Re: BUSTINA CARABINIERE REALE 1943 IN ALBANIA??
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Originariamente Scritto da falo9096
Vedo soltanto adesso il commento.. gentilissimo! Bella foto!
La foto è veramente bella ma sconsiglio di usarla come riferimento per periodo che ti interessa rievocare. La fiamma sulla bustina è il modello della prima guerra mondiale, la giacca ha ancora il colletto in panno scuro della mo.34 e gli alamari non sono quelli in dimensione ridotta , come previsto dal regolamento per l'uniforme del 1940.
La foto del calendario che stai usando è ricolorata ed i colori non sono corretti.
La buffetteria in cuoio era in grigioverde, tipica del RE, ed il colore del panno dell'uniforme mod.40 era un grigioverde piuttosto cupo. Nessuno dei campioni che hai postato vi assomiglia e ti consiglio, se intendi rievocare, di modificare giacca e pantaloni dell'esercito svizzero. Non sono perfetti perchè hanno una nuance leggermete azzurrognola ma sono quanto di meglio si possareperire a prezzi onesti. Altrimenti la soluzione è rivolgersi ad una sartoria specializzata, ma in questo caso i costi lievitano.
Per la fiamma sulla bustina il modello piu comune utilizzato allepoca è quello della seconda foto, a punte raggruppate. Dal 1940 tutte le fiamme su bustina dovevano essere ricamate in filo nero ma siccome di necessità si faceva virtù, allora piu di oggi, capita di vedere bustine, telini, berretti guarniti con ogni tipo di fiamma.
saluti
Re: BUSTINA CARABINIERE REALE 1943 IN ALBANIA??
E' una mia impressione oppure il berretto a busta del babbo di LUIGILS è un mod. 23 oppure una versione simile a quella della Regia Aereonautica ?
bd
Re: BUSTINA CARABINIERE REALE 1943 IN ALBANIA??
Di solito i mobilitati, non sempre giovanissimi e tratti dai reparti territoriali dell' Arma vestivano uniformi "fondo di magazzini, spesso non adeguate secondo le normative sull' uniforme di guerra: di conseguenza si vedono spesso giubbe con colletto nero, alamari e gradi non ridotti, uso di fiamme da berretto in metallo, ricamo o a macchina, anche di tipologia anni '20 o '30, di tutto un pò. anche ad armamento stavano messi male, pochi o niente automezzi, ai più fortunati una o due vecchie blindo IZM della 1^g.m. E poi dovettero affrontare i partigiani slavi o l' esercito regolare greco...
Re: BUSTINA CARABINIERE REALE 1943 IN ALBANIA??
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Originariamente Scritto da Il Cav.
Di solito i mobilitati, non sempre giovanissimi e tratti dai reparti territoriali dell' Arma vestivano uniformi "fondo di magazzini, spesso non adeguate secondo le normative sull' uniforme di guerra: di conseguenza si vedono spesso giubbe con colletto nero, alamari e gradi non ridotti, uso di fiamme da berretto in metallo, ricamo o a macchina, anche di tipologia anni '20 o '30, di tutto un pò. anche ad armamento stavano messi male, pochi o niente automezzi, ai più fortunati una o due vecchie blindo IZM della 1^g.m. E poi dovettero affrontare i partigiani slavi o l' esercito regolare greco...
I reparti e le sezioni mobilitate furono impiegati completamente ed immediatamente ed integrati con militari della territoriale nonchè con militari provenienti volontariamente dalle altre Armi che diventavano "Carabinieri Ausiliari".
L'uniforme per tutti costoro fu quella classica in panno grigioverde da truppa talvolta ancora in versione mod. 33 con cintura e collo nero.
L'armamento fu per tutti il moschetto 91 da cavalleria e l'arma corta; nella maggior parte la pistola semiautomatica Beretta mod. 34 ma molto spesso anche il vecchio revolver 1889.
I reparti mobilitati mantennero gli automezzi e le armi pesanti già in loro dotazione con pochissime integrazioni.
Le sezioni mobilitate dipendevano dalle G.U. di appartenenza sia per le armi di reparto (solo fucili mitragliatori Breda 30 ma avolte anche Hoktins di preda bellica) ma anche per gli automezzi.
E, molte volte, il reintegro delle uniformi avveniva con i fondi di magazzino o ... non avveniva proprio.
bd
Re: BUSTINA CARABINIERE REALE 1943 IN ALBANIA??
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Originariamente Scritto da REGHENA
Citazione:
Originariamente Scritto da Il Cav.
Di solito i mobilitati, non sempre giovanissimi e tratti dai reparti territoriali dell' Arma vestivano uniformi "fondo di magazzini, spesso non adeguate secondo le normative sull' uniforme di guerra: di conseguenza si vedono spesso giubbe con colletto nero, alamari e gradi non ridotti, uso di fiamme da berretto in metallo, ricamo o a macchina, anche di tipologia anni '20 o '30, di tutto un pò. anche ad armamento stavano messi male, pochi o niente automezzi, ai più fortunati una o due vecchie blindo IZM della 1^g.m. E poi dovettero affrontare i partigiani slavi o l' esercito regolare greco...
I reparti e le sezioni mobilitate furono impiegati completamente ed immediatamente ed integrati con militari della territoriale nonchè con militari provenienti volontariamente dalle altre Armi che diventavano "Carabinieri Ausiliari".
L'uniforme per tutti costoro fu quella classica in panno grigioverde da truppa talvolta ancora in versione mod. 33 con cintura e collo nero.
L'armamento fu per tutti il moschetto 91 da cavalleria e l'arma corta; nella maggior parte la pistola semiautomatica Beretta mod. 34 ma molto spesso anche il vecchio revolver 1889.
I reparti mobilitati mantennero gli automezzi e le armi pesanti già in loro dotazione con pochissime integrazioni.
Le sezioni mobilitate dipendevano dalle G.U. di appartenenza sia per le armi di reparto (solo fucili mitragliatori Breda 30 ma avolte anche Hoktins di preda bellica) ma anche per gli automezzi.
E, molte volte, il reintegro delle uniformi avveniva con i fondi di magazzino o ... non avveniva proprio.
bd
Vero, ho un documento dove un comandante di Btg. impiegato sul fronte greco/albanese implorava i pezzi di ricambio per gli Spa in dotazione, o almeno per l' unica vettura marciante rimasta...