Grazie per le anticipazioni librarie e...bentornato sidescanner,
quando posti su Sanluri avvertimi. [icon_246
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Grazie per le anticipazioni librarie e...bentornato sidescanner,
quando posti su Sanluri avvertimi. [icon_246
Ottimo, non dimenticare di avvertirmi al momento della pubblicazione: ne prenoto già fin d'ora una copia!Citazione:
Originariamente Scritto da stefano danese
Riguardo il cestello metallico.. non risolve comunque il problema di avere colpi pronti presso il pezzo :roll: :roll:
Ciao Sidescanner, bentrovato! :P
Un caro saluto a tutti,
[249
Nel post di Harris (parte 4), nella dodicesima foto, si vedono le nicchie per i colpi pronti, proprio al fianco degli elevatori.
Questi depositi per le munizioni di pronto impiego (solitamente 150 colpi atti a garantire "una giornata di fuoco") non si trovavano nelle piazzole ma subito dietro, attraverso una porta che si intravede venivano passate ai pezzi.
La distanza era brevissima.
Anche la ronca funzionava pressapoco così, mentre le altre batterie del golfo avevano le riservette subito dietro la piazzola,in comunicazione con quest'ultima tramite "finestre".
La batteria del tuo post aveva il pezzo da 120/40 illuminante?
La De Lutti è molto anteriore agli anni 30.
ciao
La Sommi Picenardi non era dotata di pezzo illuminante: solo nel 1943 fu progettata da Marigenimil-Spezia la costruzione di una 5° piazzola semicampale in calcestruzzo per un pezzo da 120/40.Citazione:
Originariamente Scritto da stefano danese
In caso di bisogno, fino a quel momento, si ricorreva ad un cannone da 76/40 della vicinissima batteria E191.
Ad ogni modo la riservetta numero 2 possiede due nicchie aggiuntive che fanno ascendere il totale dei colpi di un terzo: si era ipotizzato in un primo tempo proprio per eventuali colpi illuminanti, ma lo escluderei in quanto non mi risulta che il pezzo da 152 ne fosse dotato..
La Batteria Sommi Picenardi fu edificata nel triennio 1928-1931, in due fasi. I piani costruttivi della batteria e delle gemelle Forni e De Filippi mostrano come il progetto originario in sede di realizzazione fu semplificato e modificato in più punti.
Batterie praticamente gemelle esistono a Favignana (TP), Augusta, Siracusa ecc
Da quel che affermi le sistemazioni delle due batterie sono pressochè uguali, non mi è chiaro però dove nella De Lutti si trovasse il deposito delle cariche di lancio..
Sotto posto un pò di foto di esterni, interni ed una foto d'epoca di una piazzola per pezzo da 152/45 con riservetta incavernata..
Un caro saluto,
:P
Complimenti a Bacchiola x questo ritorno assolutamente... "in grande stile",
non posso che esprimere (a nome di tanti nel Forum) piena soddisfazione di ciò.
Saluti e buon lavoro a tutti.
Ti ringrazio Italien.. :oops: :oops:
Ad integrazione del topic, che mi sembra stia procedendo in maniera positiva, sarebbe interessante sapere se il 152/45 e simili fossero o meno dotati di munizionamento illuminante o, meglio ancora, se questo esistesse o meno..
ho notato durante le mie ricerche in archivio che, in effetti, moltissime batterie non erano dotate di pezzi illuminanti.
Per qualcuna si tentò di ovviare in extremis (studi addirittura a giugno/luglio 1943) per altre no..
Un caro saluto,
:P
L'Italia non possedeva munizionamento illuminante e fu costretta a rivolgersi all'estero per approvviggionarsi di tali proiettili.
La scelta come del resto per molte armi cadde sull'inghilterra che fornì appunto tali colpi da 120 mm che potevano essere sparati dal cannone da 120/40 Armstrong mod. 1891,forniti sempre dall'inghilterra in grande quantità* alla Regia Marina per essere imbarcati su vari tipi di naviglio(venivano anche costruiti in Italia nello stabilimento Armstrong di pozzuoli).
Questi cannoni ormai obsoleti per l'impiego navale vennero sbarcati ed usati a scopo illuminante e a volte, come per esempio in alcune batterie della Sicilia, nelle batterie costiere .
Ricordiamo anche che come ben tutti sappiamo durante gli scontri navali del secondo conflitto la flotta italiana era completamente impreparata e non completamente equipaggiata per il combattimento notturno.
ciao
Negli anni '30 la Regia Marina possedeva munizionamento illuminante di calibro 76, 102 ed, appunto, 120mm.
Quando possibile per la vicinanza dei reparti, la funzione illuminante era espletata da cannoni da 76 e 102 delle batterie contraerei o a doppio compito (normalmente il cielo di una batteria da 152 era battuto da almeno una batteria di calibro minore, oltre ovviamente alle armi contraerei in calibro 6, 8, 13.2 o 20 della batteria stessa). In tutti gli altri casi, o dove era valutato conveniente, era installato in batteria un pezzo aggiuntivo da 120 con funzione, appunto, illuminante.
Come mi è stato confermato da Fert, che ringrazio, esisteva anche una granata illuminante da 152mm con gittata da 14 km, essa però non superò la fase sperimentale e quindi non fu riprodotta.
Sotto continua la disamina dei tipi di riservetta ipogea: è il turno della Emmanuele Russo (Punta Mola, Penisola della Maddalena), batteria appartenente alle difese della Piazzaforte di Augusta-Siracusa.
In questo caso il parapetto della piazzola è stato completamente smantellato ed asportato nel dopoguerra, l'interno è semplificato ma ricorrono i principali aspetti costruttivi, come le nicchie per i proietti (3 per lato). Non vi sono locali protetti per le cariche di lancio in quanto i cannoni in servizio, i più moderni 152/50, sparavano proietti in bossolo.
In questo caso ogni riservetta fornisce 2 pezzi.
Dai documenti di Marigeminil risultano montati i pezzi da 120/40 nel 1936, sicuramente di marca Armstrong mod. 1891 e nei grafici e nelle specifiche originali di tutte le artiglierie in dotazione alla Regia Marina, in mio possesso,risulta l'unico cannone di medio calibro dotato di proiettili illuminanti.
Ho superficialmente non preso in considerazione i pezzi di calibro inferiore al 120 per abitudine, uso a pensare al 120 come unico pezzo illuminante visto che le "nostre" batterie da 152 ne erano quasi tutte dotate (sorry).
ciao a presto
Batteria "Faldi" a Is Mortorius (Quartu Sant'Elena).
Dal 1936 R.M., dal 1939 IV^ Legione MILMART
4 pezzi da 152/50 e un illuminante da 120 (5 postazioni)
I pozzetti delle riservette incriminati, qui postati "a memoria", nell'attesa di tornare in sito.
ciao