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Se vogliamo parlare sporco parliamone.[ad]
Studiando i disegni si può solo dedurre ma anche farsi una precisa idea.
La latrina truppa e il vaso per i dorati fondoschiena degli ufficiali, confluiva in una vasca dimensionata piu o meno come la larghezza totale della galleria.
Una botola abbastanza grande ( Forte ricordi la fatica che ho fatto nel rimetterla a posto?)permetteva uno svuotamento delle deiezioni in maniera manuale. (non scandalizzatevi ora si fa con una pompa a vuoto ma i nostri nonni e padri lo facevano con il mestolo da cucina.)
Il troppopieno confluiva l'acqua in eccesso verso l'esterno attraverso conduttura in tubo eternit.
Ecco come mai non si possono usare in tempi non favorevoli.
L'acqua per le abluzioni era asservita dai serbatoi in eternit disposti a batteria nei pressi dell opera protetti ovvero entro l'area confinata da porte stagne.
Teniamo presente che l'opera veniva presidiata e occupata per il tempo necessario allo svolgere del combattimento fino al 48 era di 9 giorni poi di 15 minuti [^]
Ciao ciao,
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Da una "chiaccherata" con un Gaf, mi aveva riferito che durante il suo servizio di leva a Versciaco per il presidio delle opere realizzate in consegna alla Gaf, venivano chiusi nelle opere per diversi giorni per "acclimatarsi" all'opera (addestramento), di conseguenza i bagni li dovevano per forza usare.
Questo discorso è da prendere con le "pinze", perchè la memoria forse, "era quel che era".
Ciao by Andrea
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Nell'anteguerra esisteva solo la minaccia chimica e quindi,come dicevano
gli alpini,al cesso si andava sempre con la maschera. Scherzi a parte,
nelle opere riutilizzate nel dopoguerra si prevedeva di aver a che fare
con la minaccia NBC. Certo la vecchia maschera antigas aveva cambiato
nome,diventando maschera anti NBC,senza ulteriori modifiche,ma non
avrebbe salvato il poveretto costretto ad uscire dall'area protetta.
Anche se ai miei tempi non figuravano nelle dotazioni,credo che l'unica
soluzione possibile era data dai WC chimici.
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Non bisogna sottovalutare alcune cose:
NBC riguarda:
- un attacco chimico ossia vescicanti neurotossine ecc.
Queste hanno un tempo limitato e poco persistente utilizzato contro fanterie e spazi ampi di larghezza del fronte.
-Nucleare chi c'è c'è ovvero i bersagli devono essere paganti e nel fall out radioattivo ci possono essere anche truppe amiche.
-Il batteriologico è molto difficile gestirlo e di dubbia efficacia.
Mah il discorso è OT vale la pena discuterne secondo me ma è meglio un apposito topic.
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Brutta cosa i gas nervini: le nostre maschere erano inefficaci nei loro
confronti. Alla SMA di Aosta,al corso NBC,non ci avevano lasciato molte
speranze.
Quanto ai vescicanti, al Battaglione eravamo privi dei teli antypritici,di cui ci avevano spiegato l'impiego,ma non erano stati
distribuiti.
Figuriamoci poi cosa sarebbe successo ,in caso di attacco nucleare,dei poveracci esposti alle radiazioni con l'unica illusione della famosa
maschera anti NBC.
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Da discorsi intavolati andando per opere,parlando del più e del meno, per la difesa NBC fino al 1984, la dotazione della fanteria e degli alpini, non era in alcun modo adeguata alla probabili necessità in caso di attacco con gas.
In molti casi e nelle condizioni giuste, (vedi per esempio, la disfatta di Caporetto) nella zona di pianura le postazioni d'arresto, non sarebbero state neanche toccate, ma passate senza colpo ferire.
Ciao by Andrea
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Ciao Andrea,innanzitutto complimenti per i repoert e sopratutto per l'esecuzione delle fotografie degli interni veramente straordinarie.
Nei tre report riguardanti Campiolo ho visto che non hai postato nessuna fotografia degli esterni(a parte un paio della base della torretta dell'opera 7) riguardanti malloppi,ingressi ecc.in quanto tu dici non rendrebbero l'idea.Io invece ti invito a postarli,in quanto per noi,che probabilmente quell'opera non la visiteremo mai,risulterebbero molto interessanti.
Scusami il suggerimento ma a me anche gli esteri piacciono moltissimo.[:D][:D][:D]
[ciao2]e grazie.Gianfranco
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Ti dirò, le foto le realizzo sempre prima con il pensiero e quando non vedo quello che mi sembra "appropriato", non tiro fuori neanche la macchina dalla borsa. Altre opere che ho fotografato l'anno scorso, non le farò neanche mai vedere perchè la resa della foto non mi convince, preferisco ripassare ora e rifare gli scatti giusti, troppi automatismi qualche volta "rompono".
Abbiate pazienza.
Ciao by Andrea
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Citazionedi Forte149:
Altre opere che ho fotografato l'anno scorso, non le farò neanche mai vedere perchè la resa della foto non mi convince, preferisco ripassare ora e rifare gli scatti giusti.
Risposta:
Ciao Andrea,ti faccio i miei complimenti per la tua infinita pazienza e professionalità* nell'esecuzione delle fotografie,specialmente quelle degli interni.Al contrario mio invece che preferisco,per comodità* e questioni di peso,lasciare l'attrezzatura fotografica a casa e girare con una semplice compatta,leggera e piccola da stare in tasca.Sicuramente la differenza si vede,però io non tornerei mai in un'opera perchè le foto magari mi sono venute un po scure(Come mi succede spesso).Piuttosto,e mi è successo con i Centri 16,12,ecc.preferisco ritornare in un'opera allagata con gli stivali e vedere ciò che non ho visto la prima volta.
Per me la fotografia è sicuramente importante,ma non a tal punto da farmi ritornare per cercare l'esecuzione perfetta.
A me piace fare vedere ciò che ho visto,e se le mie foto,a volte non perfette,non piacciono..beh nessuno impedisce a nessuno di recarsi in loco e scattare a proprio piacimento.
Tendo a precisare che questo è solamente il mio punto di vista e non il vangelo.
Termino comunque apprezzando molto il tuo modo di concepire la fotografia e attendendo i tuoi prossimi lavori ti saluto.
[ciao2]Gianfranco