ciao..
non sono d'accordo sullo "scientificamente mandati al macello soldati privi di qualsiasi esperienza"
per l'elmetto e la camicia ..perkè no?!
ciao
digjo
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ciao..
non sono d'accordo sullo "scientificamente mandati al macello soldati privi di qualsiasi esperienza"
per l'elmetto e la camicia ..perkè no?!
ciao
digjo
Certo che vogliamo conoscere la storia dell'elmetto e della camicia!!!Ma scherzi?Per un appassionato di Normandia come me sarebbe una piccola tragedia non conoscerla!!!
Ciao![ciao2]
Il libro di alex non è male anche un'altro è interessante
D-DAY CONTO ALLA ROVESCIA
I dieci giorni che decisero la guerra
di David Stafford traduzione di Piero Budinicih
Pubblicato da Gruppo Editoriale il Saggiatore
Realizzazione editoriale Il Paragrafo s.n.c. Udine
Sono appena tornato dalla Normandie X Alex ho del nuovo materiale da postare
vedrai che la nostalgia ti passerà* in fratta
Ciao [:)]
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...enzo%20007.jpg
117,85*KB
Dunque, vado con il racconto dell'elmetto e della camicia, anche se putroppo è passato qualche anno dall'avvenimento e ho scordato alcuni particolari, nomi soprattutto...
Ho un'amico, anzi più un conoscente che è appassionato di militaria e da questa passione ha tratto anche un mestiere, nel senso che sì colleziona ma vende e compra, compra e vende...
Un paio di anni fa lo andai a trovare per vedere se aveva qualcosa di interessante da cedere. le cose le aveva ma a prezzi per me improponibili. Sullo scaffale dove tiene la sua roba che colleziona faceva mostra di se un'elmetto americano M1 con una vistosa botta sulla calotta. Incuriosito chiesi lumi in proposito...
Il collezionista mi disse di averlo portato a casa da un viaggio in Normandia dove fu acquistato assieme alla classica camicia marrone americana, che mi mostrò. La curiosità* è che sia l'elmetto che la camicia portavano il nome del proprietario (...che putroppo ho dimenticato...) e il numero di matricola del soldato. Siccome il collezionista è anche un'appassionato, tramite un'amico americano fece una ricerca al Pentagono e ne uscì appunto il nome e cognome del soldato e l'ultimo indirizzo conosciuto. A quell'indirizzo scrisse una lettera, includendo la foto dell'elmetto e della camicia....e dopo circa un mese l'eroico veterano rispose!!!!....Mi fece vedere la lunghissima lettera di risposta con inclusa tanto di foto del veterano americano fotografato davanti a casa con moglie e figli grandi!!!!....a me venne la pelle d'oca...giuro!!!
Mi tradusse la lettera, intanto l'anziano combattente si mostrò stupitissimo di rivedere dopo sessant'anni il suo elemetto e la camicia, poi iniziava il racconto di quel tragico 6 giugno 1944...
A quell'epoca aveva solo 19 anni, era arruolato con la 29 Divisione e arrivò con il suo mezzo da sbarco davanti ad Omaha la mattina del 6 giugno alle ore 7,35. Il racconto tradotto era terribile, raccontava come quella fu l'ultima volta che vide la metà* degli amici a bordo del natante, appena abbassata la ranpa - scriveva - la metà* nn c'era più, tutti ragazzi di 19/20 anni, senza nessunissima esperienza di combattimento..., lui fu più fortunato riuscì a saltare giù dal mezzo e annaspare nell'acqua, ma appena arrivato sulla spiaggia una terribile esplosione lo vece volare addosso ad un'ostacolo anticarro, andando a sbattere la testa contro la base di cemento (da lì la vistosa ammaccatura dell'elmetto...) Se nn avesse avuto l'elmetto allacciato sarebbe morto sicuramente. La violenza dell'esplosione gli portò via tutto l'equipaggiamento e si ritrovò inebetito sulla spiaggia in mezzo ad un orrore senza fine......
Scrive poi che giunto al riparo di una duna rimase lì per lungo tempo, incapace di reagire. Poi verso le 10.30/11.00 alcuni soldati, protetti dal fumo delle strepaglie che bruciavano cominciarono ad addentrarsi all'interno, lui raccolse un fucile da un caduto e seminudo si incamminò assieme agli altri soldati....
Raccontava poi della campagna di Normandia, delle altre campagne e della fine della guerra.
Raccontava inoltre di un senso come di spossatezza, apatia che lo colse tornando in patria. Gli incubi notturni lo tormentavano, divenne taciturno, rimaneva giorni interi solo in casa tormentato dai ricordi. Assieme ad altri giovani come lui cominciarono ad incontrarsi per cercare un sollievo almeno tra di loro e li maturarnono l'idea - scriveva - di come fossero stato mandati allo sbaraglio, di come tutti quei giovani fossero morti inutilmente.
Poi conobbe la ragazza che sarebbe diventata sua moglie e dalla quale ebbe 3 figli, ma concludeva, nn aveva mai dimenticato quella terribile mattina e i volti degli amici morti così tragicamente...
Avrei voluto chiedere se mi dava la lettera da fotocopiare, ma nn ho osato....però purtroppo adesso nn ricordo più il mome del soldato...peccato...
Un saluto
Per Hetzer:dire interessante è dire poco!!!Che storia,Ragazzi!!!Interessantissima!!!
Per Aldo:Perchè non prepari un tuo topic sul libro che ci hai presentato?Così possiamo aggiungerlo all'Index e viene fuori una bella cosa!!!
Ciao![ciao2]