Quando ho cominciato la vita scout, avevo uno zaino uguale ed anche la sacca tenda era uguale a quella postata; vendevano queste cose come materiale dismesso dall'esercito ed eravamo attorno al 1973-74.
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Quando ho cominciato la vita scout, avevo uno zaino uguale ed anche la sacca tenda era uguale a quella postata; vendevano queste cose come materiale dismesso dall'esercito ed eravamo attorno al 1973-74.
Sul resto non mi pronuncio,ma il bollitore medico per siringhe è certamente post bellico.mio padre -medico- ne ha uno da qualche parte conservato che è preciso...un ricordo della vita universitaria...e siamo intorno agli anni 60
lo zaino è di sicuro post! [00016009
Aiuti a ripulire una soffitta e saltano fuori sorprese.
Su uno scaffale avvolto da ragnatele una sacca con quattro paia di calzature e subito mi vengono regalate.
Non dico certo di no e mi porto a casa felice il regalo e lo metto in garage in attesa di pulizia e cure.
Due paia le identifico subito, stivali da Carabiniere radiomobile anni '70 e un paio di anfibi sempre di quel periodo.
Ma questi due non riesco a datarli.
Mi sembrano certamente due scarponi da Alpino ma mi sembrano più vecchi della suola che hanno.
Cosa ne pensate ?
Ne ho un paio identici,con la stessa suola gommata. Dovrebbero risalire agli anni '60(se
non li hanno fatti anche dopo):li acquistai quando ero negli scout tra il 1965 ed il 1967.
Sono di fattura civile. [249 PaoloM
Grazie Paolo,
avevo pensato anch'io ad un possibile uso civile, ma mi hanno tratto in inganno le altre due paia trovate insieme.
Comunque dei bei reperti che conserverò sicuramente.
ecco un'altra cosetta di cui venni in possesso un po di tempo fa. è praticamente perfetto: funzionamento, estetica, cassetta originale.... peccato che manca la banderuola per il vento. Volevo chiedere agli esperti se sanno la manifattura ed il periodo. Dovrebbe essere stato usato dal servizio meteomont fino agli anni '80 - metà anni '90.
saluti
[argh
Caspita...!!!
No ho uno uguale completo di libretto...
Appena ho un po' di tempo (e lo sa solo il Padreterno quando) ci butto un'occhiata...
[257
errore: ha anche la banderuola, quindi è completo, ed è un SIAP di Bologna. Giusto per la precisione.Citazione:
Originariamente Scritto da Franz56
mi manca di sapere il periodo...ciao[attachment=0:1240ezwc]anemometro siap 001.jpg[/attachment:1240ezwc]
Posto il mio
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[attachment=7:32sp35ex]DSCF3648.JPG[/attachment:32sp35ex]
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[attachment=5:32sp35ex]DSCF3650.JPG[/attachment:32sp35ex]
[attachment=2:32sp35ex]DSCF3651.JPG[/attachment:32sp35ex]
[attachment=3:32sp35ex]DSCF3652.JPG[/attachment:32sp35ex]
[attachment=1:32sp35ex]DSCF3653.JPG[/attachment:32sp35ex]
[attachment=0:32sp35ex]DSCF3654.JPG[/attachment:32sp35ex]
Veramente dei pezzi eccezionali ed ottimamente conservati, soprattutto quello di Franz praticamente nuovo e completo di tutto. Complimenti ad entrambi. Ciao.
Grazie degli apprezzamenti Gertro...Citazione:
Originariamente Scritto da Gertro
Il mio sarà stato usato si e no una decina di volte...
Nei casi in cui l'anemometro principale non funzionava oppure c'erano dei dubbi sulle sue indicazioni...
Poi è stato dismesso e abbandonato in un armadio...
Lo so per certo perchè ogni volta che aprivo quell'armadio per prelevare cartine per i registratori meteo o l'inchiostro per i pennini lo trovavo sempre lì in bella mostra...
Poi in occasione di lavori di ristrutturazione "pesanti" ho preferito "ereditarlo" prima che venisse ignobilmente "rottamato"...
Sotto sotto mi ricorda una decina d'anni, se non di più, della mia vita...
Come diceva Don Camillo... "un sorso di giovinezza"...
[00016009
è proprio uguale al mio! franz, potrei chiederti un favore? visto che mi manca, saresti così gentile da mandarmi per mail uno scanner del libretto? grazie.
andrea
Senz'altro...Citazione:
Originariamente Scritto da aceland
Appena ho un attimo di tempo lo scannerizzo e te lo mando...
Mandami la tua e-mail im PM...
Ciao
[00016009
Grufolando a mò di cinghiale nei meandri sotterranei della torre di controllo sono saltati fuori questi...
Il manuale originale dell'anemometro a mano IA/ML-20 (quella nella scatola era una fotocopia fatta per comodità, per poterla piegare e conservare assieme allo strumento)
[attachment=3:tpxsfgb6]DSCF3655.JPG[/attachment:tpxsfgb6]
Il manuale dell' anemografo elettrico aeroportuale IA/FMQ-8
[attachment=2:tpxsfgb6]DSCF3656.JPG[/attachment:tpxsfgb6]
Il manuale del complesso pluviometrico IA/FMQ-9
[attachment=1:tpxsfgb6]DSCF3657.JPG[/attachment:tpxsfgb6]
E questo...
Non c'entra niente con il meteo, è un "insulation test set"...
Ma l'ho preso perchè è del 1956 (la mia annata) [icon_246
[attachment=0:tpxsfgb6]DSCF3658.JPG[/attachment:tpxsfgb6]
[00016009
Rimanendo in ambito "meteo"...
Ho trovato questi due pezzi...
Un po' vissuti perchè hanno sempre lavorato "quasi" all'aperto (in capannina meteo)
Non ho potuto accattarmeli perchè tuttora "inventariati" ma ho buone speranze di salvarli da una brutta fine...
Notare che sulle targhette con matricola viene riportato anche il tipo di carta da usare...
Barografo IA/ML-21
[attachment=5:1w1ebfa9]DSCF3659.JPG[/attachment:1w1ebfa9]
[attachment=4:1w1ebfa9]DSCF3660.JPG[/attachment:1w1ebfa9]
[attachment=3:1w1ebfa9]DSCF3661.JPG[/attachment:1w1ebfa9]
Termoigrografo IA/ML-1A
[attachment=2:1w1ebfa9]DSCF3662.JPG[/attachment:1w1ebfa9]
[attachment=1:1w1ebfa9]DSCF3663.JPG[/attachment:1w1ebfa9]
[attachment=0:1w1ebfa9]DSCF3664.JPG[/attachment:1w1ebfa9]
E forse riesco a recuperare anche un po' di cartine e poi li rimetto in funzione [257 ...
belli belli [264 solo una curiosità: hai gia pensato dove metterli? [257
Non ancora, prima voglio essere sicuro di aggiudicarmeli...Citazione:
Originariamente Scritto da aceland
Poi, in caso affermativo qualcosa mi inventerò...
[249
Bei pezzi,e anche molto interessanti,il tuo Franz molto ben tenuto.
Complimenti ragazzi. [264
Ecco i famosi scarponi da sci-alpinismo "San Marco", adottati dalle truppe alpine negli anni '80. Si tratta di scarponi da sci in materiale plastico, chiusi da ganci, che hanno la particolarità della suola Wibram che consente (per la verità solo in emergenza e con fatica) di camminare anche su terreni non innevati.
Gli scarponi contengono, nell guscio, una scarpetta di pelle che può essere calzata da sola e permette di camminare all'interno dei bivacchi o su terreno gelato.
Infine, per completare, un paio di sci Maxel. Gli alpini usaavano per le attività addestrative e tattiche un tipo di sci standard Maxel o Spalding con attacco doppio ( da discesa o da fondo), di lunghezza standard (180 cm), sui quali potevano essere applicate delle guaine dette a "pelle di foca" per l'aderenza in salita.
[attachment=1:2kiuac6j]DSCN7117.JPG[/attachment:2kiuac6j]
Belli non sapevo neppure della loro esistenza!!!!!
ChM
Citazione:
Originariamente Scritto da squalone1976
LA DIVISA DEL VICINO E' SEMPRE PIU' VERDE, ma garantisco che inglesi, americani e anche i norvegesi morivano d'invidia a vedere i nostri ragazzetti di leva equipaggiati con questi materiali. Loro giravano ancora (negli anni 90) con gli scarponi di cuoio e gli attacchi a molla.
Nei trasferimenti a piedi gli sci venivano infilati nelle apposite tasche laterali dello zaino "Cassin".
Mi scuso per il disordine del post, devo ancora prendere confidenza con il sistema di pubblicazione delle immagini. Purtroppo non posso postare le immagini degli attacchi a "doppio uso" - discesa e fondo - degli sci Spalding. Spero che qualcun altro lo possa fare, perchè erano (sono?) uno spettacolo.
Ciao.
Al
Gli attacchi degli sci in foto hanno montato attacchi per lo sci alpino e non per lo sci alpinismo come previsto. Molto probabilmente qualche istruttore di sci militare ha montato tale attacco per praticare sci alpino.
Sì anch'io penso la stessa cosa. Trovati gli sci ero tutto contento, ma poi ho visto che mancava il particolare più interessante, anche dal punto di vista militare. Di sicuro il "proprietario" li usava solo in discesa e risaliva con lo skilift, una specie di conversione ad un uso più civile...Peccato per noi.Citazione:
Originariamente Scritto da btgtolmezzo
Ciao.
Al
All'epoca l'attacco giusto era lo Zermatt, usato anche per lo scialpinismo civile.
Rawa Ruska (che li ha usati per... anni)
belli,dall'attacco sembrano di ottima fattura,non ricordo la marca,sembrano anni '70'80Citazione:
Originariamente Scritto da alvise contarini
Che belli, te l'invidio prorpio; per integrare posto delle foto che ho fatto al museo della fanteria di Roma .
Un manichino del genere mi piacerebbe da morire
Pubblica confessione: neli ultimo gorni di naja alpina, mi ero un po' organizzato dal punto di vista dei souvenirs extra, ma mentre ero in fila fuori dal magazzino per rendere il dovuto, un figlio di buona donna ha sachheggiato il mio armadietto che conteneva... l'extra con la tuta bianca e altro. Mi sono rimasti solo il cinturone bianco, le moffole da sciatore e gli occhiali da sci....
Rawa Ruska
Avrei dovuto continuare l'argomento "Materiale sci-alpinistico", ma il titolo è troppo simpatico, così apro un nuovo thread.
Le pelli di foca sono un materiale da scialpinismo che deriva dall'esperienza di antiche popolazioni artiche; la pelle di foca ha la caratteristica di scorrere su un verso e di fare attrito sull'altro, così che se lo sciatore riveste i propri sci di pelle di foca, può agevolmente camminare con gli sci anche in salita, senza scivolare indietro. Naturalmente i materiali moderni sono sintetici, ma il principio è lo stesso.
Ecco dunque due tipi di Pelli di foca in uso alle truppe alpine:
[attachment=2:asxywpv2]DSCN7143.JPG[/attachment:asxywpv2]
Il primo tipo in alto è in tessuto ed è marcato 1971; quello in basso, in materiale sintetico, è molto più recente. La lunghezza è quella standars degli sci militari, e cioè 180 cm. Credo che oggi gli alpini usino materiali più moderni, del tipo adesivo o simili. Ma il principio è sempre lo stesso: dare "grip" in salita, scivolare liberamente in avanti ma senza scivolare indietro.
[attachment=1:asxywpv2]DSCN7144.JPG[/attachment:asxywpv2]
Ed ecco il sistema di attacco agli sci.
[attachment=0:asxywpv2]DSCN7145.JPG[/attachment:asxywpv2]
Non ho mai praticato questi sport per cui potrei essere stato impreciso nella descrizione. Credo che chi è stato alpino abbia ricordi indelebili di certe attività. Mi diceva mia sorella che si era trovata ad insegnare in una piccola scuola di S.Pietro di Cadore, che un giorno le capitò di incrociare un plotone di alpini - sci, armi e tute bianche - che tornavano da un addestramento. Mia sorella, che allora aveva venti anni, si sarebbe aspettata qualche occhiata e qualche richiamo. Bene, mi raccontò stupita, della fila, tutti quanti erano, non ce n'è stato uno che abbia alzato gli occhi a guardarla. Dovevano essere davvero stravolti.
Da quel che so degli alpini, non stento a crederlo.
Ciao.
Al
Quelle nere erano in dotazione tra gl'anni 80-90 e anche primi del 2000 e sono chiamate pelli di foca meccaniche dal metodo per agganciarle allo sci! Attualmente le pelli di foca sono del tipo adesivo molto facili da reperire sul mercato civile.
Questa fotografia appartiene ad un lotto di foto relative al servizio militare svolto nel 1962 da un Alpino non identificato.
L'autore di questa foto ha effettuato il C.A.R. presso 4° Reggimento Alpini per poi essere destinato al 7° Reggimento Alpini.
La fotografia è stata probabilmente scattata durante un servizio di Ordine Pubblico in Alto Adige.
Che cos'è quella specie di "bombolone" ?
[attachment=1:2fku0hrm]1.jpg[/attachment:2fku0hrm]
[attachment=0:2fku0hrm]2.jpg[/attachment:2fku0hrm]
Nessuna idea ???
Ho trovato una parziale risposta sul libro "2°Reggimento Genio Guastatori Alpino 150 anni di sttoria al servizio del Paese"
[attachment=1:nlaqdu1r]img313.jpg[/attachment:nlaqdu1r]
[attachment=0:nlaqdu1r]img314.jpg[/attachment:nlaqdu1r]
L'alpino in foto non poteva essere un fante, necessariamente doveva essere un geniere ( pioniere o guastatore) e il grosso involucro è una carica regolamentare da demolizione D3, all'epoca ed anche attualmente ancora in uso nell'Esercito Italiano, per la demolizione di opere in calcestruzzo e cemento.
[attachment=0:2m8febs3]323.jpg[/attachment:2m8febs3]
Viene correntemente usata per distruggere munizioni catturate in teatri operativi o per avere ragione di grossi ordigni di tipo particolare( munizioni molto resistenti o particolari) nei lavori degli artificieri dell'Esercito e del genio Guastatori, nella bonifica del territorio nazionale da residuati bellici.
Ciao Francesco
Ti ringrazio moltissimo per la tua risposta.
"Tutto viene a chi sa aspettare"
Impressionante la fotografia che hai pubblicato.
Questo topic m'era completamente sfuggito, ma si può sempre rimediare .... [icon_246 [icon_246 [264
[attachment=1:1jdawtyx]D3.jpg[/attachment:1jdawtyx]
[attachment=0:1jdawtyx]T2T3.jpg[/attachment:1jdawtyx]
Ciao
Stefano
Chissà quanto grossi o particolari ..... [icon_246 [icon_246 [249Citazione:
Originariamente Scritto da wyngo
...si tutto viene a chi sa aspettare... [17 [17 spero di accorgermi dei topic in tempo utile, altrimenti va a finire che rispondero' nel prossimo secolo, a patto di arrivarci! [110.gifCitazione:
Originariamente Scritto da Endopat
Come vedi, è arrivata anche la cavalleria... [264 grazie Stecol...
Ciao Endopat
Vi ringrazio tutti.
La frase "Tutto viene a chi sa aspettare" non aveva significato polemico.
E' bello identificare gli oggetti presenti nelle proprie collezioni (anche in fotografia) anche se, a volte, ci vogliono degli anni.
Citazione:
Originariamente Scritto da Endopat
[0008024 ...ci mancherebbe...semmai ad aspettare le mie risposte , a volte, rischieresti di fare la barba di matusalemme...era quello il senso che intendevo e che anche per questo, Stecol, [17 oltre ad altri amici qui, ogni tanto, mi prendono in giro. [257 [110.gif
Personalmente sono contento di riuscire a dare un'aiuto, nel mio piccolo, a chi deve identificare qualcosa di particolare e non di uso comune.
Ciao Francesco