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Alcuni dei carri M-15 in "opera" sul Tagliamento sono già* stati recuperati in passato.
Uno abbastanza recentemente è stato restaurato dalle Officine Goriziane e mi pare di ricordare sia stato destinato ad un museo.
Un altro che sicuramente veniva da lì è stato per molti anni (a partire dagli anni 70/80) esposto come monumento a Gradisca d'Isonzo nella caserma "Polonio", alla chiusura di questa fu spostato alla "Durli" di Palmanova (Genova Cavalleria) ed ora è in restauro sempre a Palmanova.
Sono quasi certo che tale carro viene dalle opere poichè aveva un cannone posticcio e quindi se due + due fa' quattro ......
Se teniamo conto che la linea difensiva del Tagliamento fu realizzata a partire dal 1950 si spiega il perchè della presenza di questi carri, nell'estrema povertà* di quegli anni (gli aiuti NATO stavano appena incominciando ad arrivare e le priorità* erano tante) si rastrellò praticamente tutto quello che si trovava in giro senza eccezione alcuna.
Addirittura l'Esercito fece un censimento su quanto ancora esisteva sulla linea Gotica.
Certo quel mezzo lì abbandonato sembra destinato a fine ingloriosa.
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Per essere realisti, indubbiamente meglio in un museo che rottamato. Speriamo sia un museo e non una collezione privata.[ad]
I tempi sono mutati (o stanno mutanto) pertanto è quasi sicuro che qualcuno, non da oggi, si sta interessando per il recupero del cimelio.
Segnalo - per statistica - che anche 2 semoventi da 75/18 (Bergamo e...ora non ricordo, ma c'è nella sezione artiglierie) erano messi amonumento, ma con cannoni posticci. Invece il pezzo (da solo) lo vidi "buttato" anni fa sul forte di Oga (SO).
Italiche stranezze...[ciao2]
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Tenendo presente quello che ha affermato Jolly46, la mia "sensazione" difatti, guardando le varie postazioni M e i PCO, mi sembrava di percorrere un'aerea museale, dove si possono vedere i vari tipi di instalazioni, se non mancassero i carri M26 in vasca, sarebbe completa senza aggiungere nulla di più.
Ciao by Andrea
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Quello che preoccupa un pò,e che i nostri vicini mettano già* in museo
questi carriarmati!
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...0_P2210795.jpg
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Volevo aggiungere ancora,per amore di cronaca,due foto scattate nello stesso periodo!
I carri armati titini che entravano a Trieste nel 45 ed un nostro carro catturato!
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...5_P2210840.jpg
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Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...9_P2210823.jpg
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Ritengo che ogni commento,purtroppo,sia superfluo!
[boing][boing][ciao2]
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Quel "grande" carro, comunque, privato del suo armamento, avrebbe combattuto contro l'eventuale fanteria nemica infiltratasi nel perimetro dell'opera dopo essere riuscita a superarne il campo minato steso a protezione e le pattuglie del plotone difesa vicina.
Questo uso come mitragliatrice è stato giustamente sottolineato dalle foto di Forte149, col quale mi complimento per la bravura nello scatto.
Che poi un colpo di cannone, o di lanciarazzi o una incursione aerea lo avrebbero - sicuramente - incenerito... beh, è un altro discorso.
Un museo della fortificazione sarebbe un mio sogno, lo ammetto, ma vedo poco realizzabile il farlo - eventualmente - in loco: [:D] a meno che non ci si accordi col contadino proprietario del campo...
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Un museo sarebbe una bella cosa!
Però,noi nè abbiamo uno a Redipuglia (Gloria Nazionale)quasi sempre chiuso e uno sul Monte San Michele,chiuso anche questo per mancanza di gestori.
Ci sarebbe anche quello di Oslavia,ma sono molti anni che non ci vado!
Tutti in gestione ai militari!
Altro che fare un museo ad un rottame!!
A Caporetto in Slovenia il museo è stato affidato a privati ,i quali si fanno milioni di guadagni(P.s.Museo della nostra e non della loro guerra).Ma tantè!!!!![signal][signal]
[iocero][incazz][ciao2]
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Bellissimo reportage.. non conoscevo questo genere di postazioni.. grazie Viper 4
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Vorrei condividere l'ottimismo di Fornovo.
Ma se la Russia,allora ci avrebbe attaccato,spero non possiate pensare che avrebbero mandato la fanteria all'attacco delle nostre postazioni.
Certe cose,possono concepirle solo i nostri comandanti.
Con il petto(degli altri!)fermeremo il nemico![ad]
[ciao2][ciao2]
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Il dibattito sull'utilità*, sull'efficienza e sulla capacità* bellica della fortificazione permanente (e mi riferisco a quella degli anni della guerra fredda) è iniziato nello stesso momento in cui è stata realizzata e proprio da parte degli "addetti ai lavori" ovvero di chi era destinato a presidiarla ed a tenerla in efficienza.
Le osservazioni che posso fare dopo aver sentito tante testimonianze orali e letto un po' di "dottrina" (non quella del catechismo) si possono riassumere come segue:
- la fortificazione non aveva lo scopo di arrestare il nemico/invasore, quanto di interdire le vie preferenziali di penetrazione e deviare le unità* avanzanti su altre direttrici dove peraltro sarebbero state affrontate dalle forze mobili di copertura, dal fuoco dell'artiglieria ed anche dal fuoco nucleare terrestre.
- la fortificazione oltre alle postazioni armate vere e proprie sarebbe stata rafforzata all'emergenza da un imponente schieramento di campi minati, antiuomo ed anticarro; ogni opera sarebbe stata letteralmente circondata da campi minati con un numero di mine estremamente elevato, elemento che avrebbe rallentato ulteriormente l'avanzata del nemico.
- se alla funzione impeditiva delle opere aggiungiamo le preventive distruzioni di ponti e strade è ovvio che l'azione ritardatrice si sarebbe ampliata
- quindi l'azione dei reparti d'arresto deve essere vista in modo unitario con quella di tutti gli altri reparti schierati alla frontiera od in posizione arretrata, la battaglia vera e propia era prevista fra il confine allora jugoslavo ed appunto il Tagliamento.
Per nostra fortuna siamo riusciti a non vedere in opera nulla di tutto ciò e questo tutto sommato è anche merito di chi a suo tempo decise di "chiudere le porte e finestre di casa".
Certo se poi oggi riuscissimo a mantenere la "memoria storica" dimostreremmo di essere un Paese vero ed unito.