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La prossima lapide rappresenta un caso analogo a quello del Tenente Benedetto Cavallini che avevamo visto nella prima parte dedicata all'altro cimitero: anche qui, nel vecchio camposanto venne sepolto un nemico onorevole, un oggi dimenticato eroe italiano, giovane ufficiale ferito nella battaglia di Custoza nel '66, e quindi raccolto in uno degli ospedali militari della Verona austriaca, dove morirà poche settimane dopo.
La lapide meriterebbe senz'altro un restauro, visto che è sbiadita e piuttosto malandata.
(cliccare sulle immagini per ingrandirle)
Allegato 173759
QUI RIPOSA LA SPOGLIA MORTALE
DI
CARLO ALBERI
NOBILE FIORENTINO
CAPITANO NEL PRIMO REGGIMENTO BERSAGLIERI ITALIANI
FERITO FRONTE A CUSTOZA IL XXIV GIUGNO MDCCCLXVI
MORTO IN VERONA IL XVII LUGLIO SUCCESSIVO
NELL'ETA' DI ANNI VENTINOVE
DECORATO DELLA MEDAGLIA D'ARGENTO AL VALOR MILITARE PUGNO' DA PRODE MORI' DA CRISTIANO
ANIMA BENEDETTA RICONGIUNTA NELLA PACE DEL SIGNORE
ALLA TUA CARA MADRE
PREGA PEL PADRE PEI FRATELLI PER GLI AMICI
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Allegati: 1
Qualche notizia reperita sul web relativa a Carlo Alberi:
Nato a Firenze l' 8 gennaio 1837, volle intraprendere la carriera militare nonostante l'opposizione del padre. A 17 anni fu volontario cadetto nel 2° Battaglione di linea dell'Esercito del Granducato di Toscana. Militò sotto la bandiera lorenese per 5 anni, quindi dopo l'annessione della Toscana al Piemonte fu sottotenente nei Bersaglieri. Era capitano al tempo della battaglia di Custoza 1866, dove venne ferito alla testa da palla nemica. Raccolto dall'ambulanza austriaca, venne portato all'ospedale militare di Verona. Medaglia d'argento alla memoria.
Allegato 174151
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Allegati: 1
Un altro monumento funerario dimostra come molte lapidi siano in cattive condizioni, e meritevoli di un restauro che eviterebbe che prima o poi cadano a pezzi, come in questo caso.
Allegato 174152
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Allegati: 1
Altra foto ricordo di un gruppo di ufficiali asburgici ripresi in qualche sede di comando a Verona, anni '60.
Allegato 174153
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Avevo accennato ai misteri di questo cimitero militare, la prossima lapide, una delle più belle e suggestive che vi si possono contemplare, rappresenta uno di essi.
Segna la sepoltura di un ufficiale di nobile famiglia e di alto grado, il Tenente Colonnello Rudolph Hampel, la dedica ha la particolarità di essere in italiano. Si tratta inoltre di una tomba di famiglia, poichè raccoglie anche le ceneri della moglie, morta qualche anno dopo il consorte.
Nella sua suntuosa semplicità classicheggiante, la lapide è arricchita dall'avere ai lati due ovali scolpiti con i ritratti dei due defunti, marito e moglie. Si tratta di uno dei pochissimi casi in cui appaiono sulle lapidi le immagini dei defunti in questi cimiteri ottocenteschi, in un'epoca in cui non si usava ancora mettere fotografie sulle pietre tombali.
Allegato 175390
l'iscrizione:
ALLA VENERATA MEMORIA
DI RODOLFO NOBILE DE HAMPEL
I.R. TENENTE COLONNELLO
DA SUBITANEA MORTE RAPITO IL 10 FEB. 1877
CHE ALLA SEVERITA' DELLE MILITARI VIRTU'
I MITI AFFETTI ACCOPPIO'
DI MARITO E DI PADRE
LA MOGLIE E LE FIGLIE RELIGIOSAMENTE
POSERO
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ACCANTO A QUELLE DEL MARITO
RIPOSANO PURE IN QUESTA URNA LE CENERI
DI ADELE BERNAREGGI-HAMPEL
MORTA RELIGIOSAMENTE SERENA
TRA I PIU' STRAZIANTI DOLORI IL 14 AG. 1883
LE LORO ALME IN QUESTO CONNUBIO AVVINTE
GIOIRANNO ETERNAMENTE IN CIELO
PREGANDO PER LE FIGLIE OLGA ED ERMINIA
RIMASTE QUAGGIU' ORFANE
Allegato 175391
- - - Aggiornato - - -
No, non è il ritratto dell'Imperatore Francesco Giuseppe, ma si può dire che il nostro tenente colonnello Hampel, da leale ufficiale asburgico, avesse una certa somiglianza col Kaiser, avendone adottato tra l'altro i tipici "favoriti", come del resto molti suoi colleghi all'epoca.
Da notare i dettagli uniformologici, giubba monopetto con colletto rialzato, e le decorazioni, con tipico nastro triangolare austriaco, che doveva esibire nel 1877, al culmine della carriera. Chissà quali saranno state nella realtà. Un peccato non avere qualche foto d'epoca di questo ufficiale.
(cliccare sulle foto per ingrandirle)
Allegato 175392
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E questo è l'ovale col ritratto della consorte, Adele Bernareggi-Hampel, morta 6 anni dopo il marito nel 1883.
Allegato 175434
Notare il cognome italiano della moglie, Bernareggi. Questo è indicativo del fatto che ci furono molti legami matrimoniali misti, italo-austriaci, nel Regno Lombardo-Veneto, nell'ambito delle forze armate asburgiche.
E questo potrebbe forse avere a che fare con il mistero a cui accennavo, ovvero cosa ci faceva un alto ufficiale austriaco nella Verona del 1877, ben dieci anni dopo l'annessione della città al Regno d'Italia?
Possibile che esistesse una legazione diplomatica miltare austriaca, in un epoca in cui non era ancora stata stipulata la Triplice Alleanza del 1882 ?
Non credo nemmeno che Hampel fosse residente a Verona come ufficiale in pensione ritirato dal servizio, quindi all'epoca della morte privato cittadino.
Cercando in rete non ho trovato particolari informazioni, ad eccezione della menzione nello Schematismus, la lista degli ufficiali in servizio, del 1866, dove il nostro appare come assegnato al Comando di Fortezza di Mantova, col grado di Maggiore, semprechè non si tratti di un omonimo:
Allegato 175435
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Allegati: 1
Ancora una foto ricordo di un gruppo di ufficiali ritratti verso il 1865, in una calda giornata estiva lungo la strada che porta al paese di Santa Lucia, nei pressi di Verona:
Allegato 175519
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Allegati: 1
Citazione:
Originariamente Scritto da
Festungsartillerie
Un altro monumento funerario dimostra come molte lapidi siano in cattive condizioni, e meritevoli di un restauro che eviterebbe che prima o poi cadano a pezzi, come in questo caso.
Sono tornato nel cimitero per un sopralluogo pochi giorni fa, e ho avuto la positiva sorpresa di constatare che la lapide di cui denunciavo le pessime condizioni nel post no. 43 è stata restaurata e tirata a lucido, rendendo più leggibile l'iscrizione. Merito della mia opera di sensibilizzazione? :lol: Lo escludo categoricamente, [255 ma comunque per chi ha a cuore la storia e la cultura è una piccola soddisfazione non trascurabile.
A proposito dell'iscrizione, si distingue per essere in latino, al posto del ben più usato nel 1864 tedesco o italiano, anno della scomparsa dell'ufficiale, Nicolaus Mossung. C'era ancora qualche classicista.
Allegato 175579
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Allegati: 3
Ci sono in questo cimitero militare alcune tombe che si differenziano notevolmente dalle altre per la loro maestosità: non semplici lapidi, ma autentici monumenti funerari di notevoli dimensioni, in forma di elaborato sarcofago marmoreo, vi sono sepolte alte personalità di nobile famiglia, e di elevato grado militare, feldmarescialli, generali, ecc. Queste tombe sono disposte lungo una linea mediana al centro dell'emiciclo, e oggi si trovano perlopiù in cattive condizioni di conservazione.
Una di queste riporta la dedica anche in questo caso in latino, vi è sepolto un certo principe Guglielmo Benthelmi, nato nel 1782, morto nel 1839.
Allegato 175599
Allegato 175600
Una particolarità di questo monumento è il ritratto scolpito del defunto, presente in un ovale su uno dei lati del sarcofago. Purtroppo questo ovale è rovinato da quello che sembra un colpo di arma da fuoco, o forse una scheggia di bomba che lo ha centrato in pieno, rendendo irriconoscibile il volto del personaggio. Un altro dei misteri di questo antico luogo dedicato alla memoria dei militari defunti.
Allegato 175601
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Allegati: 2
Restando in tema di lapidi rovinate da ciò che potrebbe essere stato un bombardamento, o forse anche uno scontro a fuoco, ve ne sono molte in questo cimitero. Inequivocabili i segni lasciati su questa:
(cliccare sulle foto per ingrandirle)
Allegato 175723
Si tratta del sepolcro del tenente del Treno Militare (Fuhrwesen Corps) Joseph Penz, nato nel 1808 a Vienna, morto il 22 ottobre 1844 a Verona.
Una stampa con le uniformi del Treno Militare austriaco verso il 1848:
Allegato 175724
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Allegati: 1
Restando sempre in tema di lapidi colpite da ciò che potrebbero essere stati proiettili di arma da fuoco, o schegge di bomba, sulla seguente si contano almeno 3 vistose lesioni, che la rendono parzialmente illeggibile.
Allegato 175865
Si tratta della lapide del Tenente Joseph Peck, dei Granatieri del 17° Reggimento Fanteria di Linea "Principe Hohenlohe Langenburg", morto il 1° ottobre 1834.
La dedica, con in rosso la ricostruzione delle parti illeggibili:
JOSEPH PECK
GRENADIER LIEUTENANT
(D)ES INFANTERIE REGIMENTS N. 17
(PRI)NZ HOHE(NLOHE) LANGENBURG
(STARB) DEN 1TEN (OCTOBER) MDCCCXXXIV
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Allegati: 3
Un altro monumento funerario di un'alta personalità dell'Esercito Asburgico si presenta oggi in cattive condizioni, e come gli altri sembra essere stato colpito forse da molteplici schegge di bomba, forse durante la 2° Guerra Mondiale?
E' il sarcofago in marmo del Feldzeugmeister, Generale di Fanteria, Anton Mayer Von Heldensfeld, nobile col titolo di Freiherr (Barone), nato a Praga in Boemia, morto nel 1842 a Verona, ritirato dal servizio attivo nel 1836 e Colonnello Proprietario (Inhaber) del reggimento di fanteria no. 45, quello dove prestavano servizio i Veronesi. Distintosi già nelle guerre napoleoniche.
Allegato 176585
La dedica:
ANTON MAYER FREIHERR VON HELDENSFELD
K.K. GEH. RATH RITTER DES MAR. THER. UND
DES RUSS. ST. ANNA ORDENS I CLASSE
FELDZEUGMEISTER INHABER DES 45. LIN. INF. REGIMENTS
Allegato 176586
L'altro lato del sarcofago, quello più rovinato:
Allegato 176587
GEBOREN DEN 9. DECEMBER 1764
GESTORBEN DEN 2. IUNI 1842
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Allegati: 3
Un altro sarcofago marmoreo che porta in modo vistoso i danni del tempo, ma soprattutto, probabilmente, quelli di eventi bellici avvenuti molto tempo dopo la morte dei personaggi qui sepolti: è la tomba di Franz von Scholl, nome ben noto a chi si interessa di fortificazioni, ingegnere militare tra i più importanti dell'800 a livello europeo, artefice tra le altre cose della ricostruzione della cinta bastionata di Verona e delle prime fortificazioni esterne, e dell'imponente opera di Fortezza, per citare argomenti di cui abbiamo trattato nel forum. Morto a Verona il 3 settembre 1838 a 56 anni.
Allegato 176930
Allegato 176931
L'iscrizione, molto semplice:
FRANZ VON SCHOLL
FELDMARSCHALL-LIEUTENANT IM
K.K. INGENIEVRS CORPS
altro lato:
GEBOREN: 8TEN JAENNER 1772
GESTORBEN: 3TEN SEPTEMBER 1838
Allegato 176932
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Allegati: 1
Si dice che Franz von Scholl sia morto di crepacuore il giorno dopo la scomparsa della moglie diletta.
Moglie che naturalmente è sepolta nello stesso cimitero, questa è la lapide, di stile classicheggiante con il motivo in alto dell'Alfa e Omega, l'inizio e la fine.
Allegato 176939
L'iscrizione:
HIER RUHT
SANTINA VON SCHOLL
GEBORENE RESICH
GEST. IM 52TEN LEBENSJAHRE
DEN 2TEN SEPTEMBER
1838
DER GELIEBTEN MUTTER
DIE TRAUERNDEN KINDER
traduzione:
Qui riposa
Santina von Scholl
nata Resich
morta nel 52esimo anno di vita
il 2 settembre 1838
alla amata madre
i figli addolorati
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Allegati: 1
Foto ricordo di ufficiali del Genio, sede di Verona, cortile interno degli uffici di Corso Porta Palio, verso il 1865, con al centro il Colonnello Tunkler.
(cliccare sulle foto per ingrandirle)
Allegato 176940
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Molto bello , grazie per averci fatto conoscere le storie di questi uomini d'altri tempi
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Citazione:
Originariamente Scritto da
tank964
Molto bello , grazie per averci fatto conoscere le storie di questi uomini d'altri tempi
grazie a te, Tank964, fa piacere che il mio modestissimo reportage sia gradito a qualcuno!
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Allegati: 1
Altri ufficiali del Genio, Genie Direction di Verona, Ufficio delle Fortificazioni, ritratti verso il 1858-59.
Allegato 176968
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Allegati: 1
A differenza del cimitero del Saval-Forte Procolo che avevamo visto nella prima parte, qui, nella più antica sezione militare presso il Cimitero Monumentale di Verona, non sembrano essere molti, in proporzione, i caduti in guerra. Mancano del tutto, in particolare, caduti nella guerra del 1859, ma questo si spiega con il fatto che molto probabilmente negli anni '50 dell' 800 il nuovo cimitero, inaugurato nel 1851, assorbiva da solo tutte le sepolture, mentre dai primi anni '60, come abbiamo visto, si tornò ad usare anche la vecchia sezione. Tutto questo perlomeno si basa sulle lapidi sopravvissute sino ai nostri giorni, c'è da considerare però che sicuramente molte saranno andate distrutte, disperse, trasferite alle nazioni d'origine del defunto dopo il passaggio del Lombardo-Veneto all'Italia, ecc.
Non sono molti i caduti nemmeno della guerra del 1848-49, quando questo era ancora l'unico luogo di sepoltura per i militari asburgici.
Una delle più alte personalità tra gli ufficiali caduti in questo conflitto e sepolti qui è Giovanni Nepomuceno di Leuzendorf, Tenente Colonnello dell' I.R. Reggimento di Fanteria no. 45, caduto nella battaglia di Santa Lucia il 6 maggio 1848.
Avevamo dedicato un piccolo reportage a un monumento che segna il luogo dove cadde l'ufficiale, in periferia di Verona:
http://www.milistory.net/forum/memor...a-vt22567.html
La sua lapide sepolcrale:
Allegato 177257
La dedica, che ha la particolarità di essere in italiano, a differenza di quella dell'obelisco:
QUI RIPOSA NEL SIGNORE
GIOVANNI NEPOMUCENO CAVALIERE DELL'IMPERO
DI LEUZENDORF
TENENTE COLONNELLO NEL REGG. FANTI N.45
CAVALIERE DELL'ORDINE CONSTANTINIANO DI S. GIORGIO
MEMBRO DEGLI STATI DELLA STIRIA
NATO IL 5 MAGGIO 1797
MORTO SUL CAMPO DELLA GLORIA A S. LUCIA
IL 6 MAGGIO 1848
COMPIANTO DA SUA CONSORTE DESOLATISSIMA
E DA TUTTI I SUOI COMPAGNI D'ARMI