Settori di tiro della Dante De Lutti.......... e Monte Bastione???? Forse demolendo il bunker....
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Settori di tiro della Dante De Lutti.......... e Monte Bastione???? Forse demolendo il bunker....
Grazie per l'approfondimento/correzione, veramente interessante al di là della pura rettifica delle imprecisioni del libro in oggetto, ti prego di continuare... [257Citazione:
Originariamente Scritto da stefano danese
Però occhio, se di calibro 20 o superiore per il lessico militare sono "mitragliere", non "mitragliatrici".
e allora mi tolgo un sassolino...
non si dice iconografia [204 (Studio delle immagini, in relazione al periodo storico in cui furono eseguite, allo stile, alla tecnica - oppure: È lo studio del significato delle immagini. Il termine può applicarsi al ritratto, e in genere gli archeologhi lo impiegano in tal senso ) ma icnografia [137 (vedi allegato tratto dal gran dizionario teorico-militare....),
scusate il sassolino.....ma l'italiano è una lingua...usiamola costruttivamente!!!!
Interessante! [257Citazione:
Originariamente Scritto da campo trincerato
Se, e ripeto se, la batteria Ronca dell'isola del Tino abbia veramente sparato a Falcinello nessuno lo sa, visto che non vi sono rapporti scritti di tale azione di fuoco.
in ogni caso avrebbe potuto farlo solamente con il pezzo numero 4 che, collocato all'estremità settentrionale della batteria era teoricamente in grado di coprire anche un settore interno rispetto al normale fronte del fuoco (peraltro ruotandolo quasi completamente) giungendo a puntare fino ad un rilevamento geografico di 180°.
il paese di Falcinello dista a tiro teso 16.500 metri dalla batteria, armata con cannoni Armstrong calibro 152/50 che avevano una gittata massima, ripeto massima, di 19.000 metri con, scusate la ripetizione, carica massima.
ora, anche se davanti a Falcinello non ci fossero state le montagne ed il paese non fosse in una conca , voi, se foste stati al comando della batteria avreste aperto il fuoco?
Quali e quante probabilità c'erano di colpire un qualsiasi bersaglio a quella distanza al limite se non fuori gittata tenendo conto della parabola, considerando la dispersione dei colpi e non avendo riscontri sul bersaglio?
a pag. 244 si parla del Comando Difesa Contraerea situato in Piazza Europa (allora chiamata Piazza Littorio), il Comando citato non era quello della Contraerea ma quello del Comitato Provinciale per la Protezione Antiaerea (C.P.P.A.A.) facente capo al Prefetto e si occupava di tutto quello che riguardava rifugi, sfollamento, mascheramento, allarmi, ecc. solamente però a riguardo della popolazione civile e dell'industria privata, niente a che fare con i militari e con la contraerea.
Non era situato in Piazza Europa ma nel Rifugio in Galleria "Littorio" avente però tre ingressi sulla piazza citata.
pag. 241, la batteria Monte Parodi era armata con 5 pezzi da 76/40, non 8.
( erano i pezzi dell'armamento ottocentesco.
Scusatemi se ho dovuto "svuotare" il disegno ma.......
pag. 241, i cannoni da 102/35 erano 6 e non 4 e, anche se vi sono dei progetti per l'installazione dei cannoni da 90/53, non risulta in loco nessun apprestamento e nessun lavoro eseguito per tale installazione e di modifica alla batteria da 102/35.
Infatti anche le piazzole risultano sempre con le chiavarde per quel tipo di pezzi, inconfondibili per numero di perni e dimensioni tra di loro.
Anche questa notizia riportata sul libro, è stata presa da una relazione dei Partigiani.
pag. 243, i cannoni della Monte Pertego erano 6 e non 5
poi, dopo aver citato un numero di postazioni e batterie inesistenti lungo il muro di cinta ci si dimentica della Batteria posta nell'Opera Mista Monte Castelazzo armata con 4 pezzi da 76/40
altra dimenticanza od omissione, batteria da 76/40 situata sull'isola Palmaria nel Cavaliere di Ponente del forte Palmaria (e non Cavour)
altra dimenticanza ......batteria SCHENELLO ( S4 poi S177) da non confondere con l'omonima antinave rinominata Amm. Albini, armata con 6 pezzi da 76/40 e posta attorno alla torre corazzata Umberto I
di nuovo .... batteria S669 Piani di Cadimare
ancora .... batteria Querini
..in poche parole stefano vuol dire che per fare un libro che abbia valenza "scientifica" (e non buttare lì dei numeri e dei nomi) bisogna incrociare le fonti, studiarle e comprenderle.
Alcuni disegni che Stefano sta mettendo sul sito sono il frutto di ore e ore di disquisizioni a tre voci (ovviamente presi dagli originali di archivio) per cercare di capire le varie superfetazioni dei disegni. Chi era alla presentazione del libro "Difesa di una piazzaforte marittima" lo sa, per gli altri... provate procurarvene una copia (non è pubblicità perché il libro non è in vendita, è solo un consiglio!!!)
PAG. 252, "era già presente all'interno di questo forte (S.Maria) un'altra batteria antiaerea S959 installata dopo la fine del primo conflitto mondiale sulle traverse della batteria Garibaldi che nel 1945 era armata con cannoni da 90/53"....
1°) la batteria antiaerea costruita dopo la prima guerra mondiale era la S5 rinominata in un
secondo momento S959
2°) la batteria antiaerea era posta fuori dal forte e non sulle "traverse".
Tanto per far capire che cosa erano le traverse:
TRAVERSA: riempimento in terra posto tra i pezzi della batteria, perpendicolarmente alla linea
di tiro, per la protezione di personale e materiale da tiri d'infilata e dall’esplosione del pezzo
vicino.
Se ingrandite l'immagine non ne troverete nessuna traccia, piu' tardi vi posto una immagine
delle traverse in primo piano scattata da noi.
3°) nessun documento, se non la stra usata relazione dei partigiani, per quanto inattendibile
visto i numerosissimi errori comprovabili, accerta la presenza di cannoni da 90/53 e tanto
meno da 88.
4°) mentre si distribuiscono in ogni luogo mitragliere (stavolta sono stato attento) a piene mani
qui, che ve ne erano parecchie, (rapporto Tedesco) neanche nominate.
Toh....... manca anche la batteria Baccano.......
a pag. 261 leggiamo che i Tedeschi avevano collocato nella stazione del tiro una cartina che riproduceva la zona della Spezia e dei suoi dintorni Luni compresa nella quale erano indicati alcuni bersagli da colpire (arsenale, porto, banchina, diga, ecc.). impossibile: guardate un po' dove è la batteria Racchia, non poteva colpire Spezia neanche spianando le montagne!
la batteria e' in questo boschetto ?Citazione:
Originariamente Scritto da stefano danese
http://binged.it/sE8OaV
la batteria e' in quello spiazzo con l' auto bianca ?Citazione:
Originariamente Scritto da stefano danese
http://binged.it/tkuA5U
la batteria e' qui ?Citazione:
Originariamente Scritto da stefano danese
http://binged.it/v5KcjW
la batteria Piani di Cadimare è quella.
Se guardi attentamente la casa vedrai la torre della stazione telemetrica, guardala bene, è quella che il nostro autore scambia per Monte S. Croce.
Se hai intenzione di farci una visita occhio ai cani......e ai padroni
la batteria Monte Pertego è 44°07'39.64''N 9°50'19.17''E elevazione 72 m., quello è circa il centro della batteria.
il proprietario della villa , che su bing e' in costruzione , riuscira' a mantenere le piazzole ancora esistenti o le spianera' ?Citazione:
Originariamente Scritto da stefano danese
dovrebbero averci già costruito sopra
eccovi le traverse della Batteria Garibaldi, vedete traccia di installazioni antiaeree?
http://g.co/maps/yj4qqCitazione:
Originariamente Scritto da stefano danese
possiamo metterla nelle "cose sparite"
grazie per le info , probabilmente non riusciro' mai a trovare il tempo per visitarle ma metti caso faccia 6 ...
pag. 254, "la casamatta di punta Castagna costruita sulla omonima batteria"......
dove c'era la batteria antisilurante da 5,7 cm di Punta Castagna non c'è proprio niente.
Probabilmente è stato scambiato il disegno della batteria ottocentesca con un improbabile casamatta per mortai.
Eventuali mortai poi in quel luogo li avrebbero messi solamente se si fossero voluti sparare da soli, anche perchè un eventuale nemico per logica non avrebbe tentato uno sbarco proprio davanti a parecchie batterie.
In quanto ai coperchi circolari in legno a me risulta che gli unici presenti nelle fortificazioni fossero quelli delle latrine.
La batteria in foto è quella di punta S. Maria (simile a quella che era punta Castagna)
... mi par di capire che forse avevo ragione...forse....quando ho scritto del copia e incolla.
complimenti Stefano per il tuo puntuale e preziosissimo intervento volto alla divulgazione scientifica della verità storico-militare.
Come dire: chi vuole intendere in-tenda, oppure nel sacco a pelo...
Visto che mi stavo riposando ho un po' ripreso in mano il libro in questione e a pag. 254, non senza sbalordirmi, trovo che a Portovenere fu costruito un muro anticarro lungo la Calata Doria.
A prescindere il fatto che ho vissuto estati intere a Portovenere (alla Palmaria per essere piu precisi) per anni ed anni e continuo a frequentare il posto e non ne ho mai sentito parlare e neanche ho mai trovato documenti su questo muro........e poi secondo voi anche affidando il comando ad un idiota, lo avrebbe fatto li un muro anticarro?
Dove sarebbero andati con i carri?
Con due isole strafortificate davanti dove sarebbero passati i mezzi da sbarco?
ma per diamine, prima di scrivere guardare almeno una cartolina!!!!!!
Calata Doria è la linea rossa sulla fotografia.
Sempre la linea rossa nella foto aerea è dove i tedeschi si aspettavano una discesa di carri alleati...eh, eh, eh
a pag. 227 dice che presso la località Ferrara piazzarono anche un cannone da 254 mm. , personalmente gli unici cannoni da 254 che conosco (e non conosco tutto) sono quelli ad ....avancarica che armavano la pirofregata Maria Adelaide.
Va bene che c'era penuria di pezzi però..................
Vengo a Canossa.... ho detto una cazzata!!!
I cannoni da 254/35 armavano gli incrociatori S.Marco e S.Giorgio.
Il S. Giorgio era utilizzato a Tripoli come batteria galleggiante (si attribuì alle sue artiglierie A.A. l'abbattimento di Italo Balbo) ed il secondo era a La Spezia e fu catturato dai Tedeschi e poi affondato. Nell'immagine si vede nell'Arsenale di La Spezia e ....non ci sono i cannoni.
Resto comunque della mia per il fatto che un cannone di tale calibro (anche perchè erano in torre binata e dunque avrebbero dovuto costruire un affusto dedicato al pezzo singolo) non potesse essere spostato e piazzato, visto anche tutta la logistica di cui aveva bisogno, per la sua collocazione a terra.
Per la precisione (anche se sconfiniamo un po'....):
solo il SAN MARCO aveva i 254/35 sebbene nei documenti in mio possesso ("Tabella indicante la nomenclatura dei cannoni e delle mitragliere in servizio" allegata alla circolare 1/6 del 24 aprile 1916) il suo armamento non venga distinto da quello del SAN GIORGIO basato su 4 cannoni da 254/45 Armstrong mod. 1907 in impianti elettrici binati
Cannoni da 254 mm erano anche sulle seguenti unità:
254/40 Armstrong mod. 1893 in impianto idraulico binato SAINT BON e E.FILIBERTO
254/40 Armstrong mod. 1893 in impianto elettrico singolo G. GARIBALDI (n. di fabbrica 318-319) e VARESE (320-321)
254/40 Armstrong mod. 1899 in impianto elettrico singolo F. FERRUCCIO
254/45 Vickers mod. 1906 in impianto idraulico binato PISA
4 cannoni da 254/40 Armstrong (n. di fabbrica 314-315-316-317) furono anche imbarcati sulla corazzata E. DANDOLO in sostituzione degli obsoleti 450/20 ad avancarica nel corso dei lavori di ammodernamento del 1894
inoltre avevano cannoni da 254 B ("Tabella artiglierie regolamentari" 1898) lunghi 20 o 30 calibri:
arieti AFFONDATORE e G. BAUSAN (2 pezzi)
incrociatori ETNA, VESUVIO, STROMBOLI e FIERAMOSCA (2 pezzi)
pontone ROBUSTO (1) alla Spezia
mi pare poi che il Regio Esercito avesse in servizio ancora nel 1934 un cannone da 254/30