Maria santa quanta roba!!! [1495 [1495 [1495
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Maria santa quanta roba!!! [1495 [1495 [1495
Io abito in austria ma domani torno in italia. Se mi mandi un sms a questo numero (+43 676 6770776 ti chiamo io. Il museo ce l ho in italia e nn viviamo molto distanti (circa a bassano).Citazione:
Originariamente Scritto da enrico62
Io adesso abito a wels ma ogni tanto torno in italien!!!
Ciao
vi posto questa foto di " pippaioli " .
Se la proporzione tra i soldati con la pipa e quelli senza è questa chissa quante ce ne sono ancora sotto terra che aspettano solo di essere trovate!!!!
enrico [264
ciao wiking
stamattina mi sono scordato di dirti che in questo periodo ho problemi di lavoro e non posso muovermi.
Appena riesco a liberarmi e in base anche alla tua disponibilità* ci troviamo
grazie della disponibilità* !!!!!!!
enrico [264
Ciao e complimenti!!!!!non puo essere tutta roba da scavo.....da ghiacciaio ci credo!
Bella e senza dubbio pertinente [264
X enrico sono tornato in austria scrivimi il tuo numero in mp.
X sfrugna: fidati che è tutta roba da scavo. E nulla esce da ghiacciaio. Ma da sotto terra!
Ancora complimenti....non era per aver dubbi nei tuoi confronti..ritrovamenti da scavo di questo tipo sono di un'emozione straordinaria,mi dedico anch'io a ricercare queste cose nelle "discariche d'alta quota"passando intere giornate fra precipizi e fra i massi...ho avuto anche l'indimenticabile esperienza sulla cima di un ghiaciaio,dove la guerra sembrava appena finita,esplorando un ricovero con letti a castello pieno di equipaggiamenti e piccoli oggetti sparsi ovunque,incredibile la conservazione di legno,carta,cuoio,pelle e persino alimenti!!!tutto gelosamente stretto nella morsa del ghiaccio duro come il cemento.....
sfrugna ha realizzato il sogno di molti penso
in effetti si...ma non pensare abbia portato a casa chissà* cosa...ho visto poi foto dello stesso posto dopo degli ottimi lavori di recupero-conservazione...mi è venuto da piangere,la caverna si è rivelata molto piu grande e spaziosa e quello che c'era dentro era a dir poco incredibile:lampade, cappelli d'alpino!!!!,elmetti ,pistole lanciarazzi,indumenti,lettere,frutta congelata,attrezzi e oggetti di vita quotidiana....e non vi prendo per i fondelli giuro...sono contento però che queste cose siano in posti spesso inaccessibili,cosi almeno chi le vuole se le deve guadagnare!!!
Tutto è possibile nella nostra comune passione. Dai ritrovamenti miracolosi allo sciacallaggio, dal nascere di stupende amicizie alla distruzione delle stessr per gelosie ed invidie.
Ciao Enrico sono MArco (bodeo 67) grazie per la foto molto interessante e bella.
A presto...metterò gli articoli che ho postato su cimeetrincee qui in quanto ho impressione che siano più letti. Grazie
Vi allego il 1° episodio che ho messo su cimeetrincee nella sez. archivio
Ritrovamento zero.
Strano titolo, però avendo sbagliato il titolo dell`articolo scorso chiamandolo appunto 1° ritrovamento, mi sono visto costretto ad usare questa intestazione.
Ma andiamo per gradi.
Correva l`anno 1998 circa, dico così perché non ne sono neanche sicuro, sicuramente mi ero sposato da poco.
Per fortuna ero riuscito a scrivere sul compromesso di matrimonio che la sposa garantiva al neo marito 1 uscita mensile con gli amici recuperanti con contrappello entro l`ora di cena, un`uscita all`anno di 2 giorni con 1 pernottamento sempre con gli stessi e un`uscita estiva sempre con pernottamento con il babbo.
E` stata dura ma ce l`ho fatta, naturalmente di contro lo sposo s`impegnava a :
preparare i pasti, caricare lavatrice e stendere la macchinata, insomma tutte quelle robe che fanno i mariti moderni...vero?....
Le uscite con il babbo hanno però qualcosa di magico in quanto fruttano sempre qualcosa, sarà la sua presenza, sarà il fatto che la notte mi tiene sveglio con il suo russare per cui il giorno dopo sono rincoglionito, di fatto trovo sempre qualcosa di fantastico.
Quell`anno grazie ad una soffiata io e mio babbo, ci portiamo in val Dogna.
Prenoto al rifugio F.lli Greco; è bello andare con il babbo perché oltre a portar fortuna paga sempre lui.
La spartanità del rifugio non lasciava immaginare la bontà dell`ottimo cibo che avremmo poi gustato. Mai in un rifugio ho mangiato cosi bene, anzi meglio di tanti ristoranti/trattorie; parlo del1998, da allora non son più tornato purtroppo, mi auguro sia rimasto così.
Si comincia
Il primo giorno di passeggiate, non fu molto proficuo: a parte qualche colpo di bodeo e una torretta di carro armato adattata a bunker (ricordo della guerra fredda), non emerse altro.
Certo il posto è incantevole, panorami stupendi, natura rigogliosa e comunque parecchi manufatti militari di pregevole fattura.
Questi paesaggi e scorci, ci hanno ripagato alla grande del magro raccolto. Il nostro peregrinare in montagna del resto non ha il solo scopo del ritrovamento, anzi è un bel mix di natura, trekking gastronomia, storia ed archeologia.
L`ultima chance
Il giorno dopo, ormai demoralizzati ed adirati con il subdolo informatore ( "...un mio amico mi ha detto che ha trovato corazze ed elmi farina ancora impilati uno sopra l`altro"questa frase mi ricorda un pò la leggenda della caverna piena di roba, conosco decine di persone che dicono di averne sentito parlare ma quante cavolo di caverne ci sono? ) ci incamminammo per il solito sentiero CAI, quando ad un tratto vengo attirato da un sentierino che si stacca da quello principale.
Controllo la cartina, ed individuo un probabile punto in una posizione potenzialmente strategica.
C`incamminiamo.
Dopo un po` ci troviamo dinanzi a casette in pietra vicinissime a quella che doveva essere un`importante e ben fatta trincea.
Cavolo sembrava che l`avessero fatta il giorno prima!
La zona è incredibilmente pulita, la vegetazione sembra abbia risparmiato i manufatti.
Incomincio a scrutare il terreno.
Quasi subito trovo un calamaio spezzato in 2; con dell`Attack si potrebbe unire perfettamente, non male.
Sarà l`unico calamaio italiano che fino ad oggi ho rinvenuto.
Poco distante scorgo colpi cal. 9 Glisenti, però !
Entro nella trincea e ne ammiro la splendida sua costruzione fatta appunto con pietre squadrate impilate a secco.
FIAT LUX
Scorgo nel parapetto a secco una nicchia15x15, guardo dentro, intravvedo in un lettino di muschio qualcosa di bianco, sembra un ossicino di pollo, lo afferro.
Lo osservo e meraviglia delle meraviglie mi accorgo che è una pipa.
Mi guardo attorno pensando ad uno scherzo o ad un sogno, ma non è così.
Non ci credo! Non è possibile, chiamo il mio talismano per condividere con lui la mia gioia (ad oggi penso sia il pezzo più bello ed importante che ho trovato finora).
Incredibile pensare che molto probabilmente questa pipa è qui da quel tragico Ottobre 1917 quando le nostre disperate truppe hanno dovuto abbandonare la linea per non cadere prigioniere.
Chissà quanto il povero proprietario ha pianto questo suo caro oggetto, certamente suo fedele compagno in quei momenti di solitudine, freddo e disperazione.
Mi auguro sia riuscito a tornare a casa per comprarsene un'altra.
Ottantuno sono gli anni che questa pipa è rimasta integra e candida quasi a far da sentinella, ed ironia della sorte la stessa raffigura il volto di un militare simile al soldatino di piombo.
La avvolgo in un fazzoletto come se fosse un passerotto appena caduto dal nido e me la custodirò con affetto.
Conclusione.
Probabilmente se mettessi in vendita su Ebay quest`oggetto o tentassi di venderlo ad un mercatino ne ricaverei forse 10 o 20 euro.
Oggi la maggior parte dei collezionisti sono attirati da quelle pompose e infumabili pipe di porcellana con disegni reggimentali ecc.
Non la baratterei per nessun altro oggetto, ne tantomeno la venderei; una cosa così non ha prezzo........per me.
Sul bocchino c`è la scritta FERRO SAVONA, al cui riguardo la ricerca su internet ha fruttato al momento solo queste scarne informazioni:
La famiglia Ferro nel XVIII secolo, oltre alla fabbrica principale in Savona, ha gestito altre due fabbriche in borgo Fornaci, dove probabilmente ha impiegato il doppio simbolo della Fortezza e di un Aquilotto
Cari lettori per me è giunta l`ora di andare a riposare, sappiate però che ho in serbo altre storielle da raccontarvi, non moltissime però perché il filone delle pipe si sta esaurendo, a meno che le prossime escursioni col babbo siano ancora proficue in materia.
A proposito se avete storie o avventure simili segnalatele a Cimeetrincee o raccontatemele,
Se volete contattarmi la mia posta è marco.dallaglio.gh1x@alice.it
Ciao a tutti
ciao
ti credo quando dici che per nulla al mondo venderesti quell'oggetto.
La pipa in questo caso " l'oggetto" oltre che di essere di pregevole fattura rappresenta un pezzo di storia vissuta, appartenuta a chissà* quale soldato, chissà* come è finità* li.......
La paragono a quella gamella italiana con il cucchiaio all'interno che trovavi anni fa sul Pasubio, a pensarci bene forse il primo pezzo che trovai con una storia " individuale".
Al di là* che non posso paragonare la gamella alla bellezza della tua pipa l'emozione è unica......
enrico [264
1° RITROVAMENTO Agosto 2007
Nella giornata precedente, il tempo non era stato bellissimo, la pioggia ci aveva accompagnato per parte del viaggio, invece oggi sembra tenere.
Parcheggiata la macchina ci infiliamo gli scarponi e cartina la mano cerchiamo l`imboccatura del sentiero che troviamo senza difficoltà .
Ci accorgiamo subito però, che il sentiero dei Kaiserjäger si presenta insidioso con tratti non troppo agevoli, al che io ed Andrea ci guardiamo e ci diciamo che fammo?
Non siamo dei grandi alpinisti ed entrambi non amiamo troppo i tratti esposti, per cui decidiamo di trovare un alternativa.
A malincuore, lasciamo il sentiero indicatoci dai signori Scrimali e inseriamo il pilota automatico dell`istinto, che ormai dopo tanti anni di escursioni, è abbastanza affidabile.
Decidiamo cosi di prendere un sentiero, che porta ad un monte, che guarda la valle dove al centro sorge Pontebba.
Nel frattempo nuvole grigie sono tornate minacciose e qualche goccia incomincia a rinfrescarci gli abiti.
Dopo un oretta di cammino le ns. previsioni sono state confermate.
Il sentiero imboccato si trasforma in un sentiero di fattura militare il quale ci porta dritto dritto a trincee, ripari e piazzole che segnano il monte di cicatrici .
Siamo in quelle che erano le linee avanzate austriache, lo confermano alcuni colpi, qualche bottone da camicia ed altro.
Dal terrazzino di una piazzola si scorgono pezzi di fibbie ad artiglione un coltello ed una forchetta da pranzo, qualche cartuccia.
Ormai il tempo tiranno ci dice che è ora d`incamminarci verso l`agriturismo ove abbiamo prenotato una lauta cena ed una sana dormita, quando ad un tratto la mia vista viene attirata da una strana forma che emerge dal muschio e pietrame, ha il colore di un sasso ma la forma geometrica lo esclude, mi avvicino, lo afferro e lo guardo.
Ha una forma curiosa, pare un ostrica che sostiene una torre esagonale spaccata, si legge una scritta BOSCOVIZ e impresso c`è una specie di stemma araldico con corona e cuore al centro.
Dopo qualche secondo capisco che è un pezzo di una pipa di forma e materiale che non avevo mai visto prima. (VEDI FOTO A)
Mi guardo intorno per vedere se trovo i pezzi mancanti ma purtroppo la ricerca vien delusa.
Me ne torno così a casa con un mozzicone di pipa.
SPERANZA VANIFICATA
Una volta a casa non mi do per vinto ho un nome BOSCOVIZ ormai con internet si trova tutto.
Magari riesco a trovare qualcosa di simile o avere informazioni riguardo a questa pipa.
Illuso! qualsiasi ricerca risulta vana digito boscoviz e pipa in tutte le lingue ma niente, il nulla.
L`AVVENTURA CONTINUA. NOVEMBRE 2007
Dopo qualche mese ci troviamo sul fronte del Carso sempre su postazioni austriache.
Questa volta oltre Andrea c`è anche James, la cui fortuna sfacciata è nota su tutta la fronte trentina.
Infatti poco dopo che la perlustrazione degli ex ricoveri ha inizio, si erge nel silenzio della macchia l`annuncio... Ei ragazzi ho trovato una pipa.
Non trascrivo le imprecazioni trattenute, che io ed Andrea abbiamo pensato.
.....Ma dai che bello ! fa vedere.
James tutto soddisfatto ci mostra il reperto
Noi ci aspettavamo una pipa di quelle in ceramica bianca, con magari l`immagine del reggimento e così via, invece ci mostra una pipa dalla forma molto semplice a V e dal colore e fattura mai vista.
La prendo in mano la osservo bene e pulendola dalla terra m`accordo che c`è impressa una scritta BOSCOviz....a ridaglie ce resemo, le hanno lanciate i cinesi con l`aereo?
E` proprio una maledizione, questa volta la pipa è di fattura diversa ma dello stesso materiale, una argilla o terracotta grigia.
Anche questa pipa, mai vista prima.
La pipa è semplicissima ma integra. (VEDI FOTO B 1 2)
RIPRENDONO LE RICERCHE
Una volta a casa mi ributto su internet e ricomincio le ricerche.
Niente ! ancora niente. Ma come possibile che è più facile trovare informazioni sul campo che non su internet. Inspiegabile.
UNA LUCE.
Non sono un navigante del web, ma ogni tanto mi vado a fare un giretto.
In alcune di queste mie perlustrazioni vedo se riesco a trovare qualche pipa reggimentale a poco prezzo.......ILLUSO!
Un bel giorno, anzi una bella sera, vedo su ebay, un lotto di pipe, una di queste assomiglia al mozzicone che ho trovato in Agosto.
Forse ci siamo!!! La tengo marcata. Il lotto non ha neanche un prezzo elevato 9 euro per 8 pipe tutte danneggiate naturalmente, comunque sicuramente d`epoca.
Mancano pochi minuti allo scadere siamo a 15 euro.
...Galeotta fu la macchinata che ho steso in solaio, appena torno l`asta è finita da pochi secondi.
Maledizione!!! Che pirla!! Ho aspettato giorni e per un soffio ho perso la pipa, è andata via a 19 euro una bischerata.
Che rabbia l`avevo quasi raggiunta, la vedevo già a fianco del mio moncone, quasi a farle compagnia e consolazione, come a dire prima ero così.
Spedisco una mail al compratore per chiedergli se è disposto a cedermi la pipa che m`interessa,
ma non ottengo risposta.
Per cui provo a contattare il venditore, chiedendo se per caso ha qualche pipa simile da vendere, ma non sono molto convinto per il fatto che ha altri oggetti in vendita che mi fanno pensare ad un antiquario; per cui già mi vedo richieste esose o cose simili.
NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE..
Dopo qualche giorno l`inserzionista mi contatta dicendomi che sì aveva altre pipe del genere.
Per cui gli chiedo se può inviarmi qualche foto e magari anche il n° di tel. Per far due chiacchiere.
Arrivano le foto.....rimango esterrefatto decine di pipe di forme mai viste e molte uguali a quelle che abbiamo trovato io e James.
Lo chiamo telefonicamente.
Per fortuna ho l`abbonamento che non conta gli scatti (la bolletta è cara lo stesso) perchè al telefono ci siamo parlati parecchio.
Vittorio è un super appassionato di pipe di terracotta conosce tutti i tipi prodotti dalla scoperta del tabacco. Sa a memoria le vie delle fabbriche che le costruivano e conosce le abitudini alimentari di chi le faceva e le pensava.....sto esagerando? Un pochetto, però ci sono andato molto, molto, vicino.
Naturalmente ne acquisto subito una da esporre finalmente nella mia vetrinetta a fianco dell`altra.
(Foto B3)
Vittorio (persona squisita ed innamorato della sua passione) mi ha spedito anche fotocopie di pubblicazioni sulle pipe, per cui vengo finalmente a sapere che BOSCOVIZ era una fabbrica Ungherese .
Che gioia! Abbiamo finito una ricerca!
SPARITE?
Con Vittorio ci sentiamo saltuariamente e le nostre passioni si sono fuse, la mia per la 1° guerra la sua per le pipe.
Com`è possibile che queste pipe prodotte a milioni siano andate nell`oblio ?
Per appassionati come me ed altri che cerchiamo persino la carta igienica dei fanti, come era potuto sfuggirci un cimelio così importante? Io pensavo che le pipe fossero tutte di ceramica o di legno.
Da cosa nasce cosa per cui chiedo a Vittorio se ha documenti fotografici a riguardo.
No, non ne possiede, per cui mi dico, aspetta che provo a riguardarmi i miei libri.
Ed ecco le prime sorprese.
MAGIA
Guardando meglio quelle foto in bianco e nero, emergono come da un negativo, quelle pipe dimenticate dalla storia. (Vedi Foto C)
Forse il loro grigiore, la loro semplicità , la loro povertà le hanno relegate in secondo piano.
Ma loro c`erano, su tutti i fronti e finalmente hanno rivisto la luce.
Chissà le loro pipate quanti cuori avranno consolato e quanti ricordi avranno acceso.
Se ci pensate la pipa in questione ha qualcosa di magico, se guardate un soldato al fronte con la sua pipa in bocca, vi renderete conto che quello è uno se non l`unico legame materiale che lo collega alla sua vita civile! Che lo trasporta come sopra ad una nuvola, al suo paese, alla sua osteria, dai suoi amici dai suoi cari, dalla sua bella .
Quei gesti del riempire la pipa del pressare il tabacco dell`aspirarne il profumo, lo distolgono per qualche istante via da quell` inferno.
Per cui a mio avviso un oggetto simile diventa unico, raro, speciale.
FINE?
No questa storia non è finita anzi.
Mi devo ancora vedere con Vittorio al quale voglio fargli assaggiare una buona fetta di salame e lambrusco.
Inoltre Vittorio penso abbia parecchie cose da raccontarVi su queste mitiche pipe, per cui passo parola a lui.
.....PS...non è l`unica pipa che ho trovato.....preparatevi per il prossimo racconto.
Ciao a tutti.
Marco
ciao
bella storia.....dai continua !!!!!!
enrico [264
Concordo, ho anche pempo, ho appena caricato la pipa ed aspetto.