Corrado Boggio"
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<font color="red">la ex torre telemetrica</font id="red">
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