io conosco quello di castiglion fiorentino che era in un torrente ricoperto di arbusti e tirato su nei primi 90,ma nel paese lo sapevano tutti che c'era
http://digilander.libero.it/historia_mi ... glione.htm
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io conosco quello di castiglion fiorentino che era in un torrente ricoperto di arbusti e tirato su nei primi 90,ma nel paese lo sapevano tutti che c'era
http://digilander.libero.it/historia_mi ... glione.htm
Perdonami, ma come ti va di dare dell'invidioso, del disinformato e del carente di raziocinio in modo tanto, tanto, tanto poco ponderato? [17 Boh!Citazione:
Originariamente Scritto da loupie1961
Non sarà* il caso di moderarci un po?
Ricordo il mio maestro che ripeteva sempre la regola delle nove P, sempre valida:
Pensare Prima di Parlare, Poichè Parole Poco Ponderate Procurano Patimento.
Va beh!
Peraltro, a parte il fatto che non mi pare che nessuno abbia detto che il panzer è un falso, ma piuttosto che sia particolarmente incredibile che si riesca a tirar fuori così e a ripulirlo con la cannella...
E qui, permettimi, ciascuno creda a quel che vuole... ma di raziocinio mi tengo il mio e non mi prendo il tuo, nemmeno in prestito (sai, ci sono affezionato e poi lo stimo molto).
A parte il fatto che non in tutti i paesi dell'Est vige il medesimo ordinamento, e quindi mi pare poco saggio generalizzare, a me risulta che in occasioni e casi particolari, anche da alcune delle repubbliche ex sovietiche o comunque dell'est Europa è uscito di tutto, legittimamente e con tanto di autorizzazione, bolli e visti consolari: dai Mig ai satelliti, per grosse collezioni, produzioni cinematografiche e musei di tutto il mondo, pubblici e privati.
Anzi: è forse più probabile che si vendano o si donino pezzi importanti ad un museo straniero, magari con scopo di amicizia in occasione di concordati internazionali, se non altro per lo scopo di pubblica utilità* reciproca, che la medaglietta al collezionista.
Certo se ci provassi io incontrerei mille difficoltà*, ma conoscendo le normative e le modalità* giuste, tutto o quasi si poteva fare, perfino in altri tempi...
Comunque, chi ha voglia di navigare per il web può farsi un'idea del costo di un war tour guidato per certe località*, dove potrà* perfino fare un giro su un T-90 o un volo su un Mig... E così non sarà* più tanto disinformato...
Tanto per dirne una, dalla Polonia, che è regolarmente nella CEE non può uscire nulla che sia stato prodotto prima del 1951: ti consiglio di farti trovare con un bel po' di libri antichi o decorazioni della Wehrmacht nel bagaglio mentre prendi un aereo da Varsavia e poi ne riparliamo tra 5 anni, se hai un bravo avvocato.... Lo stesso, per quello che ne so, vale per la Russia: se poi ungendo delle ruote, almeno dalla Russia sia possibile portare via qualcosa, non lo escludo davvero, ma qui stavo parlando di esportazione LEGALE. Tutto quello che riguarda il periodo della II GM, almeno per i paesi che conosco, Polonia, Russia e Bielorussia, ti assicuro che è LEGALMENTE impossibile esportare checchessia... A meno che a farlo non sia DIRETTAMENTE qualche agenzia di esportazione di armi dello stato russo, come nel caso dei Thompson 1928 A1 arrivati sui mercati occidentali qualche anno fa. I MIG 21-23-25-27-29, i satelliti, i T 54-55-62-72-90 sono ovviamente stati prodotti DOPO la guerra, così come i T 34/85. Dire repubbliche ex sovietiche O comunque dell'est europa è una generalizzazione ancora meno saggia della mia, perché tra le repubbliche ex sovietiche ve ne sono alcune (Kazachstan, Kirgizistan Uzbekistan Turkmenistan Gerogia Armenia etc. etc.) che ovviamente con l'Europa, orientale o meno, non hanno nulla a che vedere...Citazione:
Originariamente Scritto da Klaus
Discussione interessante ma che stà* degenerando in un battibecco fra comà*ri...
Mi raccomando mantenete sempre un'atteggiamento amichevole ed aperto, siamo tutti qui per imparare. C'è chi sà* un po di più su un'argomento e chi su un'altro, cumuliamo queste informazioni, vagliamole e separiamole dalla "pula" come facevano i contadini col grano. Ma senza lasciarsi trascinare dall'enfasi, non ne trae vantaggio nessuno ed i malumori possiamo lasciarli alla vita di tutti i giorni, fuori da qui.
Tornando all'argomento "recuperi di carri"...
Tutto può essere però devo riconoscere che come appassionato di militaria quando ho "scoperto" questi filmati su YouTube ho passato intere serate e buona parte della notte a cercarli, tutti girati nell'ex CCCP e recuperando le cose più varie...
Fà* impressione vedere quanto territorio è sommerso dall'acqua, semipaludoso come una torbiera. Guarda caso sono proprio in questi ambienti poveri di ossigeno che i nostri vicini d'Europa girano le riprese più belle, togliendo dal terreno oggetti che ci farebbero svenire se trovati nelle nostre lande.
Ora, ci può essere anche il filmato "taroccato", due, tre, quattro, dieci... ma che tutti si mettano a fare questo giochino proprio non posso ammetterlo, qualcosa di vero sotto c'è!
Chi si diletta in archeologia sà* che in determinati terreni e climi la conservazione di metalli e resti organici è stupefacente e tutti sappiamo che fino ad una paio di decine di anni fà* nel blocco orientale non si muoveva un filo se il partito non lo autorizzava con una serie di vantaggi/svantaggi che tutti conosciamo...
Da quando hanno ricevuto più libertà* e si sono accorti che in occidente questo argomento (militaria) andava prendendo piede certamente molti si sono inventati un mestiere per sbarcare il lunario (che laggiù non deve essere cosa facile...). Attraverso quali canali questi pezzi vengono poi movimentati nessuno lo saprà* mai con chiarezza, fatto stà* che dove gira denaro il modo si trova, legale o meno (purtroppo la cronaca ne è testimone...).
Per cui, chi ha info in merito le presenti agli altri e tutti comunque siano disposti a discuterle per arrivare il più possibile vicini alla verità*... Togliamo la pùla senza soffiarcela negli occhi.
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Quoto! E tiramm'innanzi! [17
La germania non potrebbe chiederlo indietro?in fin dei conti quei mezzi ed equipaggiamenti li ha finanziati lo stato tedesco se fossi un crucco mi darebbe noia a vedere queste cose [264
Meglio di no, l'ultima volta che sono andati in Russia i tedeschi hanno lasciato un poco di disordine e non è il caso di ricordarlo. 'Sti russi sono così permalosi, capace che chiedano altri danni di guerra!!! [icon_246 [icon_246Citazione:
Originariamente Scritto da Bismark
Magari la Germania potrebbe comprarlo per restaurarlo ma allo stato attuale e con la recessione penso che abbiano altre priorità*
Citazione:
Originariamente Scritto da Bismark
sarà* che, avendo perso la guerra, hanno ben poco da chiedere indietro.....sempre che politicamente a qualche governante tedesco interessi accendere un riflettore sui fatti di 70 anni fa.....
Citazione:
Originariamente Scritto da Stauffenberg
... be anche a Rimini con le decine e decine di migliaia di palette e i secchielli che scavano sulla sabbia d'estate qualcosa di grosso ogni tanto salta fuori: un bello Stug 15/42 con le insegne dei Turkmeni della 162 Div!
http://digilander.libero.it/pmg/contrib ... rimini.htm
Ma queste cose, le scrivi seriamente? Chiedo venia, lo so che poi verrò accusato di essere polemico, ma mi chiedo come sia possibile fare certe affermazioni nel pieno possesso delle proprie facoltà* mentali... se fossi un ex cittadino sovietico, a me darebbe un po' più noia avere avuto 22 milioni di morti per l'aggressione nazista del 1941, per la quale la Germania Federale NON ha mai pagato riparazioni... peraltro non le ha mai pagate - ufficialmente - nemmeno la DDR, anche se come è noto di fabbriche e di stabilimenti a est dell'Elba dopo il 1945 ne rimasero pochi.... Già* che ci siamo, potresti suggerire al Giappone di farsi risarcire gli Zero abbattuti a Pearl Harbour, no?Citazione:
Originariamente Scritto da Bismark
Certamente la risposta di Bismark peccava un poco di ingenuità* ma sicuramente non era fatta con cattiveria, sapessi a volte le domande che verrebbe da fare a me. [icon_246 [icon_246 [icon_246Citazione:
Originariamente Scritto da loupie1961
E non le faccio perchè poi gli altri moderatori mi prendono in giro non capendo che dentro sono ancora un bimbo [255 [255 [255 [255 [255
In quanto ai danni di guerra , quelli reali non quelli morali credo proprio che i russi si siano rifatti con il sacco della Germania. Non intendo solo quello che hanno potuto portare via materialmente ma anche le opere di ingegno che tutti gli alleati hanno ricevuto per i danni. Dopo il 45 praticamente tutti i brevetti tedeschi vennero girati agli alleati e si parla di un valore di miliardi dell'epoca, altro che oro dela banca del Reich. Lo so perchè mio zio vendeva valvole speciali inglesi che sfruttavano dei brevetti "ceduti volontariamente" dai tedeschi come danni di guerra. Altra fonte di "guadagno" furono gli scenziati catturati e messi al lavoro per l'URSS, il loro programma spaziale ad esempio non è certo farina del loro sacco ma il prestigio di lanciare il primo satellite in orbita vale pur sempre qualcosa. Questo naturalmente non coprirà* mai le vite perse ma un piccolo aiuto lo da.
I russi poi poterono avvantaggiarsi meno da altri punti di vista dato che la guerra fredda mise un fermo alla distensione. Considerando poi che riconoscevano la DDR ma ben poco la Germania Federale si sono trovati svantaggiati nelle richieste postbelliche.
Andrea, qui rischiamo di andare offtopic, ma sottoscrivo dalla prima all'ultima parola quello che hai scritto. A proposito di "riparazioni", i tedeschi devono ancora restituire la Bersteinzimmer, la camera d'ambra sottratta a Carskoe selo.... I sovietici (e i russi) dal 1945 "cautelativamente" trattengono gli ori di Troia ritrovati da Schliemann.... altro che uno Stug III!Citazione:
Originariamente Scritto da Andrea58
Dire che i tedeschi devono restituire la Sala d'Ambra è un'inesattezza, visto che la Germania è stata per molti anni (e in parte lo è ancora) sotto occupazione militare.
Le ipotesi più probabili sono: che se la sia fregata qualcuno (e probabilmente sarebbe negli USA, nella collezione di qualche privato) o distrutta a Konigsberg sotto i bombardamenti
qua un link
http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... rduto.html
ciao
Scusate.. ma col recupero dei carri tutto questo cosa c'entra? [137
Sono dell'idea che le operazioni di recupero siano finanziate dagli enti locali e rese pubbliche via internet per avere un ritorno economico.
Poco che vada un minimo di costi vivi ci sono e magari occorre anche qualche permesso per muoversi con un carro sul rimorchio e gestire munizionamento militare attivo..
Probabilmente poi parcheggiano il carro da qualche parte aspettando che la pubblicità* attiri qualche facoltoso collezionista locale oppure istituzioni estere ed allora ci sarebbe il rientro delle spese.
scusate per la mia domanda non era solo un ipotesi magari per mettere il mezzo ritrovato in un museo poi so che è una cosa non fattibile [23
avendo visto su youtube parecchi filmati russi e polacchi sui ritrovamenti posso dire che questo filmato puo' essere autenticissimo.per tirare fuori inquesti ultimi anni tutto sto ben di dio un intersse minimo ci sara'se vi vedete i filmati ROSICKY oqualcosa del genere vedrete gente che sradica mezzi militari come fosse erbaccia.eppure penso che qui in italia ancora mezzi ci saranno con tutti i boschi che abbiamo(voglio pensarla cosi') [1334
adesso non ricordo,ma credo che molti di voi lo sapranno visto che e' notizia recente che decine di carri tedeschi messi in batteria fissa sotterrata a protezione di non ricordo quale paese ex sovietico,siano stati sbancati e una volta raccolti,il governo ha deciso di tenersi i migliori e vendersi gli altri per potersi permettere un restauro professionale sensa gravare sulle casse pubbliche insomma penso che ci sia il modo per far uscire certe cose,almeno da alcuni paesi,basta vedere su H il programma tank hospital,dove si sta'riportando ad antico splendore un carro tedesco rimasto fino agli anni 90 in fondo ad un fiume.
Qualche anno fa con alcuni soci del club Plastimodellismo Fiorentino di cui faccio parte, siamo andati a cercare un "carro" che pare essere stato interrato a Pontassieve per riempire un cratere di bomba. Da indagini sul posto, interrogando gli anziani, pare che il "carro" (forse una blindo ab41) si trovi sotto il parco giochi che si trova dietro la coop.
Vista la presunta posizione dubito che il comune permetta di sfondare la pista di pattinaggio dei bambini per un eventuale scavo.
In realtà* non è del tutto vero che in Italia ci siano meno mezzi blindati e non di tutti i paesi belligeranti. Ce ne sono ancora molti. Solo che ne abbiamo fatto tombini, pentole, tondini per edilizia...
In Italia, un po' tutti i paesi in guerra hanno lasciato migliaia di mezzi e milioni di armi, in grande varietà*.
Le armi furono perlopiù rastrellate, già* durante i primi giorni dopo le avanzate del fronte. I mezzi, per quanto ne so, venivano raccolti in immense distese di ferraglia chiamati, se ben ricordo, "campi ARAN" dove chiunque poteva andare ad acquistare il mezzo che voleva, demilitarizzato, per arare il proprio campo o mandare avanti la propria impresa... è così che i nostri padri o nonni hanno ricostruito l'Italia. Mio nonno aveva un bel sidecar, col quale andava al lavoro o a caccia...
Erano, si badi, cose da poveri e da sfigati anche se, a detta di mia madre, i compagni di classe che andavano a scuola con i libri nelle cassette di munizioni tedesche erano invidiatissimi...
All'inizio degli anni '50, però, lo scoppio della Guerra di Corea, in contemporanea con la grande ricostruzione, fece innalzare di molto il costo delle materie prime e quindi il valore dei metalli, anche di recupero. I campi Aran si svuotarono rapidamente. La volontà* di dimenticare un recente passato di morte e di fame fece sparire quei mezzi anche dalle strade, dai campi e dai cantieri, presto sostituiti da Vespe, Lambrette, OM, Fiat etc etc....
All'epoca, quindi, i mezzi militari valevano molto più in fonderia che in collezione...
Ora possiamo guardare con occhi diversi il lampione del quartiere, la pentola della nonna etc... non credete?
Nell'Unione Sovietica le cose sono andate diversamente: la vastità* delle foreste, delle aree paludose e/o disabitate e l'alto numero dei laghi ha fatto si che moltissimi mezzi e materiali degli invasori rimanessero abbandonati ed intoccati per decenni. Non ho difficoltà* a credere che intere superfici, vaste chilometri e chilometri, non vengano calpestate da piede umano per decenni o secoli, da quelle parti...
Mica hanno i nostri problemi di parcheggio, lì...
E poi... i laghi...
Durante l'invasione, la Luftwaffe, ad esempio, trasferiva di frequente i campi di volo in luoghi più avanzati, utilizzando a tale scopo non solo vasti campi in pianura, ma anche la superficie ghiacciata dei laghi, che richiedeva meno lavoro per la preparazione dei fondi (che piloti dovevano essere, per atterrare e decollare sul ghiaccio, con aerei ad elica di quella potenza e di quel peso!). Durante la ritirata molti aerei, danneggiati, inutilizzabili o, semplicemente, privi di benzina o parti di ricambio, furono abbandonati. Allo scioglimento dei ghiacci... tutto si è trasferito in fondo ai laghi, in zone molto poco abitate. Ed è ancora lì (due He111, in eccellenti condizioni sono stati di recente recuperati in un lago).
Durante la ritirata molti materiali sono stati anche volontariamente affondati, in laghi e fiumi, perchè l'Armata Rossa non ne facesse uso contro le terga dell'invasore...
Tutto sarà* ancora in buono stato di conservazione, se capitato in ghiaccio, permafrost, torba o fanghi a scarso contenuto di ossigeno, ma che si possa estrarre così facilmente, senza neppure tribolare o picconare un po'... mi lascia molto dubbioso.
Concordo su quasi tutto.
L'unico appunto è sulla denominazione dei campi: ARAR = Azienda Recupero Alienazione Residuati, se ricordo bene.
Verissimo: hai ragione! Avevo forte il dubbio che mi confondessi con l'agenzia governativa per la rappresentanza negoziale della Pubblica Amministrazione...
ARAR: Azienda Rilievo Alienazione Residuati
Grazie! [257 [15
http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=8104886
http://www.patavinoautostoriche.it/Storia/Arar.htm
http://www.governo.it/Presidenza/DICA/b ... 23_534.pdf
http://www.francoangeli.it/Ricerca/Sche ... ro=1580.15
comuque a seconda dei mezzi non erano mica tanto da poveracci.il titolare della fiat di dove abito,riparava i mezzi tedeschi.gli rimase in carico una kubel perche' non aveva i gommini per i freni ,fatto sta che venne spedita in uno di questi campi siti a roma e lui gli ando'dietro ricomperandola subito alla "modica"cifra di 50.000mila lirette.oggi e' in garage con sotto la sua colorazione originale sabbia e sopra un verdone dato a mano che sta scoppandosi da solo.penso che con un po' di buona volonta'si potrebbe levare tutto facendo ritornare il colore originale.
Bhe, devo dire che mi piacerebbe sapere come venivano "prezzati" i residuati e il costo degli equivalenti "civili", nell'arco di tutti gli anni che hanno visto i campi Arar aperti.
Quel poco che so è che al paese di mio nonno c'erano solo due moto: una la possedeva il figlio di un ricchissimo possidente: nuova, civile, di importazione (BSA) e l'altra, con sidecar... la possedeva mio nonno, recuperata in un campo Arar e risistemata.
Io, ovviamante, avrei preferito quella di mio nonno (chissà* che fine ha fatto... sig!).
Vorrei che e due fossero ancora vivi per sapere la loro opinione...
Chissà*... da parte mia ho sempre creduto che, se il valore fosse stato prossimo anche solo a quello dell'usato civile, non molto sarebbe finito in fonderia...
[110.gif già* che OT vi racconto una storiella....l'8 settembre svanì nel mio paesello una intera autosezione di artiglieria....rimasero solo i Pavesi presto smantellati sul posto; dopo il 25/4/45 il meccanico del paese andò al Distretto con un carro con cavallo portando seco una decina di telai NUDI di Gilera e Guzzi che pagò a prezzo di rottame in quanto tali ma ottenendo il "famoso certificato d'origine" tornato a casa bastò rimontare il tutto e.....voilà* ecco una decina di moto ricivilizzate e perfettamente in regola [17
[204 [110.gif vi è sfuggito un particolare.. [argh ..la kubel dovrebbe aver avuto freni meccanici e comunque se era fuori uso il meccanico la pagò moooolto meno [264Citazione:
Originariamente Scritto da mecca
Già , mi era sfuggita.... ma lo sanno tutti che la meccenica non è il mio forte.Citazione:
Originariamente Scritto da 157°
comunque mi è rimasto il libretto uso e manutenzione della kubel, appena posso controllo.
E comunque a giudicare dai ricordi degli anziani sembra che tutti i veicoli fossero a prezzo fisso: 50.000 lire per qualsiasi mezzo, funzionante o meno. Chissà quanto costavano effettivamente?
be',riporto quello che mi ha detto .allora vi dico questo,come me lo spiegate che questa kubel e'targata PG 935,mentre ho delle cartoline frine anni '30 dove le auto sono gia' a qualche migliaio?
riguardo ai gommini,io tra una citroen e l'altra negli anni '80 ebbi una renault 6 che come arrivai al casello di milano,in infilata,spinsi il pedale che ando'a fine corsa,per fortuna tirai il freno a mano....insomma il mecca mi disse che i gommini erano saltati e questo su un'auto di 40 piu'giovane,forse intenderanno una parte del sistema frenante,che ne so' [916 se mi parlate di citroen DS ve le smonto ad occhi chiusi per il resto prima devo metterci le mani almeno una volta,comunque sia sarebbe una bella macchina da rimettere a posto specie per la vernice sabbia originale
[110.gif circa la targa ....un decreto luogotenenziale prevedeva che chi avesse avuto veicoli provatamente danneggiati da eventi bellici potesse ricevere in cambio un veicolo similare da ricostruire (di cui però in teoria conservava il motore) e su cui poteva essre apposta la stessa targa....(sarebbe interessante fare una visura.... [0008024 )
Ricordiamo però che nel 1983, a seguito di uno dei soliti decreti di fine anno (quello che dispose il passaggio dalla tassa di circolazione all'imposta di possesso per i veicolli), fu disposta la cancellazione di tutte le posizioni che da anni risultavano inattive.
Quindi se per caso si facessero ricerche su questa targa potrebbe risultare cancellata.
interessante sta cosa.l'auto non la vedo da 3/4 anni.altrimenti circolava tranquillamente.la vidi che la portava il figlio e siccome ero in motorino (all'epoca avevo ancora qualche lira),tagliai per un vicolo perche' volevo raggiungerlo per sentire cosa voleva farci,visto che il padre mesi prima mi disse che ormai la aveva regalata a lui e non sapeva se era intenzionato a venderla,ma una volta arrivato alla fine della strada,me lo ero perso [916 [916
riguardo a quello che dice kanister,sempre parlando di citroen DS che sono state in produzione fino al 1975, mi e' capitato che alcune risultassero ormai inesistenti ma cio' non procurava alcun problema con le assicurazioni o all'andarci in giro.
Scusa ma per la revisione di una macchina inesistente alla motorizzazione come fai? E poi vorrei vedere la stradale a fare dei controlli ad un'auto senza documenti!Citazione:
Originariamente Scritto da mecca
Ma lo sappiamo che di Italie ce ne sono tante!
guarda non e' che di italie ce ne sono tante per le auto d'epoca e'cosi.
forse non ci siamo capiti.se vai al sito ,mi sembra del pra e fai la ricerca tramite targa capita con auto con piu' di 30 anni considerate d'epoca,che la targa non risulti,ma non e' che sia radiata,ma per essere piu' preciso,visto che di memoria latito,entro domani ti faccio sapere come funziona la cosa
quanto dice Kanister è vero solo in parte se, tramite un "amico" effetui la ricerca sull' "anagrafe nazionale dei veicoli" non risultano le targhe di veicoli non revisionati o che hanno pagato recentemente tasse ......[1530 io infatti io ho scritto "visura" perchè è al pra che bisogna rivolgersi (con minima spesa vi certificano se "viva" o "cancellata" ) per avere un "estratto cronologico" (in questo caso la spesa è di circa 15€) dove ,anche se cancellata, risultano tutti i vari passaggi compreso appunto eventuali Decreti di cessione in uso... [264Citazione:
Originariamente Scritto da kanister
Per forza: ritengo improbabile che si cancelli così improvvidamente anche un solo veicolo solo perchè la sua immatricolazione è troppo antica: si tratta comunque di beni mobili registrati, sottoposti a regolamentazione specifica per motivi di pubblico interesse. Non possono "sparire" nel nulla e del tutto.
Sarebbe come se cancellassero i registi anagrafici dei nostri bisnonni: di certo non troverete i vostri trisavoli nel registro dell'anagrafe informatizzato, ma se chiedete e avete pazienza, escono fuori i cartellini cartacei di inizio '800, almeno nei comuni decenti...
Dato che può sembrare che mi sia inventato qualcosa vi invito a dare un'occhiata al disposto dell'art. 5 della legge 28 Febbraio 1983, n.53. che era la conversione in legge con modificazioni del decreto-legge 30 dicenbre 1982 , N. 953.
E' stato grazie a questa legge, dopo le iniziali incertezze, che hanno preso piede l'ASI e tutti i club di veicoli d'epoca. Come al solito in Italia si maschera con l'attenzione per la cultura e la storia il mero interesse economico (leggi esenzione dalla imposta di possesso ed assicurazioni a prezzi ridottissimi)
quindi secondo te non e' giusto che le auto d'epoca paghino meno?che poi,non e' che siano assicurazioni a livello delle normali in quanto a massimali e tutte le altre cose,bisogna sbattersi se non ne hai una federata con il tuo club.noi eravamo l'unico paese dove se un'auto la trascrivevi come d'epoca la potevi usare solo nelle manifestazioni altrimenti pagavi bollo ed assicurazioni per intero e non mi sembra giusto,anche perche' quello che dici e'in parte vero solo con il famoso club di stato e suoi associati dove non vanno tanto per il sottile nel giudicare un'auto ,mentre nel mio a seconda dell'anno/modello deve corrispondere sia gli interni che il colore della scocca e tutti gli strumenti originali come all'epoca .loro possono definire un'auto d'epoca dopo i 20 anni,mentre tutti gli altri club non associati devono aspettare i 30 per non parlare come si comportano con i loro associati,trasparenza ecc.non e' detto che se uno ci marcia tutti gli altri siano dei paraculi anche perche' chi lo fa',lo fa'solo per sfruttare tale opportunita' usando auto di piu' di 20 anni,solo per girarci fregandosene dell'originalita'ecc. perche' ce'qualcuno che glielo permette
dimenticavo.io non ho messo in dubbio nulla,come ripeto ci sono auto che ad una ricerca tramite targa online non esistono ma non per questo circolano illegalmente.
Questa e' la risposta al quesito,datami:
Alcune targhe tramite la ricerca on line non risultano in quanto in tempi recenti (dopo il 1990 mi pare) non hanno subito passaggi di proprietà* o altre variazioni...
In pratica il registro informatico parte da un determinato anno tutte le auto/moto precedentemente immatricolate risultano solo nei registri cartacei del PRA...
e' vero non e' vero,non lo so'la mia dell'aprile del 75 che presi dal primo proprietario nel 2002 esiste eccome ad altri e' successo che la loro non risultava e sono andati a fare quello che ha detto 157°
Da una vecchissima rivista (Diana Armi o TAC?... chi si ricorda?)
Ai tempi dei primo attentati, le BR usavano molto spesso armi di origine bellica, residuati della 2a Guerra Mondiale.
Ovviamente, per motivi ideologici, a prescindere dal vecchio adagio "la P38 spara", e specialmente nei primi periodi, le armi preferite non avevano certo il Waa, ma piuttosto falce e martello e spesso erano revolver Nagant.
Per effettuare indagini balistiche gli inquirenti requisirono un mare di revolver Nagant: presero l'archivio nazionale e in tutta Italia ne trovarono... Meno di una dozzina.
E ciò non perchè fossero un arma rara, ma perchè, essendo all'epoca l'archivio informatizzato di molto recente istituzione non ne conteneva molte.
Ancora all'epoca in cui lessi quest'articolo (1986?) si stimava che in Italia ancora ci fossero 33 milioni di armi regolari e denunciate, ma che nell'archivio del Min Interno ne risultassero solo un terzo.
Infatti, una volta, la denuncia si effettuava con deposito di un documento cartaceo presso la sede dei CC o della PS competente per territorio e non comportava l'informatizzazione che sarebbe stata effettuata, decenni dopo, solo in occasione dei passaggi di proprietà* per atto tra vivi o causa di morte.
Mi sembra di capire che per le automobili sia successo qualcosa di simile: magari al momento di informatizzare il PRA non sarà* sembrato il caso di informatizzare immatricolazioni vecchie di trenta anni, ma dubito che il cartaceo sia stato mandato al macero...
Ancora un paio di risposte e poi basta perchè siamo abbondantemente fuori tema:
Intanto a Mecca faccio presente che sono stato per brevissimo tempo (solo una trentina di anni) nel campo delle auto d'epoca e quindi credo di sapere di cosa parlo.
Nel mio commento ho solo fatto presente che grazie ad una legge che ha trasformato la tassa di circolazione in imposta di possesso si è avuto in Italia un enorme sviluppo dell'amore per le auto d'epoca: se ricordo bene l'ASI, a cui ero iscritto all'epoca, sino al 1982 aveva circa tremila soci: erano solo costi e nessun beneficio. L'unico contatto con l'ente federale era la rivistina "La Manovella", allora in formato mini. quasi senza foto, con articoli tutto sommato barbosi.
Da allora gli "appassionati" sono aumentati enormemente: pensa che un club che ho contribuito a fondare ed a federare all'ASI ha oggi raggiunto i 15.000 soci, però ai raduni che vengono organizzati partecipa sempre il solito centinaio di proprietari: se tutti i soci fossero veramente amanti del veicolo d'epoca i raduni dovrebbero essere un po' più affollati . Dato che per lunghi anni ho curata le iscrizioni posso assicurare che la conservazione del veicolo era l'ultimo problema di chi si associava.
Quindi non interpretare a tuo modo ciò che ho detto: il vero appassionato di auto d'epoca la cura e la conserva indipendentemente dai benefici fiscali ed assicurativi, che sono solo un plus ben accetto.
Chi si iscrive ad un club per risparmiare qualche centesimo non è quasi sicuramente un appassionato.
A Klaus faccio invece presente che nel 1983 di informatizzazione non se ne parlava ancora: mi sbaglierò ma forse anche il termine non era stato ancora coniato.
Le disposizione erano di cancellare (rigorosamente a mano) tutti i veicoli che non avessere pagato il bollo per un certo numero di anni, presumento con questo che non avendo circolato fossero ormai stati demoliti.
Personalmente possiedo ancora oggi un veicolo del 1936 che non avendo circolato dal 1955 era stato cancellato con questa legge e che. per poterla usare in occasione di manifestazioni, ho dovuto iscrivere in un elenco previsto da una legge del 1994 tenuto dal ministero.
Ed ora basta, torniamo ai carri in Russia!
kanister,ma io ho scritto pari pari quello che hai detto,infatti se non ho capito male,la pensiamo allo stesso modo riguardo all'ASI .i veri estimatori di auto d'epoca non si approfittano delle agevolazione che comunque,quanti sono quelli che vanno in giro con auto di 20 anni piu vecchie solo per risparmiare,pochini,oggi se non hai l'auto euro 5 non sei nessuno o meglio sei obbligato dallo stato a buttare auto ancora nuove(e in qualche regione neanche ti fanno circolare se non in inverno).riguardo alle agevolazioni,come ti ripeto, per me e'giusto dare la possibilita' di avere e curare un nostro pezzo di storia anche a chi non ha il portafoglio pieno visto che si usano poco durante l'anno.se io non avessi tali agevolazioni come farei con un 2.400CC. e in tutta sincerita'(lo avevo capito che ne sai di auto d'epoca da come ti esprimi)se non mi trovassi in brutte acque,pagherei l'assicurazione normale visto che ,come sai,quelle ridotte non sono sempre cosi'trasparenti e una volta che poi hai un guaio magari hai anche da discutere.saluti.