Visualizzazione Stampabile
Finalmente i parenti e gli ultimi superstiti avranno un punto di riferimento dove volere andar a rendere omaggio ai propri cari.
Il suo recupero, non penso che lo stato lo finanzierà ( a meno che Monti non si faccia dare i soldi dalla Merkel [icon_246 ) ma almeno un pezzo da portare al museo di Spezia come è stato fatto per lo Scirè, almeno quello si!
In effetti non ci possono essere dubbi, la foto ritrae una delle torri singole da 90/50 con i portelli degli apparati di puntamento ancora aperti.
Le uniche che si trovano in fondo al mare, purtroppo, sono quella della Nave da Battaglia Roma.
Ciao
Stefano
Credo che un eventuale recupero dello scafo non sia neppure da prendere in considerazione: (come da foto d'epoca) questo è spezzato in due... ma se parliamo di (almeno) una delle torri da 381, potrebbe essere non impossibile (fondi e voglia permettendo).
Comunque, un ottima notizia.
Avevamo una flotta di primissimo livello.........................e la Roma (e non solo) era il nostro fiore all'occhiello.................se vedo la nostra flotta ora mi vengono i brividi e penso al passato..........che tristezza.
Onore imperituro a quei ragazzi e al nostro ammiraglio.
Christian M.
La notizia suscita in me contemporaneamente felicità ed emozione, ritengo che la nave in oggetto ed il suo equipaggio fossero quanto di meglio si potesse realizzare all'epoca. Il fatto che poi fossero create con le capacità e l'ingegno italiano mi rende ancor più orgoglioso...
Conservo con cura un paio di volumetti dedicati alle corazzate classe Vittorio Veneto con la loro storia e descrizione tecnologica, semplicemente affascinanti.
Il recupero dei resti è assolutamente fuori luogo e nessuno dei protagonisti del ritrovamento porterebbe avanti questa proposta per i motivi già sopra accennati:
1) E' un "Sacrario" per le salme che li riposano da settanta anni.
2) Lo sforzo economico per il recupero è ingentissimo, oltre a dover contare un restauro conservativo molto approfondito successivamente occorre realizzare anche una locazione adatta a ricevere i resti e poi curarne la manutenzione.
La missione sicuramente prevede un ritorno economico tramite la vendita del documentario sul circuito italiano e mondiale (queste notizie interessano un pò tutti a tuitte le latitudini...) ed un finanziamento da parte dello Stato che così riesce ad onorare dei caduti che aveva perso in casa propria con grande imbarazzo.
Presumibilmente verranno avviate nel tempo delle singole missioni per riportare alla superfice alcune parti sensibili dello scafo da avviare in realtà museali già presento sul nostro territorio.
Unico vantaggio (almeno spero) è la profondità che dovrebbe limitare gli atti di sciacallaggio, sempre presenti. Anche se su questo non ci metterei la mano sul fuoco... [15
Aspetto con trepidazione di vedere il documentario... [151
Ho letto l 'articolo proprio oggi, dopo avere letto poco tempo fa il documento postato da un' utente qui sul forum della sua storia.
Pare sia stata una di queste maledette bombe Friz X a far fuori la Roma: PaoloM
Avevo un collega,molto piu' anziano di me, credo ormai deceduto,che era uno dei superstiti del naufrgio della Corrazzata Roma.Era stato tante ore in acqua e quel freddo ,mi diceva, non era mai piu' riuscito a togierselo di dosso.Luciano
ce' un documentario che ho gia' visto varie volte su sky riguardo alla corazzata ROMA con le testimonianze dei reduci...risale al massimo a 3 anni percui ce ne sono ancora di vivi.infatti e'stato realizzato dopo il ritrovamento . youtube https://www.youtube.com/watch?v=IaenJTp42iw