Mi sa che hai ragione, la somiglianza è forte.Citazione:
Originariamente Scritto da fux viktoriya
Ciao
Andrea
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Mi sa che hai ragione, la somiglianza è forte.Citazione:
Originariamente Scritto da fux viktoriya
Ciao
Andrea
Si comincio' a parlare di mazze ferrate italiane in un forum britannico, qualche anno fa',ma mentre quelle austro-ungariche sono ben documentate da foto d'epoca, quelle cosi' dette
'italiane' a me paiono una vera e propria forzatura. Io fui il primo ad occuparmi di mazze ferrate
nel 1973 sul mensile TAC ARMI e pur avendo ora altri interessi, credo un po' di intendermene
sebbene non sia il mio argomento preferito. Ora ci sono anche i falsi, e sono fatti anche abbastanza bene, tanto che ne sono stati smascherati diversi esemplari sia qui che in altri
forum.La prima postata ha qualcosa che non va' e non mi convince affatto, non perché non
se ne sono mai viste di questo tipo, ma perché e' fatta male. La seconda invece a mio parere
fatta molto meglio, mi ricorda piu' un frustino con pomello, che non era certo fatto per
rompere il cranio di nessuno, anche se ovviamente poteva farlo.Come fattura è senz'altro
piu' accattivante, ma io l'accosterei se l'oggetto venne realizzato in Italia, piu' all'epoca del
fascismo (quindi anni '20) che all'epoca della 1^GM. Parlare di mazze ferrate italiane è un po'
come parlare di mazze ferrate inglesi o francesi:qualcuno, per venderle ne ha cominciato a
parlare anche in aste rinomate (non quelle di ora su internet), tuttavia, per vendere si fa'
questo ed altro, ma questo e' un altro discorso, specie se non esiste il benché minimo riscontro
fotografico d'epoca. Tuttavia siamo qui per imparare, non per sentenziare, ma se c'è la documentazione e' sicuramente meglio.Se non c'è,tutto quello che diciamo ha un valore relativo. [00016009 PaoloM
Allegato 251474
Paolo:
Citazione:
... Tuttavia siamo qui per imparare, non per sentenziare, ma se c'è la documentazione e' sicuramente meglio. Se non c'è, tutto quello che diciamo ha un valore relativo.
[264 [264 [264
F.M. :P
E fin qui il tuo ragionamento fila, però dobbiamo dire che queste mazze vengono da un museo e la prime due dovrebbero risalire come acquisizione agli anni 30.Citazione:
Originariamente Scritto da marpo
A questo punto dato che hai detto di avere una certa esperienza la mia domanda spontanea è sono buone o no?
Oppure giriamola così sono riproduzioni degli anni 30 o dei falsi appioppati in quegli anni al collezionista?
Senza scherzare se fossero state usate un poco di luminol ed una lampada uv potrebbero dare la risposta certa. Un poco macabro come sistema per accertare la bontà* del pezzo ma incontestabile.
Ciao
Andrea
La prima non mi da' alcun affidamento perché ne ho viste altre rifatte in questo modo, anche se ovviamente e' solo una mia idea, ma vedo che anche altri hanno espresso dubbi.La seconda,potrebbe anche non essere una mazza ed e' quella, sicuramente artigianale piu'
attendibile.Italiane? E come si fa' a dire con tutto il rispetto per il museo? [137 PaoloM
Attribuita agli italiani, ma per me fortemente sospetta:
Allegato 251475
Marpo:
prendo solo questa frase alla quale aggiungo che ci sono ancora certi musei dove i Vetterli 70/87 sono definiti fucili garibaldini pertanto immaginatevi il resto ...Citazione:
... E come si fa' a dire con tutto il rispetto per il museo ?
Certo, ci sono musei e musei, ma in questo campo siamo ancora "culturalmente" (molto) indietro rispetto agli altri Paesi ...
Ciao
F.M. :P
...consentitemi, un po' come l'so dei coltelli d'ardimento così anche per le mazze nasceva la necessità* di atrezzarsi alla maniera degli austriaci di oggetti utili alle funzioni. Così come i coltelli da caccia, da cucina da falegname furono i precursori
dei pugliali da ardito ottenuti industrialmente utilizzando pezzi di baionette in disuso, alla stessa maniera, nella considerazione che finire il gasato con il calcio del fucile o a calci non era cosa umanamente sopportabile, ci si attrezzo alla meglio per quella barbara esigenza.
Questo per dimostrare che quelle qui postate non necessariamente sono dei falsi ma solo una italica soluzione a un problema nascente e che la fine del conflitto non aveva fatto in tempo a risolvere. Ciao Sal
Sal, quanto tu dici potrebbe essere plausibile... ma a tutt'oggi sappiamo che gli italiani nella Grande Guerra non utilizzarono mai questo tipo di arma che, all'epoca, fu definita "barbarica" dai nostri mezzi di comunicazione/propaganda.
Pertanto io sarei cauto e imputerei al collezionista degli anni '30 che, magari, se la sia fatta costruire lui vedendo le illustrazione ad esempio sulla Domenica del Corriere...
Ciao
F.M. :P
....certo, amico mio anche questa è una lettura delle cose, sta di fatto, appunto, che mai l'Italia ha usato attrezzi simili ufficialmente, ma ciò non toglie che qualche sprovveduto combattente non l'abbia costruita autonomammente ad imitarne l'uso dei contrapposti austroungarici. Ciao Sal
Personalmente le prime due mazze non mi piacciono per niente!Anche tecnicamente parlando,non mi sembrano affatto utili al combattimento;troppo pesanti e sbilanciate.Mi sembra di aver capito che siano realizzate in metallo pieno.
Il fatto che arrivino da un museo....bhe,questo è un dettaglio.Non sarebbe la prima volta che in un museo si vedono oggetti palesemente falsi oppure oggetti comuni scambiati per altro.